29 novembre 2018

APPELLO


La Piazza
L’articolo L’IGNORANZA DEGLI EPITETI” ha avuto, finora, circa 25 commenti i quali, tranne il primo, hanno deviato dalla sua sostanza spostando l’interesse su quanto successo a Berna, gara Gran prix di spada, riversando sul CT dell’arma non convenzionale le insoddisfazioni dei commentatori. Certo di fare cosa gradita ai lettori e considerata la valenza di quanto scritto, raccolgo l’invito di un anonimo frequentatore e lo posto in prima pagina affinché i vari interventi trovino la giusta collocazione.
APPELLO A RINALDI ED AI LETTORI
Se vogliamo innalzare il nostro livello di discussione dobbiamo adottare degli indicatori intelligenti, semplici, sintetici per approfondire e costruire valutazioni solide. Anche se l’argomento è percepito come complicato, è sufficiente utilizzare internet e le statistiche della FIE o della FIS. Inizio col fioretto femminile. Chi vuole analizzare le altre armi?
Dopo il rientro trionfale delle mamme Di Francisca e Batini, il predominio dell’Italia nel fioretto femminile senior come si può spiegare? Con parole molto semplici: gli altri stati non hanno i centri sportivi dei corpi dello stato. L’Italia ha oggi 24 fiorettiste classificate nelle prime 150 del ranking FIE di coppa del mondo senior, delle quali 17 nei corpi dello stato e 1 in arruolamento. Nessun altro stato può sostenere questi numeri di partecipanti in coppa del mondo senior. Gli USA hanno oggi 8 fiorettiste classificate nelle prime 150 del ranking. E le statunitensi sono campionesse del mondo a squadre nonostante rispetto all’Italia abbiano soltanto un terzo delle classificate nelle prime 150. Chi partecipa alla coppa del mondo senior rappresenta il vertice di una piramide di praticanti di altissimo livello. L’alto livello richiede finanziamenti continui e certi. Le atlete italiane di altissimo livello sono atlete di mestiere, perché sono lavoratrici con contratto da dipendente pubblico a tempo indeterminato. Le fiorettiste italiane senior sono stipendiate dallo stato per praticare la nobile disciplina schermistica. Le atlete italiane di alto livello possono essere arruolate a 17 anni nei centri sportivi dei corpi dello stato. I centri sportivi assicurano economicamente lo sviluppo della fiorettista di alto livello, con tutele previdenziali e assistenziali. Lo dimostrano le maternità di Elisa e Martina. La società di origine e il maestro continuano a provvedere alla qualificazione e formazione tecnica, ma lo stato assicura le tutele previdenziali e assistenziali, le quali durano nel tempo, oltre la carriera sportiva. Entrambe le forme di tutele hanno ad oggetto la tutela della lavoratrice fiorettista in ordine ai rischi inerenti ad eventuale perdita parziale o totale della capacità lavorativa per determinati eventi. La previdenza si realizza mediante mezzi finanziari forniti principalmente dai contributi previdenziali, mentre l'assistenza è assicurata in caso di infortuni, malattie, maternità, inabilità, e altro ancora. Elisa e Martina sono potute così rientrare e vincere. La federazione è unicamente beneficiaria del sistema, non è l’attrice principale e non stanno giocando un ruolo principale. Ma attenzione, le cose stanno cambiando.
L’Italia ha oggi 14 fiorettiste classificate nelle prime 150 del ranking FIE di coppa del mondo junior. Delle quali 3 nei corpi dello stato e 1 in arruolamento. Gli Stati Uniti d’America hanno oggi 17 fiorettiste classificate nelle prime 150 del ranking FIE di coppa del mondo junior. Si è invertita la tendenza. Gli USA hanno piazzato 3 fiorettiste nelle prime 8 ai campionati del mondo cadetti 2018, con 1 argento e 1 bronzo. L’Italia 1 bronzo. L’Italia non vince l’oro con le fiorettiste cadette dal 2012.
La federazione riceve ogni anno dal coni quasi 4,5 milioni di finanziamenti sportivi. Ma nessuno parla dei quasi 2,5 milioni di stipendi pagati ogni anno dallo stato per gli atleti schermidori dei centri sportivi dei corpi dello stato. Per non parlare degli stipendi pagati dallo stato per i tecnici dei centri sportivi o messi a disposizione della federazione. La federazione riceve ogni anno tantissimi milioni di finanziamenti sportivi direttamente dal coni o indirettamente dallo stato. I termini efficacia ed efficienza, spesso usati indistintamente come sinonimi, riflettono in realtà due concetti ben distinti. L'efficacia indica la capacità di raggiungere l'obiettivo prefissato, mentre l'efficienza valuta l'abilità di farlo impiegando le risorse minime indispensabili. C'è nella federazione italiana efficienza?
ANONIMO
Ezio RINALDI

23 commenti:

  1. Rinaldi da anni leggo il suo Blog e da esperto del settore Marketing, è la mia professione, non me ne voglia se dico che per far crescere la discussione le cose non vanno imposte. Spesso quando si parla troppo delle 'magagne' o scelte impopolari del Ct della Spada o anche di altre cose, lei interviene o addirittura posta articoli che vanno in altra direzione.
    Faccio una forzatura,ma questo è proprio il gioco che vuole la FIS. Quando una discussione fa emergere argomenti utili e delicati, ci pubblica una foto del CT o una notizia avvincente. Diciamo come fa il Governo con noi cittadini, ci sventola qualcosa per farci dimenticare di averci tassato anche l'aria che respiriamo.
    Veniamo a noi. Apprezzabilissimo un discorso di così alto livello culturale economico e di politica internazionale. Ma mi scusi, le problematiche della scherma sono proprio: i costi delle trasferte con luoghi scelti sempre più ameni; giorni gare che aumentano al pari del numero di iscritti; scelte politiche ad personam; Commissari Tecnici che non garantiscono la mancanza di Conflitti d'Interessi; 80€ per partecipare ad una gara internazionale U17 come contributo arbitro e poi se si vuole fare la gara a squadre il giorno dopo la Fis risponde, dovete pagarvi l'arbitro (scusate con 80€ a testa circa 1600€ per un arbitro, e non può rimanere il giorno dopo? se poi decidessimo di chiedere alla Federazione locale con 150euro fa 2giorni!); La giustizia sportiva che non si sa bene come funziona, cartellini neri che spesso sbiadiscono;
    Rinaldi, questi sono gli argomenti che ci allontanano dall'attutale dirigenza e forse dalla scherma. Ok i risultati internazionali e i fiorettisti nei gruppi sportivi, ma sono cose che vengono dopo. L'attuale dirigenza sta abbandonando la base per dedicarsi solo ed esclusivamente all'alto livello, basta vedere che per aderire al progetto Scuola&Sport bisogna essere in liste federali di cui non si conosce ne i criteri ne tantomeno i nomi. Non facciamo lo stesso errore valutando i risultati internazionali ed il ruolo dei Big.
    Anche la vicenda Errigo, non andrebbe letta "cosa deciderà la talentuosa atleta" ma invece perché la FIS, fin quando la partecipazione nella sciabola costituiva un evento mediatico da sfruttare, ha autorizzato l'atleta ad una gara di Coppa senza motivo. Adesso che potrebbe rischiare di qualificarsi in entrambe le armi, chiede di scegliere. Soprattutto perchè la federazione può imporsi? Leggiamo la vicenda come una ennesima arroganza della FIS che invece di gestire ed amministrare atleti e tecnici, leggendo i risultati, vuole costruire i risultati solo imponendosi.
    Chiediamo alla FIS come vorrà garantire parità di trattamento agli atleti che avranno la qualificazione olimpica in tutte le armi? I loro tecnici saranno presenti sempre alle gare valide? 5/6 atleti in grado di competere in ogni arma, saranno trattati allo stesso modo sempre? Con un bel ponte del primo Maggio e 25 aprile, perchè continuiamo a fare il Gpg di Riccione nei giorni lavorativi? Perchè a Maggio, mese di maggiore impegno scolastico, si concentrano almeno 4/5 gare di interesse massimo per i ragazzi? Perchè accontentare i nostri atleti big con corsi di per Tecnici quando ancora sono atleti, se hanno queste velleità facessero il programma e l'Iter come tutti gli altri, al termine della carriera. Molti tecnici a Luglio, mese del corso di Chianciano, hanno impegni professionali e non possono partecipare, ma non gli si organizzano altri corsi, agli atleti invece si. Quindi amici della scherma all'attuale dirigenza interessano solo i Big e per sempre, lo spazio sarà sempre e solo per loro, il resto sono comparse da spolpare ed utilizzare.
    Rispondiamo a queste e altre esigenze della base se vogliamo "stanare" le pecche della FIS e se poi riteniamo, come lo faccio io, che sia assurdo il metodo dei Gruppi Sportivi per atleti e ct in conflitto d'interessi, allora rivolgiamoci a parlamentari e politici ma non al mondo della scherma che queste cose le subisce.

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    1. Caro amico, un bel intervento ma dissento dal tuo pensiero circa l'imposizione di una discussione. L'articolo "L'IGNORANZA DEGLI EPITETI ha avuto, al momento, circa 25 commenti e tutti, tranne uno, hanno deviato dal tema in trattazione, portando la discussione sul piano tecnico ed in particolar modo sul CT della spada. Era, quindi, necessario portare il dibattito nel giusto alveo, visto anche la direzione dei commentatori. Il mio intendo sarebbe quello di discutere di tutto ciò che riguarda il movimento schermistico e credo di averlo dimostrato pubblicando oltre 500 articoli e circa 3000 commenti. Altro non riesco a fare. Ti ringranzio per il tuo intervento e spero di leggerti ancora.

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  2. Con tutto il rispetto per il suo sfogo nel post precedente, ma forse i 25 commenti erano dettati dalla cronaca attuale e soprattutto hanno seguito la cronaca attuale per denunciare un malessere generale ed un gravissimo Conflitto d'Iteressi che evidenziatosi più di sempre, nel week end di gare.
    Credo sia un successo per il suo Blog e non una "deminutio".

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  3. Apprezzerei che finalmente non si è parlato di Sicilia e di Statuto. Quelli si argomenti che pur condivisibili e di gravissima arroganza, non avendo alcuna novità, sono ormai esauriti.

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  4. questo articolo certifica la sciagura del fioretto femminile.... e aggiungo maschile
    1.ho fatto una ricerca sul fioretto maschile, partendo dalla classifica dei Campionati Mondiali 2018 a squadre: 1° ITALY; 2° USA; 3° RUSSIA; 4° KOREA; 5° FRANCE; 6° POLAND; 7° JAPAN; 8° CHINA; 9° EGYPT; 10° GREAT BRITAIN; 11° HUNGARY; 12° AUSTRALIA; 13° HONG KONG; 14° DENMARK; 15° GERMANY; 16° UKRAINE; 17° BRAZIL; 19° CHILE; 20° CANADA; 21° BELGIUM; 22° SINGAPORE; 23° COLOMBIA; 24° KUWAIT; 25° CHINESE TAIPEI; 27° PHILIPPINES.

    2. ho preso le prime 100 posizioni del Ranking attualizzato FIE per stilare una classifica in base alla nazionalità e presenze: 1° ITALY con 12 fiorettisti (tutti militari!!!); 2° USA e RUSSIA con 8 fiorettisti; 4° KOREA e FRANCE con 7 fiorettisti; 6° JAPAN con 5 fiorettisti; 7° POLAND, CHINA, GREAT BRITAIN, GERMANY e UKRAINE con 4 fiorettisti.

    conclusione:
    1. un profluvio di finanziamenti statali che sino ad oggi ha consentito al fioretto di imporsi nel mondo
    2. tante nazioni ci hanno sopraggiunto e sorpassato con risorse assolutamente più basse delle nostre
    3. scarsità di visione oltre il quadriennio
    4. mancanza di una pianificazione e di una visione di medio-lungo periodo

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  5. Il conflitto di interessi, l'organizzazione oculata delle gare, i costi della pratica non sono mai stati i temi centrali del nostro dibattito politico sportivo perché chi governa la F.I.S. ha abdicato al suo compito di servizio per tutti i tesserati e gli affiliati.

    Nella spada e nel fioretto, all'ombra del conflitto di interessi dei Responsabili d’arma, già attivisti nella scorsa campagna elettorale, pochissimi hanno avuto tanti benefici privati e pochissimi benefici pubblici ci sono stati per la maggioranza degli affiliati e dei tesserati.

    C’è bisogno di cambiamento con proposte da discutere con la base, che è rimasta narcotizzata da almeno dieci anni, sempre attratta dall'ottica di applaudire o colpire un singolo, il Presidente federale, l’uomo solo al comando, e in questo modo si è creato il paravento dietro il quale hanno continuato a prosperare pochissimi privilegiati, con la massa che sopravvive e fa i conti con l’ordinaria desolazione di un’Italia in recessione.

    Il settore tecnico versa in una crisi profonda, dalla base al vertice: come si fa a non vederlo!. Si sentono e vedono spesso ormai nei notiziari federali fantasiosi annunci di “successi della scherma italiana”, sciorinando frasi di entusiasmo per la follia di una gara a Belluno, per la presenza della Vezzali nelle scuole zoldane, per la finta presenza nei quartieri disagiati del Sud,….bah!. Lo scopo della “buona novella” non è però quello di confortare almeno un po’ il popolo della scherma già estenuato da anni di durissima crisi finanziaria dell’Italia, ma solo quello di dare una spintarella a coloro che da figure secondarie all’ombra del Presidente, sono ansiosi di andare in sella al suo posto.

    Se i nostri sempre distratti consiglieri smettessero almeno per qualche minuto di girare con occhiali sempre più oscurati dalla loro stessa propaganda mediatica, potrebbero vedere anche loro con chiarezza la gigantesca inefficienza dell'apparato federale, non unicamente di quella tecnica dei Responsabili di fioretto e spada, molto vicina ormai al punto di rottura. Una pericolosissima inefficienza i cui segnali di stress sono già da tempo visibili, nel commento dell'Anonimo delle 17:04.

    Contemporaneamente si assiste però a una straordinaria prestazione dei giovanissimi Di Veroli e Favaretto, che hanno raggiunto nelle ultime gare assolute risultati di prestigio.

    Ma non è tutto oro quello che luccica. Questi risultati non sono figli della politica federale, neppure delle scelte dei Responsabili d’arma. Sono il duro lavoro di Maestri e Società, dei sacrifici delle loro famiglie. Sono piccoli successi che fanno sperare per questi due ragazzi, ma che non possono nascondere il rovescio oscuro della medaglia: per due che si affermano, quanti loro coetanei abbiamo perso?

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    1. Bravissimo e ricordiamo che Di Veroli e Favaretto per il momento, essendo appena 17enni, non fanno ancora parte del "sistema" federale dei CT. Allenamenti lontani dai loro tecnici o scelte logistiche di vario tipo. Speriamo non debbano anche loro subire la politica dei Ct.

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  6. Rinaldi, ritengo che l'appello abbia almeno un pregio, quello di dimostrare che i risultati delle squadre nazionali assolute prescindono dalla Fis. Si può continuare a vincere, nonostante questa Fis e questi Ct. Concentriamoci allora su altre questioni, quelle elencate dall'anonimo esperto del settore Marketing.

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  7. E mentre sul Blog del sig Rinaldi, si denunciano cose che non vanno e la scellerata politica federale. Mentre a Ravenna si svolge in 3 giorni una gara che ha gli stessi numeri dello scorso anno quando si faceva in 2 giorni, aumentando così i costi per le famiglie, le Società e per gli arbitri.
    Il SOLERTE Consiglio Federale si riunisce per approvare le Liste federali e dopo la denuncia del Blog, si premura di dirci che le pubblicherà. peccato forse fosse un obbligo farlo anche negli ultimi 10anni visto che le stesse Liste servo per concorsi pubblici?
    Ancora una variazione di Bilancio ma non ci dicono quale e perché? Troppe variazioni significano una incompetenza nella stesura o una 'prassi' politica per fa quadrare i conti alla fine!
    Ci si vanta dei famosi rimborsi federali, unici ad elargirli. Ma infatti le altre federazioni con i fondi federali organizzano gare riducendo i costi per gli atleti e le famiglie, acquistano materiale per le società, incentivano la promozione.
    Ancora parliamo di Staff tecnico definito. Ma con 100mila euro i CT hanno anche bisogno di uno staff tecnico? Ma con la qualificazione olimpica in arrivo, lo Staff non dovrebbe esistere ma solo convocare i tecnici degli atleti in corsa. Mentre qualcuno si premura di avere nello staff tutti tecnici senza atleti, tranne lui e il figliolo.
    Il progetto Scuole Aperte, anche quello giro attorno alle Liste Federali.
    Ma poi fondamentale la presenza della Federazione Svedese, per chi intende solo costruire la campagna elettorale FIE e ritornare ad un ruolo internazionale.
    Nulla si è detto sul CONFLITTO DI INTERESSI dei CT? nulla sulla GUERRA in pedana a Berna e la relativa pessima figura dell'Italia? Nulla sui costi eccessivi per le gare e il relativo diminuirsi dei partecipanti?
    Diciamoci la verità, chi se ne frega della base e dei problemi della scherma. Metà dei Consiglieri sa di essere all'ultima apparizione, il presidente proteso alla carriera internazionale.
    Dimettetevi allora. Fate una cosa a favore della scherma, almeno una volta.

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  8. Il termine “politica” dovrebbe significare gestione, governo di una società e, nel caso della scherma, del nostro movimento sportivo. Col tempo e in relazione alla situazione contingente i termini possono mutare gradualmente il loro significato. La parola “politica” non fa eccezione a questo destino e alla purezza del significato originale si sovrappone oggi quello di manovre tese alla conservazione dello status quo dirigenziale, della sopravvivenza indefinita dei politici, in pratica dell’incollamento alla poltrona, dell’autoreferenzialità. Il viraggio semantico della parola è tanto più comune quanto più longeva è la dirigenza. In pratica, col passar del tempo, l’interesse del politico è sempre più centrato sul rimanere a capo di un sistema che non governare una comunità secondo gli interessi della stessa.
    Eminenti esponenti del governo del nostro sport hanno esplicitato rozzamente questo pensiero ricordandoci che in politica si può fare di tutto. Tradotto in soldoni ciò significa che per assicurare la continuità e gli interessi del politico stesso sono giustificate le nefandezze peggiori in barba ad ogni principio democratico. In pratica agli interessi collettivi si sostituiscono quelli privati. L’assuefazione a questo modo di agire è tale che non ci si scandalizza più, non ci si rende più nemmeno conto dove il carrozzone stia andando.
    La perdita della “politica” in favore della “poltrona” è ormai tanto eclatante da accelerare l’incontrovertibile cambiamento al di là dei ricatti, delle pressioni, dei favoritismi dell’attuale dirigenza. Il nostro sistema di governo ha perso ormai il senso profondo della sua funzione. Non esiste più un disegno, uno scopo, una strategia, una strada. È possibile tutto e il contrario di tutto, nel caos più totale. Non c’è più rispetto delle regole che ci si è dati, non esiste più meritocrazia, il conflitto d’interessi la fa da padrone, l’esigenza della base viene sacrificata sull’altare del tornaconto personale. Sembra quasi che il sistema delle società viva in funzione della federazione, non più una federazione al servizio dei suoi associati. La dirigenza della federscherma vegeta, oramai, nel più completo isolamento e distacco dalle problematiche della scherma reale.
    All’orizzonte sembra intravedersi, finalmente, un’alternativa credibile. L’augurio è che sia illuminata, colta, democratica tanto da ristabilire il senso profondo delle cose, da cogliere il cambiamento dei tempi e ricostruire una trama forte e salda sulla quale possa erigersi un movimento vincente, non solo riguardo all’agonismo di eccellenza. La speranza è che sia al servizio della base, che interagisca attivamente con le società.
    Aspettiamo con trepidazione che tale alternativa si palesi attraverso un programma chiaro, esplicito, dettagliato, che tracci una direzione sicura. In una parola che recuperi il significato intrinseco e più alto della “politica” abbandonando al loro triste destino le poltrone.

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  9. Da quando è stato rieletto il Consiglio federale due anni fa, si è notevolmente alzato il tono della discussione all’interno del Blog e durante le gare. Alcuni si meravigliano di questa situazione effervescente, ma per chi si ritiene un addetto ai lavori non è assolutamente una novità, essa rappresenta una spina nel fianco, una discussione mai affrontata, sempre rimandata, di una anomalia che esiste ed è nata con chi ha scelto nel tempo di essere un consigliere comparsa dell’unico grande protagonista della scherma italiana.
    Sbaglia chi lega questa situazione alle vicende dei refusi dello statuto o del bilancio del comitato siciliano o dei commissari tecnici. Certo non può passare inosservato il fatto che ciascuna vicenda ha visto votare il consiglio federale all’unanimità, lasciando spazio ad una scia di polemiche al veleno. E’ ovvio che le ragioni di questo infuocato scambio di commenti sul Blog vanno ricercate altrove e non solo nell’ultimo avvenimento del figlio del CT spadaccino. Non si deve discutere di singole vicende, piuttosto è necessaria un’analisi di fondo su chi diventa esecutore materiale di un progetto politico federale il quale ha lo scopo di non avere progettualità, per assumere più facilmente quella posizione egemonica necessaria per esercitare in via del tutto esclusiva un’unica azione politica all’interno della scherma italiana. La riprova di tutto ciò sta nel fatto che, per tutta la durata di questo biennio, in ogni direzione abbiamo assistito a questo continuo e costante prevaricare di posizioni, di polemiche su ogni posizione, oltre che di una misera pubblicità propagandistica, indebolendo ancora di più la scherma italiana. Vi è poi un altra responsabilità ancora più grave in quanto sottotraccia si stanno rompendo gli equilibri tra i consiglieri e tra consiglio federale e base elettorale.
    Oggi, a pochi mesi dalla scadenza dell’assemblea straordinaria, chi si è accorto di aver sostenuto e creduto in un progetto nato male, ancora una volta e strumentalmente mediante una campagna mediatica che perdura in questi giorni, sta assistendo consapevole di questi fallimenti e consapevole delle colpe di chi ha trasformato l’odierna Federscherma in una caricatura di quella vincente, usando metodi gestionali che appartengono al passato ed ancora una volta adottando la strategia di addossare la colpa delle proprie responsabilità e del proprio fallimento ad altri.
    La consapevolezza di questo fallimento politico di chi governa la Federscherma sta nel fatto di non avere argomentazioni politiche a sostegno di un progetto, che come scritto non ha progettualità.
    Chiedere le dimissioni al consiglio federale non ha alcun senso, nessuno farà un semplice passo indietro, se non quello di compattare chi già si sta muovendo verso altri lidi per non accettare il proprio declino politico alla prossima tornata elettorale.
    Bisogna rimarcare le responsabilità dei singoli consiglieri, che mai hanno assunto alcuna posizione autonomamente ma sempre all’interno della monocrazia presidenziale.

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    1. La richiesta di dimissioni non è solo utopia. E' la speranza che un Consigliere guardandosi allo specchio e analizzando la propria carriera professionale o sportiva, pensi a cosa firma ed approva ogni volta. Cosa è costretto ad accettare per la fedeltà ad una persona che forse non a caso a scelto le teste.
      Magari qualcuno capisce che l'umiliazione causata da scelte altrui per altrui interessi, non ti lascia estraneo alla considerazione e valutazione.

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  10. La discussione e le argomentazioni sul blog sono cresciute in modo direttamente proporzionale al decadimento della politica federale. E' vero il nodo non è l'incontro di lotta del figlio del Ct o i 3 giorni di gara a Ravenna al pari dei partecipanti degli anni scorsi, o la gara a Belluno per chissà quale motivo. Ma proprio la Politica Federale che non esiste o meglio non è condivisa con la base.
    Lei parla di Assemblea Straordinaria. le ricordo che il Consiglio ha chiesto il Commissario per la modifica ed adeguamento dello Statuto, dichiarando che una Assemblea sarebbe costa troppo e dicendo che 'eventualmente' si sarebbe potuta fare e a Riccione in occasione del Gpg. in questo clima di concreto dissenso, dubito si faccia e poi con che valore? non si voterebbe niente e approverebbe niente.
    L'unico vero strumento di indirizzo politico e strategico è il Bilancio che la FIS pubblica, dopo la battaglia del Blog, in modo poco leggibile alle persone che non abbiano una laurea in Economia e soprattutto che non ha una verisone sintetica dove si comprendano le spese per l'alto Livello, quelle per la Base e quelle per la promozione. Tre voci fondamentali per capire come la pensa un organismo politico eletto. intolre con le numerose variazioni di Bilancio, quello che si presenta come preventivo e quindi indirizzo politico annuale e pluriennale, non è mai quello che alla fine ci si presenta. Forse un passaggio di trasparenza e coerenza politca sarebbe l'approvazione dei Bilanci preventivi e consuntivi, in Assemblea. Cosa non prevista dalle Federazioni ma da tutti gli altri organismi riconosciuti dallo Stato. chissà che il prossimo Consiglio non lo valuti come gesto di trasparenza anche se non dovuto. allargandolo anche agli organismi periferici come i Comitati Regionali che non lo approvano neppure in Consiglio, lo mandano direttamente in Federazione tramite il loro presidente.

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  11. Cari Amici, all'inizio di questo mese Malagò ebbe a dire "Se non cambia la riforma dopo Tokyo 2020 vado via dal Coni...”. La notizia di qualche ora fa è che "La riforma del Coni non cambia".
    FUORI IL PRIMO, SOTTO A CHI TOCCA!
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  12. Scusate a proposito del Conflitto d'Interessi e della trasparenza nel ruolo di un CT.
    Considerando che per 'dichiarazione' mediatica del Ct starebbe puntando sui giovani per la qualificazione olimpica, con nomi come Marenco, Paolini, VALERIO CUOMO, Davide Di Veroli...
    Mi sapete dire come mai questi atleti tranne il FIGLIUOLO sono impegnati in questo week end, 7giorni dopo Berna, in gare di Coppa U20 e U23? Visto che il CT convoca ed autorizza, siamo certi che abbia considerato di non far fare troppe gare al SUO allievo, ma non ha fatto lo stesso con gli altri.
    Siete sempre convinti che il CT riesca a gestire in modo trasparente e equo, il suo ruolo? oppure forse la stanchezza di altri gioverebbe solo ad uno?
    Sono domande ingenue da semplice curioso, forse invece i Consiglieri Federali ed il Presidente dovrebbero farsele sul serio.

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    1. Farei notare anche, che MOEDLING è l'unica gara che il CT, con comunicato del 4 settembre 2018, ha messo tra quelle d'Interesse per le convocazioni agli Europei U23, infatti, ci sono anche atleti convocati dal CT a spese della FIS. Nella spada Femminile ci sono due esponenti di punta della Nazionale Assoluta. Mentre in quella maschile il giovane, figliuolo, si riposa. Quindi, considerando anche la non ottima prestazione al Campionato Italiano U23, il Ct lo considera già fuori dagli Europei di categoria come farebbe con altri? oppure poi scopriremo con prossimi comunicati che ci sono altre gare valide, magari in attesa di risultati che giustifichino la correzione?
      Altro che conflitto d'interesse, qui l'obiettivo e il ruolo è forse da Personal Coach a spese della FIS?

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  13. Capisco l'enorme lavoro che c'è in FIS, ma se un Consiglio Federale giovedì approva un elenco di nomi, chiamato Liste Federali, un atto di interesse pubblico essendo necessario farne parte per i Concorsi Pubblici. Cosa impedisce la immediata pubblicazione essendo presente al Consiglio Federale anche il Segretario che ne ratifica il documento?.
    Sarebbe stato possibile pubblicarli nell'immediato dell'approvazione ma addirittura dopo 3 giorni lavorativi non vederne neppure l'ombra.
    Non vogliamo pensare che lo si stia ancora rivisitando, avendolo approvato il Consiglio. Non vogliamo neppure pensare che si stiano avvisando i 'fuoriusciti' per diplomazia politica. non vogliamo pensare niente, ma il dato di fatto che se si approva e vara un documento con un tot di nomi (non si sa neppure se ci sono limiti a quello delle Liste Interesse Federale, non vi è un regolamento specifico) perchè non pubblicarlo subito?

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    1. Dimmi quale nome ti interessa e ti dirò se e in quale lista si trova...

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    2. Difficile pensare che qualcuno possa fare le cose per amore della lealtà, trasparenza, rispetto delle regole? Senza interessi personali?

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    3. Non so cosa interesserebbe all'anonimo delle 14.37 ma giè il fatto che tu sappia i nomi della lista denota poca trasparenza e qualcosa che non va, ammenoché non abbia infranto le regole e quindi sia proprio il CT a scrivere sul blog.
      In ogni caso io non ho nomi ma soprattutto perchè so che non rientrano nelle caratteristiche necessarie per essere nelle liste. Appunto sono 'miei allievi' e del Nord.

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  14. Ma si autorizzamo anche il figlio del consulente del presidente numero 21 del ranking e altri sempre a casa.

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  15. MI rivolgo all'anonimo che ha scritto un commento oggi alle ore 17,33. Il post non è stato pubblicato poiché, per quanto ironico, conteneva frasi ingiuriose.

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  16. Chissà perchè quando si fa il computo delle entrate della federazione ci si dimentichi sempre di quelle "interne". Aggiungete ai 5,1 mln di euro dal CONI, anche i 250euro di ogni società per la sola affiliazione, oltre ai famosi "minimo 10 atleti", considerando che parliamo di 350 circoli a circa 1000euro per ognuno siamo ad aggiungere minimo 350mila euro. A questi naturalmente occorre aggiungere anche quelli di tutti i tesserati oltre i 10 obbligatori. Altra importante voce è il 50% che la FIS introita delle quote di iscrizione alle gare. Se l'ultima gara GPG di spada ha fatto oltre 1300 iscritti, significa che la quota alla FIS è stata di 13mila euro, e solo per questo singolo evento. A questi si aggiungano anche gli introiti derivanti dall'affitto delle pedane. In pratica dei 20euro di un iscrizione la FIS ne porta a casa la maggior parte, vuoi con una voce vuoi con un'altra. E non considerate i costi della FIS, che poi sono solo gli arbitri, perchè quelli rientrano nei costi inseriti nei 5,1mln di euro di cui sopra. Il resto è tutto guadagno. E di tutto questo quanto torna alla società? 300mila euro, le briciole, mentre tutto il resto sappiamo chi se lo pappa.

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