Sui luoghi di gara ho avuta la
possibilità di confrontarmi con altri colleghi in merito all’attività
agonistica della scherma. Da tale confronto è emerso che per meglio equilibrare
i numeri dei partecipanti alle fasi finali Campionati Italiani Assoluti, Giovani
e Cadetti, si rende necessaria una
rivisitazione del regolamento di detta attività.
Lo svolgimento
delle competizioni, in particolar modo nazionali, ha posto in evidenza una
partecipazione numerica di atleti che ha prodotto una disparità in termini di
qualificazione degli atleti medesimi. Infatti i numeri relativi al settore
spada, maschile e femminile, sovrastano di gran lunga quelli riferiti alle
altre armi (fioretto e sciabola). Dai classificati del ranking ho rilevato che i partecipanti all’attività
agonistica nazionale é di:
·
Sp.M. n. 1655;
· Sp.F. n. 971;
· F.M. n. 453;
·
F.F. n. 290;
·
Sc.M. n. 369;
·
Sc.F. n. 216.
Do per scontato
che per essere classificati si deve aver partecipato alle gare.
A fronte di una prevista
diversificazione dei numeri relativi all’ammissione alla 1^ prova Open ed alla
gara di qualificazione della Coppa Italia, non è stato adottato lo stesso
criterio per l’ammissione alla fase finale dei Campionati Italiani Assoluti. Peraltro
a detti campionati vengono qualificati i primi 16 di ogni arma provenienti
dalla fase finale della Coppa Italia, quindi mentre si ha una differenziazione
dei numeri ammessi alla Coppa rimane invariato per tutte le armi il numero
finale di ammessi ai Campionati Italiani Assoluti (16). Pertanto, al fine di
semplificare, ma soprattutto di rendere giustizia agli atleti spadisti, si
ritiene opportuno di proporre alla F.I.S. un sistema di qualificazione alle
fasi finali (Campionati Italiani) basato su una percentuale ben definita che
diversifichi i numeri da arma ad arma: oggi alla fase finale sono ammessi 40/42
atleti per ogni arma)
Si riporta un esempio della disparità, presumendo che all’attività
agonistica abbia partecipato:
sciabola femminile con 216
atlete: ammesse alla fase finale dei Campionati Italiani Assoluti n. 40/42, percentuale del 18% circa;
spada maschile con 1.655 atleti: ammessi alla fase finale
dei Campionati Italiani Assoluti n. 40/42,
percentuale del 2,5%
circa;
sciabola maschile con
369 atleti: ammessi alla fase finale
dei Campionati Italiani Assoluti n. 40/42,
percentuale del 11% circa;
fioretto femminile con
290 atlete: ammesse alla fase finale
dei Campionati Italiani Assoluti n. 40/42,
percentuale del 14% circa;
fioretto maschile con
453 atleti: ammessi alla fase finale
dei Campionati Italiani Assoluti n. 40/42,
percentuale del 9% circa;
spada femminile con 971 atlete: ammesse alla fase finale dei
Campionati Italiani Assoluti n. 40/42,
percentuale del 4% circa.
Il numero dei partecipanti è
stato desunto dal Ranking.
Prendendo come riferimento la percentuale
del 18% riservato alla sciabola femminile, il numero dei partecipanti alle fasi
finali dei campionati italiani dovrebbe essere:
·
Sp.M. n. 298 circa;
·
Sp.F. n. 174;
·
F.M. n. 81 circa;
·
F.F.n. 52 circa;
·
Sc.M n. 66 circa;
·
Sc.f. n. 39 circa.
L’analisi pone in evidenza la conclamata
discrasia numerica, tra le varie armi, degli ammessi alla fase finale dei campionati italiani
assoluti.
Voglio anche ricordare che
l’accorpamento dell’attività cadetti e giovani, fu una proposta sostenuta e
realizzata dal sottoscritto, nella sua qualità di Consigliere Federale, dettata
dalla scarsità dei numeri a quell’epoca esistenti, cosa sicuramente diversa da
oggi.
Di quanto sopra esposto, ne ho
parlato, sia pure informalmente, con il Presidente federale, il quale ha
manifestato un certo interesse a trattare la questione.
Auspico che il CDF della FIS
voglia prendere in esame quanto posto fin qui in evidenza.
L’analisi e la conseguente
proposta ha visto la fattiva collaborazione di Ezio RINALDI, con il quale nel
prossimo futuro saranno sviscerati e formulate proposte in merito ai seguenti
argomenti: Campionati Italiani a squadre, Ranking, attribuzione punteggi e
tassa di iscrizione alle gare.
Giovanni AUGUGLIARO
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