Ci sono due tipi di terrorismo elettorale: quello fatto di attentati
dinamitardi e l’altro di maldicenze, denigrazioni ed atteggiamenti fortemente
ostili. A me riguarda il secondo.
Percepisco, qua e la, segnali, secondo i quali dai toni pacati e civili si possa
passare a scontri sempre più diretti, che determinerebbero un clima elettorale
surriscaldato. Il sottoscritto, candidato in alternativa a Scarso, comincia ad intravedere nei propri confronti una “
campagna denigratoria, condotta dai sostenitori del Presidente, e faccio
riferimento ad una serie di atteggiamenti che i suoi aficionados stanno tenendo in
questi ultimi giorni.
Queste condotte, abbastanza ridicole per la verità, non hanno nessun
fondamento e sono un chiaro segnale di nervosismo, che evidentemente registrano
una concreta possibilità di successo da parte mia.
Si badi bene, non mi faccio illusioni e d’altra parte fin’ora mi sembra di
aver ampiamente spiegato che la mia scesa in campo non si pone come obiettivo
solo la scalata alla presidenza, aspirazione legittima da parte di chiunque, ma
riuscire a ridare un potere contrattuale agli affiliati e tesserati, ovvero
poter dire :”C’è una alternativa”.
I sostenitori del
Presidente vanno affermando che lo scrivente non sarà votato da nessuno e che
anzi avrà difficoltà a trovare il sostegno alla sua candidatura, ed in tale
quadro non avrà nemmeno il sostegno dei Gruppi Sportivi Militari o
militarizzati e quello degli affiliati e
tesserati della regione Lazio.
La meschina campagna denigratoria condotta in questi giorni nei miei confronti e che non accenna a fermarsi (se
questo è l’inizio, figuriamoci più avanti cosa mi aspetterà) da la percezione
della paura del gruppo di Scarso di uscire sconfitto dalle elezioni per il
rinnovo delle cariche elettive per il quadriennio 2013-2016: paura di doversi
misurare con un possibile fallimento, paura di subire il giudizio di una base
che manifesta segni di stanchezza e delusione per una classe dirigente, chiusa
nella sua presunzione e sorda ai veri bisogni delle società, maestri ed atleti.
Cosa ci aspetterà in
questi ultimi mesi di campagna elettorale? Non saprei dirlo, ma spero che i
toni siano sempre civili perché in questo modo passerebbe il messaggio di
un’alta considerazione per la base, che deve scegliere tra i vari candidati
alla Presidenza. Proseguirò con serenità il mio
impegno perché consapevole che questi
episodi di “terrorismo elettorale”, non
influenzeranno i delegati, poiché sono utilizzati
da chi ha a cuore solo la difesa di posizioni di potere e non il bene della
base.
Ho già avuto modo di scrivere
qualcosa nell’articolo “L’elefante ed il topolino” con
il quale ho posto in evidenza il comportamento
di alcuni miei avversari, che hanno in maniera velata minacciato qualche affiliato, ed ho concluso
lo scritto in questo modo: “Ma si rendono conto della loro piccolezza? RINALDI è un uomo solo e nemmeno al Comando, quali pericoli può, quindi,
rappresentare per il colosso federale? E’ proprio vero l’elefante ha paura del
Topolino. Se le cose stanno così agli
affiliati, ai tesserati dico:” SVEGLIATEVI” il potere è vostro, siete voi che
determinate l’ascesa o la caduta degli Dei”.
Pertanto, non vedo la ragione di tale comportamento, soprattutto quando si
è sicuri di vincere. Non credo che Scarso voglia scegliere la strategia del
terrore e di chiedere il voto evocando fantasmi. Penso invece che il buon senso
possa mettere in evidenza un atteggiamento propositivo, serio, rispettoso e
ricco di nuove proposte che possano indicare una nuova via.
Mi sto preoccupando dei miglioramenti da apportare al sistema federale ed
in questo senso ho già preparato la bozza di un progetto da realizzare nel
prossimo quadriennio, con persone nuove
e competenti: guardo ad una politica finalizzata a favorire la crescita ed il coinvolgimento dei giovani a
livello dirigenziale e guardo al futuro con proposte concrete ed operative,
ascoltando soprattutto il pensiero della
Base.