15 settembre 2016

POLITICI, PREMIAZIONI E PASSERELLE

Il Maestro Sperlinga mi ha inviato un suo pensiero in merito alle passerelle e premiazioni dei politici, con preghiera di pubblicazione su Piazza Scherma, cosa che faccio molto volentieri.
"Caro Ezio,
come hai ben colto in qualche accenno di qualche mia dichiarazione, non sopporto l’abitudine diffusissima nel mondo dello sport di accettare, come riconoscimento di valore, il premio immancabilmente offerto e consegnato da qualche politico, più o meno noto, tutti ugualmente estranei anche al più insignificante dei valori dello sport.
E’ chiaro che in tutto ciò i “premiati” c’entrano poco.
Non posso però non notare come i politici inventino sempre nuovi riconoscimenti per avere più occasioni di stare accanto a gente pulita e così mimetizzarsi, come se avessero in qualche modo “partecipato” a quei successi, li avessero resi possibili con la loro azione politica.
Così ovviamente non è! Il politicume che ci governa, sia a livello locale che nazionale, non ha nessun merito. I nostri ragazzi, le nostre società sportive, sono costretti ad arrangiarsi nell’indifferenza totale del “potere”, pronto a mettersi in primo piano appena si intravvede un “successo”. 
Noi vinciamo, quando vinciamo, NONOSTANTE LORO, NONOSTANTE I VARI SINDACI E ASSESSORI ALLO SPORT .    NONOSTANTE…..!!! Non certamente GRAZIE  a loro!
Ho trovato inopportuno il presidente del consiglio presente alla finale tra la Pennetta e la Vinci. L’ho trovato inadeguato alla consegna dei premi agli schermitori lo scorso anno.
Nel frattempo lo sport langue e, in qualche modo, è costretto a dipendere da quel immenso catino (il temine sarebbe un altro) definito sport ma sport non è: il calcio. Catino in cui sguazzano tutti i politici, finti seguaci di qualcuno o di qualcosa per tenersi caro il numerosissimo gregge dei tifosi .
A Catania, intanto, lo Sport ha tirato le cuoia già da tempo.
L’operato, o meglio l’inerzia del mondo politico ha contribuito alla scomparsa di realtà entusiasmanti e rappresentative delle capacità del popolo catanese, come, per es. la Pallavolo, sport in cui siamo stati capitale d’Italia per parecchi anni… nonostante loro.
Ma non si può resistere a lungo. Adesso è il deserto!
Mi dovrà pur rodere il … fegato, quando vedo che qualche “sindachetto” (come direbbe Crozza/De Luca) si fa la sua passerella premiando i nostri atleti. Fingendo di gioire (sob!) per le imprese, spesso eccezionali, di costoro, che fa comodo spacciare per concittadini quando spesso non hanno con loro nessun rapporto e comunque non hanno alcun merito sulla loro attività, né tantomeno sui loro risultati.
Che, se un appassionato come me, uno che crede fortemente nel valore formativo dello sport, non avesse allestito una sala di scherma a casa propria, non fosse stato accolto presso numerose scuole elementari dei paesi etnei per informare dell’iniziativa di un corso gratuito trimestrale, si! Gratuito e Trimestrale!! – Se non avesse avviato con impegno e sacrificio personale una seria attività schermistica di alto livello, senza farla dipendere e gravare in alcun modo dai favori del politicume locale, sindaci e assessori non avrebbero nessun atleta a cui consegnare premi .
Sogno un mondo dello sport gestito da dirigenti (Presidente del CONI o di Federazione) che, liberando i nostri campioni (e le società) dalle eventuali rappresaglie o vendette di questi approfittatori, si occupino direttamente degli eventuali riconoscimenti, vietando ufficialmente agli atleti tesserati di ricevere premi da assessori, sindaci, onorevoli (si fa per dire), presidenti e via cantando, magari limitandosi a invitarli come pubblico, come “appassionati”, togliendo loro l’immeritato  ma ambito ruolo di … protagonisti.
Gianni Sperlinga"
Le male lingue dicono che il Presidente del Consiglio abbia più volte inviato messaggi alla Fiamingo per congratularsi per il prestigioso risultato olimpico, cosa assolutamente apprezzabile, ma mi piacerebbe sapere se abbia fatto la stessa cosa per Garozzo, Fichera e Pizzo - vincitori della medaglia d'argento a squadre. Se lo avesse fatto sarebbe un "grande", viceversa avrebbe dimostrato di essere ne più ne meno come tanti politicucci in cerca di visibilità e, in questo caso, darebbe ragione al pensiero esposto dal Maestro.
Ezio RINALDI

3 commenti:

  1. Caro Gianni, cosa proporresti per un cambio di mentalità e costume nell'ambito dello sport?

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  2. Caro Ezio,
    io sono convinto che lo sport e la scherma in particolare veicolano una immagine molto positiva
    e di grande valore. L'uso di questa immagine viene sfruttato dai politicuncoli.
    Mentre il politico acquista "valore" dall'accostamento con lo sport, lo sport perde un po' del suo valore, si inquina.
    Secondo me si adegua al "leccaculismo" diffuso nella nostra società.
    Sembra che questo andazzo sia inevitabile, un po' perché essere premiati
    per i propri risultati spesso non dispiace ai nostri sportivi, che non vogliono o non sono capaci di valutare
    quanto sporcano la loro immagine e quanto "regalano" a personaggi che non solo spesso rappresentano il peggio dal punto di vista
    sociale e morale, ma anche che mai hanno fatto né mai faranno qualcosa a favore dello sport e dei suoi valori.
    Il mondo dello sport, aderendo a questa "abitudine" svilisce i valori di cui è portatore e li svende al "potere".
    Poiché non si può fare carico di evitare questa umiliante promiscuità ai soli atleti, che vanno difesi dalle inevitabili
    rappresaglie e dal ricatto dei politici, ritengo che questo onere dovrebbe accollarselo chi sta più in alto, cioè il Coni e le Federazioni.
    La mia proposta, evidentemente provocatoria, è che in occasione della "passerella" richiesta dal politico, lo stesso
    si presenti con in mano una iniziativa concreta a favore di quello sport grazie al quale dà una spolveratina alla sua immagine.
    In considerazione delle migliaia di "premiazioni" che vengono fatte dopo ogni risultato sportivo importante, si otterrebbero
    migliaio di iniziative a vantaggio di quello (direi del nostro) sport.
    Io personalmente trovo ributtante l'abitudine corrente che rende lo sport nei cui valori in molti crediamo asservito
    a quello che ho chiamato spesso politicume, nella indifferenza di molti, ma soprattutto di chi questi valori dovrebbe difendere.
    Questo è il mio pensiero che reputo anche una legittima difesa del Mio mondo e dei Miei valori e del Mio operato nella
    formazione dei giovani. Non ho nulla in contrario che si conosca il mio pensiero anche se capisco che non
    è semplice trasmetterlo con chiarezza e senza fraintendimenti.
    Gianni

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  3. Da facebook
    Mattia Boretti
    15 settembre alle ore 19:56 ·
    Uno dei motivi per cui ritengo Gianni #Sperlinga di un'altra categoria, soprattutto a livello di onestà intellettuale e di rigore morale, rispetto alla media.
    E uno dei motivi per cui ritengo lo stesso Gianni Sperlinga, in un mondo perfetto che naturalmente non è il nostro, il miglior Ct possibile per la spada italiana.

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