16 settembre 2025

GIUSTIZIA FEDERALE: è possibile una vera riforma?

Alberto ANCARANI
Dalla pagina facebook dell’avv. Alberto ANCARANI riprendo il post inerente la sua vicenda giudiziaria sportiva, risalente a qualche tempo fa e per la quale scrissi un articolo in cui, tra l'altro, asserivo che:

La madre di tutte le riforme riguarda la Giustizia Sportiva e il nodo da sciogliere è la mescolanza tra il Potere politico e quello Giudiziario. Attualmente i Presidenti, attraverso il Consiglio, scelgono i procuratori ed i Giudici Federali e, come si può ben intuire, in questo senso non esiste alcuna imparzialità. Si potrà avere una autentica riforma togliendo alle Federazioni la possibilità di nominarsi i Giudici altrimenti la montagna avrà partorito il classico topolino. Subito dopo andrebbe rivisto il Regolamento di Giustizia Federale.”

Alla luce di quanto pubblicato dall’avv. Ancarani ritengo doveroso proporre al Consiglio federale l’esame di una possibile riforma che darebbe molta più credibilità al sistema scherma e che, evidentemente, eviterebbe possibili contrasti, discussioni e dubbi vari.

Ezio RINALDI

 Alberto Ancarani

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Cari amici della Scherma, le sale sono riaperte ormai da due settimane e si ritorna nel vivo del nostro sport.

Questa è la prima stagione schermistica interamente gestita dalla nuova dirigenza nazionale, dunque il primo anno nel quale si potrà testare in tutto e per tutto la mano di chi ha ottenuto la maggioranza dei consensi all'assemblea del Gennaio 2025.

Personalmente ho lasciato che la "luna di miele con gli elettori" tipica di chi ha appena vinto le elezioni non venisse disturbata da alcuna contestazione "politica" perchè trovo sacrosanto che chi ha vinto esprimendo un programma elettorale sia messo nelle condizioni di metterlo in pratica.

Ovviamente al termine di questo primo anno schermistico ci saranno ampiamente le condizioni per esprimersi e per valutare, ma farlo prima, perlomeno da parte di chi ha governato fino all'altro ieri, rischia di apparire un esercizio infantile tipo "Volpe e Uva" che non mi appartiene.

Significa che quanto messo in pratica fin qui è apparso privo di motivi di contestazione? Tutt'altro. Ma molte delle scelte sono state conseguenze di ciò che è stato raccontato agli elettori, ed è giusto che gli elettori - che erano stati avvisati dalle controparti su quanto alcune promesse fossero discutibili o per meglio dire non applicabili - tocchino con mano ciò che hanno scelto.

Tutt'altro argomento è invece quello relativo a ciò che agli elettori non è stato raccontato o a ciò che le alleanze elettorali hanno costretto a determinare.

Mi riferisco alla mancanza di prese di distanze della Federazione su certe questioni relative a tesserati condannati per reati relativi alla sfera personale della persona.

Quando feci notare la questione su questo social, una cheerleader dell'attuale dirigenza, Anna Ferraro, mi segnalò alla Procura Federale, la quale aprì, per mano della Sostituto Procuratore Stefania Cappa, nominata dal nuovo consiglio federale e di cui consiglio ai tesserati FIS la ricerca del curriculum su google esclusivamente ai fini della massima trasparenza sugli organi di giustizia che potrebbero occuparsi di ciascuno di noi, un immediato procedimento nei miei confronti.

L'esito di questo procedimento nel quale il Tribunale Federale ha sancito la totale insindacabilità delle mie considerazioni, è reperibile al link "Giustizia federale" del sito federale. Purtroppo la Federazione, nonostante la rinuncia da me espressa al mio diritto alla privacy, si è rifiutata di pubblicare il mio nome nel pdf pubblicato, ma attraverso questo post risolviamo anche questo problema.

Da ultimo: se continueranno questi metodi non mancherò di rispondere colpo su colpo a prescindere da quanto tempo è passato dalle precedenti o manchi alle prossime elezioni federali.

#federscherma #cheerleader #giustiziafederale #assoluzionetotale #insindacabilita



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