La Piazza |
L’articolo L’IGNORANZA DEGLI EPITETI”
ha avuto, finora, circa 25 commenti i quali, tranne il primo, hanno deviato
dalla sua sostanza spostando l’interesse su quanto successo a Berna, gara Gran
prix di spada, riversando sul CT dell’arma non convenzionale le insoddisfazioni
dei commentatori. Certo di fare cosa gradita ai lettori e considerata la
valenza di quanto scritto, raccolgo l’invito di un anonimo frequentatore e lo
posto in prima pagina affinché i vari interventi trovino la giusta collocazione.
“APPELLO A RINALDI ED AI LETTORI
Se vogliamo innalzare il nostro livello di discussione
dobbiamo adottare degli indicatori intelligenti, semplici, sintetici per
approfondire e costruire valutazioni solide. Anche se l’argomento è percepito
come complicato, è sufficiente utilizzare internet e le statistiche della FIE o
della FIS. Inizio col fioretto femminile. Chi vuole analizzare le altre armi?
Dopo il rientro trionfale delle mamme Di Francisca e Batini,
il predominio dell’Italia nel fioretto femminile senior come si può spiegare?
Con parole molto semplici: gli altri stati non hanno i centri sportivi dei
corpi dello stato. L’Italia ha oggi 24 fiorettiste classificate nelle prime 150
del ranking FIE di coppa del mondo senior, delle quali 17 nei corpi dello stato
e 1 in arruolamento. Nessun altro stato può sostenere questi numeri di
partecipanti in coppa del mondo senior. Gli USA hanno oggi 8 fiorettiste
classificate nelle prime 150 del ranking. E le statunitensi sono campionesse
del mondo a squadre nonostante rispetto all’Italia abbiano soltanto un terzo
delle classificate nelle prime 150. Chi partecipa alla coppa del mondo senior
rappresenta il vertice di una piramide di praticanti di altissimo livello. L’alto
livello richiede finanziamenti continui e certi. Le atlete italiane di
altissimo livello sono atlete di mestiere, perché sono lavoratrici con
contratto da dipendente pubblico a tempo indeterminato. Le fiorettiste italiane
senior sono stipendiate dallo stato per praticare la nobile disciplina
schermistica. Le atlete italiane di alto livello possono essere arruolate a 17
anni nei centri sportivi dei corpi dello stato. I centri sportivi assicurano
economicamente lo sviluppo della fiorettista di alto livello, con tutele
previdenziali e assistenziali. Lo dimostrano le maternità di Elisa e Martina.
La società di origine e il maestro continuano a provvedere alla qualificazione
e formazione tecnica, ma lo stato assicura le tutele previdenziali e
assistenziali, le quali durano nel tempo, oltre la carriera sportiva. Entrambe
le forme di tutele hanno ad oggetto la tutela della lavoratrice fiorettista in
ordine ai rischi inerenti ad eventuale perdita parziale o totale della capacità
lavorativa per determinati eventi. La previdenza si realizza mediante mezzi
finanziari forniti principalmente dai contributi previdenziali, mentre
l'assistenza è assicurata in caso di infortuni, malattie, maternità, inabilità,
e altro ancora. Elisa e Martina sono potute così rientrare e vincere. La
federazione è unicamente beneficiaria del sistema, non è l’attrice principale e
non stanno giocando un ruolo principale. Ma attenzione, le cose stanno
cambiando.
L’Italia ha oggi 14 fiorettiste classificate nelle prime 150
del ranking FIE di coppa del mondo junior. Delle quali 3 nei corpi dello stato
e 1 in arruolamento. Gli Stati Uniti d’America hanno oggi 17 fiorettiste
classificate nelle prime 150 del ranking FIE di coppa del mondo junior. Si è
invertita la tendenza. Gli USA hanno piazzato 3 fiorettiste nelle prime 8 ai
campionati del mondo cadetti 2018, con 1 argento e 1 bronzo. L’Italia 1 bronzo.
L’Italia non vince l’oro con le fiorettiste cadette dal 2012.
La federazione riceve ogni anno dal coni quasi 4,5 milioni di
finanziamenti sportivi. Ma nessuno parla dei quasi 2,5 milioni di stipendi
pagati ogni anno dallo stato per gli atleti schermidori dei centri sportivi dei
corpi dello stato. Per non parlare degli stipendi pagati dallo stato per i
tecnici dei centri sportivi o messi a disposizione della federazione. La
federazione riceve ogni anno tantissimi milioni di finanziamenti sportivi
direttamente dal coni o indirettamente dallo stato. I termini efficacia ed
efficienza, spesso usati indistintamente come sinonimi, riflettono in realtà
due concetti ben distinti. L'efficacia indica la capacità di raggiungere
l'obiettivo prefissato, mentre l'efficienza valuta l'abilità di farlo
impiegando le risorse minime indispensabili. C'è nella federazione italiana
efficienza?
ANONIMO”
Ezio RINALDI