Si sono conclusi, in quel di Rio, i
campionati del mondo a squadre di fioretto femminile e sciabola maschile,
edizione 2016, ed il bottino per l’Italia è assai magro: una sola medaglia –
argento per il fioretto femminile. Quindi non è riuscita a confermare, nelle
stesse armi, quanto i nostri ragazzi avevano conquistato nell’edizione di Mosca
2015.
Chi
ci ha superato ha dimostrato di essere più forte e fin qui nulla di anormale,
può capitare una battuta di arresto. Ciò che preoccupa è che la nazione che l’ha
fatta da padrone è la Russia, la quale raggiungendo un livello pari a quello del
nostro dream team, del fioretto femminile, ci ha mandato un messaggio
chiarissimo. Così come nella sciabola maschile, che, orfana di Montano, si è
dovuta arrendere nei quarti per mano dei Romeni.
Ho sempre considerato queste significative
manifestazioni tappe intermedie per l’appuntamento più importante: le Olimpiadi.
Quindi rimango fiducioso che le due armi, ancorchè monche delle squadre,
sapranno farsi rispettare nella competizione olimpica.
La manifestazione ha visto salire
in pedana per l’ultima volta la più grande fiorettista del pianeta di tutti i
tempi: Valentina VEZZALI, la quale chiude in bellezza
con l’ennesima medaglia. Non voglio citare i numeri di questa straordinaria
atleta, i quali sono stati ampiamente enunciati dalle più autorevoli testate giornalistiche,
ivi comprese radio e TV. Voglio augurarmi che le sia riservato un incarico
prestigioso nell’ambito dello sport italiano: chi più di lei lo merita? L’atleta
jesina ha inorgoglito tutti gli sportivi italiani, rendendoci sempre più fieri
di appartenere ad una terra foriera di artisti, eroi, poeti, santi e navigatori
e da ora possiamo senz’altro aggiungere di grandi atleti.
Sulle pedane brasiliane sono scese in
campo anche gli spadisti e le spadiste. Non è andata molto bene. Nella
competizione femminile ha prevalso la non certo giovanissima Tatiana Logunova: una vecchia conoscenza
della spada mondiale. Le nostre si sono fermate agli ottavi – Fiamingo e
Navarria. Mentre la Siciliana potrà tornare in Brasile in virtù dei punteggi
acquisiti negli ultimi due mondiali, per la friulana la delusione è molto
forte: dopo aver riportato due successi in stagione a Doha e Barcellona
ed essere salita al n. 6 del ranking mondiale dovrà vedere la rassegna olimpica
dalla propria abitazione. La delusione è molto forte, rimanere a casa dopo anni
di sacrificio con allenamenti, vittorie, sconfitte, podi e gioie ed aver
dimostrato di essere una delle più forti al mondo, è frustrante. All’atleta va
tutta la mia solidarietà e la esorto a guardare avanti con la consapevolezza
che il traguardo mancato quest’anno potrà sicuramente essere raggiunto al
prossimo appuntamento olimpico.
Per l’arma, a bocce ferme, si dovrà fare un vero e profondo esame sul suo
fallimento: qualcuno dovrà assumersi le proprie responsabilità.
La spada maschile non ha brillato però torna dal Brasile con la conferma a
livelli mondiali di Enrico GAROZZO, il quale fa ben sperare per le olimpiadi.Ezio RINALDI