21 aprile 2025

SCUOLA MAGISTRALE – A.N.S. E A.I.M.S.


Sono trascorsi tre mesi dalla elezione del nuovo Consiglio Direttivo ed al momento ciò che mi è saltato all’occhio è l’emarginazione di due istituzioni del mondo scherma: l’Accademia Nazionale di Scherma e l’Associazione Italiana Maestri di Scherma.  L’estromissione dei due enti dalla organizzazione dei corsi di formazione pare sia riconducibile al fatto di non essersi schierati con la nuova dirigenza. Se così fosse credo che si sia fatto un grossolano errore: una istituzione non va contro un’altra, ovvero i due enti non avrebbero potuto prendere posizione avversa alla dirigenza uscente e credo che in tutte le organizzazioni sia così. Diverso il discorso se oggi sia l’Accademia che l’Associazione si mettessero di traverso ed andassero contro l’attuale governo federale.

La loro estromissione, ma mi riferisco in particolar modo all’AIMS, si evince da quanto deciso dal Consiglio federale, il quale, a quanto pare, ha costituito la Scuola dei Tecnici Federali, ma probabilmente si tratta della Scuola Magistrale, e la consulta dei tecnici federali. Quest’ultimo organismo lo vedo come un elemento sostitutivo dell’A.I.M.S.

Tutto legittimo: il governo federale nel rispetto delle norme vigenti ha il diritto/dovere di realizzare le politiche ritenute più opportune e comunque inerenti al programma presentato in sede di campagna elettorale. Il sottoscritto, però, essendo un sognatore avrebbe immaginato per l’Associazione Maestri e per l’Accademia un impegno più appropriato, sfruttandone le esperienze e le capacità logistiche, didattiche ed organizzative.

Pertanto riterrei fondamentale ridare all’A.I.M.S. ciò che è sancito nello Statuto federale, magari con rivisitazione ed organizzazione più al passo con i tempi che ne consenta una chiara e funzionale definizione nell’ambito dell’amministrazione federale. Sulla base di tale concetto l’Associazione e l’Accademia dovrebbero: la prima tornare ad essere Organo Tecnico Federale e come tale dirigere la SCUOLA MAGISTRALE, in un tutt’uno con l’Accademia Nazionale di Scherma, organizzando corsi di aggiornamento e formazione, tenere aggiornata la Lista Tecnica Federale e comporre le commissioni d’esame. In tale quadro credo che si dovrebbe tornare ad avere la presenza di un rappresentante dei due Enti in tutte le Commissioni Federali, in particolare nella G.S.A., con diritto di voto. La segnalazione dei quali sarà di competenza dell’A.I.M.S. e dell’A.N.S.

Riterrei opportuna la loro presenza ai lavori del Consiglio ogni qualvolta l’ordine del giorno preveda argomenti che interessino le due organizzazioni.

La Federazione dovrebbe aiutare i Maestri/Tecnici creando un fondo pensionistico a loro favore e ripristinare il contributo per l’attività di Tutor.

Qualora non previsto, dovrebbero essere riattivati i premi in denaro per i tecnici degli atleti vincitori di medaglia ai Campionati Nazionali, Campionati Europei, Mondiali e Giochi del Mediterraneo.

In buona sostanza, se si vuole fare un salto di qualità, una efficace interlocuzione tra le parti apparirebbe di fondamentale importanza e per raggiungere l’obiettivo sarebbe necessario superare le barriere ideologiche e posizioni personali di questo o quel personaggio.

Mi ripeteva il grande Renzo NOSTINI che la lotta politica finisce con le elezioni e dopo si torna a collaborare nel supremo interesse della scherma e di tutte le sue componenti.

Lo so che è un sogno, ma sognare non costa nulla!

Ezio RINALDI

 

2 commenti:

  1. Il relazione all'articolo, del quale mi compiaccio, mi permetto ricordare un vecchio detto:"A cosa servirebbe il potere, se non per approfittarne?
    La storia si ripete.....purtroppo.
    M°Saverio Crisci

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  2. Hai visto, caro Saverio?
    Il "purtroppo" lo devi retrodatare di almeno 20 anni.
    Un abbraccio affettuoso.
    Gaspare Fardella

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