22 marzo 2023

IL CONGRESSO FIE RIAMMETTE RUSSI E BIELORUSSI ALLE GARE DA NEUTRALI: L’ULTIMA PAROLA SPETTERÀ AL CIO.

Sull’ammissione degli atleti russi e bielorussi mi sono già espresso: sono contrario.  La decisione del congresso dà la percezione che nell’occidente si stia sfaldando la compattezza dell’azione a favore della Ukraina, nazione invasa dai russi, conseguentemente sembra venire meno l’isolamento internazionale in cui sono cadute Mosca Minsk.

Al Congresso straordinario della Fie, la Federazione internazionale di scherma ha deliberato, a maggioranza, il reintegro degli atleti russi e bielorussi, con la conseguente possibilità di partecipazione alle competizioni degli stessi, assenti dall'inizio della guerra. A votare a favore sono stati 89 paesi sui 136 aventi diritto. E’ bene ricordare che non è stata ancora presa una posizione definitiva da parte del Cio e, quindi, la scherma diventa il primo sport olimpico a fare questa scelta (il russo Usmanov si è autosospeso dalla carica di Presidente FIE, ma, evidentemente, ha ancora un potere enorme). Probabilmente, il voto sarà stato determinato dal calendario, visto che le qualificazioni ai Giochi Olimpici di Parigi 2024 partiranno il 3 aprile 2023.

Detta decisione dovrà comunque essere ratificata/convalidata del Cio e non credo che Bach (amico di Usmanov?) vorrà indirizzate il Comitato Olimpico Internazionale sulla non ratifica della decisione FIE, anzi direi tutt’altro, a mio modo di vedere, egli è favorevole, deducendosi ciò dal fatto che l’Italia ha votato a favore della revoca. L’argomento del reintegro dei predetti atleti, che comunque saliranno in pedana "nel rispetto delle condizioni di neutralità e di idoneità individuale”, era già stato valutato dalla FIE lo scorso novembre e disapprovato di misura.

In questi ultimi tempi, le posizioni hanno preso una evoluzione tale da rimettere in discussione il tutto. In particolar modo, il Comitato olimpico asiatico, lo scorso dicembre, e poi i Comitati olimpici africani, alcune settimane fa, hanno manifestato la volontà di rivedere quanto respinto, mostrando così di essere favorevoli alla partecipazione di atleti russi e bielorussi a Parigi nel 2024.

La FIS ha votato a favore della riammissione, rimettendo la decisione al Comitato olimpico internazionale.

E’ indiscutibile che la FIS debba dettare le linee da seguire a livello internazionale, ma mi sia consentito di dissentire dalla decisione assunta, poiché, in termini politici, è una forte contraddizione con le decisioni del Governo Italiano: se sosteniamo l'Ukraina non possiamo essere favorevoli alla riammissione degli atleti russi e bielorussi. Da ex militare, sono indotto a credere che questi ultimi non verrebbero in Italia o in tutti i paesi occidentali solo per gareggiare, ma per svolgere attività di altro tipo: infatti, molti sono quelli che pensano che gli sportivi russi e bielorussi (essendo quasi tutti militari) potrebbero essere istruiti allo svolgimento di azioni di spionaggio o di informatori per il proprio paese. Ciò non è una sciocchezza, ma un pericolo concreto, proprio perché vi è una guerra in atto, e questo comporta - come è noto in ambito militare - che tutte le nazioni che hanno aderito all’isolamento di Russia e Bielorussia siano inevitabilmente attenzionate dai servizi segreti di dette nazioni, per cui è lecito supporre che, se i loro atleti sono messi in condizioni di entrare nei Paesi ospitanti le gare, costoro possano svolgere attività di informazione, a meno che non vengano seguiti passo passo e tenuti sotto controllo, e su questo piano la vedo dura.

In un commento sulla “Piazza”, avevo già paventato la possibilità che le nazioni divergenti da quanto deciso dal congresso online potessero boicottare le gare in cui avrebbero partecipato i russi e i bielorussi ed oggi ho appreso che la Germania ha annullato la tappa di coppa del mondo a Tauber, proprio a causa della riammissione dei russi e bielorussi (https://www.tagesanzeiger.ch/das-dilemma-ist-gross-soll-russland-an-olympia-teilnehmen-duerfen-456709740199). La Federazione Svizzera ha preso anch’essa posizione contro la decisione della FIE e, mi risulta che altri paesi ne seguiranno l’esempio e non solo nella scherma ma anche in altri sport.

La federazione Ukraina l’ha presa molto male e sta valutando la non partecipazione alle olimpiadi di Parigi; il malumore, per ora, è stato esternato da una delle atlete di prestigio, Olga Kharlan, fidanzata dell'azzurro Gigi Samele e da un anno stabilmente in Italia, che ha attaccato la decisione della FIE: "Questo è quello che sento in questo momento. La decisione del Congresso della Federazione Internazionale di permettere a russi e belorussi di competere su tutte le competizioni durante la brutale guerra nella mia terra natia, Ucraina, mi ha aperto un vuoto dentro. Dicono "gli atleti non sono responsabili", "sport fuori dalla politica", "siamo tutti una famiglia e dobbiamo vivere in pace" per i loro scopi egoistici. Questa opinione crolla nel momento in cui sulla tua casa, la tua terra cadono le bombe, quando devi andare in prima linea e proteggere la tua famiglia. Queste persone non capiranno mai finché non accadrà a loro. Saremo sempre per la giustizia. Saremo sempre forti. Perché sappiamo la verità. E un giorno sarà luce e vittoria. E forse un giorno crederò di nuovo in un mondo migliore".

Come non essere d’accordo?

Una “guerra senza gli spari”: è così che nel 1945 George Orwell descrisse le competizioni sportive internazionali. Quella di Orwell è una provocazione che non tiene in adeguata considerazione le opportunità offerte dalle manifestazioni sportive in termini di diplomazia e distensione tra paesi. E tuttavia non c’è dubbio che le grandi competizioni sportive basate sulla partecipazione di rappresentative nazionali – dai Giochi olimpici ai Mondiali di calcio – sono anche un’occasione di confronto, competizione e perfino scontro simbolico tra i paesi. La performance sportiva viene identificata con quella della nazione tout court – e quindi ampiamente strumentalizzata per scopi politici, nei paesi autoritari e non solo.

Come già ampiamente avvenuto nell’Unione Sovietica, l’uso politico dello sport è stato un tratto distintivo della Russia di Vladimir Putin. Per dirla con il Presidente russo, le vittorie sportive contribuiscono a rafforzare “il patriottismo nel paese e il prestigio della nazione all’estero”.

Su una cosa Bach e Putin sembrano convergere: una narrazione tutta incentrata sulla presunta “neutralità” dello sport. Al contrario, la vicenda delle sanzioni contro lo sport russo sembra confermare come sport e politica internazionale tendano a intrecciarsi in maniera strutturale e, pertanto la neutralità, proprio in casi come questo, non c’entra niente; c‘entra, invece, il business ed in nome di questo DIO vengono sacrificati tutti i sacrosanti pilastri che sorreggono l’universale mondo della pace.

Avrei voglia di scrivere ancora tante cose ma capisco che alla fine vi annoierei.

Ezio RINALDI

19 marzo 2023

MILANO 2023 - Mondiali di scherma: tutto a posto?

Mancano solo (si fa per dire) circa 500 giorni all’inizio delle olimpiadi Parigine del 2024 e già i francesi si agghindano a festa. Molti i campioni che hanno celebrato la cosa sui social, mentre per l’avvenimento internazionale più vicino adesso, cioè i Mondiali di scherma di Milano, il battage pubblicitario parrebbe languire, c’è poca risonanza, come mai? 
Proviamo ad interpretare e procediamo con ordine.
Gli uomini.

Per prima cosa gli uomini chiave del Comitato organizzatore sono siciliani: Marco Fichera (presidente), Giorgio Scarso (relazioni internazionali), Sebastiano Manzoni (fornitori e logistica).

Seguono poi dieci persone che si occupano del consiglio, tra i quali Maurizio Novellini, (con delega alle ASD del territorio regionale lombardo e le altre regioni), Marco Riva (presidente Coni Lombardia e vicepresidente del Comitato), Joelle Piccinino, Francesca Pietra, Giovanni Bruno, Luigi Mazzone (siciliano anche lui), Giuseppe Zalum (tesoriere), Carmelo Tribunale e Irene Vecchi.

Il Comitato d’onore e d’indirizzo invece contempla nomi di riguardo, con due sole donne: Carmelo Tribunale, Attilio Fontana, Martina Riva, Don Mario Antonelli, Carola Mangiarotti, Lorenzo Fiori, Simonpaolo Buongiardino, Vincenzo Parriniello (Guardia di Finanza), Gianni Massimo Cuneo (Carabinieri), Francesco Montini (Polizia), Lamberto cignitti (Vigili del fuoco), Walter Borghino (Difesa), Milko Pieri (Aeronautica), Marco Pietro Carfi (Esercito).

Chiudono la lista il segretario, Girolamo Abbatescianni, e il revisore dei conti Alberto Montuori.

Nomi molto conosciuti nella scherma e consolidati, che fanno prefigurare una buonissima riuscita dell’evento.

Il programma.

Tutto inizierà il giorno 22 luglio 2023 con Sciabola maschile e Spada femminile individuali e si chiuderà il giorno 30 luglio 2023 con Fioretto maschile e Sciabola femminile a squadre. Nel mezzo ci saranno otto giorni di scherma di altissimo livello che terrà di certo incollati gli schermitori ai telefonini per seguire le gare, di certo su canale FIE di Youtube.

Nulla ancora si sa per la prevendita dei biglietti, il costo e altre notizie relative.

Le medaglie.

Nessuno credo abbia visto, se non gli organizzatori, le medaglie in palio. Non si conosce il design, né la forma, né se ci sarà il grandioso e iconico Duomo su di un verso della medaglia, che renderà unico e irripetibile l’oggetto più ambito dagli schermitori, dopo la medaglia olimpica.

Lancio di moltissimi eventi per la promozione della scherma.

Così recita il programma nel sito del mondiale; però sembra che alle società sportive (magari mi sbaglio!) non è arrivata nessuna comunicazione, né alcun tentativo di coinvolgimento se non per eventuali ospitalità per delegazioni straniere, però se si parla di eventi legati alle scuole, per far conoscere campioni e società sportive. In molte città della provincia, sono stati contattatati gli istituti scolastici, ma, sembra, non le ASD che lavorano nella relativa zona. A quanto di nostra conoscenza pare vi sarà anche una “Promozione di un’importante progetto di legacy” (Sì avete letto bene, un’importante), dove per legacy, si intende eredità, cioè portare avanti qualcosa, (non si sa ancora cosa) che ha a che fare con il mondiale, anche dopo l’evento. Ma forse è ancora presto per conoscere i dettagli. Spulciando il sito web si trova una pagina che parla di “Road to- Eventi collaterali” (infelicissima definizione, che suona quasi come un  bugiardino farmaceutico, ebbene in questa pagina si notano tutte le cose che hanno a che fare con la legacy, cioè i progetti nelle scuole, incontri nelle palestre, eventi in piazza (ovviamente molte cose solo ed esclusivamente a Milano), mostre interattive sulla storia della scherma (come la visita al già conosciuto Museo dell’Agorà di Busto Arsizio, che però non si sa come raggiungere), il Meeting di CL di Rimini, realizzato dal CSI, il Milano Fencing Finals, una sorta di scherma spettacolo con i 4 migliori schermitori per arma che si affronteranno sotto lo sponsor dell’Allianz, tutto già stato sponsorizzato e avvenuto (?) a Novembre 2022 presso l’Allianz cloud con i migliori schermitori del mondo per arma, (ma pochi, purtroppo, se ne sono accorti), e a Gennaio alla Milano Fashion week, (che però sembrerebbe aver avuto poca visibilità, ma forse sono stato io poco attento alle informazioni). Aspettiamo il Salone del mobile per vedere qualcosa che avverrà. Invece per il ritiro degli atleti presso il Centro Pavesi è indubbiamente presto. Sarà a porte aperte? Chiuse? A invito?

Cerimonia di apertura

Interessante la comunicazione. Alla pagina “Cerimonia di apertura” non si danno le date, bisogna tornare alla pagina del Programma per capire di cosa si tratta, ma vi aiutiamo noi.

Il 22 luglio comincia la scherma

Il 21 luglio alla Darsena ci sarà una cerimonia “volta a massimizzare la visibilità e la promozione della disciplina”, ma non è detto a che ora ci sarà l’evento, per cui forse bisognerà aspettare il momento propizio, oppure fare la fila al mattino presto (sarà a pagamento o a inviti? boh).

Non mi risulta ci sarà né una cerimonia di chiusura, né un gala della scherma. Staremo a vedere. Assisteremo forse a una riunione delle ASD italiane che vorranno proporre qualcosa in vista di qualche possibile prossimo evento?

Di questo mondiale milanese insomma, non sappiamo se le ASD lombarde verranno coinvolte o saranno soltanto spettatrici stanziali. Non sappiamo se gli atleti delle altre società sportive potranno allenarsi presso ASD a Milano e dintorni. Non sappiamo se ci saranno biglietti omaggio, o prezzi differenziati per i tesserati alla FIS, e ai tecnici. Non sappiamo se vi saranno stages per tecnici della Scuola magistrale federale di scherma, il cui direttore se non erro, è un maestro lombardo.

Ricordo che il giorno 11 aprile mancheranno 100 giorni all’inizio della gara.

Incrociamo le dita, inviamo l’augurio di buon lavoro a tutti, ma soprattutto l’“in bocca al lupo” ai nostri atleti e i loro maestri.

Ezio RINALDI

10 marzo 2023

LA POSIZIONE DEGLI USA SULLA RIAMMISSIONE DI SCHERMIDORI E FUNZIONARI RUSSI E BIELORUSSI.

Mi è stato segnalato l'articolo che segue in merito alla posizione degli USA circa il reintegro degli atleti, Dirigenti Russi e Bielorussi in ambito FIE.
Ritenendolo particolarmente interessante lo riporto integralmente sulla "Piazza".
Mentre scrivo, mi comunicano, in maniera ufficiosa, che la votazione ha visto prevalere i sostenitori di Russia e Bielorussia. 
Ezio RINALDI

"Scherma USA inamovibile contro il reintegro di schermitori e funzionari russi e bielorussi

03/09/2023, 19:30 CST
DI BRYAN WENDELL

In un discorso scritto alla FIE (International Fencing Federation) che dovrebbe essere letto durante il Congresso, il Tesoriere della Scherma USA Samuel Cheris delinea le ragioni dietro la forte opposizione della Scherma USA.



COLORADO SPRINGS, Colo. – Gli Stati Uniti voteranno “no” su tutte le questioni relative al reintegro di schermitori e funzionari provenienti da Russia e Bielorussia durante una votazione prevista per lo speciale Congresso Straordinario online della FIE il 10 marzo 2023.

In un discorso scritto alla FIE (Federazione Internazionale di Scherma) che dovrebbe essere letto nel verbale durante il Congresso, il Tesoriere della Scherma USA Samuel Cheris delinea le ragioni dietro la forte opposizione della Scherma USA. 

"Oggi è un giorno critico in cui le federazioni membri mostrano se le loro fibre etiche e morali sono più forti dell'opportunità politica di compiacere coloro che stanno facendo pressioni per i loro voti con promesse di un quid pro quo", dice Cheris nel discorso.

Cheris, inserito nel 2014 nella FIE Hall of Fame, scrive che “io e la Scherma USA siamo fermamente contrari a consentire ai concorrenti di qualsiasi paese, alcuni dei quali sono dentro o sono supportati dalla sua istituzione militare che sta commettendo crimini di guerra contro i civili di un altro paese , competere.

“Se questi atleti desiderano competere, lascia che rinuncino a qualsiasi legame e finanziamento militare, rinuncino alla loro cittadinanza e rinneghino il loro sostegno alle atrocità. 

“Se queste suonano come misure drastiche ed estreme, lo sono, ma anche l'invasione di un paese sovrano e l'uccisione arbitraria dei suoi civili sono drastiche ed estreme, e trasgressioni estreme richiedono risposte estreme. 

“Molti di questi concorrenti sono colpevoli, direttamente o indirettamente, di sostenere attivamente o passivamente il loro governo aggressore. Quelli in Russia che guardano passivamente danno tacita approvazione alle attuali attività riprovevoli”.

Giovedì sera, il consiglio di amministrazione di USA Fencing ha votato all'unanimità per affermare la posizione di USA Fencing ed esprimere un fermo sostegno al messaggio di Cheris.

"Tragicamente, nulla è cambiato da quando la FIE o il CIO, e i loro equivalenti paralimpici, hanno sanzionato per la prima volta gli atleti provenienti da Russia e Bielorussia", afferma Phil Andrews , CEO di USA Fencing . “La Russia non ha posto fine alla sua ingiustificata e illegale invasione dell'Ucraina, che ha provocato migliaia di morti insensate, una crisi di rifugiati senza precedenti e la distruzione delle infrastrutture sportive ucraine.

“Finché questa guerra continua, la nostra posizione sulla partecipazione di atleti di questi paesi non deve cambiare. Consentire la partecipazione di persone di queste nazioni in qualsiasi forma, anche sotto un cosiddetto status neutrale pur essendo ancora finanziato e sostenuto dal governo russo è inaccettabile. Non vediamo l'ora di poter accogliere i nostri colleghi russi sulle piste in pace, ma quel momento non è oggi".

“Inoltre, la nostra posizione proviene direttamente dal nostro più grande stakeholder: i nostri migliori atleti che devono competere in pista. È a loro nome, e in loro nome, che oggi manteniamo la nostra posizione contro il ritorno di Russia e Bielorussia".

Nel suo discorso, Cheris rifiuta anche l'idea che gli schermidori russi o bielorussi possano gareggiare sotto la bandiera della FIE o qualche altro simbolo.

"Agli atleti russi e bielorussi non dovrebbe essere permesso di competere negli eventi individuali o di squadra sotto uno schermo cartaceo di scherma sotto la bandiera della FIE o qualche altro artificio che crei una finzione di neutralità e idoneità individuale", scrive. "Tutti sanno che sono russi che schermano per la Russia e bielorussi che schermano per un paese che sta aiutando e favoreggiando i crimini della Russia". 

Sulla terza domanda, se i funzionari russi e bielorussi dovrebbero essere in grado di partecipare agli eventi FIE, Cheris non lascia dubbi. 

"USA Fencing e io siamo ugualmente contrari a consentire ai funzionari di Russia e Bielorussia di partecipare alle prossime competizioni con il potenziale di servire ai Giochi Olimpici a qualsiasi titolo", scrive.

Le domande prese in considerazione

Gli Stati Uniti voteranno "no" su ciascuna di queste domande durante il Congresso, previsto per le 7:00 ET del 10 marzo:

  1. Accetti di consentire agli atleti con una licenza FIE registrata dalla Federazione Nazionale di Russia o Bielorussia e in possesso del rispettivo passaporto (o cittadinanza) di partecipare alle competizioni individuali FIE dalla seconda metà di aprile 2023, fatte salve eventuali future raccomandazioni/decisioni del CIO , e nel rispetto delle condizioni di neutralità e di ammissibilità individuale?

  2. Accetti di consentire agli atleti con una licenza FIE registrata dalla Federazione Nazionale di Russia o Bielorussia e in possesso del rispettivo passaporto (o cittadinanza) di partecipare alle competizioni a squadre FIE dalla seconda metà di aprile 2023, fatte salve eventuali future raccomandazioni/decisioni del CIO , e nel rispetto delle condizioni di neutralità e di ammissibilità individuale?

  3. Accetti di consentire ai funzionari (arbitri, allenatori, allenatori, personale medico, personale tecnico, membri di commissioni e consigli) iscritti alla Federazione Nazionale di Russia o Bielorussia e in possesso del rispettivo passaporto (o cittadinanza) di partecipare alle competizioni FIE dal secondo metà aprile 2023, fatte salve eventuali future raccomandazioni/decisioni del CIO e nel rispetto delle condizioni di neutralità e ammissibilità individuale?"