Foto di gruppo dei
nuovi maestri d’arme riconosciuti dalla FIS
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In quest’ultimo fine settimana sono stati riconosciuti dalla FIS i
titoli di Maestro (?!) di scherma storica rilasciati dall’AIMA (acronimo di Associazione
Italiana Maestri d’Arme). La cosa mi ha lasciato quanto mai stupito perché, da
quanto mi è a conoscenza, da una parte si cerca di arrivare ad un tavolo di
discussione, data l’iniziativa di un autorevole componente dell’ANS, per
cercare soluzioni adeguate alla spiacevolissima crisi tra FIS e Accademia,
mentre dall’altra non si tiene minimamente conto di tali iniziative, anzi
sembra che si voglia dire: ”a noi non interessano tali propositi, procediamo
per la nostra strada”, di fatto chiudendo la porta a ogni possibile dialogo.
L’AIMA è una associazione di professionisti istituita ai sensi della
legge n.4/2013. Tale legge, ha introdotto in Italia la figura della professione
non regolamentata (ad es. Amministratore di condominio). La prima riflessione
che mi viene da fare è relativa allo status di detta professione, poiché essa
rientra tra quelle non regolamentate e per tale ragione non potrebbe insistere
su aree che sono di pertinenza esclusiva delle professioni già disciplinate.
Peraltro le associazioni di professionisti non regolamentate devono essere
riconosciute dal MISE (acronimo di Ministero per lo sviluppo economico).
Cuomo, Loda',
Campofreda, Gotti, Randazzo
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Il CONI si è più volte pronunciato sul divieto ai professionisti non
regolamentati di esercitare le loro attività in seno al modello sportivo
organizzato cioè dentro le organizzazioni riconosciute dal CONI (FSN, DSA, EPS,
società sportive).
Il così detto maestro d'arme diplomato dall'AIMA è totalmente
coincidente con la figura del Maestro di scherma - maestro d'armi tipizzata dal
decreto legislativo n.15/2016 nonché dal Piano Nazionale di Riforma delle
Professioni, emanato dallo Stato italiano. Tale Piano di Riforma delle
Professioni è stato trasmesso alla Commissione Europea a cura del Dipartimento
Politiche Europee, in applicazione della direttiva 2013/55/UE (che modifica la
precedente direttiva 2005/36/CE) sul riconoscimento delle qualifiche
professionali. La Commissione Europea ha pubblicato sul proprio sito le
professioni regolamentate, corredandole di apposite schede informative. Sembra,
quindi, di capire che la FIS si sia sovrapposta al CONI.
Tutto ciò detto, è quantomeno stupefacente che la FIS:
a.
dichiari pubblicamente (ed in diversi suoi atti)
che i tecnici insegnanti la scherma siano dilettanti;
b.
riconosca l'AIMA, suoi diplomi e suoi diplomati,
i quali sono dichiaratamente professionisti ai sensi della legge n.4/2013.
Quindi si riafferma il concetto che L’AIMA è una associazione di professionisti
istituita, appunto, ai sensi della precitata legge n.4/2013.
In tutto ciò il CONI come si pone? Qual è la sua posizione? Lascia
fare? Ritengo, invece, quanto mai necessario un intervento chiarificatore,
poiché, a mio avviso, e se non ho male interpretato le leggi, statuti e
regolamenti in vigore, la situazione potrebbe essere assai pericolosa per tutte
le parti in causa.
A breve pubblicherò la lettera
con cui il Presidente Scarso presentò la propria candidatura alla presidenza
(2004), la quale evidenzia, allo stato attuale, l’assoluta incoerenza di quanto
affermato e promesso: devo dire che sono felice ed orgoglioso di non far parte
di questa Federazione.
Ezio RINALDI
Nell'ampia definizione di "attività professionale" rientrano una serie di figure professionali notevolmente diverse tra loro. E', infatti, possibile distinguere tra attività professionali regolamentate per le quali il Legislatore individua una legge che le prevede e disciplina (con conseguente “iscrizione in appositi albi o elenchi") e quelle c.d. "non ordinistiche o non regolamentate", cioè prive di ordini professionali.
RispondiEliminaTale bipartizione trae origine dal fatto che il Legislatore ha ritenuto che talune attività professionali soddisfino non solo interessi individuali, ma anche di natura pubblicistica. Ecco, quindi, che in tali casi è necessario da un lato imporre al mercato di utilizzare per determinati servizi esclusivamente di soggetti iscritti ad un elenco di riferimento e, dall'altro, prescrivere agli iscritti una serie di regole volte ad assicurare la presenza di specifici requisiti tecnico, morali e, quindi, professionali. Di qui la definizione anche di "professioni regolamentate".
L’A.I.M.A. è stata costituita in attuazione della Legge n. 4/2013, al fine di consentire al cosiddetto “maestro d’arme” "una attività economica, anche organizzata, volta alla prestazione di servizi e di opere a favore di terzi, esercitata abitualmente e prevalentemente mediante lavoro intellettuale o comunque con il concorso di questo, con esclusione delle attività riservate per legge a soggetti iscritti in albi o elenchi, ai sensi dell'art. 2229 c.c., e delle attività e dei mestieri artigianali, commerciali e di pubblico esercizio disciplinati da specifiche normative".
La F.I.S. è stata molto imprudente a riconoscere il diploma di Maestro di Scherma Storica al cosiddetto “maestro d’arme”: questo comportamento irresponsabile, incauto nella più benevola delle accezioni, farà scaturire pericoli obiettivi per la scherma, ma anche per l’intero sport italiano.
La F.I.S. si è sostituita al C.O.N.I., l’unico Ente che ha ricevuto dallo Stato il potere di disciplinare le professioni nelle Federazioni e nelle altre Organizzazioni sportive che il C.O.N.I. riconosce.
Il Presidente Scarso, apponendo la propria firma sull’attestato di riconoscimento del diploma A.I.M.A., ha agito senza tener conto dei propri limiti, delle proprie effettive capacità.
Non stento a credere che parlamentari, sia di maggioranza che di opposizione, esercitano il loro potere di controllo e non escludo che saranno attivate le Autorità Giudiziarie.
…"C.O.N.I., l’unico Ente che ha ricevuto dallo Stato il potere di disciplinare le professioni nelle Federazioni e nelle altre Organizzazioni sportive che il C.O.N.I. riconosce".
RispondiEliminaQuindi, per inciso, questo pone la questione dell'ANS sotto una luce più chiara. L'ANS non può rilasciare né i diplomi per la scherma olimpica né quelli per la scherma storica, non essendo stata investita dal CONI né dell'una né dell'altra prerogativa.
Per ogni professione viene indicato un ente di riferimento. Il riferimento riguarda il controllo e le procedure di riconoscimento quando un cittadino europeo o extraeuropeo, vuole esercitare quella professione in Italia. Il coni ha correttamente indicato ufficio e modulistica per questa casistica.
EliminaDiverso il rilasciare diplomi "motu proprio" oppure di riconoscimento. Anche per questo viene impiegato lo S.Na.Q., per classificare e quantificare i titoli stranieri rispetto agli italiani e quantificare eventuali differenze collocandoli nel livello più appropriato. A quanto pare la Fis ha scavalcato il Coni creando un bel pasticcio. Vediamo se al Coni questo nuovo filone conviene oppure no, interessa oppure no.
Mi scusi, non ho capito: perché la FIS avrebbe scavalcato il CONI se lei stesso dice che " Il riferimento (al CONI, n.d.r.) riguarda (solo, n.d.r.) il controllo e le procedure di riconoscimento quando un cittadino europeo o extraeuropeo, vuole esercitare quella professione in Italia"?
EliminaIo ho preso la laurea in odontoiatria in Albania con il figlio di Bossi. Domani vado in comune e ma la faccio riconoscere, e poi comincio ad esercitare. alla faccia di tutti quelli che si sono fatti il percorso universitario e perfino l'esame di abilitazione :D :D :D
EliminaPerché il riconoscimento di diplomi, anche se “paeudoprofessionali” sarebbe sotto il controllo della Presidenza del Consiglio dei Ministri e poi delegata al Coni. Non avendo alcuna prerogativa normativa in merito la Fis si è messa a riconoscere diplomi di associazioni costituite, in base alla legge regionale 4/2013 ( costituzione di associazioni per professioni non regolamentate), diplomi che dinoer se non hanno valore. Tant’é che il Mise non iscrive tali associtazioni.
EliminaRiguardo a ciò che può riconoscere il è citato nella norma e riguarda la mobilità, dei possessori dei titoli professionali, in ambito comunitario. Il che si traduce nella comparazione su base S.Na.Q. Della qualifica più vicina a qyalla posseduta con indicazione di eventuali integrazioni necessarie. A tal fine esiste una corposa modulistica a corredo della normativa.
Lei come inquadra normativamente parlando il “diploma di riconoscimento diploma” consegnato?
Giuridicamente che valore ha?
Professionalmente che valore ha?
L’iter formativo e certificativi chi lo ha validato?
Esistono carteggi circa le competenze e i livelli EQF ed ISCO conseguiti?
mi scusi, non ho capito la sua controdeduzione. Secondo lei perché la FIS non avrebbe scavalcato il CONI?
EliminaStimato Rinaldi,
RispondiEliminaè inutile il suo animarsi per le questioni federali.
Il nostro Presidente conosce la politica ed è un vincente.
I diplomi servono ad arruolare nuovi elettori: i nuovi maestri di scherma storica portano in dote i loro voti e quelli delle loro società di scherma storica.
Si rassegni Rinaldi, Giorgio Scarso sa fare politica.
Lunga vita a Re Giorgio!
La legge regionale (4/2013) non la approfondiamo neanche visto che pur citandola non riesce a far luogo alliscrizione al MISE.
RispondiEliminaAl contrario la normativa cita come fonte normativa per il rilascio dei diplomi per Marstro di scherma (con tutte le declinazioni olimpiche, storiche, artistiche e marziali) il Regio Decreto dell’ANS.
Ciò assume particolare rilievo poiché la ricognizione risale al 2005 (tempi non sospetti quindi).
Vogliamo parlare del paradosso normativo in cui si rilascia un “diploma” di “riconoscimento di un diploma” senza indicare provenienza o compatibilità con i vari protocolli esistenti? Siamo seri, è vero che un diploma di Maestri in Fis non si nega a nessuno ma questi quanti sono costati?
Attenzione, con questa azione si scoperchiato il vaso di Pandora, ora anche gli EPS proveranno ad esercitare un potere simile alla Fis se il Coni non interviene. Basta “riconoscere” per scavalcare il controllo Coni! Cosa ne pensa la dottoressa Couffetti, avalla questa procedura palesemente o finge di non saperne niente. Di solito le risposte tipiche sono: “non c’ero, mi hanno fregato” ;per riprovare, quando sbugiardati, con “non avevo capito”!
Attenzione gente, attenzione.
Quale normativa cita il Regio decreto dell'ANS? Il documento che lo cita è un documento che si intitola "piano di riforma delle professioni" e ha unica funzione quella di fotografare lo stato dell'arte attuale (dove per attuale si legga quando la FIS ancora riconosceva all'ANS il compito di rilasciare i diplomi), ma il documento in oggetto NON costituisce una normativa. Per normativa si intende Legge. Dove sarebbe la Legge che attribuisce all'ANS il rilascio dei diplomi? Sarebbe quella del 1800? Andrebbe anche bene, se non fosse che dal 1942 c'è il CONI!
EliminaL'illustre e acuto anonimo del 26 giugno 2018, h. 10:11, pone una serie di interrogativi, fra tutti:
RispondiElimina- Dove sarebbe la Legge che attribuisce all'ANS il rilascio dei diplomi?
- Sarebbe quella del 1800?
A quest'ultima domanda, egli stesso dà la seguente risposta: "Andrebbe anche bene, se non fosse che dal 1942 c'è il CONI!"
Perfetto, ma a tale risposta è lecito replicare: E dal 1942, il CONI solo ora, dopo cioè 70 anni, si accorge della vetustà del Regio Decreto?
In ambito giuridico esistono delle differenze tra i termini norma e legge. Per norma si intende una proposizione volta a stabilire un determinato comportamento che deve essere adottato da persone appartenenti ad un gruppo, per assicurare la sopravvivenza e perseguire i fini che lo stesso gruppo ritiene più importanti. È intesa come abitudine o come consuetudine alla quale ci si deve attenere.
RispondiEliminaEsistono tre tipi di norme: le norme giuridiche (regole del diritto), quelle sociali (regole della società) e quelle religiose (che vengono applicate all’interno della Chiesa).
Secondo il Regolamento UE 1025 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 25 ottobre 2012 relativo alla normazione europea, per norma viene definita la tecnica utilizzata da un organismo di normazione riconosciuto che appartiene a una delle seguenti categorie: norma nazionale adottata da un organismo di normazione nazionale, norma armonizzata ai fini dell’applicazione della legislazione dell’Unione sull’armonizzazione europea adottata da un’organizzazione di normazione europea ed infine internazionale adottata da un organismo di normazione internazionale.
Con il termine legge, invece, viene indicato un atto giuridico vero e proprio, che si basa su regole comportamentali, attraverso il quale il potere legislativo esercita la sua funzione (legge in senso formale), oppure atto normativo (legge in senso materiale) o insieme delle norme giuridiche che costituiscono l’ordinamento giuridico, ossia il diritto oggettivo.
Dove sarebbe la legge che attribuisce alla FIS il rilascio dei diplomi?
Fatemi capire, adesso questi maestri e istruttori di scherma storica hanno le stesse prerogative dei II e III livello SNAQ? Possono affiliare società alla FIS, accompagnare atleti alle gare ecc.? Se sì, chi me lo fa fare di farmi tutta la trafila della formazione FIS-AIMS? A questo punto mi iscrivo all'AIMA e magari mi diverto anche di più!
RispondiEliminaGentile anonimo delle 10:11
RispondiEliminami presento, sono Tobia Gorrio e mi scuso per essere un lettore indotto che ha bisogno di carpire il senso originale del vostro testo.
Ho bisogno che mi forniate l’autentica interpretazione almeno delle vostre affermazioni.
Per voi:
1. il "piano di riforma delle professioni" ha l’unica funzione di fotografare lo stato dell'arte attuale (dove per attuale si legga quando la FIS ancora riconosceva all'ANS il compito di rilasciare i diplomi)
2. la FIS non riconosce più all'ANS il compito di rilasciare i diplomi
3. Il "piano di riforma delle professioni" NON costituisce una normativa (NON è legge)
4. non c’è una LEGGE che attribuisca all’ANS di rilascio dei diplomi di MAESTRO DI SCHERMA
5. dal 1942 c’è il CONI
6. dal 1942 c’è una LEGGE che ha abrogato l’attribuzione all’ANS del rilascio dei diplomi di MAESTRO DI SCHERMA
7. dal 1942 c’è una LEGGE che ha attribuito al CONI il rilascio dei diplomi di MAESTRO DI SCHERMA
8. dal 1942 c’è una LEGGE che ha attribuito al CONI il potere di delega alla FIS del rilascio dei diplomi di MAESTRO DI SCHERMA
9. dal 1942 l’ANS ha rilasciato i diplomi di MAESTRO DI SCHERMA perché la FIS riconosceva all'ANS il compito di rilasciare i diplomi (DELEGA?)
10. oggi la FIS per LEGGE non riconosce all'ANS il compito di rilasciare i diplomi
In attesa di leggervi in merito a quanto sopra, vi prego di gradire i miei migliori saluti.
Egregi lettrici e lettori di Piazza Scherma.
RispondiEliminaDa molto tempo frequento Sale d'Armi, studio e pratico la scherma storica delle tre grandi epoche storiche. La medievale, la rinascimentale e la classica. Mi sono diplomato in vari Enti di promozione sportiva. I miei diplomi hanno tutti il logo del CONI e li utilizzo per insegnare a principianti ed avanzati, in lezioni individuali o di gruppo, lo studio filologico e tradizionale delle materie trattate, come anche per favorire la pratica sportiva della scherma storica e di quella artistica.
Faccio al Presidente AIMA Francesco Lodà i complimenti per il riconoscimento della Federscherma e gli chiedo di fornire al comune mondo della scherma storica quei chiarimenti che sino ad oggi non ci ha mai dato.
Questo è uno dei siti del Presidente AIMA Francesco Lodà http://scherma.roma.it/aimaroma/it/chi-siamo/aima nel quale si può leggere che l’AIMA recepisce la legge 14 gennaio 2013, n° 4 al fine di garantire la tutela e la valorizzazione del professionista Maestro d’Arme; è la prima aggregazione formale in Italia per i tecnici di Scherma Storica e Arti Marziali Storiche Europee (acronimo inglese H.E.M.A.), e collabora coi maggiori Enti istituzionali per il settore.
L’AIMA sostiene di rilasciare ai sensi della legge 4/2013, Attestazioni di Qualità e Qualificazione Professionale dei servizi resi.
Nel sito del Ministero dello sviluppo economico non c’è traccia dell’AIMA tra le associazioni che rilasciano l'attestato di qualità e di qualificazione professionale dei servizi prestati dai soci
http://www.sviluppoeconomico.gov.it/index.php/it/mercato-e-consumatori/professioni-non-organizzate/associazioni-che-rilasciano-attestato-di-qualita.
Ma non c’è traccia dell’AIMA anche tra le altre associazioni riconosciute dal MISE
http://www.sviluppoeconomico.gov.it/index.php/it/mercato-e-consumatori/professioni-non-organizzate/associazioni-che-non-rilasciano-attestato-di-qualita.
L’AIMA sostiene di aderire alla forma aggregativa CoLAP-Coordinamento Libere Associazioni Professionali.
Ma non c’è traccia dell’AIMA tra le associazioni aderenti al CoLAP.
http://www.colap.eu/schede-8-associazioni_aderenti#div_risultati.
http://www.colap.eu/schede-1580-altre_associazioni.
Ho chiamato gli uffici del MISE e mi è stato detto che l’AIMA non è stata riconosciuta, poiché lo Stato riconosce come professionisti regolamentati i diplomati dell’Accademia Nazionale di Scherma.
Ecco le domande al Presidente AIMA Francesco Lodà.
Precisare se l'AIMA è stata riconosciuta dal MISE: si o no.
Chiarire se l'AIMA può rilasciare per legge Attestazioni di Qualità e Qualificazione Professionale dei servizi resi: si o no.
Precisare se l'AIMA fa parte di CoLAP: si o no.
Le ultime domande sono per la Federscherma.
Perché non c'è il logo del CONI sull'attestato rilasciato dalla Federscherma?
I professionisti dell'AIMA possono essere retribuiti con i redditi diversi previsti per i dilettanti ai sensi dell'art. 67, comma 1, lettera m), D.P.R. n. 917/1986?
Il mistero si infittisce.
EliminaMeditate, gente, meditate!!!
Cordialmente
Gaspare Fardella
Giusto per chiarire, non conoscendo i titoli di cui si parlava sopra, ma i diplomi con logo CONI, se ottenuti in ambito EPS, a prescindere dal titolo che conferiscono (ad es. Maestro stellare di lightsaber piuttosto che di tressette) non possono superare il 1 Liv S.Na.Q. Cioè di aiuto allenatore, cioè tecnico non autonomo che opera sotto la direzione e controllo di un tecnico di 2 o 3 livello. A qualcuno risulta qualcosa di diverso?
EliminaNegli anni si sono moltiplicate le ASD che, grazie all'affiliazione ad EPS si sono messe a rilasciare titoli con i loghi CONI. In più qualche EPS, a causa di "distrazioni" o superficialità dei suoi referenti di settore, ha rilasciato i titoli di Maestro di scherma storica ( ampiamente rientranti nella tipologia di cui sopra e cioè 1 livello) contribuendo ad illudere e confondere gli utenti che ottenevano un titolone con il quale nemmeno sono autonomi, mettendo in difficoltà gli stessi presidenti che firmatari di quei titoli. Vi risulta qualche caso del genere?
Comunicato congiunto dei Presidenti
RispondiEliminaA.I.M.A & S.P.A.D.A.
Associazione Italiana Maestri d’Arme
Società di Promozione dell’Arte dell’Armi
M° Francesco Lodà - M° Roberto Gotti
In data 24 Giugno 2018 è giunto a compimento il lungo percorso che ha portato all’aggregazione di S.P.A.D.A. in F.I.S ed al riconoscimenti delle attestazioni di A.I.M.A. da parte della Federazione. Percorso tracciato e condiviso dal Gruppo di Lavoro sulla Scherma Storica voluto dal Consiglio Federale.
A seguito di questi risultati e per tracciare il precorso futuro sarà indetta prossimamente l’assemblea congiunta delle due associazioni. Alla stessa saranno chiamati a partecipare tutti i soci aventi diritto al voto e saranno invitati tutti i singoli interessati allo sviluppo dei progetti comuni.
Durante la stessa assemblea verrà presentata la partecipazione della delegazione italiana ai futuri Giochi Europei del Giugno 2019 sotto l’egida del Comitato Olimpico Europeo. A tali giochi la scherma storica è stata invitata come “guest combat sport” grazie agli sforzi congiunti delle nostre associazioni patrocinate anche in questa avventura dalla Federazione Italiana Scherma.
(
Il risultato più grande ed il più alto riconoscimento sono per noi le parole di sincera stima ed ammirazione pronunciate alla fine della giornata da chi ha potuto valutare e conoscere il livello professionale dei nostri tecnici e l’enorme sviluppo della Scherma Storica e delle arti marziali storiche europee nell’ultimo quarto di Secolo. Per queste parole di stima, ancora una volta, ringraziamo il Consiglio Federale e la Segreteria Federale.
Cari Roberto e Francesco,
RispondiEliminaMi complimento con voi per questo traguardo.
Dalle vostre parole noto che esistono associazioni (AIMA e SPADA) che si occupano di scherma storica, che hanno stretto rapporti profondi con la FIS, dei quali il mondo della FIS cioè i suoi iscritti non era a conoscenza. Lo apprendiamo da voi, grazie a questo comunicato che mi lascia incuriosito e che mi apre a uno scenario che vorrei approfondire, vorreste aiutarmi voi? Vorreste inviarmi o pubblicare sul blog i documenti che sostanziano le parole che dite, così da potervi accogliere come si deve in tutta la FIS e non solo nelle alte orbite federali?
Grazie e in bocca al lupo per i Giochi Europei cui parteciperete.
Stranizza questa inconsueta e imorovvisa voglia di palesarsi: prima, il Presidente AIMS; ora, congiuntamente, i Presidenti AIMA e SPADA.
RispondiEliminaQualcosa bolle in pentola? E quando i Presidenti FIS e CONI?
Ah, saperlo.
Cordialmente.
Gaspare Fardella
Caro Fabrizio Orsini.
RispondiEliminaAl suo posto non sarei così contento di 'accogliere come si deve in tutta la FIS' società e pseudomaestri in quota AIMA e SPADA.
Il 12 giugno si è tenuta per la prima volta nella storia a Trieste la 1075ª riunione della Giunta Nazionale CONI che si è svolta nella Sala del Consiglio Comunale. La Giunta ha approvato le modifiche allo Statuto del CONI sulla base della Legge 8/2018 che in particolare limita a tre il numero dei mandati per il CONI, le Federazioni Sportive Nazionali e le Discipline Sportive Nazionali. Tali modifiche saranno portate all’attenzione del Consiglio Nazionale del 10 luglio per la delibera conclusiva unitamente a:1. i nuovi principi informatori del CONI che in particolare riconoscono il diritto di voto anche alle società che non fanno attività agonistica;2. il Regolamento delle Società Lucrative che in particolare riconosce lo status di professionista lavoratore ai quadri tecnici da esse impiegati;3. l’elenco delle discipline appartenenti al Registro Nazionale delle Associazioni Sportive Dilettantistiche che in particolare riconosce la scherma storica.
Alla luce di queste considerazioni il Presidente della FIS Giorgio Scarso ha disposto il riconoscimento dei diplomi magistrali rilasciati dalla associazione di professionisti lavoratori AIMA. E AIMA e SPADA si sono aggregate alla FIS.
Nelle prossime elezioni le società e i Maestri di scherma olimpica saranno affiancati da quelli di scherma storica.
Il Presidente Scarso potrà contare su tre grandi macchine da guerra elettorali: 1. AIMS;2. AMIS;3. AIMA SPADA.
Se deciderà di candidarsi stile Erdogan, la vittoria non gli sfuggirà.
In alternativa il Presidente Scarso potrà dedicarsi alla FIE e nominare il proprio erede al trono FIS.
L'ANS è morta ma anche la scherma italiana non si sente tanto bene.
Caro anonimo del 27 giugno 2018,
RispondiEliminain realtà sono contento che la scherma si arricchisca di nuove realtà e lo scenario che porta il presidente Scarso ad essere più forte è una constatazione. Mi preoccupa? Non saprei, se è stato fatto tutto secondo le regole, trovo che sia legittimo, qualunque fosse stato il presidente seduto sulla sedia di Viale Tiziano a Roma.
Sinceramente mi auguro che la scherma possa essere gestita sempre con regole chiare a vantaggio di tutti.
Non intendo essere ne contro ne a favore della scherma storica e sono d'accordo con Orsini quando afferma che se tutto è fatto secondo le regole sono legittime tutte le azioni fin qui poste in essere. Il mio dubbio nasce proprio sulla applicazione delle regole in vigore. Ne ho viste tante, troppe, per essere tranquillo!
RispondiEliminaLa scherma Italiana nasce come sport olimpico e la FIE non riconosce la scherma storica. Oggi, credo che qualcuno, legittimamente, possa considerarsi soddisfatto, ma lo è tutto il mondo della scherma? Da quello che finora ho capito l'attuale governo federale sta creando un altro centro di potere elettorale e lo fa a scapito di chi nella scherma impegna risorse ed energie per arrivare a ben figurare nella massima competizione planetaria:le Olimpiadi! Quindi, care società di scherma olimpica non sarete più il perno principale del movimento schermistico. Ne parleremo ancora e più approfonditamente.
Rinaldi come non concordare con lei. Nei precedenti commenti ad altri post, si accennava già che il presidente della Federzumba e stava smarcandosi dall'Aims così come già fatto con l'Ans. Il segnale viene confermato dalla totale assenza, si evince dalle foto, dell'Aims agli Esami di Storica dello scorso week end. L'uso poi del Centro di Preparazione Olimpica è la ciliegina della comunicazione, da Vecchia Repubblica, del presidente della Federzumba. Infatti, cosa ha a che fare la preparazione olimpica con la scherma storica? Qui entra in gioco la FIS che vuole aumentare la base elettorale, ma fate attenzione, non quella riconosciuta dall'Ans. Facile capire che i diplomati di Scherma Storica dell'Ans, non riconosciuti dalla FIS, non potranno tesserarsi in futuro e quindi non potranno votare. Un giochino, che se dovesse concretizzarsi, porterebbe il presidente della Federzumba ad essere rieletto con il 90% dei consensi. Peccato però che verrebbero tutti o quasi da realtà che niente hanno a che fare con la Scherma. Passeremmo dai dipendenti di vario genere (CT, Commissari, Maestri di Staff, Tecnici Armi, preparatori atletici...) agli amici di Scherma Storica e chissà qualche praticante del Fitness, chiunque in qualsiasi modo, sia controllabile. Diciamo che la realtà attuale non va molto lontano, basti pensare che ben si guarda il presidente della Federzumba ed il suo Consiglio, di quelle che sono le indicazioni della base, che provengano da lettere scritte o dalla 'piazza' (qualsiasi essa sia, poco conta). Vedere per credere, il Calendario! Le autorizzazioni Targ (quelle del CT) mai pubblicate! Le formule di gara e gli orari! Le convocazioni mai note nei criteri! Le sentenze del Giudice Federale! mai commenti, iniziative, o altro che evidenziano una presa di coscienza delle problematiche. Ma cosa ci aspettiamo da chi non è eletto con una percentuale alta, ma senza capire chi sono gli elettori reali?
RispondiEliminaAl fine di porre in essere una modalità più flessibile di regolamentazione, utile anche in considerazione della velocità con la quale emergono nuove “professioni”, l’Italia ha varato nel 2013 la legge 14 gennaio 2013, n. 4, recante “Disposizioni in materia di professioni non organizzate in Ordini o Collegi”. Con tale normativa è stata data molta importanza al ruolo delle associazioni professionali, costituite dai professionisti su base volontaria e senza vincoli di rappresentanza esclusiva. Alle associazioni è assegnato l'obiettivo di valorizzare le competenze degli iscritti, di garantire il rispetto delle regole deontologiche, di agevolare la scelta e la tutela degli utenti nel rispetto delle regole della concorrenza. Per questo, le associazioni devono garantire, tra l'altro, la promozione della formazione permanente per gli iscritti; la costituzione di uno sportello al quale il cliente possa rivolgersi in caso di contenzioso con il professionista o per avere informazioni sull'attività e sugli standard qualitativi; la pubblicazione sul proprio sito web delle informazioni necessarie a tutelare il consumatore secondo criteri di trasparenza, correttezza e veridicità. Solo se in possesso di tutti i requisiti e previa dichiarazione responsabile dei rispettivi rappresentanti legali, le associazioni professionali possono quindi chiedere di essere iscritte nell'elenco pubblicato dal Ministero dello Sviluppo economico sul proprio sito internet. Ogni professionista, iscritto o no a un'associazione, può far certificare la propria conformità alla norma UNI della professione, se esiste. Il professionista, che decida di iscriversi a un'associazione, può anche chiedere alla stessa il rilascio di un'attestazione, come ulteriore "bollino" di qualità.
RispondiEliminaL'operazione condotta dalla FIS non è stata fatta secondo le regole.
Anche se costituita ai sensi della citata legge 14 gennaio 2013, n. 4, recante “Disposizioni in materia di professioni non organizzate in Ordini o Collegi”, l'AIMA non è stata riconosciuta dal Governo. Infatti, non è iscritta nell'elenco pubblicato dal Ministero dello Sviluppo economico.
La FIS non si può sostituire al Governo o al Ministero dello Sviluppo economico: il riconoscimento dei titoli AIMA è un fatto grave, un'operazione condotta senza trasparenza, che travalica il mandato elettorale ricevuto dall'Assemblea.
La FIS ha creato una conflittualità tra la professione regolamentata di allenatore, di competenza del CONI ai sensi del decreto legislativo 28 gennaio 2016, n. 15, e il maestro d'arme, che sarebbe stata di competenza del Ministero dello Sviluppo economico se riconosciuta ai sensi della legge 14 gennaio 2013, n. 4.
Luigi Campofreda Maurizio Randazzo Aldo Cuomo cosa avete fatto!?
Che silenzio assordante dei fedelissimi FisAims
RispondiEliminaE' iniziata la chiamata alle armi:
RispondiEliminai primi hanno già risposto PRESENTE;
la propaganda (foto e ritratti di taluni simbolici momenti) continua imperterrita a fare il suo corso;
i fede-lealisti stanno stringendo i ranghi e serrando le fila, visto che non mancano di fare capolino, propinando - più che proponendo - le loro "verità", assunte per fede, ma poco persuasive e per nulla convincenti.
Si attende soltanto il passaggio in rassegna delle truppe e, poi, forse il patriottico grido: AVANTI, SAVOIA!!!!
Meditate, gente, meditate.
Cordialmente
Gaspare Fardella
SCUOLA ITALIA,
RispondiEliminama devono farne di strada per raggiungerci. Potremmo mandarci il nostro presidente e il suo CT a fine mandato, così velocizziamo l'apprendimento.
Leggere per credere
https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10213757022532789&set=a.2749996662094.2131900.1022930840&type=3&theater
Lunedì inizia il Targ ma non è dato sapere chi siano gli autorizzati dal CT. Tra 20gg inizia il Campionato del Mondo e il sito della FIS, fermo ormai dal 21 giugno con gli aggiornamenti tecnici, senza considerare i comunicati di propaganda sulle 'missioni' del presidente, non ci dice chi sono i convocati. Intuiamo dai Social che ci sono allenamenti collegiali di alcune armi, mentre altri hanno scelto allenamenti decentrati. Ma ormai per non 'annotazioni' o critiche costruttive, la FIS ha pensato bene di non comunicare niente. La cosa triste che continua a fare le stesse cose ed errori, ma non li comunica.
RispondiEliminaSapete chi sono gli atleti autorizzati dal CT della Spada al Targ? Quali criteri?
RispondiEliminaMi chiedo considerando il non eccessivo lavoro di questi mesi, l'Ufficio Stampa della FIS non potrebbe essere meno generico nel comunicare le decisioni del CF.
RispondiEliminaAssegnati contributi alle società: quali? quali criteri adottati?
Acquisto materiale per il settore paraolimpico: per la nazionale? da assegnare alle società?
Analizzati i risultati degli Europei e stabilite le convocazioni dei Mondiali: ma chi sono i convocati? perché non dirlo contestualmente?
Approvate variazioni di Bilancio: quali? perché? dopo 4 mandati il presidente ancora non sa fare e rispettare un Bilancio di previsione o semplicemente si fa politica?
Si è parlato delle convocazioni degli Azzurrini: chi sono? perchè tanto mistero e dopo l'approvazione ci si prende qualche giorno? certamente non per attendere le telefonate ed apportare eventuali cambiamenti? certamente non per telefonare ai dirigenti e maestri e avvisarli prima?
Poi mi viene da sorridere pensando che dopo aver fatto un calendario 'nordista' anche la Festa della Scherma la facciamo nel profondo Nord, gli Assoluti a Palermo, ma per il CF il resto d'Italia?
Vorrei sperare non siano 'ad pesonam' i contributi, visto si parla di Società che hanno avuto strutture dalla Pubblica Amministrazione, mentre chi paga Associazioni, Enti o altro?
Quali sono le decisioni sul Tesseramento? le gare Satellite? l'area Tecnico Sportiva?
Tante domande, ma soprattutto: perché non poter fare i Consigli in diretta streaming? Perchè non pubblicare i verbali? Siamo chiari le riunioni a porte chiuse sono previste dalla Legge, ma allo stesso tempo sono riunioni politiche senza neppure il personale dipendente. Quelle decisionali, di qualsiasi Consiglio si tratti, sono pubbliche ed aperte a tutti i tesserati, equiparati ai dipendenti. Quindi cosa ci sarebbe di male visto che già c'è il canale della FIS?
Siamo nella scherma, quindi la regola del silenzio assenso vale sempre. Grazie FIS con questo atteggiamento confermi, purtroppo, ogni nostra supposizione.
RispondiEliminaOltre a convocare la sua allieva, il CT della spada al Targ, ha fatto bel altro. Ecco perchè non escono i nomi. Complimenti pensate che senza comunicare con trasparenza, cambi qualcosa?
RispondiEliminaPresidente dalla Federzumba mi sembra lei pensi di presiedere il Paese dei Balocchi.
Cosa avrebbe fatto?
EliminaLo chieda al suo presidente ed al Consiglio Federale eletto ed approvante.
EliminaTEcNiCoTaTtIcO è vai come il vento
RispondiEliminahttps://www.youtube.com/watch?v=gU5xIufAb8M
MEDIA IMAGING BDE (Big Dick Energy)
"Approccio", che bella parola, ripetuta ben nove volte all'interno di un breve discorso, ma nonostante tutto non ho capito il senso.
RispondiEliminaMi voglio approcciare anch'io!!!!!!!
Approcciate gente approcciate
Fluidodinamica verbum!
EliminaPoi jamme a El Salvadòr’
EliminaTe port’ addo’ vuo’ tu
Parlammo chianu chian’
It’s me and you.