Si
sono conclusi i Campionati mondiali di scherma cadetti e giovani a Verona da
poche ore, e palpita ancora l’emozione per i giovani italiani che si sono
confrontati con il resto del mondo sempre con grandi risultati.
Se
negli Europei di Sochi ci siamo contesi la testa della classifica con la
Russia, da questa competizione veronese abbiamo visto entrare con una certa
prepotenza gli Stati Uniti nel medagliere. Li abbiamo visti forti fisicamente e
dotati tecnicamente e se non fosse che a bordo pedana c’erano solo americani,
avremmo potuto dire che c’era un italiano dietro al loro miracolo schermistico.
Invece dobbiamo dire che la storia è tutt’altra. Organizzazione e “investimenti
all’americana” hanno portato frutti e va detto che sarebbe meglio imparare a
qualsiasi livello.
Nella
spada abbiamo visto la conferma di Davide Di Veroli che ha dimostrato carattere
e bravura da vendere. Alla sua età perdoniamo qualsiasi calo di tensione,
perché vediamo la stoffa del campione che ci fa ben sperare per il futuro, così
come per Martina Favaretto, che non ha deluso, benchè sognasse l’oro almeno
nella sua categoria, ma che purtroppo ha pagato la fatica della finale con la
giapponese Ueno, ostica sia nei giovani che nei cadetti. In affanno la sciabola
che lascia intravvedere spiragli, ma non grandi luci, il bronzo del bolognese
Neri è comunque un grande risultato. Le sciabolatrici sono state di bronzo
nella prova a squadre, battendo la Corea, mentre i maschi sono stati d’oro di
fronte ai russi, che conferma la dote degli italiani in questa prova
estenuante, come se ci volessero dire che sanno fare squadra.
Il
dato preoccupante però è il distacco dei primi italiani dalle seconde linee dei
connazionali, più o meno in tutte le discipline, cosa che fa molto pensare. Le
malelingue dicono che il senso di tutto ciò sta nelle convocazioni: si scelgono
uno o due forti per arma per vincere e tutti gli altri convocati sono amici
degli amici. Niente di più falso, di certo le convocazioni sono state
considerate sotto più aspetti e secondo molteplici criteri.
Se
tralasciamo il podio eccezionale della Spada Cadetti, con Di Veroli, Armaleo e
Greco, praticamente l’Italia individuale non ha vinto nessun oro, in quanto è
prima solo nella Spada Femminile a squadre e nella Sciabola Maschile a squadre.
Tuttavia non possiamo ignorare che le finali disputate siano state ben sei, il
che vuol dire che la testa del mondiale è mancata per un soffio. E proprio di
testa si sta parlando in questi giorni, perché, sempre le malelingue affermano
che caricare psicologicamente così tanto i due più importanti esponenti della
carovana azzurra (Di Veroli e Favaretto), che certamente sarebbero andati a
medaglia, è stato ingiusto e forse si sarebbe dovuto sdoppiare la loro
performance dandola ad altri atleti, così da agevolarli nel guadagnare l’oro
tanto sperato. Anche in questo caso trovo che sia falso e chi dice questo
dovrebbe fare i nomi di eventuali comprimari all’altezza della Favaretto o del
Di Veroli, e che sono rimasti a casa ingiustamente.
Va
concluso che negli ultimi anni i risultati dei mondiali giovani e cadetti sono
stati molto variegati e hanno visto purtroppo calare l’Italia e per veder
salire altre nazioni.
In
questo mondiale vanno segnalate l’Ungheria nella spada femminile, un ritorno
importante da tenere d’occhio e la piccolissima Singapore, che nel fioretto
femminile a squadre si è giocata la finale con gli USA, mettendo dietro anche
la Germania, oltre che le italiane. E se anche se gli USA erano prevedibili, ci
stupiamo della Francia che non riesce a salire sul podio del medagliere,
mostrando un vero affaticamento che non ci aspettavamo.
A
tutti gli atleti i maestri e le società che hanno costruito con pazienza e professionalità
va il ringraziamento della scherma italiana per il loro grande risultato!
Fabrizio ORSINI
Se qualcuno risparmiasse su viaggi vitti e alloggi su Roma e nel resto del mondo e traducesse il costo di tali inutili spese in contributi alle società già faremmo un passo avanti. Qualcuno di voi sa dire quante centinaia di euri costa la permanenza giornaliera del presidentissimo nella città Caput Mundi? C'ha forse casa in affitto a spese fis o dorme beve e mangia in alberghi a 9 stelle? A Saperlo!
RispondiEliminaMa chi lo dice che pernotti a Roma. Può darsi che gli spostamenti Modica/Roma Roma/Modica avvengano con rientro in giornata. Con i bonus millemiglia ci saranno di certo degli ottimi sconti. Comunque fin quando non fara pubblicare questi costi nel bilancio, ben distinti per voci di spesa, chi può dire quanto costa in realtà il nostro presidente.
EliminaIl mago Otelma?
EliminaFinchè in bilancio non si registreranno anche le voci di spesa per ogni singolo consigliere i tesserati non potranno avere idea di quanto ciascuno di essi pesa realmente sulle spalle della comunità schermistica.
RispondiEliminaaaaaahhahhahahhahhahhahhahhahhahhhahhahhhahhaSENZADENT il dentifricio che smacchia.
Rimborso, questo sconosciuto!
Eliminaallora eleggiamo tesoriere federale Papa Francesco: Con i poveri e per i poveri.
RispondiElimina'A na recchia me trase e all'ata me jesce
EliminaCapisc a'mmè
Mi chiedo, da anni si chiede la pubblicazione del Bilancio, preventivo e consuntivo, in modo anche leggibile. Inoltre, sarebbe fantastico se si potesse anche avere quello dei Comitati Regionali, inviato alla FIS ed approvato dalla FIS.
RispondiEliminaSe non c'è niente da nascondere, cosa costa mettere nel sito tali documenti? Quando le cose non si fanno sembra si voglia nascondere le cose. Ma cosa?
Appunto cosa hanno da nascondere? Forse assunzioni? Forse consulenze? Forse rimborsi per atleti stranieri nostri ospiti? Forse come spendono i fondi i CT? Forse i Comitati come spendono il loro budget e per chi? Quante cose che avrebbero da nascondere ma loro sono trasparenti e quindi PUBBLICATE. Diamo uno schiaffo morale ai malpensanti e dimostriamo quanto siamo TRASPARENTI.
EliminaCosa:questa sconosciuta!
EliminaDa quando Orsini è portavoce della scherma italiana? Chi lo ha incaricato di esprimere ringraziamenti in nome della scherma Italiana?
RispondiEliminaIndistinto sig. Anonimo,
EliminaÈ ovvio che non sono portavoce di alcuno, mi sono fatto carico di ringraziare gli atleti italiani a nome di tutti, ma lei può benissimo dissociarsi, dicendo grazie agli atleti, maestri e società per i risultati ottenuti in campo internazionale, FIRMANDO CON IL PROPRIO NOME E COGNOME, sempre che ne abbia il coraggio.
Saluti
La scherma italiana è composta da tutti coloro che quotidianamente la fanno crescere: affiliati, tecnici e atleti.
RispondiEliminaOrsini é uno di questi, perché mai non dovrebbe esprimere quello che è un sentimento comune?
Gentile Rinaldi, trovo davvero fuori luogo tutti i commenti dei suoi lettori. Non si comprende e non comprendo, per quale motivo ogni volta si esce fuori dal seminario. l'articolo parla dei Mondiali di Verona e tutti i commenti, in realtà, sono rivolti sempre a mettere in cattiva luce la Federazione. Possibile che si esca sempre dal seminario?
RispondiEliminaGrazie
Sono d'accordo con Lei. Purtroppo non posso controllare i commenti se non attraverso la censura, cosa che per quanto possibile non vorrei adottare. A tali commenti si può controbattere pregando gli autori di attenersi al tema.
EliminaEgr. Sig. Anonimo dell' 11/4/2018, h. 09:49,
Eliminanon penso che in questo luogo virtuale ci sia qualcuno che voglia prendere i "voti" clericali e/o ecclesiastici, perché nessuno, che io sappia, è entrato in "seminario" o vuole farlo, anche se, di recente, ho chiuso un mio intervento con l'esortazione: pregate, fratelli, pregate.
Cordialmente.
Gaspare Fardella
Escono dal seminario forse perché, stanchi di "Ora et Labora", vogliono riposarsi e prendere una boccata di aria fresca.
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