In relazione al conflitto in Ukraina ed all’ammissione degli atleti russi e bielorussi, sono riuscito a reperire una nutrita rassegna stampa di diverse testate giornalistiche straniere, a cui ha fatto seguito - da parte mia - la relativa loro traduzione, che si è rivelata abbastanza complicata, pertanto chiedo anticipatamente scusa se qualcosa non è stata ben riportata.
Da
quello che è dato capire, sembrerebbe che il CIO avrebbe pubblicato una forte sollecitazione,
rivolta agli Stati Membri, finalizzata all’ammissione degli atleti russi e
bielorussi alle competizioni internazionali. In sintesi, il CIO, e per esso il
Presidente Thomas Bach, il quale - a quanto parre - baserebbe il suo
convincimento sul solo supporto della Federazione internazionale di scherma, desidererebbe
riportare Russia e Bielorussia alle gare mondiali, e ciò a dispetto delle sue
origini (Tedesche) ed in spregio alla posizione politica assunta dalla sua
rispettiva Nazione. Alcuni organizzatori di gare di coppa del mondo,
appartenenti a paesi quali Danimarca, Francia e Germania, avrebbero già
manifestato il loro intendimento di non aderire all’invito ed anzi avrebbero
annullato gli eventi loro assegnati. L’orientamento del CIO starebbe provocando
uno scompiglio nel movimento schermistico, con il governo Ukraino che,
evidentemente, è fortemente contrariato dall’indirizzo dato, insomma, un bel
casino.
Da quel
che si legge in detti articoli, sembrerebbe che anche altre le federazioni di
scherma, come quelle danese e francese, non intenderebbero ospitare gare di
coppa del mondo, per protestare apertamente e dichiaratamente contro le
decisioni del CIO. A conferma di tale atteggiamento, non può farsi a meno di
evidenziare che il Presidente della federazione danese, Jan Sylvest Jensen,
avrebbe dichiarato all’agenzia di stampa AFP: “Non si può sostenere il ritorno
degli schermidori russi e bielorussi sulle piste nelle circostanze attuali”; ed
ancora, Il Trekanten International, che, da programma, dovrebbe svolgersi il 7
e 8 ottobre nella capitale danese, sembra che al momento non avrà attuazione; inoltre,
va anche tenuto presente che – sempre a detta del presidente danese - nelle successive
gare ci potrebbe essere un po’ di baraonda, poiché molti schermidori potrebbero
rifiutarsi di incrociare i propri ferri contro quelli degli atleti russi e
bielorussi.
Anche
la Federazione francese - a quanto sembra - avrebbe in animo di attuare
simboliche e significative forme di proteste, come la riconsegna della Coppa
del mondo di spada a Saint-Maur-des-Fosses (19-21 maggio); mentre, dal canto
suo, la Federazione tedesca di scherma (DFeB), già a metà marzo, aveva deciso
di non ospitare più la Coppa del mondo di fioretto femminile a
Tauberbischofsheim, in calendario a maggio.
Ovviamente, dopo le raccomandazioni/decisioni del CIO, su Bach si sono abbattute forti critiche e l’Ukraina starebbe considerando l’ipotesi di boicottare addirittura le olimpiadi. Certamente, per Kiev si tratterebbe di una pesante questione, che supera i confini dello sport.
Accanto
alle iniziative (non) sportive, vanno anche citate le critiche rivolte al sig.
Bach, che fanno capire quanto la sua iniziativa sia infelice e poco condivisa;
infatti, a tal fine, va ricordato che la Society for Threatened Peoples (GfbV)
si è scagliata contro di lui, definendolo un "dinosauro incapace di
apprendere"; e senza nulla dire che Sarah Reinke avrebbe dichiarato che:
“Mentre si parla di una 'svolta' nella politica tedesca e si riconoscono gli
errori del passato, sta avendo un effetto flusso come un dinosauro incapace di
imparare che, come presidente del CIO, sta danneggiando la reputazione internazionale
della Germania”. La stessa ha proseguito
affermando che lo sport e la politica non possono essere visti separatamente ed
ha continuato: “Il presidente del CIO è a causa del suo "corso di
coccole", con soggetti come il presidente russo Vladimir Putin e il leader
cinese Xi Jinping, che rappresenta "una minaccia per la politica estera
tedesca".
Il CIO
era già stato coinvolto con Putin ai Giochi invernali di Sochi nel 2014, poco
prima dell'annessione della Crimea e gli aveva dato un palcoscenico, afferma la
dichiarazione. Il regime di Pechino ha anche utilizzato i Giochi invernali del
2022 per una "campagna pubblicitaria in Cina": "Questo da solo
mostra molto chiaramente che lo sport e la politica non possono essere visti
separatamente".
Il presidente Bach rischia di avere un ampio boicottaggio a fronte di una
decisione che francamente non ha alcun senso. Dentro 2 nazioni e fuori decine
di importanti paesi.
Personalmente
mi sono già espresso chiaramente sulla questione e non intendo aggiungere altro
se non che il mio cuore è con l’Ukraina.
Ezio
RINALDI
https://www.sueddeutsche.de/sport/russland-oylmpia-boykott-ioc-bach-1.5773004;
https://www.n-tv.de/sport/Russland-Rueckkehr-treibt-Gastgeber-zur-Absage-article24027084.html;
https://www.n-tv.de/sport/Russland-boykottiert-wuetend-Weltcup-in-Polen-article24029033.html;
https://www.oasport.it/2023/04/giovanni-malago-sul-reintegro-dei-russi-per-le-qualificazioni-olimpiche-impossibile-accontentare-tutti/
Sia in Italia che nel resto del mondo occidentale, ci sono moltissime persone convinte che il buon Putin sotto sotto qualche ragione ce l’abbia e che quindi sia meglio lasciarlo fare. Non potendo costoro esternare per timor di vergogna questa loro posizione, si prodigano in un fiorire di marce per la pace, manifestazioni contro l’invio di armi, dichiarazioni sull’inutilità delle sanzioni economiche, incuranti dell’evidente fallacia logica nel chiamare pace una cosa che significa resa dell’occupato e vittoria dell’occupante.
RispondiEliminaVeniamo a noi, lo sport è una delle tante manifestazioni della società e come tale è anch’esso partecipato da molti putinisti, anche ai massimi livelli. Ora qua l’arma retorica utilizzata non è quella della pace ma la neutralità dello sport rispetto alla politica. Anche qua la fallacia logica è abbastanza evidente, essendo innumerevoli gli esempi di utilizzo dello sport da parte della politica per fini propagandistici.
Quindi che dire, la diatriba innescata dall’ammissione della Russia alle gare internazionali è solo la naturale continuazione delle quotidiane polemiche sui mezzi di comunicazione tra i sostenitori delle due parti in guerra. Come finirà è difficile dirlo, ci sono discipline come il Tennis che non si è fatta alcun problema al riguardo. Io spero che i Russi stiano a casa loro e alle olimpiadi non ci vadano, vedere un atleta Russo gareggiare in una competizione internazionale in questo momento storico mi darebbe nausea.
Caro Stefano, come non essere d'accordo sul tuo pensiero? Viva l'Ucraina!
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