Da più parti (Campania e Piemonte
in particolar modo) mi giungono messaggi
catastrofici circa l’avventura che il sottoscritto, unitamente ad alcuni amici,
intende affrontare. L’avventura ovviamente si riferisce alla corsa per
l’elezione alla Presidenza Federale. Il tenore di detti messaggi è pressappoco
lo stesso che mi accompagna da quando ho deciso di essere l’alternativa
all’attuale presidente e cioè:”…ma dove va, chi lo sostiene, ….ne farà un sol boccone”. Ci si dimentica che
l’elezione del presidente e dei consiglieri avviene in forma segreta e che nel
gabbiotto ci vanno i delegati senza essere accompagnati, pertanto nessuno può
ipotizzare cosa può accadere. Però tutto serve a fare propaganda, pro o contro
e in questo caso contro il sottoscritto. Essa può essere fatta per diffondere
un pensiero, una idea oppure per pubblicizzare un prodotto o ancora se stesso.
Può essere fatta con falsa informazione per denigrare o per condizionare
l’altrui pensiero. Ma vediamo di spiegare bene il significato di tale
sostantivo.
La propaganda è
“l'attività di disseminazione di idee e informazioni con lo scopo di indurre a
specifiche attitudini e azioni”; il "conscio, metodico e pianificato
utilizzo di tecniche di persuasione per raggiungere specifici obbiettivi atti a
beneficiare coloro che organizzano il processo". In antitesi alla
propaganda dovrebbe essere la pura e semplice esposizione dei fatti, della
realtà nella loro completezza. Qualora nell'esposizione i fatti siano esposti
in modo incompleto, travisati o siano aggiunti particolari inesistenti si parla
di propaganda fraudolenta (è il caso in questione). L'uso della propaganda in
modo fraudolento è dannoso per la libera e naturale formazione dell'opinione
personale e pubblica e il danno poi si riflette sulla persona stessa e sulla
società. Casi meno estremi ma non meno dannosi di propaganda fraudolenta sono
quelli volti all'arricchimento di pochi "eletti" a discapito
dell'impoverimento delle masse, rese miopi da una propaganda fatta di promesse
non mantenute. In questo caso i leaders, con un sapiente uso dei sondaggi,
conoscono quali sono i desideri e i bisogni delle persone, promettono loro di
esaudirli, ma poi nei fatti compiono azioni atte ad esaudire i loro propri
desideri, spesso in antitesi con i desideri delle persone, danneggiandole. Il
successo della propaganda fraudolenta necessita di una efficace censura sui
fatti esposti, altrimenti essa sarebbe facilmente smantellata. La presenza di
una situazione di censura è un pesante indizio di una propaganda fraudolenta in
corso. La propaganda ha la capacità di esaltare e rendere più importanti i
sogni, i pensieri, i desideri rispetto alla realtà dei fatti, facendo spesso
uso di simboli in modo da indurre le persone a far coincidere l'obiettivo della
propaganda con i simboli utilizzati, anche quando talvolta in realtà fra loro
non c'è nessun nesso.
I propagandisti (i
latori dei messaggi) cercano di cambiare il modo in cui la gente comprende una
questione o una situazione, allo scopo di cambiarne le azioni o le aspettative,
in un modo che sia quello auspicato dal gruppo di interesse. In questo senso,
la propaganda serve come corollario alla censura,
nella quale lo stesso scopo viene raggiunto, non attraverso false informazioni,
ma prevenendo la conoscenza di informazioni vere. Ciò che rende la propaganda
differente da altre forme di controllo è la volontà del propagandista di
cambiare l'orientamento delle persone, attraverso la diffusione di false informazioni e la generazione di uno
stato di confusione, piuttosto che tramite la
persuasione e la comprensione.
In senso ancor più
stretto la propaganda si riferisce solo alle informazioni false che hanno lo
scopo di rassicurare la gente che già ci crede. L'assunto è che, se la gente
crede in qualcosa di falso, sarà costantemente assalita dai dubbi. Poiché
questi dubbi sono spiacevoli (vedi dissonanza cognitiva), la gente è
desiderosa di estinguerli, e quindi ricettiva alle rassicurazioni di chi è al
potere. Per questo motivo la propaganda è spesso indirizzata a coloro i quali
già simpatizzano con il potere.
La propaganda può essere
classificata in base alla fonte:
la propaganda bianca arriva da una fonte chiaramente identificabile;
- la propaganda nera pretende di
arrivare da fonte amica, ma in realtà è dell'avversario;
- la propaganda grigia pretende di
arrivare da fonti neutrali, ma in realtà arriva dall'avversario.
Numerose tecniche vengono
usate per creare messaggi falsi ma persuasivi. In molte di queste tecniche si
possono trovare anche falle logiche, in quanto i propagandisti usano
argomenti che, anche se a volte convincenti, non sono necessariamente validi.
Ci sono delle tecniche di produzione della
propaganda, tra queste:
- Effetto gregge: L'effetto gregge o l'appello alla
"vittoria inevitabile" cercano di persuadere il pubblico a
prendere una certa strada perché "tutti gli altri lo stanno
facendo", "unisciti alla massa". Questa tecnica rafforza il
naturale desiderio della gente di essere dalla parte dei vincitori. Viene
usata per convincere il pubblico che un programma è espressione di un
irresistibile movimento di massa e che è nel loro interesse unirsi. La
"vittoria inevitabile" invita quelli non ancora nel gregge a
unirsi a quelli che sono già sulla strada di una vittoria certa. Coloro
che sono già (o lo sono parzialmente) nel gregge sono rassicurati che
restarci è la cosa migliore da farsi.
- Ottenere disapprovazione: Questa tecnica viene usata per portare
il pubblico a disapprovare un'azione o un'idea suggerendo che questa sia
popolare in gruppi odiati, temuti o tenuti in scarsa considerazione dal
pubblico di riferimento. Quindi, se un gruppo che sostiene una certa
politica viene indotto a pensare che anche persone indesiderabili o
sovversive lo appoggiano, i membri di tale gruppo possono decidere di
cambiare la loro posizione.
- Stereotipizzazione o Etichettatura: Questa tecnica tenta di
far sorgere pregiudizi nel pubblico etichettando l'oggetto della campagna
propagandistica come qualcosa che la gente teme, odia, evita o trova
indesiderabile.
- Individuare il Capro espiatorio:
Colpevolizzare un individuo o un gruppo che non è realmente responsabile,
alleviando quindi i sentimenti di colpa delle parti responsabili o
distraendo l'attenzione dal bisogno di risolvere il problema per il quale
la colpa è stata assegnata.
- Parole
virtuose: Sono parole
appartenenti al sistema di valori del pubblico, che tendono a produrre
un'immagine positiva quando riferite a una persona o a un soggetto. Pace,
felicità, sicurezza, guida saggia, libertà, ecc., sono parole virtuose.
- Slogan:
Uno slogan è una breve frase a effetto che può includere la
stereotipizzazione o l'etichettatura.
Ho
citato solo alcune tecniche di propaganda, quelle che più si attagliano al
momento attuale ed adottate nei confronti del sottoscritto e del gruppo che mi
accompagna, ma la letteratura è piena di spiegazioni e citazioni di personaggi
importanti sull'argomento, basta fare una ricerca e ci si fa una cultura.
Sono
convinto che il mondo della scherma, nell’ambito della segretezza dello scrutinio, sappia giudicare ed analizzare, senza condizionamenti, i programmi che i
candidati alla vittoria finale vorranno proporre.
Ezio
RINALDI
aro Ezio il parlare senza avere il coraggio di farlo pubblicamente dimostra di che pasta sono fatti i detrattori del gruppo che ti sostiene,inoltre se ce ne fosse bisogno bisognerebbe ricordare una cosa a questi signori che la volta precedente pur non avendo avversari il sig.Scarso ha ricevuto circa 50 voti contrari considerando le schede bianche le nulle e gli aventi diritto al voto che non si sono presentati,costoro prima di spargere letame ferebbero meglio a considerare che questa volta il sig. Scarso un avversario ce la e come giustamente ai fatto notare che nel segreto dell'urna le cose saranno senzaltro differenti da quel che vanno dicendo in giro e senza scordarsi che ormai la gente e stanca delle false promesse di questi signori, inoltre vorrei far presente che alcuni di loro dopo una campagna fatta contro l'attuale Presidente all'improvviso si sono ravveduti e sono tornati sotto l'ala protrettrice del Presidente ,la domanda è lo hanno fatto perchè veramente si sono accorti di aver sbagliato oppure gli è stato promesso qualcosa ,tipo lo scanno di consigliere signor si oppure qualche altra cosa? il tempo signori e galantuomo e verranno fuori tutte le verità ,mentre lei ha avuto il coraggio morale di dimettersi con un anno di anticipo dimostrando che non è assolutamente attaccato alla poltrona cordiali saluti un suo sostenitore.
RispondiEliminaCaro Anonimo, a me non interessa del cambio di opinione o di casacca di questo o quel personaggio. Ravvedersi(!)o ripensare alle proprie posizioni è un atto legittimo, pertanto è solo un fatto di coscienza, ma al tempo stesso non mi va neanche di passare per vittima. Io mi limito a denunciare certe gratuite affermazioni, che tendono a condizionare l'elettorato. D'altra parte ognuno fa il suo gioco: il mio è quello che si legge nel blog, cioè cercare di stabilire una via di comunicazione con la base. A questo riguardo non ho difficoltà ad ammettere che a fronte di migiaia di cliccate pochi sono gli interventi, mentre tante sono le e-mail private che giungono alla mia posta elettronica. Mi auguro che presto anche quelli che mi scrivono privatamente possano uscire allo scoperto e dare così un sostegno alla causa.
RispondiEliminaEzio RINALDI
"Caro Ezio il parlare senza avere il coraggio di farlo pubblicamente dimostra di che pasta sono fatti i detrattori del gruppo che ti sostiene..." Come del resto firmarsi anonimo no? :-0 Anonimo 2 la venedetta
RispondiEliminaGentile Rinaldi,
RispondiEliminanon conoscevo del suo blog e della sua possibile candidatura alla presidenza della Federscherma. Amici comuni del mondo della scherma, sono un ex schermitore, hanno posto un link su facebook. Spero che questo spazio sia nei prossimi mesi un luogo di confronto leale e democratico. Nessuno, infatti, vuole togliere agli altri, ma solo contribuire al miglioramento nel governo dello sport che tutti amiamo. In bocca al lupo
nicola campoli
napoli
Sono onorato della Sua visita, io La conosco per il tramite di altre persone. So che in passato ha riservato molto tempo al nostro sport (è stato anche Presidente del Comitato regionale Campano?), poi la Sua professione di magistrato (è così?) non Le ha consentito di dedicarsi con lo stesso impegno alla scherma. Credo che Lei si sia informato sul sottoscritto e ne avrà ricavato molti difetti e pochi pregi, tra questi c'è la capacità di accettare le critiche, anche quelle più dure perchè attraverso esse si può solo crescere, anche ad età matura. Questo blog sarà sempre aperto al confronto, in particolar modo se ciò avviene con persone che si firmano. Per mia decisione ho accettato, se fatti in forma rispettosa, interventi anche anonimi: h'ho fatto perché oggi esporsi vuol dire essere penelizzati, con questo ho inteso dare voce anche ai deboli.
RispondiEliminaGrazie per il Suo intervento e le auguro una buona giornata,
Ezio RINALDI
Non sono io, ma mio fratello Enrico.
RispondiEliminaLa seguiró attraverso il suo log.
ncampoli
Rimane un piacere e un onore. Grazie per la Sua vicinanza.
RispondiEliminaEzio RINALDI
Ci viene da sorridere a pensare che tali "critiche" vengono da regioni che da anni esprimono dirigenti e tecnici servili. Non vogliamo scendere in particolari facendo precisi riferimenti, però basta leggere alcune convocazioni, non solo di tecnici non all’altezza, soprattutto nell’U.20, ma anche di preparatori atletici e fisioterapisti. Una filosofia radicata nella cultura di certi personaggi viventi in quelle zone. Quindi più che propaganda il loro è 'opportunismo'.
RispondiEliminaDiciamo che l’attuale periodo federale è caratterizzato da un certo personalismo politico, che porta a mortificare la parte tecnica ed agonistica, ovvero i risultati.
Le citate regioni, pur esprimendo meno rispetto alle altre, sono sotto l’aspetto politico, molto più potenti. Peraltro una di esse pur manifestando un maggior tasso tecnico-agonistico nella sciabola ha molto più potere nella spada.
Concordiamo con lei quando dice che nel segreto dell'urna le cose cambiano, si perché è ora che la gente capisca come i poteri troppo 'longevi' portano alla dittatura, e l'attuale Consiglio lo ha già dimostrato, basti vedere le presenze siciliane tra i dipendenti e collaboratori Fis e l'atteggiamento di alcuni tecnici nelle citate armi.
Ci auguriamo che il mondo della scherma sappia capire, che Rinaldi non è certo il nuovo (ci consenta la precisazione ma siamo in democrazia e sono certo lei non censura questo) ma è l'alternativa e quindi già per questo valida. Una alternativa che presto, ci auguriamo, ci presenterà un programma e soprattutto la squadra con la quale vorrà realizzarlo, perché anche questo è fondamentale. Presidente esperto si ma facce nuove in Consiglio e negli organici. Entusiasmo e voglia di capire che i tempi d'oro sono finiti e che i minori mezzi finanziari a disposizione richiederanno ulteriori sacrifici ed in tale ottica è necessario reperire risorse che aggiunte a quelle del CONI consentano una programmazione e pianificazione delle attività, in aderenza ai tempi che viviamo.
Alla prossima e vada avanti convinto che più gli avversari sono 'cattivi' e più sono preoccupati.
Caro Anonimo, sono uno di quei tecnici di una delle regioni che la fa sorridere.
RispondiEliminaMi permetta subito di dirle che lei rappresenta quel becero modo di esprimere la propria legittima opinione, fatto di accuse ed insulti tirati nel mucchio, lasciando ovviamente per se l'anominato, non tanto per evitare rappresaglie personali, ma per non dovere subire quelle giuste conseguenze che certe calunnie meriterebbo. Insomma quel modo vigliacco di scrivere tipico di chi prima di tutto ha paura di assumersi le sue responsabilità.
Chi siano questi "dirigenti e tecnici servili" non ne ho idea in senso generale, visto che il Piemonte è da decenni che non esprime un qualche dirigente federale, quanto al servilismo le vorrei ricordare che la famosa denuncia al presidente Scarso che lo portò a quella breve inibizione dai ruoli federali partì proprio da un tesserato di Torino. Alla faccia del servilismo!
Il tecnico della U20 so benissimo chi sia, ma mi piacerebbe che fosse più preciso nelle accuse, quale sarebbero esattamente i suoi demeriti che lo renderebbero inidoneo al suo ruolo?
Abbiamo capito che lei è dalla parte del candidato che gestisce questo blog, anche se dalle sue parole traspare più a voglia di votare "contro" a priori che non quella di sostenere convintamente un candidato, ma mi creda che con questo articolo non le ha fatto assolutamente un favore, anzi.