18 settembre 2018

FESTA DELLA SCHERMA 2018: considerazioni ed alcune domande al Presidente SCARSO

Giorgio SCARSO - Presidente FIS

Come da comunicato FIS, il Presidente Scarso ha definito la festa della scherma 2018  a Gardone Riviera “Un momento di incontro importante”. Tralascio tutti i passaggi relativi alle premiazioni e riconoscimenti vari e mi soffermo sulle dichiarazioni del massimo dirigente federale: un incontro che - scrive Scarso - vuole essere un'opportunità di confronto con la base ed il Consiglio federale, sull'attività svolta nella stagione appena conclusasi e su quanto programmato per la stagione 2018-2019. Programmazione, suscettibile di modifiche, che potrebbero rendersi opportune alle luce dell'auspicato momento di interazione tra la base ed il Consiglio federale. Mi piace altresì evidenziare - continua il vertice federale - che l'incontro con le Società, risponde alle esigenze di consentire alla base di apportare con suggerimento, proposte e critiche costruttive, un fattivo contributo alla gestione del "sistema Scherma". L'incontro risponde alla forte volontà del Consiglio federale, di confrontarsi con la base in maniera diretta ed informale e di fatto sostituisce l'Assemblea biennale della società, che come a tutti noto, è stata abolita su precisa indicazione del CONI. In considerazione di ciò, sono a chiederVi di partecipare a detto incontro, che quest'anno si prevede particolarmente significativo in vista dell'inizio della stagione di qualificazione olimpica e della prossima Assemblea Straordinaria delle società per le opportune modifiche statutarie". Sulla base di tali esternazioni faccio alcune considerazioni:

a. quando il presidente afferma che l’incontro di fatto sostituisce le abolite assemblee biennali, probabilmente trascura il fatto che il CONI ha, sì, vietato di inserire negli statuti la previsione di una convocazione obbligatoria dell’assemblea straordinaria a scadenze fisse, ma  non ha vietato, né lo avrebbe potuto in alcun modo, di convocare le assemblee ogni qualvolta se ne avverta la necessità, poiché ciò rientra tra le specifiche competenze federali. Il momento assembleare ha una valenza politica ed amministrativa di particolare importanza ed è l’idonea sede per il confronto con la base;
b. Scarso sa quale sia la differenza tra incontro ed assemblea?
c. Quante volte sono state fatte proposte costruttive per migliorare il sistema scherma? E quante volte il Presidente ha dato significativi riscontri?
Considerato il fatto che egli non ha ancora risposto alle diverse sollecitazioni, fatte anche da persone e società a lui molto vicine, visto poi il gran numero di interventi sul blog sui vari argomenti, ritengo opportuno porre al Presidente alcune domande, domande che, come egli può constatare leggendo il blog, provengono dalla base: affiliati, tesserati o semplici genitori:
  1. Ha promesso di rinnovare la fis: ci può dire dove e come?
  2. Ha promesso di ascoltare la base: a parte l’incontro ad ogni festa della scherma, dove peraltro la partecipazione non è mai stata significativa, ci può dire in cosa consista il suo "ascoltare la base" e quali proposte provenienti dalla base sono mai state discusse o attuate?
  3. Ha smantellato i rapporti con l'Accademia Nazionale di Scherma che, peraltro, ha sempre garantito, sotto il controllo della FIS, il corretto svolgimento degli esami per il conseguito dei titoli di Istruttore Nazionale e Maestro di Scherma, ci può dire in virtù di quale convinzione o necessità lo ha fatto?
  4. Nella lettura del Suo programma:
       a.   Pag. 6: “progetto NUOVE LAME attraverso l’azione dei C.R. organizzare eventi ludico-promozionale, al fine di garantire ai neo praticanti, compresi nella fascia 11-14 anni, un approccio graduale e corretto all’attività agonistica limitando spese di trasferta” NON REALIZZATO;
b. pag.7:  “prevedere la possibilità di partecipare al circuito Europeo cadetti con un numero ben definito, le cui spese saranno a carico della federazione” NON REALIZZATO;
c. Pag. 8 “apportare modifiche al regolamento dell’attività agonistica ed in particolare rivisitare la norma relativa al numero degli atleti ammessi nelle singole specialità, ai Campionati Italiani Assoluti” NON REALIZZATO.
Può dare delle risposte a suddetti punti?
Ezio RINALDI

02 settembre 2018

AUTORIZZAZIONI A PROPRIE SPESE


La stagione 2018/2019 si appresta a partire ed uno dei primi atti della Federazione già lascia tutti sconcertati per decisioni e incapacità organizzativa, peraltro senza alcun cambiamento in termini di sorprese e favoritismi. 
Uno dei primi atti è stato quello legato alle  autorizzazioni a proprie spese per la  partecipazione agli allenamenti degli Azzurrini c.d. “a porte aperte” di Sciabola Maschile e Femminile e già c’è chi grida allo scandalo. 
Infatti tra gli atleti autorizzati a proprie spese per la sciabola maschile ve n’è uno di cui si è già parlato in passato, per aver vinto un campionato italiano grazie ad un cartellino nero successivamente ritirato. La sanzione prima comminata e come detto successivamente annullata, ha consentito all’atleta di partecipare ai successivi campionati italiani ed in virtù del risultato ottenuto, anche ai campionati del mondo di categoria ai quali probabilmente non avrebbe partecipato. Tale risultato, pare gli abbia consentito anche l’arruolamento in un gruppo sportivo militare. 
Al precedente allenamento degli azzurrini, svoltosi a Cascia nello scorso mese di luglio l’atleta, sempre autorizzato a proprie spese, pare per un atto di bullismo, sia stato espulso insieme con altro atleta. Quantunque le Disposizioni prevedano specificatamente art. 7: “….omissis…….Non saranno ammesse richieste di ammissione di partecipazione presentate da atleti o tecnici che abbiano subito un provvedimento di espulsione nell’anno precedente…”per lui la regola non vale, tant’è che sarà presente all’allenamento del prossimo 3 settembre, sempre autorizzato a proprie spese.
E’ facilmente immaginabile la pressione che si possa subire, soprattutto in presenza di legami di interdipendenza con l’atleta e la società di appartenenza. Probabilmente si potrebbero ricevere indicazioni, se non addirittura esortazioni, a convocare comunque il soggetto che, oltre alle intemperanze caratteriali, occupa una posizione nel ranking non meritevole della chiamata e ciò al fine di non attestare il fallimento di una scelta o di un investimento, rivelatosi errato. E’ del tutto sterile ribadire che non sono stati autorizzati atleti ben più alti nel ranking rispetto al medesimo.
 A tal proposito in campo femminile sono state autorizzate atlete che occupano posizioni ben oltre la 20^ nella categoria Cadette e addirittura oltre l’80^ nella categoria Giovani. Così come in campo maschile atlete che orbitano intorno alla 90^ posizione nei Cadetti e 50^ nei Giovani a discapito di altri atleti che addirittura occupano posizioni tra le prime 15 del ranking Giovani.
L'altra incomprensibile stravaganza della Federazione, in quest'occasione, è legata al soggiorno degli atleti autorizzati. Infatti questi ultimi non potranno pernottare all'interno della struttura ospitante gli atleti convocati, dovendo, di conseguenza, trovarsi una sistemazione alternativa all’esterno. Mi domando come possa pretendere la FIS di mantenere il controllo sugli atleti minori come peraltro lei stessa scrive all’Art. 3 sempre delle citate Disposizioni dove dice: “omissis…. Gli atleti ammessi seguiranno il medesimo programma dei convocati……….omissis ivi comprese le norme disciplinari, con particolare riferimento al rispetto degli orari, impegno negli allenamenti e disciplina”   e soprattutto, che segnale arriva alle famiglie, le quali invieranno un ragazzino o una ragazzina di  15/16 anni in una città come la capitale fuori da uno spazio controllato dallo staff tecnico? La Federazione probabilmente ignora o dimentica che ai minori è vietato il soggiorno in Hotel se non accompagnati da un maggiorenne. 
Infatti secondo l’articolo 2 del Codice Civile le persone minori degli anni 18 non hanno la capacità di agire ossia non possono compiere atti che comportino l’esercizio di diritti e l’assunzione di obblighi.
In questo modo in sostanza la Federazione si rende promotrice di un comportamento “fuorilegge” invitando di fatto le famiglie a “spedire” atleti minorenni che dovranno autogestirsi tra la sede dell’allenamento e l’albergo in una città da oltre 4mln di abitanti con tutto quello che una situazione del genere possa comportare in termini di sicurezza ed incolumità: Se questo è il buongiorno ne vedremo delle belle!!
Ezio RINALDI