26 aprile 2025

QUALCOSA DI STRANO CHIAMATO DEMOCRAZIA


Mi incuriosisce molto vedere certi movimenti a livello di politica e giustizia all’interno dello sport. Sebbene quella sportiva sia di ordine enormemente inferiore rispetto alla politica e alla giustizia che chiamiamo ordinaria, ha un qualcosa di strano che mi incuriosisce da tempo.

Mi incuriosisce vedere persone inesperte che diventano acclamatissimi dirigenti sportivi, perché “tanto si faranno”, coperti da, questi sì, espertissimi dirigenti, che si suppongono oramai sul viale del tramonto, e quindi innocui, ma che si rivelano essere più che mai in auge, se non addirittura dei veri e propri dèi ex scrimia machina.

E che dire delle politiche locali, se non che hanno sempre meno potere del quadriennio passato, unito al fatto che con la nuova dirigenza di Sport e salute che ha messo a regime i suoi edifici sportivi, si trova a sfrattare i Comitati regionali che ora battono cassa, in quanto non hanno nemmeno un ponte dove andare a ripararsi?

Non ultima la questione della giustizia sportiva. Rumors, pettegolezzi, voci della gente che si lamentano, come diceva Tina Pica a De Sica. Non ho motivo di farlo io, che me ne guardo bene dallo sfiorare l’argomento, pur sempre delicato e complesso, ma importante e necessario, in quanto è un luogo in cui saper posizionare gli uomini al suo interno è fondamentale per il buon svolgimento del quadriennio olimpico. Se quindi chi viene eletto è in grado di costruire in maniera brillante entrambi gli staff (quello della giustizia e quello della dirigenza), allora è stoccata, assalto, torneo.
Ma è vera democrazia? Se lo chiedono in tanti, come anche Alessandro Barbero il quale in molti suoi interventi da storico esperto, estende da tempo questo tema alle grandi democrazie moderne. Non è forse un momento di crisi della democrazia? Cioè del suo concetto e della sua efficacia? È davvero un potere del popolo? Qualcuno la chiama post-democrazia, dove sì, il popolo elegge, ma poiché si conoscono i metodi elettorali, e le varie forme di pressione mediatiche, chi ha in mano gli strumenti per spingere il voto po il consenso in una direzione piuttosto che un’altra, alla fine vince la poltrona. E siccome conosce i meccanismi che fanno salire e scendere gli incarichi e gli incaricati, una volta raggiunto l’obiettivo elettorale, tutto il resto diventa un gioco da ragazzi.

Non ricordo dove ho letto che in termini di pace le monarchie battono le repubbliche, perché negli ultimi 80 anni, gli unici a fare e promuovere le guerre, sono stati i grandi paesi repubblicani, mentre le monarchie se ne sono ben guardate. L’articolo era provocatorio, scritto per stimolare la discussione, quantunque accesa, e sebbene nello sport il meccanismo elettorale sia democraticissimo, pur tuttavia vi sono delle combinazioni tali che rendono l’eletto capace di un enorme potere, quasi simile (e paradossalmente) a quello monarchico.

Un paradosso del tutto sportivo, in cui non sempre se ne hanno i giovamenti speculari di cui accennavo all’inizio del paragrafo. Spesso i monarchi sportivi creano stasi, miasmi, dinamiche stancanti, e soprattutto una sorta di paralisi nel campo dell’innovazione che meriterebbe un approfondimento per lo meno sociologico, oltre che politologico.

Le formule per rendere le elezioni più efficaci in termini democratici potrebbero essere molte, ma mi rendo conto che a ogni meccanismo immaginato per migliorarlo, potrebbe seguire una regola per aggirarlo o renderlo peggiore del precedente. Mi chiedo quindi se siamo o no in un clima di post-democrazia sportiva, quella in cui è stato trovato il modo di far funzionare a comando il meccanismo elettorale e far andare i voti nell’urna di chi il potere l’ha costruito e consolidato negli anni.

Un dato è certo, la FIS dall’ultima elezione ne è uscita ben spaccata in due parti quasi uguali, una situazione che non si era mai verificata prima.
Quanto durerà questo strano equilibrio in questa strana cosa chiamata democrazia?

Fabrizio ORSINI

21 aprile 2025

SCUOLA MAGISTRALE – A.N.S. E A.I.M.S.


Sono trascorsi tre mesi dalla elezione del nuovo Consiglio Direttivo ed al momento ciò che mi è saltato all’occhio è l’emarginazione di due istituzioni del mondo scherma: l’Accademia Nazionale di Scherma e l’Associazione Italiana Maestri di Scherma.  L’estromissione dei due enti dalla organizzazione dei corsi di formazione pare sia riconducibile al fatto di non essersi schierati con la nuova dirigenza. Se così fosse credo che si sia fatto un grossolano errore: una istituzione non va contro un’altra, ovvero i due enti non avrebbero potuto prendere posizione avversa alla dirigenza uscente e credo che in tutte le organizzazioni sia così. Diverso il discorso se oggi sia l’Accademia che l’Associazione si mettessero di traverso ed andassero contro l’attuale governo federale.

La loro estromissione, ma mi riferisco in particolar modo all’AIMS, si evince da quanto deciso dal Consiglio federale, il quale, a quanto pare, ha costituito la Scuola dei Tecnici Federali, ma probabilmente si tratta della Scuola Magistrale, e la consulta dei tecnici federali. Quest’ultimo organismo lo vedo come un elemento sostitutivo dell’A.I.M.S.

Tutto legittimo: il governo federale nel rispetto delle norme vigenti ha il diritto/dovere di realizzare le politiche ritenute più opportune e comunque inerenti al programma presentato in sede di campagna elettorale. Il sottoscritto, però, essendo un sognatore avrebbe immaginato per l’Associazione Maestri e per l’Accademia un impegno più appropriato, sfruttandone le esperienze e le capacità logistiche, didattiche ed organizzative.

Pertanto riterrei fondamentale ridare all’A.I.M.S. ciò che è sancito nello Statuto federale, magari con rivisitazione ed organizzazione più al passo con i tempi che ne consenta una chiara e funzionale definizione nell’ambito dell’amministrazione federale. Sulla base di tale concetto l’Associazione e l’Accademia dovrebbero: la prima tornare ad essere Organo Tecnico Federale e come tale dirigere la SCUOLA MAGISTRALE, in un tutt’uno con l’Accademia Nazionale di Scherma, organizzando corsi di aggiornamento e formazione, tenere aggiornata la Lista Tecnica Federale e comporre le commissioni d’esame. In tale quadro credo che si dovrebbe tornare ad avere la presenza di un rappresentante dei due Enti in tutte le Commissioni Federali, in particolare nella G.S.A., con diritto di voto. La segnalazione dei quali sarà di competenza dell’A.I.M.S. e dell’A.N.S.

Riterrei opportuna la loro presenza ai lavori del Consiglio ogni qualvolta l’ordine del giorno preveda argomenti che interessino le due organizzazioni.

La Federazione dovrebbe aiutare i Maestri/Tecnici creando un fondo pensionistico a loro favore e ripristinare il contributo per l’attività di Tutor.

Qualora non previsto, dovrebbero essere riattivati i premi in denaro per i tecnici degli atleti vincitori di medaglia ai Campionati Nazionali, Campionati Europei, Mondiali e Giochi del Mediterraneo.

In buona sostanza, se si vuole fare un salto di qualità, una efficace interlocuzione tra le parti apparirebbe di fondamentale importanza e per raggiungere l’obiettivo sarebbe necessario superare le barriere ideologiche e posizioni personali di questo o quel personaggio.

Mi ripeteva il grande Renzo NOSTINI che la lotta politica finisce con le elezioni e dopo si torna a collaborare nel supremo interesse della scherma e di tutte le sue componenti.

Lo so che è un sogno, ma sognare non costa nulla!

Ezio RINALDI

 

16 aprile 2025

FELICE PASQUA e BUONE FESTIVITA'

Cari amici e frequentatori della “PIAZZA”, come avrete potuto notare non mi faccio vivo da qualche settimana, precisamente dal 26 marzo 2025. L’assenza è dovuta principalmente a dei tagliandi che ogni tanto si rendono necessari, soprattutto ad una certa età. Ciò richiede tempo, specialmente in presenza di lunghe liste di attesa per le prenotazioni.
Appena avrò finito riprenderò le pubblicazioni: tanti sono gli argomenti da trattare, in particolar modo gli abusi sessuali nel mondo scherma e una qualche riflessione andrà ancora fatta sulla giustizia sportiva. Per il resto credo sia necessario dare il giusto tempo al nuovo Consiglio affinchè possa conoscere meglio le dinamiche funzionali di tutto il sistema scherma. 
Taluni spifferi d’aria riportano indiscrezioni che se vere non sarebbero piacevoli e non deporrebbero a favore dell’attuale management. Dopo le opportune verifiche avrò modo di essere più chiaro.
Al momento godiamoci i prossimi giorni di festa e lasciatemi esprimere i miei complimenti per il bottino di medaglie conseguito dalla spedizione azzurra ai campionati del mondo giovani e cadetti, disputatisi in Cina.
Ai Cristiani che festeggiano la Pasqua di resurrezione, che sia il bagliore della fede a guidare ogni loro passo ed a riempire l’animo di pace e serenità.
A tutti coloro che professano altre religioni o semplicemente atei auguro giorni pieni di affetto amicizia e solidarietà.
BUONA PASQUA E BUONE FESTE A TUTTI
Ezio RINALDI