Sembrerebbe,
secondo i rumors del mondo scherma, che tra i nomi proposti per gli allenamenti
azzurrini vi sia una perseverante personalizzazione di chi è il responsabile
della convocazione.
Parrebbe infatti
che, come già successo in altre circostanze di questi ultimi questi anni, vengano convocati tecnici abilitati tali da soli
pochi mesi e con nessuna esperienza, ma facenti parte di una sfera orbitante
nell’area di qualche personaggio molto influente. Tra i fisioterapisti ci
sarebbe un giovane già chiamato in altri allenamenti e gare internazionali, ma
che ancora non ha conseguito il diploma in fisioterapia. Stesso discorso per il
preparatore atletico. I due hanno in comune che fanno parte della società
sportiva in cui il personaggio influente ha degli interessi personali (sembra
che gestisca una struttura messagli a disposizione del Comune della città di
residenza). Cioè due giovani che devono ancora dimostrare la propria capacità,
ma che molto probabilmente servono per pubblicizzare le attività di questo
notabile.
Pensare che gli
atleti, molti minorenni, debbano essere gestiti da un preparatore atletico non in
possesso dei necessari requisiti, accertati dalla Fis, e da un fisioterapista non
ancora diplomato e quindi non idoneo a
ricoprire tale incarico, sarebbe pura follia. Se ciò fosse vero, la situazione sarebbe
preoccupante perché verrebbe messa in discussione la serietà di quella che è e rimane, la più
medagliata Federazione sportiva.
Susciterebbe
molte perplessità l’elenco dei nominativi dei giovani convocati in quanto tra
essi vi sarebbero alcuni che orbiterebbero nell’area del notabile. Sembrerebbe anche
che qualcuno di questi giovani, dopo aver conseguito un titolo italiano in una
categoria del GPG, non abbia fatto null’altro, escluso i Campionati del
Mediterraneo, ai quali parteciperebbero atleti di mediocre livello tecnico.
Siamo nel
campo del si dice e non si dice, ma a mio avviso la figura del responsabile
delle convocazioni dovrebbe essere quella di un talent scout e non uno che utilizzando
il ruolo rivestito favorirebbe gli atleti orbitanti nella propria sfera,
creando le condizioni affinché emergano rispetto ad altri: come per qualcuno
che da diversi anni viene convocato e quindi protagonista delle gare
internazionali, anche senza risultati. Ovviamente, alla lunga, questi arrivano anche
perché nel settore giovanile è molto facile scoraggiarsi sapendo di non avere
possibilità perché lo sguardo è rivolto in altra direzione, ovvero certe
convocazioni sarebbero decise sulla base
di sensazioni personali e non su dati oggettivi.
La conferma
di tale condotta sembrerebbe data dalla decisione di convocare atleti da
portare a Londra senza tener conto dei risultati conseguiti da altri,
superiori a quelli chiamati. In tale quadro al fine di preservare detti atleti sarebbe stata annullata una importante
gara internazionale, tutto ciò a danno di quegli esponenti che avrebbero avuto
certamente la possibilità di fare risultato.
Le voci che
mi giungono riferiscono che se Scarso vuole vincere le prossime elezioni deve
farlo portando avanti una politica meritocratica e trasparente, abbandonando le
logiche arroganti che hanno caratterizzato le scelte finora fatte. Comunque una
riflessione sull’argomento sarebbe non solo opportuna ma assolutamente
necessaria.
Alla
prossima
Ezio RINALDI
Il problema della meritocrazia attanaglia questo paese fino a soffocarlo. La meritocrazia in italia non esiste, e non esiste soprattutto perchè non conviene a nessuno che esista. Meritocrazia significa principalmente lavoro, sudore, passione, rischio, idee, lealtà, tutti valori che sono stati ampiamenti scambiati con compromesso, sopraffazione, prepotenza, raccomandazione, voto di scambio.
RispondiEliminaIn Italia vige il motto "Do ut des", e va bene così.
La scherma non è che una parte di questa società, incacrenita come il resto del tessuto sociale del nostro paese, ancorata su schemi che risalgono agli anni '30 del secolo scorso e dai quali non intende staccarsi.
Ci sono nelllo staff della nazionale under20 dei fisioterapisti ancora non diplomati come tali? in passato ci sono stati "maestri" non ancora in possesso di tale qualifica, eppure nessuno si è scandalizzato od a sollevato il benchè minimo dubbio a riguardo, nemmeno una questioncina morale.
Per primo non ha sollevato nessun problema l'Accademia Nazionale, l'ente preposto al rilascio di questi titoli. Nulla disse l'AIMS, quella che vorrebbe essere la rappresentanza sindacale dei tecnici, ma come può rappresentare dei diritti quanto davanti a queste cose tace? Nessuna voce si levò nemmeno dal rappresentante dei tecnici o degli atleti del CF......il silenzio.
Perchè alla fine in Italia conta più il pedigree come atleta che il percorso magistrale, le conoscenze e gli anni di gavetta. Un forte atleta la gavetta la salta proprio, ed a dispetto di ogni titolo accademico comincia la sua carriera magistrale subito dal massimo, la dove un comune mortale non può aspirare ad arrivare mai. Non per mancanza di merito, ma per mancanza di appoggi politici.
Vogliamo il merito nella scherma? stabiliamo delle regole prima di tutto morali. Stabiliamo che chi lavora con la federazione non può lavorare al di fuori di essa. Stabiliamo che lo staff della nazionale sia un gruppo di maestri ammesso trameite bando, con scadenza del mandato chiara e contrattualizzata. Poniamo che sia un gruppo tecnico su cui la federazione investe con corsi di aggiornamento, e non solo schermistico ma a 360°. Magari facciamo che la federazione per finanziare questa formazione di alto livello rinunci a qualche inutile trasferta tipo Beirut....Facciamo che hai ragazzi da oggi siano date regole certe per accedere ad un gruppo d'elite come quello della nazionale, lasciando ai maestri il compito di affinare un lavoro grazie a conoscenze superiori. Facciamo che da oggi lo sport torni a dare la parola ai risultati, intendo quelli delle gare non quelli delle elezioni.
Sempre a proposito di meritocrazia....
RispondiEliminahttp://www.youtube.com/watch?v=v7-4uAnK5yE
Ci sono alcune imprecisioni nel tuo commento ed al fine di evitare facili critiche chiarisco quanto segue:
RispondiElimina1. Per essere convocati agli allenamenti o quali accompagnatori alle gare di coppa del mondo e comunque gare internazionali nella veste di tecnico è condizione essenziale il possesso del diploma di Maestro di Scherma. Gli stessi Commissari d'arma devono possedere il titolo anzidetto;
2. L'A.I.M.S., sotto la presidenza TORAN, pretese ed ottenne dalla F.I.S. (allora Presidente DI BLASI)che tutti coloro i quali venivano convocati in qualità di tecnici possedessero il titolo di Maestro di Scherma.
A tale proposito vale la pena ricordare che per investire della carica di C.T. Andrea Magro ed altre due persone, in questo momento non mi sovvengono i nomi, questi dovettero sostenere l'esame per il conseguimento del titolo e solo dopo fu consentito la stipula del contratto.
Per quanto riguarda i fisioterapisti, la mia non è stata una affermazione bensì una supposizione, tanto che il mio post è tutto al condizionale. E' evidente che conosco nomi e cognomi di atleti, maestri e fisioterapisti convocati, dei quali so anche a quali società appartengono. Fare nomi è sempre antipatico e quindi non ne ho fatti: se la FIS lo ritiene può fare delle indagini finalizzate all'accertamento del possesso dei titoli da parte dei convocati ai vari allenamenti. Posso però testimoniare che quando le convocazioni sono a cura del medico federale queste sono fatte sulla base di un elenco approvato dalla FIS. Cosa diversa se per gli allenamenti azzurrini sono effettuate tutte (atleti, maestri, preparatori atletici e fisioterapisti) dal resposabile di settore, allora può sicuramente scapparci la convocazione clientelare.
Infine sono assolutamente d'accordo sullo stabilire delle regole, criteri e paramentri che tutti devono rispettare.
Ezio RINALDI
Caro RINALDI, il mio sarà un commento breve e, spero, pungente... sotto forma di semplice domanda... Le scelte della dirigenza Federale a favore di persone "fresche di studi", sono forse giustificate da una lungimiranza quasi chiaroveggente?
RispondiEliminaP.S. i nomi dei prescelti, "probabilmente" fornirebbero la prevedibile risposta...
Pinturicchio
Caro Pinturicchio, non ti so dire se le scelte della Dirigenza Federale a favore di persone fresche di studi siano giustificate da lungimiranza, quel che so è che molto spesso i responsabili delle convocazioni propongono dei nomi sui quali il CDF non approfondisce, fidandosi delle capacità di chi le fa fatte. Pertanto capita che vengano inseriti nominativi per puro clientelismo. Per quanto riguarda i nomi dei prescelti sono del parere di non pubblicarli fino a quando non mi venga data la lettera di convocazione. Come puoi ben capire a me non arrivano più: proverò a vedere se le convocazioni sono state pubblicate su federscherma, in caso affermativo non avrò difficoltà a pubblicarli su questo blog.
RispondiEliminaEzio RINALDI
Egregio Rinaldi.
RispondiEliminaRitengo sia chiaro a tutti di chi stiamo parlando. Non conosco le convocazioni ma considerando l'atteggiamento del passato non mi stupirei. La cosa grave è che tutti sanno e nessuno parla. La Tv siciliana in un video su YouTube evidenzia come Avola sarebbe stato penalizzato perché di Modica. Fermo restando la piena stima e solidarietà al simpatico e talentuoso atleta siciliano, parlare di penalizzazione quando da Modica arrivano, l'addetto stampa e numerosi, nmerosi, altri dipendenti e collaboratori federali...forse esageriamo. Anzi evidentemente proprio perchè Modica è sovraesposta, il povero Avola ha dovuto pagare una scelta politica pre elettorale.
Ritornando al personaggio meridionale in questione, già al suo primo mandato, fu "allontanato" perchè attuava un sistema dittatoriale e lo stesso Tagliariol nella sua intervista al Corriere della sera di qualche anno fa, sottolineava cose che se rilette sembrano una premonizione, un presagio.
Non dimentichiamo che come Avola anche Quodamcarlo avrebbe meritato Londra o quanto meno, Legnano per giocarsi le Olimpiadi.
L'atteggiamento del CT andrebbe analizzato a 360gradi e sono certo che anche un disattento e servile Consigliere Federale capirebbe che queste scelte oltre ai voti delle società legate a lui, non porta, anzi spesso per vincere una guerra bisogna rinunciare a qualche alleato scomodo.
Lei parla di voci, io le dico che negli ultimi mesi, più che voci sono proteste, sono stati di nervosismo, sono sensazioni di impotenza, sono come il virus nascosto che attende il momento di debolezza per far scatenare una malattia. Si fidi, Rinaldi, il movimento di dissenso in Italia è ampio, c'è paura per i metodi "..." di chi comanda, ma si attende per uscire. Scarso sa che il virus c'è e che lui non ha saputo capire dai sintomi che la situazione è grave, quando esploderà sarà troppo tardi per lui e dovrà dire grazie a quel personaggio che ha "personalizzato" tutto.
Concludo, vede Rinaldi, la geografia delle 3 armi in Italia è chiara, ma si sottovaluta che una delle 3 è la più diffusa e che gran parte delle società fanno solo quella, quindi il ruolo di 'comando' in quella è fondamentale e deve essere trasparente, non si possono decidere le cose e costruire le regole per realizzarle. Ci vuole equilibrio e trasparenza.
Continui cosi!!!
Avola non è stato penalizzato perché di Modica: se così fosse ci sarebbe da piangere, direi piuttosto che il CT Cerioni abbia fatto delle scelte, forse discutibili ma le ha fatte lui e se ne assume la piena responsabilità. La cosa che invece mi ha lasciato di stucco è sapere che per scegliere il terzo individualista bisognava attendere gli esiti dell'Europeo: risultato tutti sono andati più o meno male, e sono sicuro più per la tensione che per calo fisico o tecnico.
RispondiEliminaIl personaggio a cui fate riferimento fu esonerato al suo primo incarico perché gli sfuggi di mano la situazione e non perché fosse un dittatore: allora usava più la carota, ma ciò non bastò perché gli atleti erano contro di lui. Probabilmente l'inesperienza gli giocò un brutto tiro.
Per quanto riguarda le scelte fatte attualmente non le voglio commentare: lo fate già voi.
Sul problema vedo che siete particolarmente duri ma vi inviterei ad essere più moderati, tanto per ora non si può fare niente: vedremo dopo l'Assemblea elettiva.
Comunque sappiate che l'omertà non porta da nessuna parte e bisognerebbe avere il coraggio di parlare pubblicamente e non mi riferisco a voi in particolare, che comunque una certa denuncia la state facendo, ma a tutti quei Presidente, Maestri, atleti ed arbitri che per un piatto di lenticchie, e nemmeno tanto pieno, subiscono e fanno subire questo stato di cose.
Infine, attenzione al movimento di dissenso, potrebbe essere fatuo e quindi finto. Comunque ancora pochi mese e sapremo tutto.
Personalmente ci ho messo la faccia, sperando di rendere un servizio al mondo della scherma.
Ezio RINALDI