29 agosto 2018

APPLICARE LA LEGGE NON E' POI REATO

 Carlo Macri, ex presidente della FIPAV giorni fa si è dimesso dalla carica di membro della giunta del CONI, in quanto l’incarico era incompatibile con il nuovo, presso l’Ufficio sport del Governo, guidato da Giancarlo Giorgetti.
Non era difficile capire che la somma di cariche andava ridotta, specie dopo 22 anni di presidenza della Federazione Italiana Pallavolo (1995-2017) e quello di consigliere del CONI. Cosicchè Macri ha deciso di allentare la presa sulla sua federazione e rinunciare nobilmente agli incarichi per essa ed evitare un ingolfamento che avrebbe impedito il nuovo lavoro.
Il sottosegretario allo sport Giorgetti che lo ha voluto, era già stato revisore dei conti per la FIPAV e conosceva bene Macri, perciò lo ha chiamato a collaborare, forte della stima e delle indubbie capacità sul campo.
Sul tavolo da lavoro sono molti i temi da affrontare, come la revisione della Legge Melandri, dove si dice che il precedente ministro Luca Lotti abbia creato più problemi che soluzioni, specie nella ridistribuzione dei proventi dei diritti calcistici provenienti dalla TV, che andava riequilibrata. Altre faccende riguardano i soldi che talvolta fluiscono mediante inspiegabili meccanismi attraverso progetti (vedi il Piano dello sport) che vedono coinvolti molti consulenti, a scapito dei fatti, che rimangono alla fine solo parole.
C’era pertanto bisogno al Governo di una persona affidabile che conoscesse la storia e le storie recenti del CONI tale da poter dare riscontri obiettivi e avulsi da legami di ogni genere, per potersi muovere correttamente.
Al popolo della scherma non può saltare all’occhio che Macri sia diventato presidente in un’era simile a quella di Giorgio Scarso (in carica ininterrottamente dal 2005), che di legami in CONI ne ha parecchi, e che ultimamente a Malagò ha fatto avere ben più di un semplice mal di pancia (vedi l’eterna vicenda dello Statuto e dei Commissari ad acta). La differenza fra Macri e Scarso è che il primo ha saputo raggiungere il clamoroso traguardo di rendere il Volley lo sport più praticato in Italia, dopo il calcio, mentre l’altro ancora si barcamena con una scarsa ventina di migliaia di iscritti, dei quali tanti, ma tanti di meno pratica l'agonismo!!!
Scarso invece ha a suo vantaggio una quantità di medaglie continentali, mondiali e olimpiche da capogiro, ma non possiamo dire che sia merito suo (vedi articolo https://piazzadellascherma.blogspot.com/2018/08/mondiali-di-wuxi-il-voto-di-scarso.html?m=1 ), in quanto il trend statistico è da sempre attestato su cifre costanti che dimostrano che il lavoro di Scarso in merito non c’è stato o è stato minimo, se non addirittura è stato “scarso”, tanto da far emergere trend negativi nella spada e statici nella sciabola.
Eppure nella sua lunga navigazione il presidente di Modica è stato membro della giunta CONI, e della giunta FIE, cose che avrebbero dovuto dargli l’occasione di sfruttare il potere in maniera consona e lanciare la scherma italiana a vari livelli sia in Italia che all’estero. Al contrario pare che le crescite siano del tutto fisiologiche, merito della comparsa dei social, che hanno annullato le spese pubblicitarie e aumentato la visibilità in modo capillare. Praticamente ci sarebbe riuscito chiunque, anche un non esperto di media e comunicazione.
L’esempio di Magri, purtroppo non è replicabile nella scherma, perché il presidente attuale ha al suo attivo oramai una sola carica, e dimettendosi dalla quale perderebbe quella visibilità che solo con la scherma ha potuto acquisire, apparendo, di fatto, come un potente uomo dello sport italiano, e tornerebbe in quel di Modica a curare i propri interessi, da semplice pensionato dell’esercito. Le ragioni poi potrebbero essere solo personali o per raggiunto numero di mandati, che invece, grazie allo scavalcamento della legge Melandri gli ha consentito di raggiungere il quarto mandato consecutivo. Il tutto è avvenuto con un dribbling a centro campo grazie al lavoro di chi ha modificato lo statuto, senza pensare alle conseguenze.
La speranza è di vedere cambiare le normative, per garantire in modo naturale il cambio dei vertici e degli apparati centrali e periferici delle direzioni sportive federali, dal CONI ai Comitati Regionali e Provinciali, per evitare una sclerotizzazione del potere e l’irrigidimento degli organigrammi. Questo infatti reca al potere il triste effetto di essere sempre nelle mani dei soliti amici, quando invece cambiare è più sano che confermare le squadre “che vincono” anche se non è così, in quanto non è reato applicare la legge.
Ezio RINALDI

22 agosto 2018

STATUTI E PRINCIPI INFORMATORI

Mi sono appropriato del seguente commento anonimo all’articolo “CODICE ETICO: esiste? E’ applicato? E per chi?” nella certezza di fare cosa gradita ai frequentatori della Piazza, i quali sono chiamati ad esporre il proprio pensiero in merito alla legge 11 gennaio 2018 n.8
Più o meno negli stessi giorni in cui su "piazzadellascherma" si dibatte della questione etica e al CONI è stata annunciata la ripresa della discussione del testo sullo Statuto e sui Principi Informatori, Carlo Macri si dimette da membro di Giunta Nazionale CONI, anche per avere superato il limite dei mandati, stabilito dalla nuova legge 11 gennaio 2018.
Queste dimissioni coinvolgono nella riflessione sulla questione etica non solo i membri degli organi direttivi nazionali e territoriali del CONI, ma anche quelli delle federazioni sportive nazionali. 
Carlo Macri
All’articolo 2 (Modifica all'articolo 16 del decreto legislativo 23 luglio 1999, n. 242), la legge 11 gennaio 2018, n. 8 ha fissato, in modo chiaro e incontrovertibile, il limite dei tre mandati per il presidente e i membri degli organi direttivi nazionali e territoriali delle federazioni sportive nazionali. All’articolo 6 (Disposizioni transitorie e finali), infine, viene consentito ai presidenti e ai membri nazionali e territoriali delle federazioni sportive nazionali che sono in carica alla data di entrata in vigore della legge e che hanno già raggiunto il limite di tre mandati, di svolgere, se eletti, un ulteriore mandato.
In via transitoria, quindi, il Legislatore consente un ulteriore mandato a coloro che non si trovano al di sopra del limite dei tre mandati, mentre esclude coloro che hanno superato questo valore o punto di riferimento, cioè coloro che sono giunti al quarto, quinto, sesto o ulteriore mandato?
Le recenti dimissioni del membro di Giunta Nazionale CONI  Carlo Macri forniscono un primo caso pratico alla teoria dell’argomentazione giuridica, che si preoccupa della questione del perché nell’interpretazione della legge si sia realizzata una determinata attribuzione di significato e non eventualmente un’altra.
Palazzo H (CONI)

Il caso Macri consente, in sostanza, di esaminare, sul piano ricostruttivo, o di suggerire, sul piano prescrittivo, gli argomenti usati o da usare per giustificare un certo tipo di risultato interpretativo e/o applicativo della legge 11 gennaio 2018, n. 8.
Non si può escludere che prossimamente la Presidenza del Consiglio dei Ministri dia l’interpretazione «burocratica». Questa è l’interpretazione che gli organi della Pubblica Amministrazione danno alle leggi attraverso l’emanazione di circolari ministeriali, le quali hanno valore vincolante per i presidenti e i membri degli organi direttivi nazionali e territoriali delle federazioni sportive nazionali.
Da château d'If mi farebbe pertanto piacere leggere giudizi dei frequentatori di "piazzadellascherma".
Coordinate 43°16′47.5″N 5°19′30.5″
Ezio RINALDI


12 agosto 2018

CODICE ETICO: esiste? E' applicato? E per chi?


Definire oggi il codice etico è come spesso accade in questa federazione definire un modo di regolare la gestione dei rapporti fra affiliati e  tesserati troppo spesso suscettibile di interpretazione. In altri ambiti sportivi chi riveste il ruolo di arbitro si vede interdetto lo svolgimento di molteplici attività federali, nel calcio ad esempio è vietata qualsiasi attività che preveda un tesseramento ed è persino vietato intrattenere rapporti con tesserati  che possano dare adito a malevole interpretazioni.
ricorderete tutti la figura dell'arbitro Concetto Lo Bello, che si vide censurato perché agente di assicurazione di una nota compagnia assicurativa nazionale che aveva fra gli azionisti di maggioranza soggetti facilmente riconducibili ad una importante società calcistica piemontese, risolse il problema rimettendo il mandato agenziale, oppure recentemente le polemiche che investirono Pierluigi Collina allorché una società sportiva (il Milan) ebbe come sponsor un marchio automobilistico tedesco, società con  la quale il Collina intratteneva rapporti lavorativi di consulenza commerciale da ben prima che si concretizzasse il contratto di sponsorizzazione. Ebbene, per evitare che qualche malevolo commentatore potesse fare allusioni di alcun tipo su possibili decisioni arbitrali che avrebbero potuto favorire la squadra sponsorizzata dal marchio comune datore di lavoro, l'attento Collina, arbitro di indiscussa bravura e direi sicura terzietà,  si dimise dall'incarico professionale mantenendo il solo rapporto con l 'A.I.A. salvo poi dimettersi anche da questa sempre per illazioni seguite a quel rapporto , ed è indiscutibile che è stato un arbitro che ha   raggiunto i  maggiori successi mondiali possibili in campo arbitrale. In quasi tutte le federazioni sportive la figura dell'arbitro deve essere ben definita e differenziata dalla figura del tesserato. Nella scherma no.
Assistiamo, a qualunque livello, ad arbitraggi nei quali il tecnico o l'istruttore, palese o occulto, o il compagno di società arbitra l'allievo o il compagno appunto. Ciò è ancora più inaccettabile vista la assoluta rilevanza del giudizio arbitrale in ambito schermistico. Urge una modifica. Recentemente su un noto social sono apparse foto ritraenti un noto arbitro internazionale,un direttore di torneo, più di un maestro, tutti comunque riconducibili ad una associazione schermistica siciliana di buon livello,  in atteggiamento a dir poco confidenziale con un tecnico ed atleta d'altra società, con un passato d'atleta di  gran livello , maestro di società, ed oggi persino facente parte dello staff federale come C.T. . Il tutto con tanto di nomi e cognomi ed un esplicito reciproco ringraziamento per le vacanze trascorse insieme. Ma non è finita qui.... c'è persino chi , atleta anch'esso, fra i commenti a queste foto, sono più d'una, si duole per non essere partecipe di tanta intimità e chi di rimando gli dice "sono a tua disposizione caro amico"!!!
A disposizione? ....che significa? Che potrebbe significare? Siamo fuori dal mondo
Rubo una pensiero  ad un amico.....ma se Orsato o Rizzoli o Tagliavento, arbitri di calcio,ospitassero  a casa propria, al mare o in montagna,o solo andassero a prendere un gelato insieme , che so ,  con Allegri  piuttosto che Ancelotti o Mancini sapete cosa accadrebbe? Come minimo deferimento e sospensione dalla attività, multe salatissime e poi polemiche a mai finire. È figuratevi poi le tifoserie...!! Nella scherma no.
L'arbitro nella scherma è, a volte persino a  dispetto dell'evidenza, assolutamente terzo e imparziale. Questo l'assunto federale. Non mi sento affatto di condividere queste sicurezze federali. Secondo me l'arbitro di scherma,col sistema attuale, quando assomma alla funzione esercitata al momento  anche la figura di tesserato, a qualunque livello e qualsivoglia veste rivesta in una società schermistica, in modo palese o occulto o attraverso congiunti,  non è terzo. Voi che leggete a questo punto direte...ma che c'entra il codice etico? Non prevede niente di quello che ho scritto, ma vi rispondo, è moralmente accettabile, etico, che quanto sopra descritto accada? È notorio che tecnici palesi o occulti, atleti di livello e non, funzionari federali e persino dirigenti federali, ricadano in situazioni moralmente e eticamente censurabili, nelle cosiddette incompatibilità. Ma perché tutto questo venga supinamente accettato nel mondo della scherma,  io non lo comprendo. Se pongo , come ho fatto, la domanda ai singoli interessati, atleti o maestri è indifferente,  ricevo solo consenso, mugugni, lamentele e mille aneddoti, ma guai a pensare di poter avere il coraggio delle proprie idee, di parlare. Si continua piuttosto a penalizzare le società che alzano la testa,  solo perché hanno il coraggio di dissentire. Riforma del sistema arbitrale, revisione della figura dei tecnici e loro rivalutazione, riforma dei calendari oggi sempre più penalizzanti nei confronti dei più, maggiore trasparenza nelle attività federali, perché non è condivisibile il pensiero di chi taccia di ostruzionismo chi chiede documenti o informazioni pur percependo per l'incarico svolto stipendi spropositati, applicazione effettiva Delle incompatibilità, ripristino dell'assemblea biennale, revisione e riforma di statuto e regolamento, revisione del sistema Delle convocazioni,  rispetto del ranking, maggiore attenzione da parte della federazione nei confronti delle società medio-piccole. E chiedere troppo?
Coriolano della Floresta

07 agosto 2018

CALENDARIO GARE 2018-2019: Cui prodest?

E alla fine è arrivata la fine, intendendo la fine nella stagione sportiva, certamente nulla di biblico. Anche i campionati del mondo sono andati in archivio, e se non fosse stato per i social network probabilmente nessuno, oltre gli addetti ai lavori, se ne sarebbe accorto. Questa è però un’altra storia. Con gli ultimi giorni di luglio si chiude anche quella che è la programmazione dell’attività della prossima stagione. Si impone e si rinnova ogni anno questa sorta di rito, soprattutto dal punto di vista economico, visto che il calendario agonistico ogni anno impone nuove prove e nuove acrobazie da circo.
Nel lontano 2004 l’attuale presidente (a vita?) Giorgio Scarso prometteva “impegno a lavorare in pro della scherma, cercando di razionalizzare le spese e di provare a portare ulteriori risorse economiche al nostro mondo, al fine di venire in contro nei tempi e nei modi dovuti, alle legittime aspettative di chi ha fatto grande la scherma Italiana senza penalizzare la base, quindi le società e le famiglie.“ Da allora sono passati quattordici anni, e quattordici stagioni agonistiche, e devo dire che per quanto possa essersi impegnato, il risultato è piuttosto scarso. E mi si perdoni il gioco di parole.
Primo sguardo al calendario e già cominciano i problemi, o meglio gli aumenti di spese. Lo scorso anno ci furono grosse lamentele sui luoghi di gara, in particolare Treviso e Terni, giudicati inadeguati sia per gli spazi sia per le dotazioni logistiche a ospitare gare nazionali. Come sempre il vertice federale si è mostrato attento alle lamentele della base, ha posto rimedio all’incresciosa situazione. La soluzione è di quelle però che lasciano quantomeno perplessi: invece di due giorni di gare ne facciamo tre. Passare da due giorni a tre comporta un aumento secco del 50% dei costi. Occorrerà pagare tre giorni di arbitri, computeresti, direzione di torneo, ambulanza, armiere anziché due. Per le società significa avere almeno un tecnico impegnato per quattro giorni di trasferta, con la conseguenza ricaduta sull’organizzazione dell’attività di sala. Nelle piccole società, che sono poi la stragrande maggioranza, potrebbe anche significare uno o perfino due giorni di chiusura forzata. Per i genitori chiedere un giorno di ferie, se non due quando la prole, la gara ce l’ha venerdì e per raggiungere il luogo di gara occorre un viaggio. Se questo è “razionalizzare le spese”, “venire in contro nei tempi e nei modi dovuti” a società e famiglie, allora i nostri dirigenti dovrebbero riscrivere tutti i manuali di economia, perché è evidente che non c’ha capito nulla nessuno. Resta però in bocca quell’amaro retrogusto che lascia chi le decisioni non le prende per raziocinio, ma solo per dimostrare “chi comanda”.
La ciliegina sulla torta è senza dubbio l’organizzazione della Coppa Italia U17 e U20 in concomitanza con i Campionati Italiani master. Ora, in un discorso di “razionalizzazione”, ci sta certamente che alcune gare possano essere accorpate nello stesso luogo. Anzi, è auspicabile che in futuro avvenga anche per altre manifestazioni, ma il senso di fare due gare nello stesso posto ma in giorni differenti, ecco questo proprio mi sfugge. Si comincerà mercoledì 1 maggio per finire nella successiva domenica 5 maggio. Perché? I tre giorni delle gare non erano sufficienti? Il luogo di gara di Casale Monferrato, per chi ci è stato, è immenso. Può tranquillamente assorbire il peso logistico di qualche pedana in più, se veramente serve, visto che alcune gare dei Master hanno un pugno di iscritti, e le gare a squadre specie femminili si risolvono in una sfida a due. Le stesse gare U20 della Coppa Italia non hanno un elevatissimo numero d’iscritti, anche qui specie quelle femminili di fioretto e sciabola che quasi si contano con le mani. Allora perché intestardirsi ad aumentare le spese?
Stesso discorso, anzi stesso disorientamento, per i campionati nazionali a squadre. Fermo restando la serie A1 rimasta assieme ai campionati italiani assoluti, com’è giusto che sia, non si capisce perché si è dovuto “spacchettare” la Coppa Italia e il campionato nazionale di serie A2. Ma soprattutto perché disputare tutti i campionati dalla B1 alla serie C di ogni arma ad Adria, e lo stesso giorno solo la A2 a Reggio Emilia. Perché? Cui prodest? Cui bono? Sicuramente non le famiglie e le società. La conclusione della stagione è veramente la ciliegina sulla torta, nel giro di una settimana Novara e Palermo. Eh niente, fa già ridere così.
Bisogna dare atto che in realtà già nel suo programma del 2004 il presidente (a vita?) già ci metteva tutti in guardia “In vista delle prossime elezioni per il rinnovo del consiglio, tutti promettono miglioramenti economici a tutti“. Insomma ci aveva avvisato prima, ma l’abbiamo votato lo stesso.Adesso non resta che cominciare a ragionare sulla prossima stagione, quali gare fare e quali invece saltare. Occorrerà mettere sul bilancino il valore dei propri tesserati e il costo di una competizione per valutare se il rapporto risultato/costo sia favorevole. Ed è proprio in questo rapporto che troviamo il perché il nostro sport a mano a mano che sale l’età aumenta anche la percentuale di abbandono, in un rapporto direttamente proporzionale.
Finisco facendo mie le parole del nostro presidente (a vita?) riguardo alla prossima tornata elettorale. Allora fu quella dove lo vedeva candidato per la prima volta alla presidenza, la prossima potrebbe essere la quinta giusto perché il “Consolidamento di poteri che di fatto impedisce una sana dialettica e la necessaria crescita di nuovi dirigenti con grave danno per il futuro della nostra federazione. Non a caso il CONI ha posto il limite di due mandati nella carica di Presidente, anche se gli interessati sono corsi ai ripari facendo approvare una norma transitoria riportata all’art. 71 del nuovo statuto Fis.
Mi auguro che la competizione elettorale sia serena e corretta: da parte mia farò di tutto perché ciò avvenga. A Voi il compito di giudicare, e di scegliere.
Buona stagione a tutti
Vittorio PASSETTI


02 agosto 2018

MONDIALI DI WUXI: il voto di Scarso

ULTIM’ORA
Wuxi, 10:14
SCHERMA, MONDIALI; SCARSO: MERITIAMO 8, SIAMO I LEADER
"Meritiamo un otto, anche abbondante". Il presidente della Federscherma, Giorgio Scarso, non può che essere soddisfatto per le sette medaglie conquistate dall'Italia ai Mondiali di Wuxi, oltre alla vittoria della classifica per nazioni. "Come diceva il vecchio presidente della Fides Livorno, a casa nostra il secondo posto è un funerale... - dice il numero uno della Fis, accompagnato dal vice e capo-delegazione Paolo Azzi - Questo ci fa onore ma dobbiamo renderci conto che il sistema della scherma mondiale è mutato e restare al vertice del medagliere è sempre più complicato. In questo Mondiali si stava iniziando a parlare di scherma al femminile con una leggera ironia, non come un valore aggiunto ma come una diminutio, e i ragazzi hanno risposto con la vittoria di Foconi, un ragazzo verace, con genitori esemplari, espressione di ciò che deve essere una famiglia: accompagnare senza entrare in argomenti tecnici". Nonostante un bottino così importante, c'è anche da recriminare per qualche podio non conquistato: "Ci mancano due medaglie, e questa è la nostra forza: se tutto fosse andato al meglio, ne avremmo sommate altre 4-5. Questo però fa parte del gioco e nobilita quanto abbiamo fatto: spesso facciamo più notizia quando non vinciamo, ci fa piacere, ma dobbiamo adoperarci affinché l'opinione pubblica e il nostro sistema sportivo si rendano conto che una federazione che dà continuità ai risultati deve essere presa ad esempio come sistema organizzativo, gestionale. Quest'anno abbiamo fatto 52 campionati italiani, con migliaia di partecipanti, e questo è un sistema che consente a tutti di potersi preparare al meglio per una corretta crescita e per dare un ricambio generazionale".
Scarso afferma che "il sistema della scherma mondiale è mutato e restare al vertice del medagliere è sempre più complicato".
clas.       Nazione           oro            arg.        Bro.       Tot.
1             ITA                       4             2             1             7
2             KOR                     2             2             3             7
3             USA                     2             2             2             6
4             FRA                      2             1             1             4
5             RUS                     1             2             4             7
6             SUI                      1             0             1             2
7             GBR                     0             1             0             1
7             VEN                     0             1             0             1
7             ROU                    0             1             0             1
10          UKR                     0             0             2             2
11          HUN                    0             0             1             1
12          CHN                    0             0             1             1
13          ESP                      0             0             1             1
14          TUN                    0             0             1             1
Quindi, l'Italia nel mondiale cinese ha vinto 7 medaglie (4 ori, 2 argenti, 1 bronzo) su 30 medaglie a disposizione. Nel Medagliere figurano 14 Nazioni, in che cosa sarebbe mutato il sistema scherma mondiale? Perché sarebbe più complicato restare al vertice del Medagliere?
Prendiamo il Medagliere dei Campionati del Mondo 1994, il primo dell'era Di Blasi. Non esisteva la sciabola femminile, quindi le medaglie a disposizione erano 25 invece delle attuali 30:
clas.       Nazione               oro        arg         Bro        tot
1             Italy                     2             3             2             7
2             Russia                  2             1             1             4
3             Romania             2             0             1             3
4             Germany             1             3             2             6
5             France                 1             0             2             4
6             Cuba                    1             0             1             2
7             Spain                   1             0             0             1
8             Hungary              0             2             2             4
9             Switzerland        0             1             0             1
10          China                   0             0             1             1
11          Finland                0             0             1             1
12          South Korea       0             0             1             1
13          Poland                 0             0             1             1
L'Italia vince lo stesso 7 medaglie, ma non poteva contare su 5 potenziali medaglie della sciabola femminile.
Nel Medagliere figuravano 13 Nazioni invece delle attuali 14: non mi sembra una grande differenza, anche nel 1994 ben 5 medaglie arrivarono dal fioretto: oro fm squadre; argento fm individuale con Puccini; argento e bronzo  nel fioretto femminile individuale con Vezzali e Bortolozzi; argento nel fioretto femminile a squadre. Il CT del fioretto maschile era Coletti e il CT del fioretto femminile era Magro.Le altre 2 medaglie arrivarono dalla spada femminile individuale: oro Chiesa e bronzo Panzeri.
Nel 1995 le medaglie vinte furono addirittura 8
Clas.      Naz.                     oro        arg         bro         Tot
1             Russia                 2             2             0             4
2             Italy                    2             1             5             8
3             France                 1             3             2             6
4             Hungary             1             1             2             4
5             Germany            1             1             1             3
6             Romania            1             1             0             2
7             Cuba                   1             0             1             2
7             Poland                1             0             1             2
9             Spain                   0             1             0             1
10          Colombia           0             0             1             1
11          Estonia               0             0             1             1
12          Ukraine              0             0             1             1
Il fm non vinse nulla. Il ff vinse 4 medaglie: oro a squadre; arg. individuale Trillini; bro. Vezzali e Bianchedi. Nessuna medaglia dalla spada femminile, la spada maschile ind. Bronzo con Cuomo; nella sciabola maschile oro a squadre e bronzo individuali di Terenzi e Tarantino. 12 Nazioni nel Medagliere.
Anche nei Mondiali del 1997 non vedo grandi differenze:
clas.       naz.                      oro        arg         Bro        tot
1             France                 3             3             0             6
2             Italy                      2             1             3             6
3             Hungary              2             0             3             5
4             Germany             1             1             0             2
5             Poland  1             0             3             4             7
6             Ukraine                1             0             1             2
7             Cuba                     0             2             1             3
8             Russia                  0             1             2             3
9             Romania             0             1             0             1
9             Sweden 0             1             0             1
11          Spain                    0             0             1             1
12          South Korea       0             0             1             1
L'Italia vince 6 medaglie, delle quali 4 dal fioretto.
Nel Mondiale 1999 esordisce la sciabola femminile. L'Italia vince 6 medaglie,
clas.       naz.                      oro        arg         bro         tot
1             France                 5             1             2             8            
2             Germany             2             2             2             6
2             Italy                      2             2             2             6
4             Azerbaijan           1             0             1             2
4             Hungary              1             0             1             2
6             Ukraine               1             0             0             1
7             China                   0             2             1             3
7             Poland                 0             2             1             3
9             Russia                  0             1             3             4
10          Sweden               0             1             0             1
10          Switzerland         0             1             0             1
12          Cuba                    0             0             2             2
13          Estonia                0             0             1             1
14          South Korea       0             0             1             1
15          United States     0             0             1             1
Il Medagliere vede 15 Nazioni, addirittura una Nazione in più rispetto a quello di quest'anno (con 5 extraeuropee come quest'anno). Cosa afferma Scarso? Boh.
Nel Mondiale del 2001 l'Italia vince 6 medaglie
Clas.      naz.                      oro        arg         Bro        tot
1             Italy                     4             1             1             6
1             Russia                  4             1             1             6
3             France                 2             3             5             10
4             Germany             1             1             2             4
5             Hungary              1             1             1             3
6             Switzerland         0             2             1             3
7             Romania             0             1             2             3
8             Poland                 0             1             1             2
9             Estonia                0             1             0             1
10          Azerbaijan           0             0             1             1
11          Cuba                    0             0             1             1
12          United States     0             0             1             1
13          Sweden               0             0             1             1
3 medaglie vengono dal fioretto
Nel 2002 solo 3 medaglie
Clas.      naz.                      oro        arg.        bro.       totale
1             Russia                  6             2             1             9
2             France                 1             3             1             5
3             Germany             1             2             2             5
4             Hungary              1             1             2             4
5             Italy                     1             1             1             3
6             China                   1             0             2             3
6             South Korea       1             0             2             3
8             Azerbaijan           0             1             1             2
9             Poland                 0             1             1             2
10          Estonia                0             1             0             1
11          Romania             0             0             3             3
12          Belarus 0             0             1             1
13          Spain                    0             0             1             1
Solo 1 nel fioretto (questa la spiegazione per un bottino così magro)
Nel 2003 l'Italia vince 8 medaglie
clas.       naz.                      oro        arg         bro         tot
1             Italy                     3             1             4             8
2             Russia                  3             1             0             4
3             Ukraine               2             1             1             4
4             Germany             1             2             1             4
5             Romania             1             1             2             4
6             France                 1             1             2             4
7             Poland                 1             1             1             3
8             China                   0             3             1             4
9             Hungary              0             1             3             4
10          Belarus                0             0             1             1
11          Sweden 0             0             1             1
12          Azerbaijan           0             0             1             1
4 medaglie su 8 dal fioretto
Nel 2005 l'Italia vince 6 medaglie, delle quali 3 dal fioretto
clas.       naz.                      oro        arg         bro         tot
1             France                 4             1             5             10
2             Russia                  2             3             2             7
3             Italy                     2             2             2             6
4             Romania             1             1             0             2
5             South Korea       1             0             0             1
6             United States     1             0             0             1
7             Poland                 1             0             0             1
8             Germany             0             2             2             4
9             Hungary             0             1             2             3
10          China                   0             1             0             1
11          Estonia                0             1             0             1
12          Ukraine               0             0             2             2
13          Canada                0             0             1             1
14          Norway               0             0             1             1
15          Netherlands       0             0             1             1
15 Nazioni nel Medagliere
Nel 2006 a Torino 7 medaglie, 6 dal fioretto
clas.       naz.                      oro        arg         bro         tot
1             France                 4             1             1             6
2             Russia                  2             0             3             5
3             China                   2             0             1             3
4             Italy                     1             3             3             7
5             United States     1             2             1             4
6             Hungary             1             1             2             4
7             Germany             1             1             1             3
8             Estonia                0             1             1             2
9             Ukraine               0             1             1             2
10          Spain                    0             1             0             1
11          Portugal              0             1             0             1
12          South Korea       0             0             3             3
13          Canada                0             0             1             1
Nel 2007 in Russia 9 medaglie, 4 dal fioretto
clas.       naz.                      oro        arg         bro         tot
1             France                 4             2             2             8
2             Russia                  2             2             1             5
3             Germany             2             1             3             6
4             Hungary              2             0             2             4
5             Italy                     1             4             4             9
6             Poland                 1             0             1             2
7             China                   0             2             1             3
8             Ukraine               0             1             0             1
9             South Korea       0             0             2             2
10          Estonia                0             0             1             1
11          Japan                   0             0             1             1
Nel 2009 9 medaglie; 5 dal fioretto
clas.       naz.                      oro        arg         bro         tot
1             Italy                     4            2             3             9
2             Russia                  3             1             2             6
3             Germany             1             1             3             5
3             France                 1             1             2             4
5             Ukraine               1             1             1             3
6             Romania             1             1             0             2
7             United States     1             0             0             1
8             Hungary              0             1             3             4
9             China                   0             1             1             2
9             Poland                 0             1             1             2
11          Canada                0             1             0             1
12          South Korea       0             1             0             1
13          Netherlands       0             0             1             1
14          Spain                    0             0             1             1
Nel 2010, 7 medaglie: 5 dal fioretto
clas.       Naz.                     oro        arg         bro         tot
1             Italy                     2             3             2             7
2             France                 2             1             2             5
3             Russia                  2             0             3             5
4             Germany             1             2             0             3
5             United States     1             1             1             3
6             China                   1             1             0             2
7             South Korea       1             0             3             4
8             Romania             1             0             2             3
9             Estonia                1             0             0             1
10          Ukraine               0             2             1             3
11          Hungary              0             1             2             3
12          Poland                 0             1             0             1
13          Japan                   0             0             2             2
Nel 2011 a Catania, 11 medaglie: 6 dal fioretto
clas.       naz.                      oro        arg         bro         tot
1             Italy                     4             3             4             11
2             Russia                  4             0             1             5
3             China                   2             2             0             4
4             France                 1             1             1             3
5             Romania             1             0             2             3
6             United States     0             1             2             3
7             Germany             0             1             1             2
               Ukraine                0             1             1             2
9             Belarus                0             1             0             1
               Hungary              0             1             0             1
               Netherlands       0             1             0             1
12          South Korea       0             0             4             4
13          Switzerland         0             0             2             2
Nel 2013 6 medaglie: 5 dal fioretto
clas.       naz.                      oro        arg         bro         tot
1             Russia                  3             5             3             11
2             Italy                     3             0             3             6
3             Ukraine                2             1             1             4
4             Estonia                2             0             0             2
5             United States     1             1             1             3
6             Hungary              1             0             2             3
7             France                 0             1             2             3
               Romania             0             1             2             3
9             Germany             0             1             1             2
10          China                   0             1             0             1
             Venezuela           0             1             0             1
12          South Korea       0             0             2             2
13          Switzerland         0             0             1             1
Nel 2014 8 medaglie: 5 dal fioretto
clas.       naz.                      oro        arg         bro         tot
1             Italy                     3             1             4             8
               Russia                  3             1             4             8
3             France                  3             1             3             7
4             Germany             1             1             0             2
               United States     1             1             0             2
6             Ukraine                1             0             2             3
7             South Korea       0             4             0             4
8             China                    0             2             0             2
9             Estonia                0             1             1             2
10          Hungary              0             0             1             1
11          Romania             0             0             1             1
12          Switzerland         0             0             1             1
13          Tunisia                 0             0             1             1
Nel 2015 5 medaglie: 3 dal fioretto
clas.       naz.                      oro        arg         bro         tot
1             Russia                  4             4             1             9
2             Italy                     4             0             1             5
3             Ukraine               1             1             1             3
4             China                   1             0             3             4
5             Hungary              1             0             1             2
6             Japan                   1             0             0             1
7             United States     0             2             3             5
8             France                 0             2             1             3
9             Romania             0             1             1             2
10          South Korea       0             1             1             2
11          Sweden               0             1             0             1
12          Germany             0             0             2             2
13          Denmark             0             0             1             1
14          Switzerland         0             0             1             1
15          Tunisia                 0             0             1             1
Nel 2017 9 medaglie: 5 dal fioretto
clas.       naz.                      oro        arg         bro         tot
1             Italy                     4             1             4             9
2             Russia                  3             0             3             6
3             South Korea       1             2             0             3
4             Estonia                1             1             1             3
5             Hungary              1             1             1             3
6             France                 1             0             5             6
7             Ukraine               1             0             1             2
8             United States     0             2             0             2
9             Japan                   0             1             1             2
10          Poland                 0             1             1             2
11          China                   0             1             0             1
12         Switzerland         0             1             0             1
13          Tunisia                 0             1             0             1
14          Germany             0             0             1             1
La gestione DI BLASI ha portato 44 medaglie su 7 partecipazioni ai campionati del mondo, 4 dei quali (94-95-97-98) senza le medaglie della sciabola femminile, mentre quella di Scarso ha portato 84 medaglie su 11 campionati svolti, con tutte le armi presenti. Pertanto, ipotizzando anche per DI BLASI la partecipazione ad 11 edizioni e con tutte le armi presenti, molto probabilmente i numeri si equivarrebbero. Questi non mentono e sconfessano Scarso. E’ corretto, attribuirsi meriti quando ci sono ed è altrettanto giusto ammettere i propri errori di fronte ad alcuni fallimenti. Se il presidente della federazione scherma si attribuisce un 8 per il mondiale cinese, non ho mai letto di un voto all’indomani delle olimpiadi di Rio, dove l’Italia vinse solo 4 medaglie. In quest’ultimo caso che voto si sarebbe dato? Se non lo ha fatto lui lo faccio io con una equazione: 100:8=x:4 = 50, ergo il voto per le olimpiadi è insufficiente. Non lessi di autocritiche, anzi si ritenne il risultato olimpico pianamente sufficiente, affermando che un successo così magro c’era da aspettarselo. Ma perché? Quante risorse finanziarie pubbliche furono impiegate per quelle 4 medaglie? Non si volle ammettere il fallimento poiché in riferimento ad altri sport comunque la scherma portò un numero di medaglie che altri non si sarebbero mai sognato. Non si rimarca mai abbastanza il fatto che i nostri atleti siano dei professionisti stipendiati dallo stato e che in altri Paesi tutto questo non esista. Prendiamo il caso di Alessio FOCONI: avrebbe mai vinto un mondiale all’età di 29 anni se non avesse avuto alle spalle l’Aeronautica militare a sostenerlo, tenendolo presso il proprio centro sportivo? Se non avesse avuto questa possibilità avrebbe dovuto cercarsi un lavoro e smettere con la scherma. Pertanto più che un progetto, una strategia di marca federale, vi è la presenza costante dei gruppi sportivi militari, ovvero lo Stato, a sostenere fortemente lo sport italiano. Bisognerebbe rivedere i termini della collaborazione tra questi ultimi e la federazione, nell’ottica di ottimizzare le risorse disponibili, progettando il loro impiego in settori più redditizi per una sempre maggiore estensione  dei numeri praticanti la scherma. Un indirizzo verso le società dove alcune realtà storiche si sono viste sottrarre l’impianto senza che la FIS abbia mosso un dito (è il caso dell’AS GAUDINI, con lo storico impianto di via Sannio, ma potrei parlare dell’Accademia Romana di Scherma e di altre situazioni simili). Per capirci, le risorse che si potrebbero risparmiare con una adeguata convenzione con i gruppi sportivi in divisa, potrebbero essere indirizzate, con una politica significativa, verso l’impiantistica, verso la promozione per allargare gli orizzonti lavorativi. E’ un discorso molto lungo ed articolato, che meriterebbe l’adozione di scelte importanti e forse impopolari e non è questo Consiglio che avrebbe il coraggio di farlo.
Il Presidente Scarso afferma che quest’anno si sono svolti 52 campionati Italiani, disconoscendo di fatto che in passato si siano svolti in pari numero se non addirittura superiore; ritiene il sistema attuale idoneo per una corretta crescita e per dare un ricambio generazionale: vuole forse dire che in passato non ci si preparava e non c’era il ricambio generazionale? Credo sia opportuno che dia uno sguardo ai vari convocati dicendoci di che portata è l’attuale avvicendamento generazionale.
Con la precitata analisi non si vuole minimamente sminuire i meriti dei nostri atleti, ne far passare in secondo piano il risultato globale, che conferma la scherma italiana ai vertici mondiali, bensì dare un quadro realistico della situazione, ponendo in evidenza i settori zoppicanti, sui quali intervenire con progetti e strategie vincenti, al centro delle quali porre le società, i tecnici e gli atleti. Infine, avendo letto, anche sul blog, che i rilievi, più che le critiche, siano attribuibili alla ricerca del pelo nell’uovo, alla appartenenza ad un determinato schieramento politico o, ancora, alla esternazione di un malumore politico, mi preme precisare che tali pensieri siano del tutto fuori strada: in questo senso, se vogliamo dirla tutta, c’è un governo e c’è una opposizione e ognuno fa il proprio lavoro: il movimento esaminerà l’uno e l’altra e deciderà sul da farsi. Così funziona la democrazia. Lo spirito è quello di fornire un contributo per superare le carenze dei settori zoppicanti.
Ezio RINALDI