La Giunta del CONI, nella riunione del 04.04,2017 al
Foro Italico, ha, tra le altre questioni, trattato la situazione di alcune
federazioni, tra le quali, Federpentathlon, Aeroclub, Federcanoa, Federbocce,
Comitato Paralimpico e Federscherma. Per quanto riguarda il problema dello
statuto della F.I.S., la Giunta ha preso atto che gli uffici si stanno
attivando con la Prefettura di Roma per risolvere la questione.
Immagino una sorta di ottimismo nei
corridoi di viale Tiziano 74 al piano federscherma, in quanto la Giunta non ha
preso nessuna posizione, con ciò tutelando i vertici federali. Invece, a mio
avviso, bisogna vedere il rovescio della medaglia: la Giunta non ha detto che
lo statuto F.I.S. sia in regola e le iniziative del Presidente e del suo
Consiglio siano state in linea con la legislazione in vigore (Decreto Melandri
e Decreto Pescante). Anzi mi sembra di capire che il massimo ente sportivo
italiano abbia preso tempo e d’altra parte non poteva essere altrimenti
considerato che l’11 maggio ci sono le elezioni per il rinnovo della Giunta e
del Presidente.
Non riesco ad immaginare quale possa
essere il risultato finale del lavoro degli uffici con la Prefettura di Roma.
Sulla questione è stato dimostrato di tutto e di più, non solo, adesso si sono
aggiunti anche gli esposti alla Prefettura prodotti dall’Accademia Nazionale di
Scherma ed inviati per conoscenza anche alla
Procura della Repubblica.
Sicuramente è difficile ipotizzare una
“soluzione della questione” se non dimostrando che l’approvazione delle
modifiche del 2016 sia avvenuta nel rispetto della normativa vigente.
Ma tutti noi sappiamo che così non è, dato che non è mai stata convocata l’Assemblea e che il presidente
Scarso ha affermato, e messo per iscritto, che le modifiche del 2016 sono il
frutto di un lungo periodo di revisione e che l’assemblea non è stata convocata
per ragioni di urgenza.
Dato che proprio il presidente federale
ha confessato davanti a tutti di non avere rispettato la legge, mi chiedo
proprio quale “soluzione della questione” possa mai venire fuori dal lavoro
degli uffici del CONI.
Se una soluzione ci fosse stata, è ovvio
che già sarebbe stata trovata e pubblicizzata. Ma così non è stato e,
soprattutto, la Prefettura continua a non registrare le modifiche del 2016.
Ci saremmo aspettati dal massimo organo
del CONI una maggiore attenzione alle regole. Non dimentichiamo infatti che il
CONI è un ente pubblico la cui immagine continua a rimanere irrimediabilmente
appannata.
In conclusione, non c’è nulla di cui
essere ottimisti in quanto sia la Prefettura che la Procura non potranno che
far rispettare la legge e per essa i regolamenti che consentono la gestione
federale.
Ezio RINALDI
Furono prima gli Dei e poi i Sovrani ad imporre agli uomini i loro doveri.
RispondiEliminaPoi venne l'età dei diritti, che ce ne liberò.
Oggi, sembra di nuovo tornato il tempo dei doveri; ma questi dovrebbero essere reciproci e fra uguali, per noi stessi e per il nostro futuro, perché senza reciprocità e uguaglianza non c'è democrazia, né futuro.
Cordialità
Gaspare Fardella
Caro Ezio, questa mattina ho postato sulla pagina facebook del CONI, nella parte in cui veniva riportato il comunicato della 1059ª riunione diGiunta Nazionale, il link dell’ultimo articolo di Lorenzo Vendemiale intitolato “Irregolarità nelle federazioni sportive, il Coni di Malagò ha deciso di non decidere”
RispondiEliminahttp://www.ilfattoquotidiano.it/2017/04/04/irregolarita-nelle-federazioni-sportive-il-coni-di-malago-ha-deciso-di-non-decidere/3499052/.
Un articolo abbastanza esplicito sul comportamento di Malagò in merito ai fatti denunciati fino ad oggi relativi alle modifiche sostanziali dello statuto FIS, spacciate per refusi, che anche il CONI sembra volere giustificare a fronte di irregolarità di tutta evidenza.
Dopo pochi minuti il link da me postato è stato “democraticamente” rimosso dal gestore di quella pagina poiché, evidentemente, non gradito.
Sembra quindi che al CONI, anziché contrastare con valide argomentazione le critiche che vengono mosse da più parti si soffochi la libertà di pensiero mediante censure d’altri tempi.
In verità il giudizio espresso da Vendemmiale, che sento di dover condividere integralmente, non sembra in linea con le dichiarazioni che emergono dalle pieghe di quelle 60 pagine del primo programma elettorale di Malagò, né con le dichiarazioni da questi rese post voto:
“Il CONI sarà un palazzo di cristallo, aperto e partecipato”.
“La trasparenza è un dovere inderogabile del prossimo quadriennio”.
“Lo sport ha bisogno di partecipazione e coraggio critico, non si va lontani con persone che dicono sempre di sì.”
Oggi invece, dopo tutto il trambusto che è accaduto, e nonostante siano sotto gli occhi di tutti gli atti che dimostrano quanto si è consumato in violazione delle norme di democrazia interna, Malagò si limita a spiegare che “la Federazione, con il supporto del Coni, sta offrendo al prefetto tutti i ragguagli richiesti”.
Nel frattempo la FIS continua ad operare con uno Statuto sospeso e ciò sembra per nulla preoccupare il Presidente del CONI.
Allora è bene che Malagò, Fabbricini e Scarso, o chi per loro, sappiano che sarà improbabile convincere la Prefettura di Roma della legittimità di quanto acaduto in FIS e che non basta cancellare i link da una pagina facebook per far sì che il grave problema dello Statuto e dell’elezione di Giorgio Scarso sia tenuto indenne, all’infinito, da quella che avrebbe già dovuto essere la sua radicale risoluzione.
A. Fileccia
Caro Antonello, in ogni democrazia che si rispetti ciò che non è gradito va rimosso: non fa certamente eccezione il CONI(!?!?).
EliminaLa trasparenza, punto fermo di Malagò, è solo di facciata. Quando il massimo dirigente del palazzo H affermò:" Lo sport ha bisogno di partecipazione e coraggio critico, non si va lontani con persone che dicono sempre di si." prese in giro tutto il movimento sportivo. Ciò che spiace maggiormente è che tutti coloro i quali hanno a cuore le sorti dello sport hanno creduto in lui, e tra questi anche Io, oggi sono molto, ma molto delusi.
Ho letto l'articolo del fattoquotidiano.it a firma di Vendemiale e anch'Io ne condivido ogni rigo, ogni parola, infatti comincia in me a farsi strada l'idea che Malagò non abbia, e forse non l'ha mai avuta, la reale volontà di intervenire su questioni spinose, che riguardano presidenti a lui molto vicini e Scarso è uno di questi (Vice presidente vicario del CONI). I fatti, i documenti dimostrano il defraudamento delle prerogative dell'Assamblea e con ciò noi continueremo la nostra battaglia per il rispetto delle regole, degli affiliati e tesserati e non ci fermeremo fino a quando non sarà raggiunto l'obiettivo.
ECCO I 4 SCENARI POLITICI CHE POTREBBERO AUMENTARE I CONFLITTI E LE CONTROVERSIE GIUDIZIARIE - Prima puntata a cura di Mūdhiqa
RispondiEliminaDa Internet alcuni scenari che presentano però due grossi problemi: l’affidabilità delle fonti e quindi la veridicità delle informazioni da esse fornite; e il numero enorme di informazioni disponibili, e quindi selezionabili con fatica.
SCENARIO #1: LA F.I.S. FIRMA UNA CONVENZIONE PER IL RICONOSCIMENTO DEI TITOLI DI MAESTRO DI SCHERMA STORICA DELL’A.I.M.A.: PROBABILITÀ 55%
In Gazzetta Ufficiale 26 gennaio 2013, n. 22 è stata pubblicata la Legge 14 gennaio 2013, n. 4. Le nuove norme definiscono "professione non organizzata in ordini o collegi" l'attività economica, anche organizzata, volta alla prestazione di servizi o di opere a favore di terzi, esercitata abitualmente e prevalentemente mediante lavoro intellettuale, o comunque con il concorso di questo, con esclusione delle attività riservate per legge a soggetti iscritti in albi o elenchi ai sensi dell'articolo 2229 c.c., e delle attività e dei mestieri artigianali, commerciali e di pubblico esercizio disciplinati da specifiche normative. I professionisti possono costituire associazioni professionali (con natura privatistica, fondate su base volontaria e senza alcun vincolo di rappresentanza esclusiva) con il fine di valorizzare le competenze degli associati.
Ai sensi della Legge 14.01.2013 n. 4 è stata costituita l'associazione professionale denominata "Associazione Italiana Maestri d'Arme", in sigla A.I.M.A, con sede in Roma, che persegue i seguenti scopi:
1. promuovere iniziative legislative volte al riconoscimento di uno stato giuridico del Maestro d'Arme come professionista;
2. tutelare gli interessi giuridici e economici dei propri soci;
3. definire gli standard formativi della professione con riguardo esclusivo ai propri iscritti;
4. promuovere la formazione degli iscritti;
5. attestare le competenze dei propri soci, rilasciando documentazione;
6. garantire, sotto l’aspetto etico e sociale, il rispetto delle migliori condizioni e prestazioni di lavoro, autonomo e dipendente, dei Maestri d'Arme, anche tramite l'elaborazione di contratti tipo;
7. promuovere la raccolta e la diffusione di informazioni riguardanti la professione;
8. elaborare e diffondere raccomandazioni, norme e standard sulle migliori prassi professionali;
9. indicare per i propri associati specifici iter formativi;
10. favorire la ricerca storica, lo studio della tecnica schermistica, dei trattati di scherma, dell'oplologia e delle armi antiche;
11. favorire l'accesso alla professione attraverso forme di tutoraggio.
Richiamando la legge 4/2013, l’A.I.M.A. rilascia da alcuni anni a seguito d’esame l’Attestazione di Qualità e la Qualificazione Professionale (titolo tecnico schermistico), che individuano la preparazione del professionista in quattro categorie progressive; questi gradi tecnici, che traducono il livello di conoscenze e competenze posseduto dal socio e riconosciuto in sede di esame, sono:
Istruttore - Tecnico di 1° livello; Istruttore - Tecnico di 2° livello; Maestro d’arme - Tecnico di 3° livello; Maestro d'arme - - Tecnico di 4° livello.
Perché un eventuale scenario #1 di convenzione F.I.S. – A.I.M.A. potrebbe aumentare i conflitti e le controversie giudiziarie secondo alcuni fonti internet? Perché l’A.I.M.A. garantisce da Statuto, sotto l’aspetto etico e sociale, il rispetto delle migliori condizioni e prestazioni di lavoro, autonomo e dipendente, dei Maestri d'Arme, anche tramite l'elaborazione di contratti, mentre la F.I.S. svolge soltanto attività dilettantistiche. Possono i Tecnici professionisti A.I.M.A. operare con associazioni e società sportive dilettantistiche iscritte al registro CO.N.I. percepire ex articolo 67 del TUIR i redditi dovuti per le «prestazioni di natura non professionale» nell’esercizio diretto di attività sportive dilettantistiche?
Mūdhiqa
Per caso "Mūdhiqa" è in qualche modo legato a "Zacknafein"?
EliminaPeccato che:
Elimina1) AIMA non risulta iscritta nell'elenco presso il MISE delle associazioni che operano ai sensi della legge 4/2013
2) Se si parla di professionismo il piano nazionale riconosce l'esclusiva del rilascio dei titoli professionali all'Accademia Nazionale di Scherma (escludendo l'applicabilità della legge 4/2013).
Fare tabula rasa dell'attuale dirigenza FIS e AIMS commissariando entrambe gli enti non deve essere vista come qualcosa di non positivo ma anzi, è un'ottima opportunità per ribadire e consolidare i valori dello sport a cui la Federazione stessa si ispira.
EliminaL'AIMS in quanto ente autonomo, secondo me, non può essere commissariata. La FIS potrebbe non approvarne lo statuto e con ciò l'associazione non sarebbe riconosciuta.Ne potrebbe farlo il CONI il quale, al pari di quanto fatto per l'Accademia, potrebbe non registrarne l'iscrizione al proprio registro e per fare questo ci dovrebbero essere elementi nello statuto dell'ente in difformità con i propri principi informatori. Per la verità la sospensiva dell'Accademia è una forzatura inammissibile, ma ormai le cose si sono messe talmente male che un ritorno alla normalità lo ritengo impossibile. Il tempo ci dirà chi rimarrà a galla e non è detto che sia la FIS.
EliminaIntanto l'AIMS svolgerà un'assemblea straordinaria per modificare lo statuto: si sono forse accorti che lo statuto attuale non è conforme alle norme vigenti? cercano di correre ai ripari prima che qualcun (altro) se ne accorga?
Eliminanel frattempo si è riunita la commissione immagine federale.
RispondiEliminaAaaahahahahhahhhah,iihihihiiiiihhhihihh,ooohhohhhhhhooohhhhh. Eeeehee?
Ma!
L'ACQUA E' POCA E LA PAPERA NON GALLEGGIA
RispondiEliminahttp://www.repubblica.it/rubriche/spycalcio/2017/04/06/news/la_corsa_per_il_governo_dello_sport_da_binaghi_a_giomi_e_ricci_bitti_-162334621/?rss&ref=RHPF-WU
C'è tempo sino al 20 aprile per candidarsi alla Giunta Coni, in pratica il consiglio dei ministri dello sport: per ora lo hanno fatto ufficialmente solo in due, Luciano Buonfiglio (canoa) e Flavio Roda (sport invernali). Alla fine dovrebbero essere in dodici, e qualcuno inevitabilmente resterà deluso: i posti per i dirigenti infatti sono solo 7, di cui al massimo cinque presidenti di Federazione. Non dovrebbe avere problemi Franco Chimenti, presidente di Coni Servizi e di Federgolf: è blindatissimo. Per lui pronta una poltrona da vicepresidente Coni. Ha buone possibilità di entrare in Giunta Francesco Ricci Bitti, classe '42, dirigente d'azienda, ex tennista, una prestigiosa carriera nello sport mondiale. Potrebbe fare anche lui il vicepresidente: Ricci Bitti è molto stimato da Thomas Bach, presidente del Cio, e Giovanni Malagò, si sa, ha la (legittima) ambizione di diventare membro del Comitato olimpico mondiale, ora che Franco Carraro e Mario Pescante, per limiti d'età, dovranno lasciare (pur restando membri onorari). Ci sta pensando se correre Giorgio Scarso (scherma), vicepresidente Coni, che prima deve risolvere un problema, per niente semplice, con la Prefettura di Roma.
http://www.repubblica.it/rubriche/spycalcio/2017/04/04/news/federazioni_nel_caos_malago_assicura_tutto_risolto_entro_l_11_maggio_-162185344/?ref=nrct-3
"Il Coni non è fermo né passivo: al contrario siamo vigili e attenti sul rispetto delle regole nelle Federazioni sportive. Ci abbiamo lavorato giorno e notte, siamo molto responsabili: non facciamo sconti a nessuno, siamo molto corretti e seri". Parole di Giovanni Malagò al termine della penultima Giunta Coni (l'ultima il 4 maggio) prima delle elezioni dell'11 maggio dove sarà, probabilmente, candidato unico. Ci sono Federazioni (canoa, tiro a segno, scherma, pentathlon moderno, bocce e aeroclub) con molte questioni e ricorsi in sospeso......Scherma: ora il presidente Scarso risponderà alla Prefettura di Roma che non ha registrato il nuovo statuto. Forse anche qui si è andati troppo per le lunghe. Scarso si sente parte lesa, mai è successo in 100 anni che una Prefettura intervenisse nelle questioni Coni. Il segno dei tempi.......Malagò ha lavorato sodo con il suo staff legale: vuole chiarezza e mette fretta. Insomma, come si vede, tante situazioni ancora in ballo in un periodo delicato per lo sport. Entro il 20 aprile vanno presentante infatti le candidature per la Giunta e ci sono forti ambizioni da parte di dirigenti e presidenti (fra cui Buonfiglio e Scarso).
SCENARIO #2: LA F.I.S. È SOTTOPOSTA A CONTROLLI SULLA REGOLARITÀ AMMINISTRATIVA E CONTABILE COME PUBBLICA AMMINISTRAZIONE: PROBABILITÀ 65%
RispondiEliminaOltre al C.O.N.I., altre Autorità cominciano ad effettuare controlli sulla regolarità amministrativa e contabile della F.I.S. con potestà ispettiva extra-gerarchica conferita dalla normativa vigente ai fini di controllo della finanza pubblica.
L'attività di accertamento inizia sulla documentazione amministrativa e contabile che la F.I.S. è tenuta ad esibire come unità istituzionale che fa parte del settore delle Amministrazioni Pubbliche (Settore S13 nel Sec) di cui all’Elenco I.S.T.A.T. sulla base del Sistema europeo dei conti (Sec 2010, definito dal Regolamento (Ue) del Parlamento europeo e del Consiglio, n. 549/2013) e delle interpretazioni del Sec stesso fornite nel Manual on Government Deficit and Debt pubblicato da Eurostat (Edizione 2016).
L'oggetto delle ispezioni parte dalle gestioni finanziarie e patrimoniali condotte dalla F.I.S., dai suoi Organi e Strutture.
Le finalità dell'attività ispettiva consistono inizialmente nel ricondurre ad economicità e legittimità le gestioni federali; nel verificare la regolare produzione dei servizi e le economie nella gestione del bilancio.
SCENARIO #3: LA F.I.S. È SOTTOPOSTA A CONTROLLI SULLA REGOLARITÀ DEGLI ATTI FEDERALI SULLA FORMAZIONE, SU DELEGHE, ASSEGNAZIONI LOGISTICHE E FINANZIAMENTO ALL’A.I.M.S.: PROBABILITÀ 80%
RispondiEliminaNello Scenario #2 si è visto che col C.O.N.I. ci possono essere altre Autorità vigilanti con potestà ispettiva sulla F.I.S.
Non si può escludere l’avvio di attività di accertamento sul riconoscimento dell’A.I.M.S. operato dalla F.I.S. e sulle deleghe, assegnazioni logistiche e finanziamenti a favore dell’A.I.M.S.
Potrebbero essere attivate Autorità vigilanti per chiedere un loro intervento di chiarificazione dello status dell’A.I.M.S. e del rapporto con la F.I.S. perché a seguito della legge Melandri non se ne vede l’attuale esistenza considerato che in atto in Consiglio federale F.I.S. e in ogni regione vi è un rappresentante dei Tecnici regolarmente eletto come previsto dalla legge Melandri.
La F.I.S. ha quindi ribadito che i Tecnici sono esclusivamente dei volontari dilettanti e dell’A.I.M.S. non se ne vede l’attuale esistenza considerato che è un’associazione sportiva dilettantistica che non stipula contratti collettivi, non è una parte sociale che si occupa di lavoratori e non è affiliata alla F.I.S. ma all’ACSI – Associazione di Cultura, Sport e Tempo Libero, (già Associazione Centri Sportivi Italiani), che è una associazione nazionale di promozione sociale che svolge attività nel settore della cultura, dello sport e del tempo libero e del turismo sociale, fondata il 6 aprile 1960 a Roma con atto del Notaio Sabelli.