17 giugno 2018

CONTESA FIS/AIMS-ANS


Un tema che da sempre suscita interesse ed interventi di vario genere e di diversi personaggi, anonimi e non. Il quarto capitolo della saga è stato letto 1568 volte (fino ad ora) con 95 commenti, alcuni dei quali miei, in risposta ad altrettante esposizioni. Cosa ne è venuto fuori? Quello che mi è saltato agli occhi è stata la faziosità, la cecità e la inopportunità di alcuni commenti, soprattutto quelli post partecipazione del Presidente del CONI agli esami per il conseguimento dell’attestato di tecnico di scherma. A tale cerimonia era presente il gotha dello sport nazionale – Malagò – e della scherma – Scarso, buona parte del Consiglio Direttivo e dell’AIMS. Dalle foto in mio possesso, sono reperibili sul sito FIS, devo ammettere che la sala di scherma del Centro federale è stata ben allestita, una scenografia quindi degna di un evento che sta molto a cuore alla FIS. Ma torniamo all’analisi dell’articolo. Nei vari interventi si è tornati a parlare di statuti approvati/non approvati; sulla competenza FIS in merito all’approvazione degli statuti di enti non affiliati; di serietà della federazione; strumentalizzazione a fini politici da parte dell’opposizione; di condotta non solo consona ma addirittura legittima nei confronti dell’ANS. Ciò mi ha molto infastidito (forse sono di parte?) perché mentre da una parte si espongono fatti con documenti, dall’altra, i lealisti, argomentano con: “Il suo è un commento legittimo, di una legittima stanchezza. Ma mi creda, ha le idee parecchio distorte da una sola campana. Quella dell'ANS. Perché l'altra campana, quella della FIS, qui non parla perché si vede che ha scelto di parlare solo nelle sedi opportune. Questo fa la differenza tra un Ente serio e uno meno.”.
Pur rispettando tale pensiero credo di poter affermare che è molto incoerente, e mi spiego: se la FIS non parla non capisco perché intervengono i lealisti a sostegno di una posizione e di una condotta che la stessa Federazione sottace poiché ne vorrà parlare nelle sedi opportune? E quali sono tali sedi? Il CONI, la Procura della Repubblica, il TAR? L’idea che ho in mente è che i fedelealisti intervengano con il consenso federale in quanto le argomentazioni sono sempre le stesse: la ANS è vecchia; non si è adeguata; lo statuto non è conforme a quello federale; vuole porsi al pari della FIS etc, etc. Tutte tesi che attengono al pensiero federale, non dei fedelealisti, dico federale, e mai una discussione nel vero merito della questione. Per quanto riguarda le sedi opportune, se non ci fosse stata la Piazza di questi argomenti non si sarebbe mai discusso, di più, direi che non si sarebbero conosciuti, con buona pace del movimento. La Piazza ha dato spazio a tutti, evitando qualsiasi censura, dando la possibilità a chiunque abbia voluto intervenire di essere ospite gradito. Pertanto, la Piazza è un luogo virtuale dove è lecito fare delle domande e sarebbe lecito avere delle risposte, anche dalla FIS, perchè se la differenza tra un ente serio e uno meno sta nel nascondersi dietro la motivazione :”parlo nelle sedi opportune” significa che non si hanno argomentazioni convincenti e si cerca di prendere tempo, evitando il confronto. Come ho sempre affermato, non si ha la volontà per sedersi seriamente ad un tavolo per addivenire ad una soluzione equa, che rispetti la dignità di ognuno, ovvero dichiarare apertamente che l’ANS per la Federazione non esiste più e solo a quel punto potranno proseguire in altre sedi le iniziative ritenute adeguate al caso.
Ezio RINALDI

46 commenti:

  1. http://www.maredolce.com/2018/06/17/gaffe-del-presidente-del-coni-malago-frosinone-club-modello

    Giovannino non pensi che sia ormai ora di fare le valigie?

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    1. Sì, ma non da solo, insieme a Giorgino e Marcuccio.

      Buon viaggio, amici, buon viaggio.

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  2. Caro Rinaldi,

    non commetta l'errore di dividere il mondo tra "federlealisti" e "non federlealisti". Ci sono anche persone che delle beghe politiche poco si interessano e vedono la cosa per come è, avendo comunque frequentato gli ambienti di cui si parla per abbastanza lungo tempo da essersi fatti un'idea.

    L'Accademia di Napoli si è condotta al massacro da se stessa, quando ha perso completamente la bussola della realtà impastrocchiandosi di certificazioni e leggi mai veramente capite ma delle quali ha fatto una bandiera, anche mal consigliata, salendo sul carro del dissenso anti-federale quando si è sentita dire no.

    Quello che traspare dell'ANS mi permetta di dirlo, è superbia, arroganza, grande superficialità e ingenuità che si autoalimenta per la frustrazione di non essere riusciti a fare un salto di qualità. Un Ente storico e importante che a un certo punto si è risvegliato dal torpore di anni e ha avvertito la necessità di trovare una sua collocazione nel mondo moderno, perché il glorioso 1800 è passato da un pezzo, e suo malgrado ha dovuto scoprire che nel mondo moderno non c'è più posto per lei, perché gli spazi che vorrebbe sono già occupati da Istituzioni come la Federazione e il CONI. Non giudico come qualcun altro ha fatto se si sia trattato di mania di protagonismo dei suoi dirigenti o di un semplice errore di valutazione, sta di fatto che comunque questa è la situazione: l'ANS scalpita per avere un posto che nel nostro secolo e nell'ordinamento sportivo di oggi non ha più ragione di esistere.
    Bene farebbe a darsi una identità con i diplomi di scherma storica anziché perdere tempo in inutili battaglie per quelli di scherma sportiva, perché la scherma sportiva è regolata da una Federazione, come avviene in tutti gli altri sport.

    Quanto al silenzio o all'espressione delle proprie idee o ragioni, in una piazza, come lei sa, spesso accade che chi sbraita di più sembra aver più ragione. E' l'uso comune che la gente fa del diritto di parola in democrazia.
    Dunque lei che la piazza la conduce, non si lasci usare per fini strumentalmente politici, perché associare le vicende dell'ANS al dissenso politico verso l'attuale dirigenza federale, che questo blog non ha mai nascosto facendo da luogo di ritrovo per chi questo dissenso legittimamente lo esprime, si rivela un autogoal sia per l'Accademia sia per la democratica opposizione al governo federale.

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    1. "...perché il glorioso 1800 è passato da un pezzo, e suo malgrado ha dovuto scoprire che nel mondo moderno non c'è più posto per lei, perché gli spazi che vorrebbe sono già occupati da Istituzioni come la Federazione e il CONI"

      Ma che cosa scrivi se fino a ieri tutti si sono diplomati a Napoli! Lo Statuto FIS è rimasto lo stesso: ripeto fino a ieri non nel glorioso 1800, ai tempi di Garibaldi e di Vittorio Emanuele.
      Rispondi: sono la Federazione Vela e il CONI che si occupano dell'Istruttore di Vela cioè di colui che insegna professionalmente, anche in modo non esclusivo e non continuativo, a persone singole e a gruppi di persone, le tecniche della navigazione a vela in tutte le loro specializzazioni (vela olimpica, vela storica, vela artistica, vela da diporto) esercitate con qualsiasi tipo di unità, in mare, nei laghi e nelle acque interne?

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    2. .....

      l'A.N.S. scalpita per avere un posto che nel nostro secolo e nell'ordinamento sportivo di oggi non ha più ragione di esistere.
      Bene farebbe a darsi una identità con i diplomi di scherma storica anziché perdere tempo in inutili battaglie per quelli di scherma sportiva, perché la scherma sportiva è regolata da una Federazione, come avviene in tutti gli altri sport

      Il blog va ringraziato per le denunce: bravo Rinaldi, non mollare, sei l'unica informazione indipendente.

      Ragionate lettrici e lettori: la F.I.S. ha modificato più volte lo Statuto nel XXI secolo, ma non ha mai cancellato dal 1948 il riconoscimento dell'A.N.S. quale unico Ente che rilascia i diplomi magistrali.

      Non è Rinaldi che aiuta l'A.N.S. scrivendo i suoi articoli.

      È lo Statuto della F.I.S. che opera la distinzione tra formazione dei tecnici e rilascio dei diplomi magistrali.

      La F.I.S. continua con gli abusi.

      La battaglia che sta conducendo questo blog è meritevole perché difende lo Stato di diritto, perchè cerca di risvegliare le nostre coscienze: quelle delle società, dei maestri, degli atleti, dei dirigenti, degli arbitri.

      Con un colpo di mano non si attua più lo Statuto.

      Ieri è stata l'Accademia.

      Oggi il vergognoso doping tecnologico.

      Domani ciascuno di noi dovrà tremare.

      Se non ci fosse stato il blog tutto sarebbe passato inosservato, nel silenzio omertoso di chi ha paura di perdere qualcosa.

      Ma ci stanno levando il bene più prezioso: la nostra libertà di espressione.


      Ci siamo accorti che di certe cose ci dicono che è meglio non parlare?

      Svegliamoci dal letargo e pensiamo con le nostre teste: non dobbiamo avere paura.

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    3. All'anonimo delle 21.27 che si pone delle domande sulle acque interne, la Federazione italiana vela adotta il sistema Snaq né più né meno.

      http://www.federvela.it/sites/default/files/2018_normativa_formazione.pdf

      Le ricordo che oggi a differenza di quello che crede l'Accademia che è rimasta nel 1800, tirando di scherma per fortuna non si muore, mentre navigando male si può affondare e rischiare la pelle.
      Pertanto i sistemi di controllo per l'insegnamento professionale della vela al di fuori dell'attività sportiva sono diversi a livello governativo.
      Tuttavia come vede il regolamento SNaQ per quanto riguarda l'attività sportiva in seno alla FIV è l'unico punto di riferimento per il rilascio dei diplomi intra Federazione.

      A meno che lei non pensi che si possa ancora andare in giro per la strada con una spada e sfidare a duello le persone, direi che la sua domanda non fa altro che confermare pienamente il fatto che la Federazione e non l'Accademia sia titolare dell'esame e del rilascio dei diplomi per quanto riguarda l'attività della scherma olimpico-sportiva.

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    4. Sig. Anonimo delle 22.00 è vero, auguriamoci allora che presto lo statuto della Fis venga modificato. Credo che in questo momento non possa essere fatto poiché la Fis sta ancora cercando di dialogare con l'Accademia che invece che continuare a fare denunce dovrebbe capire che sta sbagliando è che se continua su questa strada dovrà essere per forza anche depennata anche dallo Statuto federale.
      Non sono un esperto giurista nemmeno del diritto sportivo ma se qualcuno che è compreso nello statuto di una Federazioneva un certo punto si comporta male al di fuori dello statuto stesso, credo che non sia necessario cancellarlo dallo statuto come prima cosa, ma possa essere tranquillamente messo in stand by avviando tutti i processi necessari per farlo ravvedere. Naturalmente se questo avviene potrebbero esserci delle speranze per l'Accademia, diversamente non saprei e attendo fiducioso come spettatore non direttamente coinvolto una felice soluzione della querelle.

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  3. Ahhhhh…… ora c'è pure la figura del "saggio storico", di colui cioè che dà lezioni di storia e indicazioni di strategia politica, finalizzate, queste ultime, non si sa per il bene di chi, se dell'ANS, se di Rinaldi, se dell'opposizione o della sola dirigenza/presidenza FIS.
    Ipocrita!!!

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  4. Che l'ANS sia storicamete decontestualizzata è una fake news reiterata ad arte per creare un'opinione nella massa degli indifferenti.
    In Italia esistono leggi preunitarie ancora in vigore senza che nessuno si scandalizzi del fatto che siano ancora applicate.
    Smettiamola di dire sciocchezze e affrontiamo i fatti per come sono realmente.
    L'unica cosa che si può rimproverare all'ANS è di avere creduto fino all'ultimo nella verità delle storie he le venivano raccontate.
    Ma tardi è sempre meglio che mai!

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    1. Quali sono le storie che hanno raccontato all'ANS? E chi gliele ha raccontate?

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  5. Ed esistono leggi preunitarie che vengono superate da quelle post-unitarie come quella che istituisce il Coni nel 1942 come autorità competente in materia di sport in qualunque forma esso venga esercitato. Sta all'accademia di oggi dimostrare che può porsi al di fuori di questo sistema per quanto riguarda il rilascio di titoli di scherma olimpica.

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    1. questi commenti sono completamente vuoti e continuano a disconoscere la realtà: la FIS presume di avere un potere (delegato dal CONI sembrerebbe) e lo impone. Chi delega deve, però, averlo quel potere e, ad oggi, nessuna delle norme citate nel blog riporta l'indicazione di questo presunto potere del CONI (che deve averlo per poterlo delegare) o della FIS (che non avendolo ricevuto se lo è inventato dopo solo 150 anni). Solo autoproclami e deleggitimazioni continue e ripetute.
      Una sola norma che riporti il potere del rilascio di diplomi per Maestri di scherma alla FIS si riesce a pubblicare? (in tutte le citazioni fatte fino ad ora si legge solo formazione e la FIS l'ha regalata all'AIMS come tributo forse). Ora Malagò indicherà la FIS come modello per tutte le federazioni al pari del link riportato più sopra.

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    2. Senta mi faccia capire una cosa, allora le altre Federazioni sportive affiliate al CONI come la Federscherma come si comportano per rilasciare i diplomi ai loro tecnici? Fanno solo formazione e poi si affidano a terzi per rilasciare diplomi oppure si affidano al sistema SNaQ come la Federazione Italiana Scherma e quindi rilasciano anche i relativi diplomi dopo la formazione?
      Perché per la Federazione Scherma dovrebbe essere diverso?
      Io vorrei che i Maestri di scherma avessero un diploma rilasciato dalla Federazione che rappresentano e che li rappresenta nel mondo, non da un'istituzione nata nel regno borbonico per appartenere alla quale bisogna essere residenti in Campania.
      Vediamo di non ciurlare nel manico tra formazione e esami, perché la differenza è solo cavillosa.
      Il sistema SNaQ li comprende entrambi, è nato nel CONI per le Federazioni e la Federazione Italiana Scherma non è diversa da tutte le altre Federazioni sportive, ha pari dignità delle altre e non vedo quindi perché non possa rilasciare i propri diplomi. E non dimentichi che l'Accademia finora ha potuto rilasciare i diplomi solo perché su delega della FIS espressamente prevista dallo statuto di questa. Ma com'è stato ripetuto, evidentemente qualcosa doveva cambiare ed evidentemente qualcosa è successo per cui questa delega è stata revocata, chi è intelligente si chiederà perché. E se la Federazione non ci sta dicendo espressamente il perché si vede che si tratta di qualcosa di piuttosto grave che non si può dare poco elegantemente in pasto ad una piazza.

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    3. Egregio delle 21:07 del 18 giugno 2018, le conoscenze storiche sono importanti. L'accademia non è nata sotto il regime borbonico, al contrario, deve la sua istituzione a seguito della caduta del regno borbonico.
      L'accademia ha contribuito alla nascita della federazione di scherma, sotto la monarchia, quando il comitato olimpico non era ancora un ente fascista. Per loro sfortuna le altre federazioni non possono vantare la storia della scherma. E non possono neanche vantare un ente che da oltre 150 anni rilascia i diplomi per insegnare la scherma.
      Posso essere d'accordo con lei: la federazione poteva ritenere questo patrimonio una nullità. Doveva però cambiare lo statuto e questo non l'ha fatto.
      Le consiglio di leggere attentamente lo statuto federale, ma anche le norme della federazione internazionale. Poi, se ha tempo, studi lo statuto del nuoto, l'ottocentesca società di salvamento di Genova. Poi gli altri paesi europei, per capire se sono unicamente le federazioni che rilasciano i diplomi.
      Ho iniziato con la storia e concludo con un indizio di storia: Pirro.

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    4. Ma se la Accademia doveva occuparsi del rilascio dei diplomi mentre la formazione doveva essere di competenza della Federazione su delega del Coni, come mai l'accademia si è messa a fare formazione nei licei sportivi senza neppure che la Federazione lo sapesse? Chi ha invaso il campo altrui per primo?

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    5. Aiutooooo non capisco più nulla!!!!!

      Delega?

      Quale delega?

      Lo Statuto FIS descrive la delega?

      Nello Statuto FIS, sino alle contestate modifiche del 2012, c'era scritto che l'ANS rilasciava i diplomi per Legge.

      Chiedo pubblicamente di spiegare:

      1. Quale legge attribuiva alla FIS di delegare all'ANS il rilascio dei diplomi;

      2. Perchè sui diplomi dell'ANS non veniva riportata questa benedetta delega;

      3. Perchè sui diplomi non veniva riportata la Legge del CONI che delega alla FIS i diplomi che poi la FIS delega all'ANS;

      4. Perchè sui diplomi non veniva riportato lo Statuto FIS;

      5.Se i diplomi dell'ANS siano validi.

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    6. Quanta propaganda e disinformazione.

      La Federazione non sapeva della formazione nei Licei sportivi?

      Lo chieda a qualche consigliere campano.

      Anzi a qualche Maestro campano, che faceva la formazione nei Licei sportivi. Ora che ricordo, quel Maestro faceva anche gli esami.

      Tagliamo la testa al toro: lo chieda formalmente alla FIS.

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    7. "Chi ha invaso il campo altrui per primo?"
      La FederScherma ha fatto una ripicca? non ci posso credere, col mio voto ho dato il governo federale a gente che vive di ripicche?
      Ed io che pensavo che ci fosse una ragione di diritto.

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    8. Ma quando iniziarono o le attività nei licei sportivi il vicepresidente dell'Ans non era responsabile per i licei sportivi della zona sud per la FIS? Strano?

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    9. Anonimo 18 giugno 2018 22:35, le tue considerazioni sono infarcite di false verità; dai per scontato, e perciò non dimostri, il fondamento di errate affermazioni.
      1. Scrivi che il Coni avrebbe dato delega sulla formazione alla Fis: con quale disposizione? In virtù di quale norma?
      2. Scrivi dei licei sportivi senza sapere di cosa stai parlando; la Fis non ha il monopolio della formazione in Italia!
      La Fis ha ucciso la scherma nei licei sportivi e tu scrivi che l’Accademia avrebbe invaso il campo della Fis, ma quale campo? Quali prerogative avrebbe avuto la Fis? Ripeto, devi citare le leggi!
      Siccome non sai di cosa stai parlando, ti scrivo la norma di riferimento che è il decreto del presidente della Repubblica 5 marzo 2013 , n. 52. Col regolamento dei licei sportivi si prevede che le istituzioni scolastiche, statali e paritarie, nelle quali sono attivate sezioni ad indirizzo sportivo, sia singolarmente che collegate in rete, possono stipulare convenzioni con tantissimi soggetti. La Fis non ha alcuna prerogativa!!
      I licei possono stipulare convenzioni con università statali o private, ovvero con province, comuni, città metropolitane, istituzioni, enti, associazioni o agenzie operanti sul territorio che intendano dare il loro apporto alla realizzazione di specifici obiettivi legati alla formazione e all’attività sportiva.

      Fatela finita massa di bugiardi.

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    10. Quindi un Liceo sportivo in virtù della succitata normativa può stipulare una convenzione con una qualunque società sportiva di scherma per il rilascio di diplomi. Buono a sapersi.

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    11. Anonimo delle 22.45, ti rispondo con una domanda.
      Perché sui diplomi rilasciati dell'Accademia c'era la firma del presidente della Federazione italiana scherma?

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    12. Anonimo delle 22.58 riformulo la domanda, chi ha leso lo stato di diritto per primo, occupandosi di compiti che non erano convenzionati?

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    13. Anonimo delle 22.27, ci illumini, a quali norme della Federazione internazionale si richiama?

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  6. e nel frattempo....

    "Frosinone-Palermo, Malagò: “Mi scuso con i tifosi rosanero, ma non ho visto il match. Contrastiamo certi comportamenti…”

    Poche idee ma molto confuse!

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  7. Una domanda mi viene: tutti quelli diplomati in Accademia hanno ancora il titolo valido? Si rischia un terremoto di proporzioni epocali.

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    1. Domanda piuttosto sciocca se mirata solo a diffondere il panico. Naturalmente i diplomi rilasciati dall'Accademia prima dei fattacci hanno validità. Finché la Fis non ha deciso di rilasciarli essa stessa senza più avvalersi della collaborazione dell'Accademia.

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  8. Gentile Rinaldi, un magistrato di nome Mario Conte ha scritto una lettera aperta al Presidente del Coni in seguito ad un tweet con il quale Malagò ha manifestato il proprio apprezzamento al squadra di calcio del Frosinone definendola, appunto, una “società modello” nonostante gli incresciosi fatti accaduti sia in campo che fuori campo durante la partita contro il Palermo.
    Di tale lettera la parte finale mi ha colpito profondamente per la sua particolare attualità che, credo, valga anche per la scherma, stando a quanto si legge in questo blog:
    "Lo Sport dovrebbe essere il modo migliore per combattere la criminalità, togliendo i ragazzi dalle strade e mettendoli nelle palestre, dove non si vince con la violenza ma con il sudore e la fatica. Ieri è stata solo la dimostrazione di come si possa vincere facendo i furbi ed eludendo palesemente le regole."

    PREFETTO DEL IV PILASTRO

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  9. "Bene farebbe a darsi una identità con i diplomi di scherma storica anziché perdere tempo in inutili battaglie per quelli di scherma sportiva, perché la scherma sportiva è regolata da una Federazione, come avviene in tutti gli altri sport."

    Potrei sbagliarmi ma il settore storico è gestito da AIMA da quanto ne sono a conoscenza, con i migliori professionisti del settore.

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    1. Buona a sapersi... allora vuol dire che anche su questo fronte l'Accademia non può vantare alcuna prerogativa o esclusiva di legge.

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    2. Aima, da quanto leggo, è costituita con una legge regionale, come associazione di professionale per le prossioni non riconosciute o regolamentate. Sempre da quanto leggo il maestro di scherma, d'armi (forse la furbata potrebbe essere questa), mi sembra tutt'altro che non riconosciuta e sicuramente regolamentata sia dallo stato che dal Coni. La contesa Fis-Aims/Ans ci dirà qualcosa in più ma non in meno. Questo spiegherebbe anche l'eterno avviso "in corso di iscrizione al MiSE", iter che non si concluderà mai, probabilmente per quanto sopra. Che siano bravi non si discute, legali non saprei, certo cercano legittimazione ovunque e in questo momento la FIS-Aims li sta usando anche bene. Con la solita comunicazione che lascia intendere è da qualche anno che svolgono le proprie formazioni contemporaneamente a quelle federali delegate dal Coni alla Fis e poi ridelegate all'Aims utilizzando i docenti della scuola dello sport (sarebbe interessante vedere contratti e quietanze di questi fatti come pure se la Sds sia informata di ciò che fanno i suoi docenti a Chianciano, pare che alcuni pagamenti siano stati fatti in contanti per queste attività storiche) lasciando credere che si tratti di formazione Fis o roba simile sempre senza dirlo chiaramente. Se così fosse non credo se ne sia mai parlato chiaramente in sedi ufficiali tipo il mitico Comitato Operativo. Diversamente in Ans sono proprio degli ebeti ubriachi con le menti offuscate da brame di potere che non gli hanno consentito di rendersi conto di cosa stava succedendo. A proposito il web è pieno di maestri di scherma (pardon d'armi) diplomati da Aima e altri (a volte Csen a volte Ara). Per non parlare delle federazioni di scherma: Federazione Scherma Tradizionale, solo di recente diventata ASD scherma antica e tradizionale, oppure la Vadi, federazione scherma storica, con tanto di pagina Facebook dove promuove le sue attività e sito/ blog dove le cazzate di cui discutiamo nella piazza sono già risolte da anni
      https://corsodischermamedievale.wordpress.com/2015/07/10/scherma-storica-sui-riconoscimenti-i-diplomi-la-legge-la-grande-confusione/
      Ormai un diploma di Maestro non si nega più a nessuno. Brava Fis, non ti sei accorta che sei l'unica a fare i maestri ma ci sono tante strade per diventare "aspirante stregone".

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    3. Giusto. Ad ogni modo... non conosco molto la scherma storica ma in tanti mi hanno detto che non è illegale definirsi Maestro d'Arme... e spesso è sufficiente un diploma di Maestro d'Arme ottenuto con una EPS... come CSEN... mi sbaglio?

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  10. Qualcuno più sopra ha citato per paragone il percorso formativo degli Istruttori di Vela, adombrando il fatto che questo paragone avalli una qualche forma di ragione per l'Accademia di Napoli nei confronti della Federazione Scherma nella vicenda che le contrappone. In sostanza si lascia intendere che l'esempio dell'Istruttore di Vela dimostri che il rilascio dei diplomi non sia necessariamente compito deputato per legge alle Federazioni affiliate al CONI.

    Ma è ESATTAMENTE IL CONTRARIO, perché come ben si evince dal regolamento SNaQ della FIV (Federazione Italiana Vela affiliata al CONI), il titolo rilasciato dalla FIV è PREREQUISITO NECESSARIO per l'iscrizione all'albo professionale del Ministero dei Trasporti che abilita alla professione di Istruttore di Vela.

    http://www.federvela.it/sites/default/files/2018_normativa_formazione.pdf

    Quindi la centralità della Federazione Sportiva è confermata e sottolineata e l'esempio costituisce un precedente a favore della FIS e non certo dell'ANS.



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    1. La faziosità non ha limiti.
      Leggete bene il sito http://www.federvela.it/sites/default/files/2018_normativa_formazione.pdf, a pagina 29, lettera f)

      essere in possesso almeno di brevetto che abilita all’insegnamento delle tecniche di base della navigazione a vela, rilasciato dalla Marina Militare, dalla Federazione Italiana Vela, o dalla Lega navale Italiana, nel rispetto del sistema nazionale di qualifiche dei tecnici sportivi del Comitato olimpico nazionale italiano e del quadro europeo delle qualifiche – European Qualification Framework dell’Unione Europea

      La Marina Militare e la Lega navale Italiana sono fra gli Enti che rilasciano il brevetto.

      Non c’è nessun monopolio della Federazione italiana vela!!!!!!!!!!!!!!!!

      A chi scriveva che non c’era più spazio nell’ordinamento sportivo per l’Accademia, perché occupato dal Coni e dalla Fis, la risposta più concreta è fornita dall’esempio dell’istruttore di vela. Anche la Lega navale è un ente del 1800.

      L’Accademia è stata riconosciuta dal Comitato olimpico nazionale italiano fra gli enti che hanno aderito al sistema nazionale di qualifiche dei tecnici sportivi.

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    2. Direi ops...! Autogoal.

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    3. Anonimo delle 10.27, il paragrafo da lei citato riguarda l'esercizio della professione di istruttore di vela al di fuori ambito federale sportivo.
      Vediamo come posso spiegarglielo in modo facile da capire. Ci sono delle attività come la vela o lo sci o la danza che possono essere praticate sia a livello sportivo sia non sportivo, ma per diporto o diletto.
      Quando queste attività vengono esercitate al di fuori dell'ambito sportivo, esse vengono regolate da leggi che tutelano i praticanti e possono quindi chiamare in causa soggetti e Istituzioni che non appartengono alla sfera CONI. Ma chi vuole esercitarle o insegnarle semplicemente in ambito sportivo, in una FSN affiliata al CONI, necessita unicamente del brevetto rilasciato dalla Federazione di riferimento, che per quanto concerne il rilascio dei titoli validi in seno al contesto sportivo è Ente sovrano per mandato CONI, che è Ente sovrano in materia di sport per mandato di Legge. Ora, se l'ANS pretende che la FIS non possa rilasciare in totale autonomia i diplomi per i suoi quadri Tecnici, sbaglia.
      Questo fatto dell'Istruttore di vela lo conferma e lo dimostra!
      Mi deve inoltre dire in quale ambito se non quello sportivo, si esercita oggi la scherma. Ecco, se mi trova un esempio, avrà trovato anche ciò che di diritto spetta all'ANS reclamare come suo territorio.
      Ma il territorio della scherma sportiva, lo capirebbe pure un bambino, è unicamente della Federazione sportiva che la rappresenta in seno al CONI.
      L'ANS ha chiesto al TAR la sospensiva degli esami federali in quanto riteneva non si potessero fare esami di scherma senza il concorso dell'ANS e il TAR non le ha dato ragione. Ciò nonostante il Presidente ANS nella quarta puntata della sua lunga lettera torna in argomento tacciando di esercizio abusivo della professione i diplomati FIS.
      Certo che l'ANS può fare i suoi esami, ma non può impedire alla FIS di fare i propri senza l'ANS, come fanno tutte le Federazioni.
      E anticipo la sua possibile obiezione: certo che la FIS potrebbe riconoscere i diplomi rilasciat dall'ANS come la FIV riconosce quelli della Marina Militare, ma se si vuole questo riconoscimento l'ANS dovrebbe iniziare a pensare seriamente di smetterla di scrivere lettere piene di assurdità e fare denunce altrettanto assurde e magari anche cambiare i suoi dirigenti che sembra proprio non riescano a capire le cose ovvie.

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    4. resta il fatto che non esiste un solo documento che attesti la regolarità di questa visione se non le foto di Malagò e i proclama fatti qui. non esiste un solo procedimento che abbia avuto una qualche approvazione (in qualunque sede ufficiale).

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  11. Ma io citerei anche l'esempio della danza... sappiamo che vi sono moltissime prestigiose Accademie come per esempio quella della Scala di Milano che rilasciano diplomi per l'insegnamento della danza, ma soltanto la Federazione italiana danza Sportiva e' titolare dei brevetti per quanto riguarda l'ambiente CONI.

    http://www.sfds.it/

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  12. Anche società nazionale di salvamento ad esempio

    https://www.salvamento.it/

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  13. Cos'è un brevetto per l'ambiente coni?

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  14. La vera anomalia del Sistema Schermistico Italiano non è tanto data dall'Accademia Nazionale di Scherma di Napoli, quanto dall'Associazione Sportiva Dilettantistica denominata Associazione Italiana Maestri di Scherma, Associazione Sportiva Dilettantistica affiliata ad un Ente di Promozione Sportiva riconosciuto dal Comitato Olimpico Nazionale Italiano, ma non affiliato alla Federazione Italiana Scherma.
    In nessuna Federazione Sportiva Nazionale, riconosciuta dal Comitato Olimpico Nazionale Italiano, è possibile riscontrare la presenza di una simile Associazione Sportiva Dilettantistica.
    Nessuna Federazione Sportiva Nazionale delega ad una Associazione Sportiva Dilettantistica la formazione dei propri Quadri Tecnici. Soprattutto, nessuna Federazione Sportiva Nazionale delega ad una Organizzazione di un Ente di Promozione Sportiva la formazione dei propri Quadri Tecnici.
    La Federazione Italiana Scherma sta delegando la formazione dei propri Quadri Tecnici ad una Organizzazione di un Ente di Promozione Sportiva.

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  15. Permettetemi una piccola digressione sull'argomento contezioso FIS-AIMS/ANS, ma pur sempre attinente al tema maestri: ma come è finita la roboante promessa del Presidente FIS, rivolta ai maestri, titolata "PENSIONE PER TUTTI"????

    In attesa di una sicura mancata risposta, porgo cordiali saluti.
    Gaspare Fardella

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  16. IL CALDO COLPISCE ANCHE IL GIUDICE FEDERALE

    Mi scusi non essendo un giurista ma un sostenitore della coerenza, valore che trasmetto ai miei figli. Mi chiedo perchè leggendo prima la sentenza numero 8 del GF e poi la numero 9 noto una incoerenza. In entrambe si dice che il 'reo' era lì come sostenitore di una Società (diverse ovviamente), nel primo caso non sarebbe tesserato come atleta ma come dirigente, nel secondo è atleta ma in quel caso accompagnatore, ma nel primo caso la multa va solo al 'reo', nel secondo caso, più grave e senza mai aver mostrato pentimento anzi si girano le responsabilità pur confermando i gesti. Bhè nel primo caso il 'reo' prende 300€ di multa, nel secondo caso è la Società, come responsabilità oggettiva, a prendere 200€. Ma guardiamo la Dichiarazione dei Redditi? i nomi degli altri dirigenti della Società se hanno incarichi federali? o semplicemente la Giustizia non è comprensibile a chi come me cerca la coerenza lineare?

    Lex

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    Risposte
    1. Erano giorni che cercavo di capire la stessa cosa. Lei mi ha anticipato. Mi chiedevo perchè se due accompagnatori commettono un 'reato' sanzionato con il cartellino nero. Entrambi tesserati per la FIS, o come atleta o come dirigente. Perchè appunto, evidenziando anche un comportamento diverso, anche se nella sentenza numero 9 si da poco spazio se non a sottolineare il pentimento e le scuse, mentre nella numero 8 si legge una memoria difensiva che sembra più Offensiva per l'intelligenza umana, senza alcun pentimento ma anzi: ripeto perchè le sentenze sono simili e diverse. Simili nel dare solo una pena pecuniaria e diverse perchè in un caso la Società ha responsabilità oggettiva, nell'altro non viene chiamata in causa. Ad occhio, da lettore, direi che è più grave il ruolo della Società e (irresponsabile oggettivamente) se si considera che lo stesso si definisce 'capo delegazione della sua Società', che trattasi di Gara squadre dove appunto c'è la Società e che lo stesso non è un semplice genitore reo di aver minacciato (confermato dal Giudice) un ragazzo atleta e quindi oltre al reato di Giustizia Sportiva forse ci voleva una punizione esemplare visto il ruolo 'educativo' dello sport e soprattutto dei suoi dirigenti. Mentre la pena è simili a chi chiede scusa e soprattutto si pente immediatamente dell'episodio.
      Non voglio credere come l'Anonimo precedente, che ci sia un peso per il ruolo 'politico' di una Societàe dei suoi altri Dirigenti, anzi mi auguro che chi ha ruolo politico abbia sospeso e sostituito tale 'collega' di Società che ha leso l'immagine della Scherma e dato un pessimo esempio.

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    2. Anonimo delle 12.38 tranquillo il dirigente alla pari di altri 'attori' protagonisti di cartellini neri, della medesima società, sarà pronto già dall'inizio della stagione a girare indisturbato tra le pedane, previo poi accusare la Direzione di Torneo di non averlo cacciato. Come dire io ammazzo qualcuno è la polizia che doveva impedirmelo. Quindi ci sarà e sempre sotto gli occhi del suo 'collega' dirigente federale che magari in qualche occasione sarà anche delegato dal Consiglio.
      Lex

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