Foto tratta dal Sito della F.I.S. Da sinistra: FABRICINI- VIO-SCARSO-RAMPONI-MANGIAROTTI-VEZZALI-ASPROMONTE |
Una gran bella
giornata per la scherma italiana, vissuta in occasione del convegno nazionale
“Nessuno come noi- Scherma ieri, oggi e domani”, tenutosi a Roma presso il
Salone d’Onore del CONI il 26 ottobre 2015.
Durante il simposio sono state rivissute
le gesta dei nostri più autorevoli schermidori del passato: da Cesare SALVADORI
a Michele MAFFEI passando
da Carola CICCONETTI a Diana BIANCHEDI, ma si è
parlato anche della scherma di oggi e quella di domani, così come previsto dal
programma.
Ha aperto i lavori il Presidente del CONI
Giovanni MALAGO’, esprimendo il suo apprezzamento all’A.N.S.ME.S. per aver
pensato alla scherma quale tema del convegno. Si sono succeduti gli interventi
di Giovanni TORAN – Direttore del Museo AGORA’-, Cesare SALVADORI, Diana
BIANCHEDI, Carola CICCONETTI e Michele MAFFEI. Sono intervenute anche Carola
MANGIAROTTI e Patrizia NOSTINI, portando il ricordo dei loro genitori.
Nella seconda parte del seminario si è
parlato della scherma di oggi e di domani. Tutti i relatori hanno portato alla
luce le loro esperienze sportive e professionali in ambito scherma. Le
conclusioni hanno visto i significativi contributi del Segretario Generale del
CONI FABBRICINI, del Presidente F.I.S. SCARSO e del Presidente dell’A.N.S.ME.S
Gen. RAMPONI. Di particolare rilievo la presenza di Beatrice VIO, fresca campionessa
del mondo paralimpica, della pluri medagliata, nonché Onorevole, Valentina
VEZZALI e di Mauro NUMA. Sarebbe stato bello poter vedere campioni del passato
quali Irene CAMBER (prima medaglia femminile), Antonella RAGNO (avrebbe potuto
parlare anche del padre già campione bi arma), ma anche Giancarlo BERGAMINI e
Antonio SPALLINO. Questi ultimi avrebbero potuto descrivere la scherma senza
l’equipaggiamento elettrico ed ancora perché non chiamare Emma CARMINA che
avrebbe potuto raccontare la grande invenzione del fioretto elettrico? Insomma
tanti nomi eccellenti protagonisti della storia schermistica
erano assenti, tra questi anche Dorina VACCARONI.
Sostanzialmente il convegno mi è piaciuto
anche se avrei voluto sentire qualcosa sulle origini della scherma e come si è
arrivati alla sua codificazione quale sport e il suo inserimento nei Giochi
Olimpici. Sarebbe stato interessante sentire anche come sono organizzate le
società schermistiche di maggiore successo, cioè come sono arrivate alle
posizioni attuali, quali i loro segreti. Non ho sentito, forse mi sono
distratto, di investimenti per il consolidamento dell’attuale ed il
miglioramento nel futuro. Nessun accenno alla comunicazione, sia interna che
esterna, nessun accenno alla fuoriuscita dei nostri migliori tecnici. Credo che
gli interventi per il futuro debbano essere indirizzati verso la promozione e
l’immagine del nostro sport. Ciò implica una migliore comunicazione, sia
interna che esterna al mondo scherma. Insomma mi è piaciuto, ma come dicevo
prima, con un ulteriore piccolo sforzo, si poteva fare di più.
La parte finale del convegno ha visto la
consegna degli attestati e delle medaglie, da parte della Federazione
Internazionale di scherma, per il tramite della Federazione italiana, a quegli
atleti e dirigenti che sono stati inseriti dalla FIE nella "Hall of
Fame" della scherma mondiale: Edoardo Mangiarotti (ha ritirato la
figlia, Carola), Nedo Nadi (ha ritirato il maestro Giancarlo Toran), Giulio
Gaudini (ha ritirato il figlio Stefano), Cesare Salvadori, Mario
Favia (ha ritirato la moglie Annamaria), Giuseppe Mazzini (hanno
ritirato i consiglieri federali, Luigi Campofreda, Vincenzo de Bartolomeo e
Giampiero Pastore), Marcello Baiocco, Mauro Numa, Giancarlo
Brusati, e l'applauditissima, Valentina Vezzali.
Ezio RINALDI