31 gennaio 2013

NOMINE

Lucio VIRGILIO ha chiesto ospitalità su questo blog per esprimere pubblicamente le sue considerazione in merito alle nomine che il Consiglio Federale ha deliberato. Non entro nel merito di tali considerazioni, ma, come sempre, do spazio ai liberi pensieri sulla scherma, soprattutto quando sono firmati.
 
"Come ben noto, quale Presidente di un Club, accompagno sovente i miei atleti alle gare e, naturalmente, spesso tra una chiacchiera goliardica ed un assalto si parla anche di politica, quindi sono quasi sempre aggiornato sulla vita federale e non. Se invece voglio avere informazioni più particolareggiate mi rivolgo a qualche amico che ne sa più di me. Ed è proprio in una chiacchierata telefonica che ho avuto modo di  parlare della nomina di Cipressa a CT del Fioretto e dell’entrata di personaggi impensabili nella Commissione medica e nello staff del Presidente.

Il mio interlocutore, con tono ironico mi ha detto:” Caro Lucio tutto secondo copione, forse Cipressa mirava ad essere Coordinatore del settore tecnico (Commissario Unico) , conservando la carica di Vice Presidente. E’ pensabile che il prossimo traguardo sia proprio quello di unico responsabile della gestione degli atleti.” Il mio amico continuava: ”Hai letto la composizione della Commissione Medica e lo staff del Presidente”. Gli ho risposto negativamente ed egli mi informava che il Dr. Matteo ANGELELLI (uno dei primissimi candidati nella nostra squadra ) era uno dei nominati, l’altro era il mio amico Roberto COSTANZO.

Unendo le due cose si può senz’altro affermare che: Si! Era tutto programmato.

Per Cipressa mi viene da dire:” Ma se questo era l’obiettivo perché candidarsi al Consiglio? Forse non era sicuro della nomina? E tale condotta non vi sembra un po’ discutibile?”

Viene da pensare che si è utilizzato L’A.I.M.S. per il raggiungimento di un contratto, e l’Associazione era al corrente di tale operazione? l’Organismo dei Maestri, se non ricordo male, non aveva manifestato delle perplessità circa un eventuale siffatto comportamento?

Ora bisogna convocare una Assemblea dei grandi elettori tecnici per eleggere il nuovo rappresentante di categoria. Che esempio si da? In un momento di crisi come quello attuale in cui, tra l’altro, si aumentano le quote di iscrizione alle gare (forse per sopperire al diminuito introito del contributo CONI) non vi sembra fuori luogo spendere denaro per una nuova Assemblea, sia pure di settore? Non era più onesto scegliere prima quale strada intraprendere? E’ proprio vero la politica è uguale dappertutto (Albertini si candida a Presidente della regione Lombardia ma anche al Parlamento Italiano).

Comunque a Cipressa gli auguri più sinceri di un proficuo lavoro per il raggiungimento di brillanti risultati a consolidamento del prestigio italiano nel mondo e di soddisfazioni personali.

A Matteo ANGELELLI e Roberto COSTANZO auguro tutto il bene possibile".

                                                                                                                      Lucio Virgilio

21 gennaio 2013

FASTIDIO

Senza dire chi ha riferito (si dice il peccato ma non il peccatore), sembra che il mio blog dia Fastidio a qualcuno, non certo al Presidente con il quale abbiamo avuto un breve e cordialissimo colloquio telefonico, e si vorrebbe in qualche modo tacitarlo. Per la verità è stato detto che sono ancora in guerra: premesso che non ho fatto la guerra a nessuno ma ho semplicemente partecipato ad una competizione elettorale (perdente), credo che nessuno abbia il diritto di tacitarmi e non mi farò zittire da alcuno. Chi ha detto che sono ancora in guerra si guardi attorno perché i suoi nemici sono più vicini di quanto creda, il sottoscritto è in pace con se stesso e con il mondo che lo circonda.
Ciò detto proseguirò a scrivere nell’ottica di continuare a dare un contributo costruttivo alla scherma italiana.
Ezio RINALDI

 

19 gennaio 2013

GARE: orari e costi

Non so se sia la sede adatta, ma non ho trovato altri modi per scrivere...

Vorrei condividere con tutti voi una mia perplessità e soprattutto una difficoltà relativa alle scelte della Federazione Italiana Scherma di aumentare del 33%, mascherato con l’aumento di 5€, la quota di iscrizione alle gare. Fermo restando che a fronte di un aumento del 3% delle pensioni dopo 10 anni per l’adeguamento Istat, dell’aumento delle autostrade del 3%, non riesco a capire come sia pensabile aumentare la quota di iscrizione del 33%.

Io sono uno studente universitario fuori sede e pratico la scherma da qualche anno, le spese sono tante, la crisi economica ci colpisce già in tanti modi, faccio tanti sacrifici per poter praticare questo sport, non ci sono entrate ed occasioni di lavoro, soprattutto da noi se non fai parte di alcuni sistemi. Ma allora, l’obiettivo è ridurre il numero di tesserati e far diventare la scherma uno sport d’élite o diffondere quanto più possibile il movimento schermistico? Non partiamo dal presupposto di fare i conti nell’anno post olimpico, ma ragioniamo a lungo termine, e cioè valutiamo chi a fine anno considera le spese di trasferta e le spese di iscrizione oltre a quelle del materiale e valuta se continuare o no e soprattutto farà una cattiva pubblicità alla scherma, quando invece è uno sport fantastico.

Non capisco nemmeno il motivo di dividere una gara regionale in 2 giorni (con inizio un giorno alle ore 15 e il giorno successivo alle ore 8.30…vabè), si parla di crisi però così aumentano i compensi per arbitri e tecnico delle armi (2 giorni di lavoro), aumentano le spese per noi atleti perché si sarebbe potuto benissimo organizzare un pulmino ammortizzando le spese ed invece ora dobbiamo organizzarci in macchine con 2-3 persone anche perché i mezzi pubblici sono inesistenti o poco utili.

E ciò non accade solo a livello regionale dato che Ariccia, solo per citare l’ultimo luogo di gara in ordine cronologico, non è proprio facilissima da raggiungere con i mezzi pubblici e le convenzioni con gli alberghi sono spesso fittizie.

Qualcuno potrebbe dire che il problema esiste solo per noi adulti e non per i ragazzi e che per la Federazione se noi ci siamo o no conta poco. Infatti, come dare torto! Uno schermidore over 23 ha solo 3 gare regionali all’anno se non si qualifica alle nazionali. Spende soldi per iscrizioni alla società, materiale, si dedica agli allenamenti costantemente, ma se per un qualsiasi motivo non si qualifica, ha perso un anno. Potreste dirmi che sono contradditorio, beh no. Perché spendere soldi per aver conquistato una gara nazionale pesa meno, ammortizzi anche la quota annuale, invece puntualmente vai a fare la qualificazione con ragazzi più giovani e con già dalle 4 alle 6 gare nell’anno, quindi più pronti. E il risultato è quasi sempre scontato.

Ma se la scherma perde noi adulti dalle palestre, come possiamo pensare di dare continuità al movimento schermistico e trasmettere esperienza? Poi se invece di iniziare le gare alle ore 8 le facessimo iniziare alle 10 potremmo risparmiare sull’alloggio di alcuni arbitri e soprattutto gravare meno sulle spese di trasferta per chi è a distanze inferiori ai 300km. Qualcuno potrebbe dire che così si finisce più tardi….relativo! perché invece di finire alle 16, si finirebbe alle 18 e sappiamo tutti che il ritorno a casa è meno pesante della partenza del giorno prima ed il problema della fine posticipata riguarderebbe 4/8 atleti e non 200/300 che devono essere sul luogo di gara alle 8.

Mi auguro che questo mio pensiero riesca ad arrivare ai rappresentanti degli atleti e ai vertici Federali e sia condiviso da molti. Di sicuro non voglio abbandonare questo meraviglioso sport, ma non possiamo continuare a sostenere le spese, se i vertici non ci aiutano nella riduzione dei costi.

viva la scherma!

Gianluca De Vita

 

14 gennaio 2013

IMPIANTI- PEDANE ED ARBITRI

Nei giorni 5 e 6 gennaio 2013 presso il palasport di Anguillara Sabazia si sono svolte le gare relative a spada e fioretto per le categorie del G.P.G. ed in merito alle competizioni ho ricevuto alcune e-mail di approvazione e di critiche. Tra quelle che ho ritenuto più significative ne ho scelto due che a mio avviso sintetizzano i vari stati d’animo e la visione complessiva della due giorni schermistica.

Riporto quindi alcuni passaggi delle precitate e-mail:

“ Ottimo il palazzetto, fornito di ampio parcheggio, sicuramente idoneo per l’evento, anche se il campo gara poteva ospitare un massimo di 10 pedane e non le 12 ivi istallate, peraltro in stoffa, che pur essendo valide per le gare di spada e fioretto non altrettanto si può dire per la sciabola, visto che tendono ad arricciarsi.
La gara nel complesso ha avuto un regolare svolgimento ma ci sono stati alcuni punti in negativo, quali il ritardo 30 minuti per l’inizio delle gare e per l’area dedicata alla cerimonia di premiazione: relegata in un angusto angolo, ciò, probabilmente dovuto alla mancanza di idonei spazi.”.
Questo il primo commento.

“Nei giorni 5 e 6 gennaio abbiamo assistito  ad una gara regionale di fioretto e spada del GPG svoltasi ad Anguillara Sabazia e sono state notate alcune problematiche che si riportano di seguito, unitamente ad alcune considerazioni che riteniamo opportuno sottolineare:

-         La presenza per tutta la competizione di pedane in tessuto attaccate per terra con del semplice nastro adesivo; questo fatto deve “ far riflettere “ sulla regolarità della gara (quel tipo di pedana utilizzato è omologato? e da quale organo?).

Inoltre, l’utilizzo di quelle pedane in stoffa poteva comportare dei seri problemi per l’incolumità  degli atleti ivi partecipanti in quanto la stesura del tessuto, in alcuni casi, non era perfettamente adiacente al terreno producendo pericolose pieghe. Questo trattamento “al risparmio”  non credo sia in linea con gli ultimi aumenti imposti dalla FIS in merito “al contributo” da versare per partecipare alle gare portato recentemente a 20 €.

-         Lo scarsissimo livello degli arbitri; in più di un caso si sono verificati proteste vibranti tra gli addetti ai lavori in merito a decisioni fortemente discutibili ed inappropriate, inoltre, in qualche caso, arbitri riconducibili ad una società arbitravano atleti della stessa società. Ci chiediamo come vengono fatte le designazioni ed andando a monte come viene fatta la preparazione degli ufficiali di gara se questo è il risultato?  A giustificazione qualcuno asseriva che si tratta di gare di basso profilo….non crediamo che la giustificazione sia pertinente, la gara, anche se regionale, per gli atleti che vi prendono parte assume importanza fondamentale ed è proprio da queste competizioni che la Fis  dovrebbe cominciare a creare le basi per far arrivare ai ragazzi il messaggio della correttezza  e della lealtà.”
Questo il secondo commento.

Come si vede due visioni diverse: dov’ è la verità? Sicuramente nel mezzo.

Personalmente ho grande considerazione per chiunque organizzi una gara di scherma, a qualsiasi livello. L’impegno, la responsabilità, gli oneri che gli organizzatori si assumono sono notevoli e non c’è dubbio che qualche sbavatura ci possa essere.

Dalle due e-mail emergono alcune cose positive ed altre negative: la prima nel complesso è positiva ma lamenta una istallazione di pedane in numero superiore a quanto la struttura poteva ospitare e il carente spazio dedicato alla cerimonia di premiazione, pare relegato in un angolo.

Come ben noto non ci sono nel Lazio, se non rare eccezioni, sedi perfettamente rispondenti alla organizzazione di una gara di scherma e quei pochi che, con opportune modifiche (palabocce di Roma), potrebbero essere idonei hanno un costo giornaliero abbastanza consistente, quindi molte volte bisogna fare di necessità virtù. Ricordo benissimo quando sotto la mia gestione il Comitato organizzava le gare a Riano nelle tenso strutture, sicuramente spaziose ma certamente lontane dagli standard richiesti per le gare di scherma. Oppure venivano organizzate all’Acqua Acetosa nella palestra destinata al Club Scherma Roma. Da allora molti miglioramenti sono stati fatti, vuoi per l’impronta che  la F.I.S. ha dato alle competizioni vuoi per l’impegno e la costante ricerca di impianti adeguati.

La seconda e-mail entra in un discorso tecnico organizzativo ponendo in evidenza l’inadeguatezza delle pedane in tessuto e lo scarsissimo livello arbitrale con arbitri che dirigevano assalti di atleti facenti parte della propria società.

Anche qui penso di poter esprimere la mia opinione affermando che, purtroppo, le pedane in stoffa sono assolutamente regolamentari ed omologate dagli organi competenti, ivi compresa l FIS. Pertanto nulla è addebitabile agli organizzatori se non una maggiore attenzione nel posizionarle al fine d evitare i cosiddetti arricciamenti.

Per quanto riguarda gli arbitri convengo con quanto posto in evidenza e cioè che per gli atleti anche la gara parrocchiale è importante, figuriamoci un campionato regionale. D’altra parte gli arbitri, ancorché giovani, devono fare esperienza e per quanto ciò non ci piaccia a livello regionale è sempre stato così. Sono altresì convinto che gli arbitri chiamati a dirigere siano assolutamente imparziali ed onesti ma ciò non giustifica il loro impiego in maniera leggera ed è responsabilità del Direttore di Torneo scegliere di volta in volta l’arbitro più idoneo allo svolgimento di un assalto, evitando magari di designare per un girone o un assalto di eliminazione diretta un arbitro della stessa società di uno degli atleti in gara.

Infine, circa l’aumento della tassa di iscrizione alla gara ho già espresso il mio parere con il post “IO STO CON SCARSO” nel quale ho affermato che ero e sono contrario all’ aumento ma se il Consiglio Direttivo FIS ha preso tale decisione avrà fatto le opportune valutazioni. Ripeto non lo condivido ma bisogna accettarlo e nel contempo sono d’accordo circa la pretesa di un servizio migliore che la FIS e per essa il Comitato Regionale deve fornire in occasione di eventi agonistici e non.

La mia non vuole essere una critica fine a se stessa ma un contributo migliorativo, fornito attraverso chi alle gare era presente.
Ezio RINALDI