UN GRUPPO DI AMICI MI SCRIVE
“Siamo un
gruppo di suoi sostenitori e siamo indignati
per quello che accade, ci auguriamo che lei
possa aiutarci a dare risalto a quello che succede.
LE REGOLE QUESTE SCONOSIUTE: Le
regole ci sono e dovrebbero essere rispettate.
Caro Rinaldi Lei, in precedenti
articoli, ha segnalato di un giovane
ragazzo aspirante fisioterapista convocato agli azzurrini di spada ma senza
laurea e senza esperienza specifica . Sulla vicenda si registrò la sua
perplessità e di tanti noi genitori e dirigenti, in sintesi si ragionava
sull’opportunità che un minorenne dovesse essere affidato alle cure di un
giovane senza titoli di studio specifici:
alla fine il nome fu sostituito.
Non sappiamo se le regole siano state
aggirate\eluse ma alla luce delle convocazioni effettuate qualcuno deve aver pensato
che la base dell’intero
movimento sportivo sia ingenuo o sprovveduto. Infatti, successivamente il
predetto 'giovane', evidentemente nelle grazie del notabile al quale Lei ha
fatto riferimento nel Suo post, era presente a Formia (forse è stato
reintegrato? E a che titolo e con quale
incarico?) lavorando con i nostri atleti ed è stato ben contento di mostrarlo,
attraverso foto su facebook.
Non è una cosa personale, ma una
questione di principi. Allora chiamiamo maestri non diplomati o atleti non
tesserati, o giornalisti addetti stampa senza titoli (forse è già successo? ) o
cronisti web tv senza titoli (anche questo forse è già successo? ), non so se le le attuali regole federali lo consentono ma
credo che comunque ragioni di opportunità consiglierebbero atteggiamenti
quantomeno più prudenti e rispettosi delle professionalità acquisite. In ogni
settore della vita pubblica e privata si chiedono sempre più specializzazione specifica e trasparenza nei comportamenti,...spero che
presto terminino queste anomalie e retaggi del passato.
Inoltre, ci piace
notare come il CF abbia saputo vedere il bicchiere mezzo pieno anche quando questo è totalmente
vuoto. Ci riferiamo ai risultati olimpici.
Da più parti è stato
sottolineato come il giudizio positivo non sia legato esclusivamente al numero
delle medaglie conquistate, quanto alla capacità della scherma italiana di
giungere all'appuntamento olimpico con atleti assai competitivi. “Anche chi
non è salito sul podio - è stato sottolineato nel corso del dibattito in
seno al consiglio - si è rivelato essere competitivo e questo è un risultato
da non sottovalutare”.
Cosa significa? Si
riferisce forse all'unica arma che non ha portato medaglie, ma che vede il Ct
in discussione? Preme ricordare che il
settore spada ha fallito non c’è altro da aggiungere. Per quanto riguarda la
sciabola, in un contesto generale pur non brillando, alle Olimpiadi ha fatto la
sua parte. Però anche in questo settore non tutto fila liscio, ma finché si
vince va bene.
Vogliamo ricordare che
è la prima volta da Seoul 88 (se non ci sbagliamo) che la Spada non porta
medaglie olimpiche. Anzi meglio dire che non ci sono state medaglie ad Atene
2004 e Londra 2012, in entrambi i casi il responsabile era la stessa persona.
Adesso si dice che lo
stesso non è messo in discussione perché ha creato un 'movimento'. Certamente
lo ha creato, ma nell’ambito del suo entourage, visto che il preparatore
atletico, il fisioterapista, due atleti e un tecnico, convocati nel giro U20, collaborano
ed appartengono a club molto vicino al responsabile delle convocazioni.
La nostra non è una
crociata contro detto personaggio, anche se qualcuno di noi, ne ha ben motivo,
ma riteniamo che la gestione di questa Federazione con tutta la sua dirigenza,
si possa identificare con il selezionatore e come lei stesso ha scritto, basta
leggere le affermazioni di Tagliariol al Corriere di qualche anno fa, per
capire perché.
Spero che Lei possa segnalare il tutto e fare da cassa
di risonanza .
Dovremo cercare di risvegliare la
nostra coscienza “civica” di sportivi in
primis, di addetti ai lavori e di
appassionati di scherma.
Buon lavoro, siamo sempre con Lei.”
Nel post MERITOCRAZIA E
TRASPARENZA segnalavo qualche anomalia nelle convocazione degli azzurrini in
merito a fisioterapisti non abilitati all’esercizio della professione e della
presenza di alcuni atleti che forse non meritavano di essere inseriti
dell’elenco dei convocati. Ricevo ora la su esposta e-mail sulla mia posta privata
dalla quale emerge che quanto segnalato non ha sortito effetto. Ritenendo che
la FIS non possa incappare in errori del genere, pubblico su queste pagine la
predetta e-mail non già perché si pensi che il sottoscritto voglia dimostrare
di non censurare nessuno, tantomeno eventuali rimostranze o segnalazioni varie,
ma quale ulteriore contributo a fare chiarezza.
La segnalazione giunge da anonimo,
ma ho voluto comunque darle voce, nella speranza che, al di la dell’anonimato,
se vi sono state delle convocazioni o
altre azioni non giustificabili sia posto rimedio.
Ciò detto sono propenso a credere
che il giovane in argomento fosse presente agli allenamenti azzurrini quale
“apprendista” e come tale seguito dai/dal fisioterasti/a titolare. Qualora
invece sia stato trovato un escamotage per aggirare le regole allora non sono
d’accordo, condividendo in pieno il contenuto della precitata e-mail.
Non voglio addentrarmi, per il
momento, nei meccanismi che determinano o contribuiscono alla formulazione
delle convocazioni, ma voglio, brevemente esternare il mio pensiero sui
risultati di Londra.
In tale contesto non mi interessa
parlare di bravura di questo o quel commissario ma mi preme evidenziare che in un
mio precedente post ho elogiato i nostri ragazzi, sia i vincitori sia coloro
che non sono riusciti ad arrivare a medaglia, però una analisi fredda, fatta di
percentuali l’ho elaborata e posso affermare che:
dal 1992 al 2012 sono state vinte
dalla scherma n.36 medaglie olimpiche, di cui:
1.
n. 24 dal settore fioretto (n. 17 dal fioretto
femminile) 66,66%;
2.
n. 7 dal
settore sciabola (tutte maschili) 19,19%;
3.
n. 5 dal
settore spada (n. 1 dalla sp.f.) 13,88.
Da quanto sopra emerge che la
costante dominante è il Fioretto, soprattutto quello femminile. Le altre armi
si inseriscono a rotazione e quindi saltuariamente. Nell’era Di Blasi la spada
maschile si è confermata in due olimpiadi consecutive (1996 – 2000).
Pertanto si può affermare che
negli ultimi 8 anni solo il compianto Carnevali aveva costruito qualcosa,
riportando sia il settore maschile che quello femminile ai massimi livelli
internazionali. Conseguentemente emerge un regresso in tale settore e
parzialmente nella sciabola, soprattutto femminile nel quale non siamo mai
riusciti ad imporci se non sporadicamente. Tutto questo nonostante le ingenti risorse
finanziarie impiegate (tra sciabola e spada oltre 3 milioni di euro in 4 anni.
In tale cifra è compreso tutto: partecipazione all’attività agonistica
internazionale; allenamenti e compensi allo staff).
Credo che le affermazioni
riportate circa il presentarsi alle olimpiadi con atleti competitivi non possano essere definite “risultato da non sottovalutare” poiché la scherma italiana è sempre
stata competitiva, talché sono del parere che il bicchiere sia da ritenere
traboccante per il fioretto, abbastanza pieno per la sciabola e quasi vuoto per
la spada.
Ezio RINALDI