Carissimi amici della scherma,
per una volta voglio scrivere
qualche riga non per parlare di politica schermistica, ma di storia della
scherma. Avverto il lettore che farò anche un pochino di autopromozione, perché
ho scritto un libro sulla storia della scherma torinese. Un’idea che mi è nata
11 anni addietro, quando il giornale più importante di Torino, la mia città, ha
messo on line gratuitamente tutto il suo archivio, a disposizione di chiunque
volesse spulciarlo per trovare ogni genere di notizia. Naturalmente ho
cominciato nel modo più ovvio: digitando nella finestra della ricerca la parola
chiave “scherma”, e così mi sono apparse migliaia di pagine, con altrettanti
articoli, cominciando dal 1867 fino ai giorni nostri. Pazientemente ho
cominciato a raccogliere, e poi catalogare, questa mole immensa di
informazione. Quello che nella mia mente era solo un libro con qualche
episodio, a cominciato a diventare una specie di enciclopedia. Dopo l’archivio,
sono passato a setacciare i bollettini federali, procurandomeli sia con
acquisti che con prestiti da chiunque ne avesse anche solo uno, e poi andando
anche nei microfilm alla biblioteca centrale dell’altro quotidiano torinese
Gazzetta del Popolo, che chiuse i battenti
nel 1983, ma che li aprì anche prima
de La Stampa, nel 1848. Fatta questa raccolta, sono dovuto passare alla fase
più “dolorosa”, quella del “cosa tagliare”. Alla fine, credo di avere trovato
un buon compromesso, nel mettere assieme materiale per tre libri piuttosto
agili, da 140 massimo 150 pagine ciascuno, con all’interno biografie, ma anche
eventi ed episodi che hanno caratterizzato la storia della scherma nella mia
città. In questo primo volume, potrete leggere articoli d’epoca dei campioni
come Giorgio Anglesio, il primo torinese vincitore di un campionato del mondo
individuale nella spada, e Giuseppe Delfino capace della doppietta d’oro a Roma
1960, anche lui nella spada. Ma anche oscuri personaggi come l’ardito Carlo
Natoli, che con la sua gamba di legno reggeva lo scontro nella sciabola della
Torino anni ’30, fu però anche fascista della prima ora, alfiere di una
squadraccia che venne coinvolta nei fatti di sangue del 1922. Ci saranno anche
maestri celebri nel XIX° secolo come Giovanni Gandolfi, che fu maestro anche di
Giovanni Giolitti e autore di un apprezzato trattato di sciabola, sia da sala
che da duello (e anche questo oggetto di prossima pubblicazione). Troverete
anche il mecenate Teofilo Rossi, rampollo di quella famiglia celebre nel mondo
dei beveraggi alcolici come “Martini & Rossi”, inizierà una dinastia di
appassionati di scherma che creerà il celebre “Trofeo Martini”, non solo a
Torino, ma anche a Parigi, Londra e New York. Ci saranno ancora molti altri
personaggi, credetemi vale la pena leggerlo, fino alla fine, dove ho inserito
alcune foto d’epoca della mia collezione.
Lo potete acquista sulla
piattaforma Amazon, anche in formato kindle, basta cercare il titolo:
“PERSONAGGI, STORIE E LUOGHI DI
UN SECOLO DI SCHERMA A TORINO 1861-1961”
Paolo CUCCU
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