30 gennaio 2016

UN MONTANO D'ORO

Aldo Montano, con una condotta di gara di primissimo piano, consegue il gradino più alto del podio alla 59^ edizione del trofeo Luxardo di Padova (29/31-01-2016), e stacca aritmeticamente il pass olimpico per Rio.
La performance del livornese è stata assolutamente eccezionale, confermando, qualora ce ne fosse bisogno, di essere l’indiscusso n.1 della sciabola italiana ed uno dei migliori al mondo. Per lui non esistono infortuni ed età ma solo classe cristallina. BRAVO Aldo, alle Olimpiadi ti seguiremo non solo come italiani e sportivi amanti di questo sport ma anche con tanto e tanto affetto.
Rimane da conquistare il 2° pass e sia Curatoli che Occhiuzzi hanno buone possibilità di raggiungere l’obiettivo, quindi FORZA RAGAZZI.

Per le ragazze ad Atene non è andata molto bene a livello individuale, ma al momento non importa quel che conta è la gara a squadre.  Nella circostanza sarà importante non perdere terreno dalle dirette concorrenti, CINA e POLONIA, sulle quali hanno, rispettivamente, 18 e 6 punti di vantaggio. Un fortissimo “in bocca al lupo” e speriamo che crepi tanto.
Ezio RINALDI

28 gennaio 2016

SPADA FEMMINILE: le probabilità di qualificazione olimpica

foto BIZZI
Forse non sarebbe stato il caso di pubblicare l’articolo che segue in quanto, come pone in evidenza l’autore, la pressione sulla squadra sarà ancora più pesante. Tant’è, ormai l’articolo di OA il tempio dello sport (www.oasport.it) a firma di Federico Militello ha già fatto il giro del web per cui credo sia doveroso riprenderlo su Piazza della scherma.
Sostanzialmente sono d’accordo sull’analisi tecnica e quella matematica non la si può discutere. Ritengo che le ragazze abbiano tutti i requisiti per portare a casa il pass olimpico quindi stringiamoci intorno a loro a facciamogli sentire tutto il nostro affetto e tifo: FORZA RAGAZZE!
Tutto in una gara. Dentro o fuori. Un intero quadriennio il cui esito, probabilmente, sarà deciso da una singola stoccata. E’ la dura legge della scherma, in particolare della spada. Le azzurre, che a febbraio dello scorso anno erano addirittura in testa al ranking mondiale, ora rischiano seriamente di non qualificarsi alle Olimpiadi di Rio 2016. Dall’inizio del periodo utile per conseguire il punteggio a cinque cerchi, le nostre portacolori non sono state più le stesse. Di certo può aver pesato sugli equilibri emotivi l’avvicendamento nel quartetto tra Francesca QUONDAMCARLO e Francesca BOSCARELLI, tuttavia l’impressione è che la responsabilità di dover necessariamente staccare il pass olimpico abbia rappresentato una zavorra mentale che le spadiste italiane non hanno saputo gestire in alcun modo, rimanendo distanti anni luce dai loro reali standard di rendimento. La situazione è in parte compromessa, ma c’è ancora una speranza costituita dall’ultima tappa di Coppa del Mondo a Buenos Aires. L’Italia è ancora padrona del proprio destino, a patto di ritrovare convinzione e grinta smarrite.
COME CI SI QUALIFICA ALLE OLIMPIADI?
Partiamo dal regolamento. Saranno otto le nazioni partecipanti di diritto, cui si aggiungerà il Brasile come Paese ospitante. Si qualificano le prime quattro squadre del ranking olimpico, a prescindere dalla loro provenienza continentale. A queste si aggiungono altri quattro team, ovvero i meglio piazzati di ciascun continente (l’Oceania in questo caso è ‘inglobata’ dall’Asia), a patto che rientrino nella top16 del ranking. Se ciò non dovesse accadere, la ‘quota continentale’ verrebbe ceduta alla nazione più in alto in classifica tra quelle escluse. Possiamo già dire, in questo senso, che la prima compagine del Continente Nero si trova al ventesimo posto (il Sud Africa), senza nessuna chance di rientrare nelle 16. Ecco, dunque, che si libera un posto in più che potrebbe rivelarsi determinante per l’Italia.
COME SI CALCOLA IL RANKING OLIMPICO?
Si possono accumulare punti in sette gare complessive. Il punteggio finale si ottiene sommando i risultati ottenuti ai Mondiali, nel torneo continentale (gli Europei, nel caso dell’Italia) ed in quattro tappe di Coppa del Mondo. Ecco un punto saliente: si scarta il peggior piazzamento conseguito in Coppa del Mondo. In quest’ultima competizione i punti vengono assegnati in questo modo:
1) 64; 2) 52; 3) 40; 4) 36; 5) 32; 6) 30; 7) 28; 8) 26; 9) 25; 10) 24; 11) 23; 12) 22; 13) 21; 14) 20; 15); 19; 16) 18; dal 17° posto in poi: 8
NB: tali punteggi vengono raddoppiati per i Mondiali.
LA SITUAZIONE ATTUALE
Al netto degli scarti, la classifica ad una tappa dalla fine è la seguente.
1)       Cina                     316;
2)       Romania              300;
3)       Russia                  268;
4)       Corea del Sud     226;
5)       Estonia                226;
6)       Usa                      220;
7)    Francia                198;
8)    Ucraina               194;
9)    Italia                    188;
10)  Svezia                  164.
Al momento Cina, Romania, Russia e Corea del Sud sarebbero qualificate di diritto. L’Estonia come migliore europea, gli Usa come miglior americana ed il Giappone (ampiamente nella top16) come miglior asiatica. La quota mancante dell’Africa verrebbe assegnata alla Francia. Perché al momento la Corea è davanti all’Estonia? A parità di punti, prevale la squadra che ha conseguito il maggior numero di primi posti, o di secondi, terzi e così a scalare. Al momento le baltiche, a parità di primi e secondi posti, vantano una terza piazza in meno delle asiatiche.
Il risultato dell’Estonia a Buenos Aires sarà fondamentale per l’Italia: se riuscisse a chiudere tra le prime quattro, ecco che automaticamente, classifica alla mano, la quota europea passerebbe alla Francia, mentre quella africana all’Ucraina, appena 6 lunghezze avanti all’Italia.
L’ITALIA SI QUALIFICA SE….
Ecco dunque tutte le possibilità in base al piazzamento finale delle azzurre a Buenos Aires. 
1) L’Italia vince: si qualifica sicuramente per Rio, senza dover attendere i risultati altrui.
2) L’Italia arriva seconda: si qualifica per Rio, a patto che non vincano Francia o Ucraina. Se Francia o Ucraina dovessero vincere, l’Italia dovrà sperare che l’Estonia finisca davanti alla Corea e non perda più di sei punti dagli Usa.
3) L’Italia arriva terza: si qualifica a Rio se l’Ucraina arriva quinta o peggio, la Francia sesta o peggio e la Svezia non vince. Se l’Estonia finisce davanti alla Corea e non perde più di sei punti dagli Usa, all’Italia basterà o che l’Ucraina arrivi quinta o che la Francia chiuda sesta, a patto che la Svezia non vinca.
4) L’Italia arriva quarta: si qualifica a Rio se l’Ucraina finisce sesta o peggio, la Francia ottava o peggio e la Svezia non vince. Se l’Estonia chiude davanti alla Corea e non perde più di sei punti dagli Usa, all’Italia basterà o che l’Ucraina arrivi sesta o che la Francia finisca ottava, a patto che la Svezia non vinca.
5) L’Italia arriva quinta: si qualifica a Rio se l’Ucraina arriva ottava o peggio, l’Estonia precede la Corea e non perde più di sei punti dagli Usa e la Svezia non vince.
6) L’Italia arriva sesta: si qualifica a Rio se l’Ucraina finisce decima o peggio, l’Estonia finisce davanti alla Corea e non perde più di sei punti dagli Usa e la Svezia non vince.
7) L’Italia arriva settima: si qualifica a Rio se l’Ucraina chiude dodicesima o peggio, l’Estonia finisce davanti alla Corea e non perde più di sei punti dagli Usa e la Svezia non arriva seconda o prima.
8) L’Italia arriva ottava: è matematicamente fuori dalle Olimpiadi.
RIASSUNTO
Faber est suae quisque fortunae“, diceva il console romano Appio Claudio Cieco. L’Italia è artefice del proprio futuro, a patto che riesca a vincere. Anche una finale dovrebbe garantire con ogni probabilità il pass olimpico. Dal terzo posto in giù sarà necessario munirsi di calcolatrice ed affidarsi alla sorte. La sensazione è che si possa sperare fino al quinto posto: andare oltre e qualificarsi a Rio rappresenterebbe un autentico miracolo.
Il trend recente non induce all’ottimismo, anzi. Le spadiste italiane, dai Mondiali in avanti, non sono mai andate oltre un sesto posto in quattro gare…Lo diciamo con franchezza: finora le azzurre non hanno fatto nulla per meritarsi la qualificazione, rendendo ben al di sotto di un potenziale smisurato. Servirà ora un colpo di teatro a Buenos Aires per ribaltare un Fato avverso, ma nel quale si intravede ancora un piccolo spiraglio di luce verso la redenzione.
Ezio RINALDI

25 gennaio 2016

SPADA: fine settimana di alti e bassi

Immagine per il risultato di tipo notizieNel fine settimana appena trascorso (22-24/01/2016) la spada italiana ha avuto alti e bassi. A Barcellona la splendida Mara Navarria è salita sul gradino più alto del podio, migliorando la prestazione della passata edizione (2^ cl), confermando uno stato di grazia che unito ad una completa maturazione, la pone tra le più forti spadiste in circolazione. La competizione a squadre ha visto le ragazze classificarsi al 6°posto, quindi una gara non all’altezza del loro valore. Tale risultato le obbliga nella prossima tappa di Buenos Aires ad una prestazione di primissimo piano per poter staccare il pass per Rio. Le possibilità ci sono ma sarà anche l’ultima occasione per conseguire il visto per le olimpiadi.
Risultati immagini per mara navarriaCiò che desta stupore è il rendimento della campionessa del mondo, Rossella Fiamingo, per la quale ci si augura che possa tornare presto quella di qualche mese fa.   Ma ci si è chiesti cosa le sta succedendo? E’ stata esaminata con attenzione e scrupolosità la situazione? Mi auguro che il CT, il Maestro Sperlinga ed il settore medico trovino soluzioni adeguate e risolutive, poiché nella malaugurata ipotesi che la squadra non si qualifichi (tocchiamo ferro e qualcos’altro) la siciliana, se non erro, sarebbe l’unica a rappresentare l’Italia alle olimpiadi e stando allo stato attuale il cielo sarebbe grigio.
Gli azzurri prima della finale con la FranciaLa spada maschile ad Heidenheim ha invece visto la debacle nell’individuale ed il trionfo nella squadra. I ragazzi hanno staccato il biglietto per Rio: impensabile fino a qualche mese fa. Probabilmente l’inserimento del dr. MAZZONE ha sortito effetti benefici. BRAVI! Credo sia quanto mai opportuno inserire il Dr. MAZZONE della squadra per le olimpiadi.
E’ stata presentata a Padova, alla presenza di autorità civili, sportive e militari la 59^ edizione del Trofeo Luxardo una delle massime competizioni internazionali di sciabola maschile ed orgoglio della scherma nazionale e la Coppa Europa per club. Il Presidente federale ha, tra l’altro, dichiarato: …. In palio ci sono punti assai preziosi per la qualificazione olimpica a Rio2016 e fare bene qui significa avanzare in classifica e porre una importante ipoteca nella conquista del pass”.
Cosa significa? Andiamo a Rio anche con la squadra di sciabola maschile? Se la risposta fosse affermativa tanto di cappello e SCARSO Presidente a vita!
Ezio RINALDI


12 gennaio 2016

VENTICELLO

Risultati immagini per venticello di romaCaro Ezio,
ho letto quello che hai scritto qualche giorno fa a proposito delle dicerie e dei pettegolezzi che rimbalzano fra le pedane.
Concordo con te, effettivamente sui campi di gara si raccolgono le notizie più fresche.
Dato che il 2016 è l'anno del rinnovo delle cariche federali, il mormorio fra le pedane si è fatto più serrato e intrigante e ha attraversato lo Stretto senza fermarsi neppure ad aspettare la costruzione del ponte.
Questo venticello è, così, giunto addirittura sino a me, entrando dalla finestra aperta in questa tiepida giornata di sole, mentre mi trovavo seduta dinanzi al computer, giusto pronta a buttare giù due righe.
Il venticello mi ha sussurrato che la prossima tornata elettorale sarà molto affollata, perché sembrerebbe che il candidato più quotato abbia promesso quasi a tutti, amici e vecchi nemici, oppositori e compagni di cordata, un posticino in consiglio. Gli esclusi sarebbero solo tre pecorelle così cariche di peccati che neppure il cuore più magnanimo potrebbe perdonare. Ma a parte loro, tutti gli altri potranno ben contare su una poltroncina comoda.
Così, a sentire il vento, ognuno esibisce quel sorriso sodisfatto e sussiegoso di chi sa bene dove gli dorme il lepre.
Che dire, Ezio, potrebbe esserci un inizio d’anno più promettente?
Certo è possibile che ciò che a me appare come un venticello sia soltanto il soffio di un mantice azionato ad arte da qualcuno che ha cominciato ad avere paura e che, alla fine, chi è troppo credulone o troppo convinto di sé si possa ritrovare senza posto a sedere.
Chissà!, certo è che l’anno appena iniziato sarà molto intrigante con molte cose da vedere e da ascoltare e che starà bene solo chi non ha nulla da perdere.
Paola Puglisi

11 gennaio 2016

LETTERA APERTA AD UNA MAMMA

Gentilissima Signora DE LUCA,
ricordo bene il commento da Lei postato in data 6 aprile 2015,

inerente l’articolo “VENGO ANCH’IO, NO TU NO”. In quella occasione, Lei espresse chiaramente La sua opinione, su quanto trattato in quel pezzo, che vedeva coinvolto anche le convocazioni per Suo figlio, pezzo, peraltro, più letto di sempre, con 41 commenti a testimonianza dell’interesse suscitato. Non voglio tornare sull’argomento poiché ognuno di noi deve poter esprimere la propria opinione in piena libertà.
Sostanzialmente, come genitore, ero dalla Sua parte pur con qualche distinguo. Ho cresciuto tre figlie a pane e scherma ed una di esse è ben conosciuta dal Maestro Guido Marzari, quindi sotto l’aspetto affettivo La capisco benissimo.
Si domanderà del perché di questa lettera aperta e lo scoprirà leggendo quel che segue.
Certamente mi avrà visto a Terni aggirarmi nel parterre e, mi creda, non sapevo ancora chi fosse la mamma di Preziosi e solo quando ho visto la Sua gioia per le vittorie del ragazzo ho intuito chi potesse essere.
Fatta tutta questa premessa, credo Le sia dovuto un riconoscimento e cioè Lei ha difeso un ragazzo, a prescindere dal fatto che fosse Suo figlio, il quale ha dimostrato in pedana quel che vale: non lo avevo mai visto tirare.
Nelle vittorie, ancorché nella spada, non ci sono raccomandazioni, non c’è il condizionamento arbitrale, lo ripeto soprattutto nella spada, c’è invece la bravura dell’atleta e la sua capacità di stare in pedana. Pertanto, non avendo i Suoi recapiti, ma sono certo che Le farà più piacere questa lettera aperta che non una privata, pubblicamente ed in prima pagina, Le faccio i miei complimenti in quanto mamma, ma li faccio soprattutto al ragazzo al quale rivolgo l’augurio di continuare così e al suo maestro Guido che gode della mia totale stima.
Ezio RINALDI

03 gennaio 2016

BILANCIO DI UN ANNO: riflessioni ed auspici

Il 2015 è appena trascorso e mi corre l’obbligo di ripercorrerne le fasi salienti. Intanto ritengo opportuno una sintesi dell’andamento del blog, con le visualizzazioni mensili relative agli ultimi due anni.
2014
GEN.
FEB.
MAR.
APR.
MAG.
GIU.
LUG.
AGO.
SET.
OTT.
NOV.
DIC.
TOT.
 
3.689
5.430
7.437
4.553
5.259
3.690
5.830
2.539
4.482
3.781
3468
3.132
53.290
2015
5.021
3.075
6.723
11.948
4.925
6.764
10.882
3.779
3.721
5.224
3.479
3.845
69.386
Immagine storia relativa a bilancio di un anno tratta da Amando.itIl blog ha registrato n.69.386 contatti nel 2015, con una media di 5.782 contatti mensili. Le punte massime si sono avute nei mesi di aprile (11.948) e luglio (10.882); nel 2014 i contatti sono stati di 53.287 con una media di 4.440. Le punte massime si sono avute nei mesi di febbraio (5.430), marzo (7.437), maggio (5.259), luglio (5.830).
I numeri dicono di una consistente crescita del blog, che ha visto un aumento delle visualizzazioni pari al 23% circa. 89 gli articoli pubblicati nel 2014 e 80 quelli del 2015, quindi a fronte di un minor numero di pubblicazioni nell’anno appena passato, corrisponde un aumento delle visite. Ciò sicuramente è attribuibile ad articoli di maggiore interesse rispetto all’anno precedente ma anche a una voglia di leggere e conoscere ciò che non tutti possono e vogliono dire. Sono stati trattati argomenti relativi a; settore GSA; Modica capitale della scherma; settore tecnico, in particolar modo la spada; fallimento del progetto 3R; ancora sulla spada ed i metodi di convocazione; Giustizia sportiva; massime competizioni mondiali ed europee con analisi numeriche e tecniche; enfasi per i successi nei campionati europei U.23; G.P.G.; Quale futuro per la sciabola, convegno organizzato dal C.S. Torino; incompatibilità di carica tra la figura di tecnico e quella di arbitro; riconferma di Rossella Fiamingo sul gradino più alto del mondo; lettere del Maestro Sperlinga; luci ed ombre del Mondiale di Mosca; le denunce del maestro SPERLINGA sulla passerella dei politici in occasione dei successi sportivi conseguiti dagli atleti; mancata pubblicazione del bilancio federale; Il costo della libertà; le proposte del C.S. Torino; I gruppi sportivi militari; il convegno “Nessuno come noi; la scherma ieri, oggi e domani”; il movimento master; l’altalena della spada; le qualificazioni olimpiche; l’ultimo saluto al Maestro POUZANOV. Molti altri scritti non li ho citati poiché quelli sopra menzionati hanno ottenuto le maggiori attenzioni.
Personalmente mi hanno particolarmente colpito tre eventi: la riconferma di Rossella FIAMINGO sul tetto del mondo; la morte di Oleg POUZANOV e l’annuncio dell’uscita di Valentina VEZZALI dalla scena agonistica. Non me ne vogliano gli altri atleti/e pur meritevoli di citazioni per quanto fatto durante l’anno, però questi episodi ed annunci mi hanno emozionato di più.
Per quanto riguarda Rossella sono convinto possiate condividere il fatto che non fosse assolutamente certa e facile la sua riconferma mondiale, quale numero uno della spada femminile. L’averlo fatto è stata una impresa eccezionale, che l’ha proiettata nella storia della scherma italiana. Ha una età che le permetterà di farci sognare ancora.
La dipartita di Oleg mi ha colto del tutto impreparato: con me aveva un rapporto splendido e spesso ho raccolto i suoi sfoghi tecnico/agonistici. La sua scomparsa ha privato la scherma di un uomo burbero e sensibile, di un tecnico di primissimo livello. La portata dell’uomo/sportivo che era l’ho constatata ai suoi funerali, ai quali era presenta tantissima gente e sono convinto che la sua assenza la sentiremo per molto tempo.
Cosa dire di VEZZALI? La scherma le deve molto. In oltre 35 anni di attività ha regalato emozioni uniche, come quella di diventare campionessa del mondo dopo quattro mesi dal parto o le medaglie olimpiche, individuali ed a squadre, gli europei e le tante coppe del mondo vinte. Insomma una leggenda vivente, la più grande fiorettista del mondo di tutti i tempi e sapere che abbandonerà l’attività agonistica sarà come perdere qualcosa di unico. Sono certo, però, che non vorrà lasciare il mondo che l’ha vista protagonista assoluta per alcuni decenni e sicuramene la vedremo ancora, e sempre protagonista, con un ruolo all’altezza dell’atleta che è stata. Grazie Valentina per le emozioni che ci hai regalato.
Devo necessariamente fare una considerazione: la gente parla, dice, sproloquia ma non vuole assumersi le proprie responsabilità, così, sovente, mi capita di raccogliere pensieri espressi ad alta voce, quasi a volersi far sentire, salvo poi negare, ciò che si è detto. Lo trovo squallido e di una pochezza morale ed intellettuale disarmante. Dovrei averci fatto l’abitudine, ma non ci riesco e per me questo è frustrante.
Il 2016 si presenta come un anno importante: ci saranno le olimpiadi, un appuntamento al quale ci prepariamo con serietà per parteciparvi come protagonisti, secondo la tradizione della scherma Italiana. Fino a qualche mese fa, io per primo, non si nutrivano speranze ottimistiche in alcune armi, per le quali, nonostante i recenti progressi, con avanzate nei ranking mondiali, alcune agenzie di scommettitori manifestano ancora un certo scetticismo. Spero che le loro previsioni finiscano nel cesso e nostri ragazzi sul podio.
Certo, l’esito delle olimpiadi potrebbe essere determinante per la riconferma dell’attuale dirigenza, ovvero provocarne un rinnovo. Non annetto molta importanza a tale esito poiché, a mio avviso, il rinnovo deve avvenire per convincimento e non per i risultati olimpici, anche se sappiamo tutti che per la partecipazione all’evento sportivo più importane del pianeta vengono impiegate risorse economiche assai significative per i bilanci federali e questi fanno parte integrante della politica di ogni federazione. Siamo, quindi, arrivati al dunque ed allora parliamo del dopo olimpiade.
Indiscrezioni, pettegolezzi, dicerie … Attorno alle pedane se ne raccolgono parecchie: tra una stoccata e l’altra c’è sempre l’occasione per fare due chiacchiere, apprendere una notizia o rivelare un segreto.
E così le notizie girano di bocca in bocca, attraversano i templi dello sport, si gonfiano, smagriscono e si snaturano e talvolta tornano alle orecchie della persona da cui sono partite, imprevedibilmente diverse. Allora, a volte, è meglio affrontare il toro per le corna. Recentemente è rimbalzata un’indiscrezione tra le pedane. E’ una voce che gira da un bel po’ di tempo e mi sembra arrivato il momento di chiarirla.
La prossima tornata elettorale per il rinnovo delle cariche elettive potrebbe vedere la scesa in campo di una alternativa all’attuale vertice federale, dico potrebbe, ed attorno ad una simile eventualità, è ovvio, i rumors non sono stati lesinati.
La base, e non solo quella meno vicina al centro, da qualche tempo ritiene arrivato il momento di un cambio di passo, di persone nuove e dall’alto profilo tecnico e professionale.
In tale contesto, inutile nasconderlo, sono state contattate diverse persone che, come si suol dire, sono state tirate per la giacchetta, ovvero è stato chiesto se fossero disponibili ad offrire il loro contributo ad un nuovo progetto.
Uomini e donne praticanti ed ex praticanti del nostro sport, avrebbero dato un primo assenso, salvo la opportuna verifica di fattibilità.
Ma è ovvio che simili personaggi non si trovino facilmente e così, mano a mano che sono trascorsi i giorni le pressioni su queste personalità si sono fatte sempre più insistenti.
Sono state organizzate, in un paio di occasioni, delle riunioni, via via sempre più partecipate, nel corso delle quali si è discusso dei presupposti per un loro impegno diretto. In tali incontri sono state esposte delle idee, tra le quali spiccano i macro sistemi, progettualità di alto livello, ricerca di aggiuntive risorse, finanziarie e professionali, per quell’ulteriore salto di qualità di cui la nostra scherma avverte l’impellente necessità.
Una scherma protesa nel sociale con un progetto innovativo di cui il popolo schermistico, nel caso tale percorso fosse realizzato, ne verrà a conoscenza nel prossimo futuro; si è anche parlato di una maggiore attenzione verso le società, senza trascurare di fare riferimento alle altre componenti del mondo schermistico: atleti, tecnici, associazioni (AIMS-AMIS-ANS). Si è fatto riferimento ad una riorganizzazione del G.S.A., si è parlato di una revisione della giustizia sportiva.
Le conclusioni di tali incontri sono state che, qualora le condizioni saranno favorevoli, senza dimenticare quanto è stato finora fatto, si perseguirà quell’ulteriore salto di qualità.
Quindi non una campagna elettorale basata sullo scontro o su un referendum pro o contro il Presidente uscente, ma fondata su progetti per il futuro e, come dicevo prima, senza abbandonare quanto di positivo è stato fatto nel passato.
Al momento non ci sono candidati alle varie cariche ma si stanno facendo le opportune verifiche affinché tale ipotizzabile progetto possa trovare una concreta realizzazione.
Ancora BUON ANNO a tutti.
Ezio RINALDI