10 novembre 2021

RIPARTENZA

Gli ultimi weekend hanno visto disputarsi varie gare a livello nazionale ed interregionale che hanno costituito la ripartenza per tutto il movimento schermistico. Se da un lato non possiamo che esserne contenti dall’altro non posso esimermi da evidenziare e portare all’attenzione alcuni fatti importanti. La quasi totalità delle competizioni che si sono svolte ha avuto come denominatore comune la non possibilità a far entrare sul luogo di gara spettatori e/o genitori e questo nonostante lo scorso 4 novembre il Consiglio Federale abbia aggiornato il protocollo relativo allo svolgimento dell’attività in tempo di COVID con particolare riferimento al punto relativo alla partecipazione del pubblico. Innanzi tutto va sottolineato come questo argomento sia particolarmente sentito dalle famiglie, soprattutto per chi ha figli nelle Categorie Under 14, poiché sono ancora oggi impossibilitate a seguire i propri figli, fornire un sostegno morale durante la competizione oltre che poter vedere i propri figli all’opera. In un momento storico in cui i palazzetti dello sport sono a capienza del 100% per chi è munito di Green-pass, dove gli stadi sono al 75% è davvero dura digerire il fatto che nei nostri luoghi di gara non si possa accedere. A tal proposito è nato un gruppo Facebook volto ad aggregare i genitori di bambini che fanno scherma che nelle ultime settimane sta risultando particolarmente attivo e che sta cercando di portare all’attenzione della Federazione ma, sembra, anche su tavoli istituzionali, la problematica dell’accesso al palazzetto.

Da qui nascono diverse considerazioni:

1.  Ia FIS con il suo protocollo aggiornato demanda la responsabilità dell’accesso al palazzetto e della organizzazione delle misure anti Covid al solo C.O.L.. I C.O.L. sono investiti di una responsabilità oggettivamente elevata senza avere un sostegno concreto dalla FIS, ne’ in termini di supporto economico ne’ di personale. E’ pressoché’ inimmaginabile per un C.O.L. sostenere i costi di un palazzetto con tribune, di personale addetto ai controlli oltre che la possibile responsabilità penale in capo all’organizzazione qualora si registrino casi di COVID per una mala gestione delle misure.

2.  I luoghi di gara, nella maggior parte dei casi, non sono provvisti di tribune e questo impedisce sul nascere l’applicazione del protocollo. Ancorché molte società richiedano alle Regioni/Comuni la disponibilità di utilizzo di alcuni palazzetti con molti mesi di anticipo, ricevono con poco preavviso la risposta vedendosi estremamente ridotti i tempi di organizzazione;

3.  Il divieto di accesso dei genitori sul luogo di gara ha, involontariamente, generato assembramenti di genitori al di fuori delle porte a vetri di molti palazzetti rendendo, per certi versi, vane le misure di sicurezza che ruotano intorno alle gare di scherma.

Auspico che il Consiglio Federale analizzi la problematiche sotto diverse sfaccettature che non sia la mera applicazione di un protocollo anti COVID. Il tutto investe la FIS in primis, le società, i comitati organizzatori, le Istituzioni con cui bisogna lavorare sinergicamente per creare le condizioni di base per permettere che il nostro sport sia come gli altri. Trovo profondamente ingiusto che una famiglia possa godere dello spettacolo del proprio figlio che gioca a pallone, a rugby, a basket o a pallavolo e non del fare scherma. E’ un danno di immagine incalcolabile, un danno alle famiglie enorme se pensiamo che a loro chiediamo il massimo sforzo in termini economici e di tempo e sarebbe giusto ripagarle con lo spettacolo di vedere i propri figli gareggiare.

Un altro tasto dolente che si registra alle gare è la totale assenza degli stands di materiale. Ho riscontrato da piu’ parti che questa assenza sta avendo un impatto enorme sulle società, i ragazzi e le famiglie. I tempi di attesa per gli ordini si sono allungati moltissimo nel tempo rendendo difficile l’organizzazione familiare o della societa’ che molte volte fa da tramite per l’approvvigionamento del materiale schermistico. Aggiungiamoci il recente cambio delle lame, dei passanti trasparenti ecc. e capirete che la cosa non puo’ essere presa sottogamba. Capisco la bellissima iniziativa della FIS di siglare l’accordo con una importante ditta sportiva ma sono curioso di sapere se in quegli store si trovano le lame marangin di sciabola per esempio…. Io credo di no ma sono pronto a ricredermi. Qual è la politica federale in termini di agevolazioni per gli stands di materiale schermistico per essere presenti sui luoghi di gara? Ci sono delle iniziative in atto? Io non ho visto nulla in tal senso.

Come detto sopra, quando si parla di gare bisogna vedere la cosa a 360 gradi, istituire un gruppo di lavoro, coinvolgere le società, gli operatori del settore del materiale schermistico, confrontarsi e discutere le possibili soluzioni. Io credo che questo sia il compito di un Consiglio Federale che vuole ripartire “tutti insieme”.

Luca GIOVANGIACOMO

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