30 novembre 2016

LE RISPOSTE A BRUSCA

Sergio BRUSCA
Brusca,
fammi la cortesia di non usare più l’ipocrita frase  “Caro Ezio”: non sono un tuo caro e mai vorrò esserlo. Troppa è la distanza che ci separa per l’opposto modo di pensare ed agire.
Ero certo che avresti iniziato la tua lagna come da prevedibile copione, attribuendomi il post del dott. Fileccia e dimostrando ancora una volta la tua assoluta malafede: l’articolo è a nome del dott. Antonello FILECCIA, il quale, oltre a non essere avvezzo a porre la sua firma sugli scritti degli altri, si è limitato a riportare fatti ampiamente documentati proprio dal tuo blog.
Ritengo quindi il tuo incipit altrettanto insolente nei confronti dell’autore del post.
Venendo al merito delle tue argomentazioni non posso non rilevare, ancora una volta, la profonda incoerenza che sta, da un lato, nel ringraziamento che rivolgi al Presidente Tonucci per quello che ha fatto, considerandolo un ottimo Presidente, e dall’altro nell’affermare che sebbene la linea decisionale interna al Club era quella di non condividere la sua candidatura alla presidenza FIS  decideste comunque di rimanere a suo fianco, supportando l’iniziativa.
Detta così sembrerebbe proprio che in quel tempo avevi le idee un po’ confuse o forse, come si suole dire, tentavi di stare con un piede sopra a due staffe!
Non capisco infatti perché non lo metteste subito in minoranza: vuoi forse far credere  che non esisteva un consiglio direttivo e che tu eri solo un numero?
Tu non eri costretto da nessuno ad accettare la linea dettata dall’avvocato: potevi dimetterti subito e potevi far dimettere la maggioranza del consiglio, non lo facesti perché anche tu avevi fatto i tuoi calcoli.
Ricordo bene quanto fosti attivo sul sito “La scherma del futuro” e quanta passione mettevi nello scrivere le varie comunicazioni: per uno che non condivideva quella linea sarebbe un incomprensibile  controsenso, non credi?
Quando affermi che “qualcuno” stava spingendo il Presidente Tonucci a fare il salto di qualità quel “qualcuno” non ero certamente io, e questo lo sai molto bene perché quel “qualcuno” sarebbe entrato al Club con un importante incarico, peraltro retribuito.
Ti ricordo che in tanti, e non solo io, lo spingevano a percorrere quella strada proprio in ragione del suo spessore politico.
Forse Tonucci avrebbe dovuto dimettersi? Non lo fece e non credo per stoltezza: un uomo del suo livello valuta con attenzione ogni azione che lo vede coinvolto.
Forse sarebbe meglio dire che al Club le persone valide vengono defenestrate. Successe anche con Nostini.
Non so a chi ti riferisca quando parli di malcontento cavalcato per interessi personali. Comunque nel caso facessi riferimento al sottoscritto ti ricordo che ero Consigliere in carica e la mia azione era diretta solo e soltanto  riguardo alle modifiche statutarie.
Se poi queste ci avessero dato ragione non nascondo la mia volontà di sostenere Tonucci in un percorso verso la Presidenza. E non mi venire a dire che non eri d’accordo anche tu, lo eravamo tutti e lo ribadivamo ad ogni riunione nello studio dell’avvocato.
Oggi hai ancora il coraggio di parlare di “vecchio” e “nuovo”; sull’argomento ho scritto un articolo pubblicato sul blog dal titolo “LA LIBERTA’ HA UN COSTO”: ti invito a leggerlo così ti fai un’idea del mio pensiero.
Come di certo saprai la vecchia politica è fatta di prebende elargite in prossimità del voto ed io non ne ho mai distribuite.
La nuova politica, invece, è fatta di lettere scritte dai vari C.T. (profumatamente contrattualizzati) inviate alle società, con invito a votare per questo o per quell’altro; è fatta di deleghe raccolte sempre dai C.T. e distribuite nel seggio elettorale.
Non mi appartiene neppure questa!
Il dott. Fileccia ha letto ciò che è pubblicato sul tuo blog e ne ha tratto le conclusioni. Personalmente non mi interessano le motivazioni delle tue dimissioni ma il tempo in cui sono state presentate: ribadisco che, se non condividevi quel progetto, nessuno ti avrebbe potuto trattenere contro la tua volontà.
Ma per far questo avresti dovuto mostrare una volontà ferrea ed inequivoca.
Ribadisco che “la coerenza è un valore che non appartiene a tutti” e certamente non ti appartiene e ti spiego perché. Parlando di regole ritengo che su queste non ci possa essere una coerenza a singhiozzi e su tale argomento, ovvero sulla eleggibilità ad libitum del presidente non ho mai cambiato idea; adattarmi alle circostanze del caso è un atteggiamento che non mi appartiene.
Per quanto riguarda l’arch. ORSINI, se vorrà, ti risponderà personalmente.
La tua disamina, “politica” è certamente personale e faziosa in quanto, non essendo stato capace di “colpire” sui programmi stai tentando di distrarre l’attenzione dei lettori sulle critiche mosse al Presidente Scarso e sulla sua condizione di ineleggibilità a te, un tempo, tanto cara!
Siamo sicuramente su piani differenti e con visioni opposte. Io non ho politiche da perseguire, ho idee ferme e determinate, certamente divergenti dalle tue che invece appaiono alquanto ondivaghe, e che comunque ho sempre rispettato. Quindi ti chiedo di rispettare le mie.
Quando affermi che “Ezio Rinaldi da anni “pilota” una propria “strategia politica” non mi è difficile spiegarti che quando credo in qualcosa non mollo. Non mi sono mai battuto contro le persone ma per il bene comune, forse è criticabile il modo (ognuno ha il suo) ma non l’idea.
Sono d’accordo con te sulla non condivisione: se tutti condividessimo tutto il mondo sarebbe piatto!
Mi sono messo sulla “Piazza” conscio del fatto di poter subire critiche aspre, dure, ma l’ho fatto con lo spirito di chi vuol contribuire ad una dialettica costruttiva e non mi pento assolutamente di averlo fatto: io sì ci ho messo la faccia e l’ho fatto pubblicamente. Mi preme segnalarti anche l’articolo “PROVOCAZIONI E CHIARIMENTI” del 25.11.2013.
Per ultimo ti informo che non risponderò ad eventuali tue repliche, qualunque ne siano il tono ed i contenuti, né ho voglia di trasformare la Piazza in un ring.
RINALDI


28 novembre 2016

CONGRESSO F.I.E. 2016

foto tratta dal sito di federscherma
Anche in questo Congresso FIE, svoltosi a Mosca il 26/27 novembre 2016, l’Italia ne esce con un consolidamento del suo prestigio, avendo ricevuto consensi ed attestazioni significativi. E’ fuori discussione il fatto che Giorgio Scarso abbia, ancora una volta, fatto valere la sua ormai consolidata esperienza internazionale. Francamente ne sono felice, sia come Italiano che come sportivo, ritenendo che quando si compete a livello internazionale ciò che conta è la coesione e l’unità dell’itera nazione: ho tifato per loro e continuerò a farlo, altra cosa sono i rapporti interni.
L’assegnazione dei mondiali Cadetti e Giovani a Verona nel 2018 e quello Master a Livorno rappresenta una attestazione di grande considerazione verso le capacità organizzative dei dirigenti italiani.
Il Congresso ha visto la riconferma per il terzo mandato dell’unico candidato alla Presidenza Alisher Usmanov, mentre per il Comitato Esecutivo è stato riconfermato il nostro Presidente. Nelle varie commissioni si è avuta l’elezione di:
Cafiero – Commissione Regolamenti;
Varallo – Commissione SEMI;
Nicolai – Commissione Propaganda e Pubblicità;
Fiore – Commissione Medica;
Pistacchi – Commissione Arbitrale( primo mandato);
Boscia – Commissione Legale (primo mandato)
Un en plain di cui essere soddisfatti, quindi grazie al Presidente che ha saputo, con una sapiente regia, riconfermare le posizioni italiche in ambito internazionale.
Colgo l’occasione per riportare un commento anonimo, ma più che altro un interrogativo:” In questa diatriba personale tra Lui, lei, l'altro e Brusca volevo far presente che l'Italia è riuscita con tutti i suoi candidati a essere presente in FIE...grande merito al presidente Scarso...Curioso di sapere come sarebbero andate l'elezione con Seminara....”. Senza alcuna polemica e nulla togliere al grande lavoro svolto dal Presidente, vorrei ricordare che ai tempi della Presidenza DI BLASI i componenti italiani nelle varie commissioni erano:
Favia – Segretario Generale;
Lembo – Statuti;
Costanzo – Arbitrale;
Baiocco – SEMI;
Del Maschio – Propaganda;
Dal Zotto – Medica;
Di Blasi – Regolamenti
Al Congresso di dicembre 2004 a causa di diatribe interne (Scarso Candidato alla Presidenza in alternativa a Di Blasi; pessimi rapporti tra quest’ultimo e Del maschio), se non ricordo male, furono eletti Del Maschio, Baiocco e Di Blasi.
Ho voluto chiarire questo passaggio affinché prima di fare domande capziose è bene documentarsi. Per quanto riguarda una eventuale elezione di Seminara, egli da persona intelligente non avrebbe minimamente disconosciuto i rappresentanti indicati da Giorgio Scarso e questo per non perdere le posizioni conquistate. Sono convinto che avrebbe chiesto all’attuale Presidente di candidarsi al Comitato Esecutivo e di fare tutto il possibile per confermare gli altri candidati italiani. Solo gli imbecilli per fare un dispetto alla moglie si tagliano gli attributi.
Sono d’accordo con il Presidente Scarso, è stata una giornata trionfale di cui bisogna gioire tutti e per una volta mettendo da parte le questioni interne.
A tutti i nostri rappresentati il più forte in bocca al lupo e Buon Lavoro.

Ezio RINALDI

27 novembre 2016

AFFINITA’ ELETTIVE: vecchia e nuova politica

Cari amici, la storia che sto per raccontare ha come protagonista il sig. Sergio Brusca, presidente del Club Scherma Roma.  L’ispirazione del mio racconto nasce dall’ultimo post pubblicato dal sig. Brusca sul blog Around the Corner, post nel quale, avvertendo egli la necessità di fare un po' di dietrologia sulle ultime elezioni della FIS, dà sfogo ad alcune elucubrazioni per ricostruire ed interpretare fatti di un passato non troppo remoto.
L’attenzione del sig. Brusca è particolarmente concentrata sulla vita federale di Ezio Rinaldi descrivendolo come se fosse il regista della vecchia politica che ha tentato di scalzare il giovane Giorgio Scarso già nell’anno 2012 quando, dopo avere intrecciato una stretta alleanza con Mario Tonucci, tentò, invano la scalata alla presidenza della FIS.
Senonché ho raccolto in giro qualche informazione secondo cui, già verso la fine del 2010 la presidenza di Giorgio Scarso era in forte discussione. Scarso era entrato in rotta di collisione con Petrucci e Pagnozzi e un emergente gruppo di lavoro, denominato ''Scherma del Futuro'', era pronto a dargli battaglia.
Ma indovinate un po' chi era il gestore del blog Scherma del Futuro?
Et voilà: il sig. Sergio Brusca.
Di questo gruppo di fermi oppositori sembra che facessero parte, oltre a Rinaldi e a Brusca, anche De Bartolomeo (l’ideologo?), Pastore, Autullo e Crisci. 
Sono certo che il sig. Brusca ricorderà con nostalgia quelle belle riunioni avvenute presso lo studio dell’avv. Tonucci!
Ma vediamo un po' quale era l’oggetto del contendere:
le modifiche statutarie che l’Assemblea Straordinaria avrebbe dovuto votare il 22 gennaio 2011 e in particolare il famigerato art. 64 dello Statuto e la possibilità di Giorgio Scarso di presentarsi per un terzo mandato.
Qualcuno di voi si domanderà quale fosse, in quel tempo, il pensiero del sig. Brusca sull’argomento.
Sono tempi ormai lontani ma non abbastanza per essere obliati; tempi in cui Sergio Brusca sosteneva che a nulla erano valsi gli sforzi tesi a richiamare il rispetto della normativa vigente e dava ampio spazio sul proprio sito, evidentemente condividendone il contenuto, al pensiero di Toti Sanzo: mi pare di capire che il M° Scarso abbia intenzione di ripresentarsi ancora, anche dopo il 2012. Per carità, niente di male. Per fortuna siamo ancora in Democrazia. Ma io credo che la Federazione scherma, già da ora, abbia bisogno di nuova linfa, di nuovi obiettivi, di nuovi programmi. Insomma, di nuovi Dirigenti.
Ma oggi io mi domando che fine ha fatto il Sergio Brusca della prima ora, il rivoluzionario, legalista e fervido oppositore del presidente Scarso e della sua ennesima candidatura.
Dopo che il sig. Brusca è riuscito a conquistare il posto dell’avv. Tonucci è calato un silenzio tombale.
Nelle ultime elezioni FIS Brusca è addirittura assurto ad accanito sostenitore dell’attempato governo “Scarso” nonché di quei vecchi dirigenti di cui quest’ultimo continua a circondarsi.
La vecchia politica, caro il mio sig. Brusca, è ancora sul trono!
A. Fileccia


25 novembre 2016

ANCORA SULL'ASSEMBLEA: il pensiero di Paolo CUCCU

Carissimi amici della scherma, e naturalmente anche gli altri. Anche questa volta è andata, per i prossimi la scherma avrà il suo governo. Anche questa volta con una maggioranza schiacciante, segno quindi evidente che tutto va a gonfie vele. Le palestre sono piene, i maestri hanno un adeguato trattamento retributivo, giustamente proporzionato alla notevole mole di impegno che richiede oramai questo mestiere, le gare vengono svolte tutte in maniera efficiente e con sedi sempre adeguate e comode da raggiungere, il calendario si dipana secondo una chiara logica che tiene conto delle esigenze degli atleti e della difficile situazione economica, gli atleti sono soddisfatti e la federazione gestisce al meglio le risorse che il CONI assegna per ogni quadriennio.
Tutte le promesse del programma preelettorale del quadriennio 2013-2016 sono state puntualmente mantenute, e quindi il risultato elettorale non poteva che essere una plebiscitaria riconferma in blocco non solo del presidente, ma di tutto il suo partito. Qualche piccolo avvicendamento c'è stato, ma dettato solo dall'esigenza di dare continuità al rinnovamento. Questo sarà lo slogan che ci accompagnerà nel quadriennio 2017-2020.
Certo, questa non è una bella favola con il suo voluto lieto fine, ma in ogni caso la strega malvagia c'è. Nel caso è rappresentata da quel 15% di persone che non sono del tutto convinte che la federazione che dipinge il restante 85% corrisponda alla realtà. Oppure immagina che dietro a questa immagine così immacolata ed idilliaca si celi qualche piccola rogna, magari ben nascosta sotto i tappeti assieme alla polvere. Insomma non crede molto allo spot della famiglia del Mulino Bianco. Anche perché quando le cose sono troppo belle per essere vere, probabilmente non lo sono.
Non ero presente alla riunione, se non per delega, però mi sono potuto godere tutta la differita su youtube, al netto nei momenti morti e delle lungaggini elettorali, che hanno ridotto le sette ore di diretta ad una interessante sintesi di un'oretta circa.
Curioso che la parola per fare il celebre "appello al voto" sia stata presa solo da candidati di una parte, mentre dall'altra non se ne è sentita la necessità. Evidentemente i fatti hanno parlato per loro, e quindi non c'è stata abbisogna nemmeno di presentarsi per quei due volti nuovi di questo direttorio. Ma quando si parla di continuità nel rinnovamento, mi pare si dica già tutto in partenza.
Qualcuno però si è sentito in dovere di alzarsi e dire due parole per controbattere alle tesi dei maligni. Uno è stato il consigliere Buratti, e devo dire che il suo intervento mi ha fatto tremare i polsi. Cercando di controbattere all'affermazione del candidato presidente Seminara sul fatto che questa federazione non è in grado di trattenere gli iscritti, ha affermato che una perdita annuale del 20-30% è una cosa normale di cui la federazione manco si preoccupa.
Ora, se un'azienda dovesse ogni anno perdere da 1/4 ad un 1/3 dei clienti si preoccuperebbe, eccome!! Perché è chiaramente avviata al fallimento. Questo perché il mercato non tende ad infinito, abbiamo sempre concorrenza. Rispetto anche solo al precedente quadriennio abbiamo a che fare con federazioni che storicamente erano considerate "di nicchia", che con un sapiente lavoro di comunicazione e immagine stanno aumentando esponenzialmente i propri numeri. Per non parlare poi di attività nuovissime che stanno attirando un sacco di giovani, giovanissimi ma anche adulti. Parlo di cose tipo il softair, l'hitball o altre amenità che mai vedremo alle olimpiadi ma che intanto portano via potenziali nuovi soci.
La necessità mantenere i propri iscritti diventa quindi essenziale per una federazione sportiva che storicamente non ha certo nel grande numero il suo punto di forza. Perdere 1/3 degli associati e non battere ciglio è semplicemente da incoscienti. Come poi si possa parlare di professionismo nella classe magistrale se non si riesce a crescere significativamente di numero proprio non riesco a comprenderlo. E ringrazi il consigliere Buratti che le società hanno una vitalità tutta loro, fatta di iniziative, volontariato e passione che certamente non vengono trasmessi con il pagamento della quota di affiliazione annuale. Ma la capacità delle singole società di attirare nuovi iscritti viene poi vanificata da una organizzazione federale assurdamente selettiva, dopo il primo ostacolo sono propri gli eccessivi costi in rapporto al grado di soddisfazione di un nuovo associato.
Divertente, non posso trovare altri aggettivi, l'intervento del consigliere Cafiero, che premettendo di non essere un esperto giurista al contrario del candidato presidente Seminara, si trovava a controbattere anche con toni piuttosto stizziti. In pratica a parlare di cose che non conosce, ma d'altro canto quando si ha qualcosa come l'85% dei voti ci si può permettere tutto, e nessuno si pone alcuna domanda.
Mi è mancato però un intervento, anzi proprio un candidato. Mi è mancato il Maestro Coltorti, che avrebbe voluto candidarsi come rappresentate della categoria magistrale, ma gli è stato impedito. Non è riuscito a trovare un numero sufficiente di colleghi, tra quelli eletti a fine settembre tra i "Grandi elettori", che si impegnassero anche solo a sostenere la sua candidatura. Non dico a votarlo, quella è un'altra questione, ma anche solo a dare corso ad una piena realizzazione di un iter democratico, che richiede per la sua completezza che ci siano più candidati alla stessa carica. Ed è un gran peccato che le persone, atleti e maestri, che a settembre hanno voluto farsi eleggere a rappresentare le loro rispettive categorie, all'elezione non abbiano ritenuto di doversi presentare. Nemmeno per delega.
Ma tant'è che la democrazia ha avuto il suo corso, ed un governo la scherma lo avrà anche per questo quadriennio. Non posso che augurare loro un buon lavoro, e che sia così buono da convincere anche il residuo 15% a riconfermare tutti anche per il 2021-2024. Così magari la gita a Roma ce la risparmiamo tutti.  
Paolo CUCCU


22 novembre 2016

I NUMERI DELL'ASSEMBLEA FEDERALE - Roma 20 nov.2016

Consiglio Federale eletto
foto BIZZI


SOCIETA' AVENTI DIRITTO A VOTO
286
ATLETI CON DIRITTO A VOTO
81
TECNICI CON DIRITTO A VOTO
49
SOCIETA' PRESENTI IN ASSEMBLEA
249
ATLETI PRESENTI IN ASSEMBLEA
61
TECNICI PRESENTI IN ASSEMBLEA
34
SCARSO
VOTI
295
SEMINARA
VOTI
39
SCHEDE BIANCHE
6
SCHEDE NULLE
4
PASTORE
VOTI
57
-4
VEZZALI
VOTI
45
-16
SCHEDE BIANCHE
1
LAURIA
VOTI
29
-5
SCHEDE BIANCHE
5
SOCIETA' NON PRESENTI IN ASSEMBLEA
37
ATLETI NON PRESENTI IN ASSEMBLEA
21
TECNICI NON PRESENTI IN ASSEMBLEA
15





Ho volutamente atteso 48 h prima di pubblicare la mia analisi sull'Assemblea poiché volevo essere libero da eventuali condizionamenti derivanti dall'esito elettorale.
Dai predetti numeri si evince che ben 122 voti tra espressi, assenti bianchi e nulli, su 416 aventi diritto, hanno detto che:
      ·        n. 49 non vogliono Scarso;
     ·     n. 73 hanno disertato l’assemblea. Quest’ultimo dato potrebbe voler dire che non valeva la pena partecipare all’evento elettivo per i seguenti motivi: 1° perché potrebbero aver ritenuto che Scarso avrebbe comunque vinto; 2° perché non hanno ritenuto che l’alternativa fosse valida; 3° una qualche causa di forza maggiore ha impedito la loro presenza. Per esperienza sono indotto a pensare che i primi due motivi siano quelli validi.
122 su 416 rappresenta, in termini percentuali 29,32%. Numero che la dice lunga sul pensiero della base.
Ho sempre affermato che l’alternativa a Scarso poteva, in linea teorica, contare sul 30/34% dell’elettorato: le cifre enunciate mi hanno dato ragione. Ancor più se considero l’affermazione del riconfermato Presidente, fattami durante l’Assemblea, secondo la quale se l’amico Storace si fosse candidato avrebbe avuto un consenso di gran lunga superiore a quello di Seminara, al quale va riconosciuto un certo coraggio per averci messo la faccia, all’ultimo momento, peraltro accusato di non avere un progetto, cosa assolutamente infondata. A proposito di quest’ultimo, nell’intervento eseguito in Congresso ha fatto riferimento alla incandidabilità di Scarso, preannunciando un ricorso, nelle opportune sedi, per far valere la sua tesi. Quindi la fase elettorale non è ancora finita!
Intanto, a me non resta che fare i complimenti al riconfermatissimo Presidente ed alla sua squadra, augurando un buon e proficuo lavoro.

Ezio RINADI

17 novembre 2016

LUTTO NELLA SCHERMA: è deceduta la mamma del Presidente SCARSO

Si apprende dal sito della federscherma del decesso della signora Eleonora, mamma del Presidente Giorgio SCARSO, avvenuto oggi a Modica.
La PIAZZA esprime le più sentite condoglianze al Presidente ed alla sua famiglia.

Ezio RINALDI

15 novembre 2016

BILANCIO PREVENTIVO ANNO 2016 DELLA F.I.S.

Piazza della scherma ha raggiunto un altro obiettivo. Negli ultimi mesi chi ha scritto sul blog ha chiesto, più e più volte, che la Federazione pubblicasse il bilancio preventivo 2016, così come previsto dallo Statuto e dai Principi fondamentali CONI. Evidentemente le richieste non sono passate inosservate e finalmente oggi sono stati pubblicati, sul sito della F.I.S., sia il bilancio preventivo approvato nel dicembre 2015 che le sei variazioni di bilancio approvate tra gennaio e novembre 2016. Nelle more di esaminare i documenti pubblicati oggi, a soli cinque giorni di distanza dalla conclusione del mandato del Presidente e del Consiglio Federale, mi complimento con la Federazione per il tempismo con cui ha curato l’adempimento degli obblighi di trasparenza imposti dal CONI.

Ezio RINALDI

10 novembre 2016

LETTERA DEL DR. SEMINARA A PIAZZA SCHERMA

Cara Piazza,
ti ringrazio ancora per la ospitalità che ci offri e credo che i numeri del contatore dimostrino con che interesse sia seguito, da tutti ma proprio tutti, il tuo blog. Ho atteso invano un segnale da parte del presidente uscente, così come si auspicava Paolo, ma sino ad oggi nulla, silenzio assoluto. nel frattempo, anche per non dare troppo spazio a qualche mio ironico concittadino, i cui sarcastici commenti, devo dire, poco ci fanno sorridere o penare, credo sia giunto il momento di offrire qualcosa in più su di me, la mia "vita" a chi dovrebbe scegliere fra qualche giorno. Sappia innanzitutto i lettori che il 20 novembre prossimo sarà comunque una data da ricordare, comunque vada, perché in quella data certamente nascerà una nuova Federazione, speriamo con un nuovo Presidente. Io credo che ai lettori poco importi di sapere se ho superato o meno la licenza media , se ho conseguito o meno ed in che anni la maturità classica o la laurea, spero piuttosto che importi loro che sia di parola, che mantenga ciò che è stato espresso nel programma, che davvero svolga al massimo due mandati, riformando tassativamente quegli articoli che oggi così male regolano la materia, che sia capace di avvicinare davvero la Federazione alla base, a quegli atleti ed a quelle famiglie senza le quali non esisterebbero le società, e piccole società, vera forza trainante  del mondo schermistico italiano. Io, come tanti già sanno, mi chiamo Gioacchino Maurizio Seminara, per tanti più Maurizio, che sono nato a Palermo il 27.07.1958,e  dopo aver completato gli studi , ho iniziato una attività di consulenza amministrativo/commerciale approfittando della preparazione universitaria e di alcune locali circostanze temporali favorevoli,  a meta/fine degli anni ottanta , alternandola alla frequentazione delle aule di tribunale, vivendo fra Roma e Palermo,  e così fino al 1988 quando per serissimi motivi familiari ho deciso di dedicarmi esclusivamente alla assistenza di un familiare malato, abbandonando completamente Palermo e le attività fino allora svolte e tutti gli altri affetti. A metà del 1990, venuta meno purtroppo la persona cara, abbandonavo completamente le attività precedenti fin allora peraltro  mal seguite, e sfruttavo le esperienze di studio e innate ed intrinseche  capacità manageriali e di gestione delle risorse umane,  per iniziare una attività nel mondo della ristorazione ed una in quello delle assicurazioni, che mi portava partendo da una iniziale collaborazione con l'INA ASSITALIA alla assegnazione  di una agenzia generale Winterthur, che continuava fino al 1995, quando insieme a degli amici lombardi e veneti rilevavo ed incrementavo  una azienda vitivinicola da 7 a 21 ettari, in Mombercelli, Asti, azienda che ho amministrato personalmente  fino al 2003,con grande soddisfazione personale e societaria, conseguendo  eccellenti risultati qualitativi e commerciali. Nel frattempo, dopo il matrimonio, nasceva il mio primo ed unico figlio, Paolo, appunto per seguire il quale tornavo stabilmente a Palermo, e iniziavo a frequentare il mondo della scherma assecondando le sue inclinazioni e fondando poi nel 2006 la A.S.D. Sala d'Armi Trinacria, in quel momento storico l'unica società schermistica palermitana.  In realtà il mondo sportivo mi aveva già visto praticare la Boxe prima, fino ai 16 anni e poi la Pallavolo, prima da atleta e poi da dirigente ed allenatore delle giovanili. Contemporaneamente ho anche svolto l'incarico di Addetto Stampa della Federazione Pugilistica Italiana, Comitato Regionale Sicilia, dal 1978 al 1980, contribuendo all'organizzazione di un match mondiale a Marsala, nel dicembre del 1978. Per la Federazione Italiana Scherma ho svolto invece l'incarico di Delegato Provinciale di Palermo sino al 2012. Ho sempre dimostrato una discreta capacità di relazione col prossimo, abilità nel creare relazioni e motivazioni e desiderio di vedere applicate sempre le regole, della società civile come quelle del diritto, scegliendo sempre la libertà personale e morale piuttosto che l'asservimento supino a logiche clientelari o peggio.
Queste sono le mie esperienze, queste le motivazioni che mi hanno spinto ad accettare la candidatura e a credere in quella che è certamente una sfida fra Davide e Golia, con la consapevolezza di poter dire molto più di una parola importante a favore del mondo schermistico italiano. La scelta dei compagni d'avventura che insieme a me sono coinvolti in questa candidatura è infatti una scelta provocatoria, alcuni di loro, come me peraltro, sono poco o affatto conosciuti nel mondo schermistico, altri fin troppo noti per la loro esuberanza caratteriale e verbale ,ma tutti animati dal sentimento comune di voler riavvicinare la base, le società, ai vertici della  Federazione ed i suoi massimi dirigenti, convinti che il troppo tempo passato sulle comode  poltrone abbia fiaccato la voglia di crescere e migliorarsi di tanti dirigenti federali imbolsendone il corpo e lo spirito. La sclerotizzazione degli incarichi produce infatti quella rigidità che tutti ritroviamo nella attuale Federazione. Un segnale importante arriva da Italo Svevo, certamente un nom de plume, che reclama attività, presenza, fattività, aderenza alle problematiche legate all'organizzazione delle gare, attenzione alle esigenze delle famiglie e degli atleti, certezze. Credo di poter rassicurare Italo in tal senso, se questi Davide riusciranno contro Golia, ben altra musica verrà suonata ed ascoltata.!! Le pareti della NUOVA FEDERAZIONE saranno così trasparenti che sembreranno non essercene quasi. Aspettiamo quindi ancora pochi giorni e poi certamente avremo un nuovo corso. Nel frattempo, mi rivolgo al titolare del blog, chiedendo due favori, il primo quello di ospitare me ed i miei compagni, spero ogni giorno con un nuovo articolo che spieghi partitamente il programma, ed il secondo invece, forse, è un po’ più difficile per te da realizzare, cioè ospitare anche quegli anonimi che vorranno chiedere. Chiedere di tutto su me, noi, sul programma, cioè permettere a chi ha evidentemente paura di dichiararsi, di interloquire con me e con la rosa dei consiglieri candidati, ovviamente a patto che i commenti siano garbati, le domande poste educatamente, senza scicchi proclami e notizie da giornaletti gossipari. Non ho molti scheletri nell'unico armadio che possiedo, ho fatto tanto e quindi tanto sbagliato, ma anche tanto ben fatto. Non temo, credo, nulla; su tutto e di tutto posso parlare, spiegare, chiarire. Solo chi opera sbaglia, ed io ho tanto, troppo operato, ma sempre in assoluta onestà, buonafede, coscienza. Altri non so.
Grazie, grazie a tutti i lettori, a presto
Gioacchino Maurizio Seminara

09 novembre 2016

VIZI ED IRREGOLARITA': La sentenza del Collegio di Garanzia del CONI.

Oggi, alle ore 15,00, si è tenuto in Roma, presso il palazzo del CONI, il dibattimento circa il ricorso avverso la ratifica da parte del Tribunale Federale F.I.S. delle elezioni dei Grandi Elettori, atleti e tecnici. Il ricorso era stato firmato dal Maestro Lucio Nugnes e dal Presidente del C.S. Verona Cristiano Magnani.
Come ricorderete il ricorso verteva su tre punti:
1. Illegittima esclusione della candidatura del sig. Lucio Nugnes; violazione dell’art. 63, comma 8 Statuto Fis.
2. Illegittima inclusione nell’elenco dei tecnici aventi diritto al voto di soggetti non in possesso dei requisiti di cui all’art. 63, comma 3, Statuto Fis.
3. Indebita duplicazione del voto in violazione degli artt. 63 Statuto Fis, 16 d. lgs. n. 242/99 così come modificato dal D. L. n. 138/2002, 20, 21 e 22 Statuto Coni e 4 e 5 Principi fondamentali degli statuti delle federazioni sportive nazionali e delle discipline associate approvati con deliberazione del Consiglio Nazionale CONI n. 1523/2014.
Al temine dell’udienza il Collegio di Garanzia del CONI ha emesso il seguente dispositivo:
“ Conferma l’inammissibilità del primo motivo di ricorso, nei sensi di cui in motivazione, e rigetta gli ulteriori motivi di ricorso.
Spese compensate.“
Come ebbi modo di affermare in altre circostanze, le sentenze vanno rispettate, qualunque esse siano.
Considerata la complessità del ricorso e tale giudicata dal Collegio, è doveroso attendere le motivazioni della sentenza, per capire perché le spese siano state compensate ed esaminare la possibilità di un eventuale possibile ricorso al TAR, sempre che i ricorrenti lo vogliano fare.
Confermo di non nutrire una illimitata fiducia negli Organi di Giustizia Sportiva ed il dispositivo emesso me ne dà conferma. Però se questo passa il convento bisogna farsene una ragione: Io me la sono fatta e per il momento non vivo in monastero.
Ezio RINALDI

08 novembre 2016

QUANDO MANCA LA CLASSE.......

Riprendendo quanto già scritto in materia “sport e politicume”, ritengo utile (almeno per chi sembra condividere il mio modo di pensare) narrare un episodio di cui sono stato, ahimè, involontario protagonista.
Il giorno 4 novembre in quel di Acireale, è stata organizzata una manifestazione per festeggiare le medaglie olimpiche degli schermitori acesi.
Tra questi, per una strana “legge” sulla cittadinanza, anche la mia allieva che, all’occorrenza, risulta cittadina:
·     puntese, in quanto abita da sempre con la famiglia a S. G. La Punta;
·     catanese, merito acquisito grazie a un’ attività- lo sport - sconosciuta , demolita e quasi azzerata da anni grazie all’operato dell’amministrazione comunale;
·     acese, verosimilmente perché ha frequentato la scuola ad Acireale ed ha di recente acquistato una casa in S. Tecla, e, per simpatica battuta di tanti osservatori del fenomeno, cittadina di tutti i paesini da cui si trova, anche per caso, a passare!
Tutto ciò, evidentemente, ha dato la stura ai “politicuncoli” locali di organizzare passerelle in “onore dello sport”!
Invitato più volte dal presidente del Club Scherma Acireale, ho accettato l’invito, garantendo la mia, presumibilmente apprezzata, presenza.
Il caso ha voluto che la mia allieva fosse nella stessa giornata invitata ad una trasmissione (sigh!) televisiva e, quindi, non ha potuto presenziare alla festa di Acireale, non senza avere avvisato gli organizzatori della sua assenza.
Veniamo a noi.
Presentatomi al Palavolcan e raggiunto il presidente del club acese, lo trovo agitato e confuso, forse imbarazzato, nel comunicarmi che la mia presenza, a causa dell’assenza della mia allieva, era ormai inutile (?), che non ci sarebbe stato spazio per me (?), che si erano arrabbiati con la mia allieva (plurale utilizzato per indicare chi? Il Sindaco e l’amministrazione comunale o il comitato reg. fis? Io propenderei per la prima ipotesi) e che, non detto, ma evidenziato dai fatti e dall’imbarazzo del presidente, era meglio che mi togliessi dalle scatole.
Salutati il Presidente federale e qualche amico, fra i sempre più assidui frequentatori di tali eventi inneggianti allo sport, a cui ho promesso in regalo un…. boccaglio, ho tolto il disturbo.
Ho voluto raccontare l’episodio, che, insieme all’oggettiva evidente cafoneria, rivela, se ancora ce ne fosse bisogno, lo spessore di un certo mondo politico e istituzionale, nella speranza che nella “famiglia” della scherma si possa ridurre quell’atteggiamento di ignobile ignavia dei tanti che non sanno o sono, casualmente, girati da un’altra parte per risparmiarsi lo sforzo di valutare e fare un doveroso distinguo fra le persone con cui hanno a che fare.
Gianni SPERLINGA


02 novembre 2016

LA RINUNCIA DELL'AVV. STORACE E LA CANDIDATURA DEL DR. SEMINARA

Gentile Presidente,
                         come sai pochi mesi fa sono stato sollecitato a verificare la possibilità di candidarmi alla carica di presidente federale e formare una squadra di governo.
Sono state settimane ricche di contatti ed incontri molto piacevoli, incentrati sulle tematiche federali che mi hanno consentito di predisporre il programma che ti ho già inviato a settembre.
Nel contempo assieme ai sostenitori ho monitorato anche gli aspetti legati più strettamente alle elezioni. In tale contesto ho rilevato diverse irregolarità nello svolgimento delle votazioni per i Grandi Elettori che sono al vaglio della Commissione di Garanzia del CONI; e ciò per non parlare di alcuni discutibili comportamenti tenuti da soggetti legati da forti interessi economici con la FIS.
Insomma dopo alcuni anni di assenza mi sono riattivato per il nostro bellissimo sport per garantire una Federazione migliore, più trasparente ed attenta ai bisogni delle componenti societaria, tecnica e degli atleti , anche non agonisti!
Tuttavia con gli amici,  dopo ampia ponderazione, ho ritenuto che la scelta migliore per sostenere una opposizione alla attuale dirigenza fosse quella di lasciare il posto a chi con più energie delle mie si è dichiarato disponibile a candidarsi come presidente.
Resterò dunque a disposizione per portare aventi il  progetto di rinnovamento auspicando che Maurizio Seminara, candidato alla presidenza, e gli altri candidati consiglieri  possano avere il successo che meritano.
Sono certo che il loro disinteressato impegno a realizzare gli obiettivi da me già indicati sarà premiato dagli elettori che si oppongono all'attuale gestione federale diventata privilegio per pochi.
Ti ringrazio per l’attenzione e ti invio cordiali saluti

Francesco Storace


Cari Presidenti, Tecnici ed Atleti,
qualche giorno fa ho scelto di proporre la mia candidatura alla carica di Presidente della nostra Federazione accompagnato da un gruppo di persone con le quali condivido obiettivi e intenti tutti intesi a migliorare il movimento schermistico italiano
Si tratta di una scelta che, a dispetto delle possibili apparenze, é meditata e nasce dall’esperienza maturata in questi anni: presidenti di società, tecnici, atleti ed arbitri, tutti convinti che il miglioramento personale non può che passare dal miglioramento dell’ambiente in cui si opera.
Non si può negare che negli ultimi anni il numero delle società sia cresciuto, ma se poi andiamo a contare quanti sono i tesserati che portano a termine l’intero anno agonistico, se mettiamo a confronto i numeri dei cadetti e giovani con quelli del GPG, ci rendiamo conto che il nostro movimento e tutt’altro che in crescita.
Il nostro e uno sport che richiede passione e impegno ma anche grandi sacrifici economici che finiscono col gravare sulle spalle degli affiliati e delle famiglie. Ciò si riflette inevitabilmente sulla crescita delle società, che sono costrette a fare i conti con la scarsità delle risorse.
Quello che proponiamo é, quindi, un cambio radicale di prospettiva che faccia dipendere e misuri lo sviluppo del movimento sulla reale crescita della base.
Crediamo, infatti, che solo creando un mondo schermistico in cui le società, i tecnici, gli atleti e gli arbitri, siano messi in condizione di esprimersi compiutamente, potremo ottenere una nuova crescita della Scherma.
L’equazione fondamentale che sta alla base del nostro pensiero e che non può esistere la Federazione senza affiliati, tecnici, atleti e arbitri, ne questi possono crescere senza la Federazione, sicché la Federazione e la casa di tutti.
Mi rivolgo quindi a tutti, affiliati, atleti, tecnici, arbitri nonché a tutti i tesserati FIS, perché la nostra proposta é una proposta intesa unicamente a valorizzare ciò che fino ad oggi bene si e fatto aggiungendo quello che, secondo noi, é mancato: uno spazio maggiore per coloro che costituiscono la spina dorsale della Federazione, una condivisione forte tra Federazione e società in merito alle strategie federali, una collaborazione continua basata sull’ascolto vero delle esigenze di tutti gli attori del nostro mondo.
IL nostro pensiero ci porta a credere che sia indispensabile che la Federazione lavori per creare un “ambiente” dinamico dove le società siano libere di elaborare le proprie idee, inventare le loro organizzazioni, esprimersi e lavorare secondo il loro spirito. Perché una Federazione sana é una Federazione che sa ascoltare, sa guardare ed ha il coraggio di cambiare: coraggio nel cambiare le regole obsolete per definirne di nuove semplici ed efficienti, coraggio nel cambiare direzione quando ci si accorge che la strada non é la migliore. Coraggio nel cambiare perché tutto comunque cambia e vuole anticipare i tempi. Coraggio nel cambiare perché vuole mantenere una forte identità.
Lo sappiamo che per molti é un cambio di mentalità radicale e che sembra essere un salto nel buio. Per fare questo salto dobbiamo accettare un credo profondo che si impiglia tra etica, interessi personali e amore per la scherma: il bene comune e anche il bene del singolo perché ciò che diamo oggi ritornerà moltiplicato cento.
Se facciamo questo passo, se troviamo questo coraggio, abbiamo la possibilità di segnare l’inizio di una nuova Era della Scherma italiana di cui noi avremo l’onore e l'orgoglio di esserne gli artefici. Miglioriamo il sistema insieme ed insieme miglioreremo tutti.
Riteniamo che sia nostro dovere essere presenti, qui e adesso, per dare forza ad un cambiamento che riteniamo ormai ineludibile.
Il nostro programma mira a ridare forza alle società, agli atleti e ai tecnici, e per essi alla Federazione di cui costituiscono il tessuto connettivo primario ed e su questo programma, meditato e approfondito in anni di pratica della scherma, che intendiamo misurarci.
Il programma elettorale che presentiamo nasce dall’esperienza personale e dal confronto con tutte le componenti del mondo schermistico.
La consapevolezza delle effettive necessita del mondo schermistico ci ha indotto a pensare un programma che non sia una mera petizione di principi generali seppure condivisibili, ma individui sin d’ora le linee programmatiche di un percorso obiettivamente finalizzato a ridare slancio alle societa , ai tecnici, agli atleti e agli arbitri, e da questi alla Federazione.
Il metodo di lavoro che ci siamo prefissi e quello della condivisione assoluta degli obiettivi e della collaborazione attiva, anche in termini propositivi, delle componenti del mondo schermistico.
Per questo motivo le linee programmatiche, che trovate cliccando sul link in alto a destra del Blog, sono suscettibili di ampliamento in ragione dei concreti e fattivi suggerimenti che proverranno dalla base.
SQUADRA
PRESIDENTE:                   Gioacchino M. Seminara;
CONSIGLIERE FEDERALE: Cristiano Magnani;
CONSIGLIERE FEDERALE: Massimo Bertacchini;
CONSIGLIERE FEDERALE: Fabrizio Orsini;
CONSIGLIERE FEDERALE: Carlo Macchi;
CONSIGLIERE FEDERALE: Carlo Millevolte;
CONSIGLIERE FEDERALE: Gaetano Dell’Acqua.
Abbiamo scelto di non candidare nessun consigliere per la categoria atleti e tecnici, ritenendo che vi ostino motivi di coerenza con la proposta impugnazione della fase elettiva regionale.
Seguiranno a breve i profili con foto dei componenti la squadra.
Gioacchino Maurizio SEMINARA