Quale maestro di scherma ho a cuore tutte e tre le
armi, senza preferenza alcuna, tuttavia considerato i risultati dei mondiali di
KAZAN osservo un certo regresso della sciabola, non ancora preoccupante ma se
non si programmano opportuni interventi rischia di entrare in crisi. Pertanto una
rivisitazione in termini organizzativi e tecnici è quanto mai opportuna.
Non volendo assolutamente mettere in
dubbio la serietà del lavoro svolto dallo staff tecnico punto il dito sulla
organizzazione, che poi inevitabilmente coinvolge anche l’aspetto tecnico. In
tal senso voglio fornire un contributo di idee che possa concorrere a
riportarla alle posizioni che le competono.
Prendo spunto dalla bella iniziativa
federale, che ha organizzato un campus di spada
presso le strutture della polizia penitenziaria (Fiamme azzurre). L’idea è senz’altro eccellente e ho letto con
piacere che sarà potenziata negli anni, affinché la specialità abbia la
possibilità di far crescere giovani atleti, meritevoli di considerazione:
plaudo a tale iniziativa e mi congratulo con la Federazione per averla
promossa. Spero possa essere duratura nel tempo. Ed è qui che mi pongo la
domanda: “che fine ha fatto il progetto 3R, ovvero Rimini-Roma-Rio? Forse mi
sono perso qualcosa, forse sono stato disattento, fatto sta che di questo
progetto ne ho perso le tracce. A meno che il concentramento di molti
sciabolatori al centro tecnico federale dell’Acquacetosa non faccia parte di
tale progetto, in tal caso ritengo necessario aprire una discussione sull’argomento.
Quali ed a chi servono i raduni al
C.S. Giulio Onesti? Sicuramente ai componenti la nazionale, ma per le società
qual’è il beneficio? Mi risulta, da varie chiacchierate, qua e la in giro per
l’Italia, che i club ne hanno solo danni, poiché sembrerebbe che i giovani
vogliosi di emergere siano INVICOST (invitati/costretti) ai raduni altrimenti
rimarrebbero emarginati dal giro che conta. Ciò comporta l’allontanamento degli
stessi dai club che li hanno cresciuti, con possibilità di trasferimento presso
altre società, vicini al centro federale. Altro danno deriva dal fatto che il
club di provenienza verrebbe a perdere in sala dei punti di riferimento per gli
altri giovani sciabolatori, rallentandone la crescita e nei casi più gravi l’abbandono dell’attività, con gravi
ripercussioni sul movimento generale.
Nel 2003 l’allora CT della sciabola,
l’alsaziano BAUER, intese istituire il “Laboratorio di sciabola” in virtù del
fatto che, avendo riscontrato l’inesistenza di una Scuola per Maestri, ritenuta
elemento indispensabile alla crescita del movimento, considerato che i maestri
italianai, a suo dire, puntavano più sul talento individuale e sull’istinto dei
loro allievi che non sulla tecnica lasciando così spazio all’improvvisazione,
intese cambiare metodo creando un gruppo di lavoro, cioè radunando gli atleti
più forti, sia per costruire lo spirito di squadra sia per permettere agli
stessi di confrontarsi continuamente con atleti di pari livello. Ricordo ancora
che egli fu rimproverato di portar via gli atleti migliori dalle loro società,
ma prese con queste un impegno preciso tanto da stabilire che gli atleti
convocati al centro federale non potessero trasferirsi di club, dando, quindi,
alle società medesime la possibilità di fruire della loro presenza, nelle occasioni
ritenute necessarie. Però il francese fu esonerato, fu mandato via, in quanto
il suo modo di gestire il settore incontrava le resistenze dell’AIMS, delle
società, della federazione e per ultimo anche di alcuni atleti, che allora
andavano per la maggiore. Ora mi domando da quel tempo ad oggi cosa è cambiato?
A mio avviso nulla, poiché viviamo gli stessi problemi con l’aggiunta che le
società non sono garantite sul cambio di società degli atleti.
Stando così le cose, Il futuro non lo
vedo roseo, in barba al progetto 3R, il quale prevedeva, (o prevede ancora?),
una crescita sostanziale della specialità, su tutto il territorio nazionale.
Credo che accentrarli in un unica
sede ed agevolare, in maniera sottintesa, il flusso di atleti da un club
all’altro lo ritengo un modo di operare poco ortodosso. Peraltro, con siffatta
condotta, i club riceventi gli atleti delle altre società non creano nulla di
proprio, bensì fruiscono del lavoro altrui e quindi dove sarebbe la crescita?
Ritenendo il progetto 3R particolarmente
efficace, credo che una sua riformulazione con nuove e trasparenti regole, a
garanzia dei club che forniscono gli atleti di maggior spicco al centro
federale, sia oggi necessaria, unitamente ad una efficace capillarizzazione del
movimento sul territorio, con incentivi di tipo tecnico e finanziario.
Carlo MACCHI
Caro Carlo, due piccole considerazioni sulla sciabola.
RispondiEliminaIn primo luogo: cosa e' diventata la sciabola? Ho guardato gli ultimi campionati del mondo e quello che ho visto e' stato: due centometristi pronti a scattare dai blocchi di partenza per innumerevoli tempi comune (peggio che ai tempi della monetina). Poi ogni tanto,una incocciata con una luce sola, un arbitro che si inventa la partenza di uno piuttosto che di un altro e, qualche rara volta, una parata e risposta. Infine, ancora piu raramente, un attacco corto e la risposta che consiste in una avanzata al rallentatore portando il povero avversario, consapevole di non poter attaccare in tempo sull'invito perche' gli sara' data la stoccata contro, a fine pedana dove il malcapitato si piazzera' col piede avanzato sulla striscia finale tentando,una improbabile parata e risposta.. Insomma, almeno 10 stoccate sono il frutto del caso (incocciata o,invenzione dell'arbitro). Un mio fratello mi ha detto: ho visto,i mondiali di scherma per televisione. Di fioretto e di spada si capiva qualcosa di sciabola vedevo solo sue che si buttavano addosso sull' a voi.
Detto questo, non mi meraviglio che la nostra sciabola non sia andata bene. Le stoccate, gli incontri, i tornei non seguono piu' una logica. Mi sembra quando per impedire a schumacher e ferrrari di vincere e per rendere la formula 1 piu' spettacolare hanno tanto cambiato le regole che il mondiale lo stava vincendo barrichello che arrivo secondo dopo Button che in altri tempi non vedeva mai il podio. Sara' anche diventata piu spettacolare ma a scapito della credibilita'. Io penso che i nostri facciano una ottima sciabola e che con regole diverse i coreani non vincerebbero piu'. Ho visto tornei precedenti in cui i nostri hanno vinto e stravinto. I nostri giovani sono forti, per cui non mi preoccuperei dello stato di salute della nostra arma. Mi preoccuperei di piu' di farla tornare una arma credibile. Altrimenti non la fara' piu' nessuno.
Per quanto concerne il problema roma sono d'accordo con te. Prima almeno Bauer era onesto: se non vieni ad allenarti a Roma la nazionale non la vedrai mai ed offriva vitto, alloggio ed anche squola agli schermitori che accettavano. Ora in pratica e' la stessa cosa. Se vai a Roma, seguendo l'invito di qualcuno, hai vantaggi che non si limitano solo al fatto di tirare con atleti forti, ed un ragazzo che ha deciso di dedicare la propria vita alla scherma (altro argomento di cui sarebbe importante discutere) capisce l'antifona e va a tirare al CS Roma. A questo punto meglio il tanto criticato Bauer. Almeno lo diceva chiaramente ed offriva vitto ed alloggio!!! Che questo impoverisca le sale di origine degli atleti e svilisca il lavoro dei maestri che hanno creato gli atleti e' fuor di dubbio.