Il 1 settembre si sta avvicinando e da quel giorno inizia il nuovo tesseramento per la stagione agonistica 2022/23 e molti sono i genitori che stanno pensando di far cambiare società di tesseramento ai propri figli, con motivazioni più o meno valide, dalla insoddisfazione per i metodi adottati in palestra circa l'approccio con i bambini alla ricerca di soluzioni tecniche per far migliorare il proprio figlio. Non entro nel merito delle ragioni a tali iniziative, posso solo affermare che se decido di portare i miei figli in una palestra perchè facciano sport e pago regolarmente una retta significa che acquisto un servizio e come tale mi devo ritenere libero di andare dove voglio. Questo in linea teorica, in realtà lo sport ha regole, che piaccia o meno, vanno rispettate. L'articolo 17 del regolamento per l'attività agonistica della Federazione Italiana Scherma disciplina tutta la materia, quindi se ci si tessera poi bisogna sottostare alla regolamentazione vigente. Per la mia esperienza, sia di genitore che di ex vice presidente federale e atleta amatoriale, suggerisco ai genitori di specificare al presidente del club se si intende praticare una attività agonistica o ludico sportiva poichè da qui possono essere posti in atto accordi differenti per soddisfare le proprie esigenze. Fatta questa premessa, di seguito trovate l'intero articolo 17 il quale è un pò palloso da leggere però è indispensabile per avere le leve per muoversi in ambito schermistico. Per brevità, riporto anche una sintetica ed esaustiva spiegazione del Maestro Paolo CUCCU,pubblicata su facebook:
"Nel caso l'atleta non abbia ottenuto risultati ove previsto un indennizzo, si cambia liberamente. Il nulla osta per il trasferimento arriva alla società di provenienza, che ha 5 giorni per confermare con o senza il rilascio dei punti. Nel caso non lo faccia, dopo 5 giorni il trasferimento passa d'ufficio, ed i punti vanno alla società di provenienza.
Se c'è un eventuale indennizzo da versare, le situazioni sono 3:
- la società di provenienza non lo richiede, richiede, quindi è tutto come sopra
- la società lo richiede, ma la società ricevente non vuole pagare, quindi il trasferimento c'è comunque, ma non si possono fare gare ufficiali fino a quando non si paga.
- la società di provenienza fa resistenza, la società ricevente paga l'indennità alla federazione e ottiene il trasferimento totale, sarà poi la federazione a versare l'indennità alla società d'origine
In ogni caso non ci si può opporre al trasferimento."