Siamo in
periodo natalizio e babbo natale è in giro a distribuire regali ed anche
qualche indiscrezione e tra queste pare ci sia un bel regalo da parte della FIS
per un ex ct.
Sembra che il suo operato sia stato meritevole di un premio (regalo) di un certo rilievo. Non è dato sapere di cosa si tratti, in effetti è una indiscrezione, però quando circolano certe voci poi, nella stragrande maggioranza dei casi, un fondo di verità c’è sempre.
Il regalo consisterebbe nell’assegnargli un incarico per il quale percepirebbe una quota fissa ed una percentuale sulle commesse (sponsorizzazioni?) che riuscirebbe a portare alla Federazione. In pratica potrebbe trattarsi di una funzione simile al broker e che richiederebbe un certo costante impegno, direi giornaliero, quindi una attribuzione per la quale non sarebbe possibile svolgere altre mansioni.
Il problema non è questo bensì l’incompatibilità che, con le leggi in vigore, potrebbe impedire l’assegnazione dell’incarico, ovvero se il ct in questione vestisse una divisa e servisse lo Stato non sarebbe conciliabile l’associazione o lo svolgimento di entrambe le mansioni. Pertanto viene da pensare che dopo tanti anni di distacco dal proprio ente diventa difficile e mal digeribile dover tornare a doveri che comporterebbero la permanenza in servizio per 8 ore consecutive. Insomma, credo che il tutto sia riconducibile all’ottenimento di un distacco, anche retribuito, per permettere al broker di starsene a casa.
Non c’è che dire, se l’indiscrezione fosse vera, sarebbe veramente un bel regalo e tutto ciò in barba ed alla faccia di tanti colleghi che operano per strada, con i rischi ed i pericoli che ciò comporta. Sono, però, fermamente convinto che un Consiglio federale, composto da persone preparate, appronterà una delibera particolareggiata da cui si evinca dettagliatamente l’impegno ed il lavoro dell’incaricato e sia altresì specificata la correlazione della retribuzione connessa all’impegno ed ai singoli risultati.
Quanto sopra al fine di poter individuare, senza dubbio alcuno, la compatibilità dell’incarico con lo status del soggetto.
Si rammenta, infatti, che non trattandosi di una collaborazione tecnica (atleta/tecnico) si andrebbe a finire in una attività extra professionale, la quale non potrebbe, quindi, godere di messe a disposizione della Federazione, così come avviene per gli atleti e per i tecnici.
BUONA NATALE
Ezio RINALDI
Sembra che il suo operato sia stato meritevole di un premio (regalo) di un certo rilievo. Non è dato sapere di cosa si tratti, in effetti è una indiscrezione, però quando circolano certe voci poi, nella stragrande maggioranza dei casi, un fondo di verità c’è sempre.
Il regalo consisterebbe nell’assegnargli un incarico per il quale percepirebbe una quota fissa ed una percentuale sulle commesse (sponsorizzazioni?) che riuscirebbe a portare alla Federazione. In pratica potrebbe trattarsi di una funzione simile al broker e che richiederebbe un certo costante impegno, direi giornaliero, quindi una attribuzione per la quale non sarebbe possibile svolgere altre mansioni.
Il problema non è questo bensì l’incompatibilità che, con le leggi in vigore, potrebbe impedire l’assegnazione dell’incarico, ovvero se il ct in questione vestisse una divisa e servisse lo Stato non sarebbe conciliabile l’associazione o lo svolgimento di entrambe le mansioni. Pertanto viene da pensare che dopo tanti anni di distacco dal proprio ente diventa difficile e mal digeribile dover tornare a doveri che comporterebbero la permanenza in servizio per 8 ore consecutive. Insomma, credo che il tutto sia riconducibile all’ottenimento di un distacco, anche retribuito, per permettere al broker di starsene a casa.
Non c’è che dire, se l’indiscrezione fosse vera, sarebbe veramente un bel regalo e tutto ciò in barba ed alla faccia di tanti colleghi che operano per strada, con i rischi ed i pericoli che ciò comporta. Sono, però, fermamente convinto che un Consiglio federale, composto da persone preparate, appronterà una delibera particolareggiata da cui si evinca dettagliatamente l’impegno ed il lavoro dell’incaricato e sia altresì specificata la correlazione della retribuzione connessa all’impegno ed ai singoli risultati.
Quanto sopra al fine di poter individuare, senza dubbio alcuno, la compatibilità dell’incarico con lo status del soggetto.
Si rammenta, infatti, che non trattandosi di una collaborazione tecnica (atleta/tecnico) si andrebbe a finire in una attività extra professionale, la quale non potrebbe, quindi, godere di messe a disposizione della Federazione, così come avviene per gli atleti e per i tecnici.
BUONA NATALE
Ezio RINALDI
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