E’
calato il sipario sui Campionati Europei Assoluti di Strasburgo 2014 ed l
bilancio si può considerare sicuramente positivo.
Si è sempre pronti alla critica
ed alla crocifissione quando le cose non vanno bene, meno solleciti si è
nell’attribuire i meriti acquisiti sul campo. Sempre più spesso si afferma che i
successi nella scherma sono di proprietà dei Maestri e degli atleti, mentre i
flop appartengono ai Commissari. Credo che le vittorie e le sconfitte abbiano
gli stessi genitori, pertanto se crocifiggiamo un CT per le mancate
affermazioni dobbiamo essere altrettanto solleciti nell’attribuirgli i meriti
di un risultato positivo, ovvero se i CT non hanno alcuna proprietà nei trionfi
così non hanno alcun demerito negli insuccessi, quindi delle due l’una. Personalmente
ritengo che i CT siano retribuiti per assumersi alcune precise responsabilità,
soprattutto nelle decisioni.
Da queste pagine sono partite le
critiche più feroci al settore spada, peraltro basate su precisi numeri ed
analisi, ma proprio per questo è doveroso riconoscere il positivo lavoro svolto
e da appassionato spadista auspico un viatico sempre più affermativo, che possa
condurre al traguardo finale, con la consapevolezza di poterlo conseguire. Il
mio pensiero sulla figura del CT della spada non cambia, ma non posso esimermi
dal riconoscergli i meriti di una affermazione che fa solo bene all’intero
movimento. Ciò comunque non è e non deve essere il passaporto per gestioni
discutibili: mi spiego meglio. Se vogliamo dare una mano affinché i ragazzi e
le ragazze siano sereni e trovino la giusta concentrazione per proseguire un
cammino difficile ma certamente percorribile, si rende necessario allentare la
morsa delle critiche a tutti i costi, al tempo stesso il CT assuma una condotta
(parliamo sempre dal punto di vista tecnico-gestionale e non da quello
personale) meno discutibile e per aiutarlo a fare ciò gli farò pervenire alcune
riflessioni anonime inviate al sottoscritto. In esse si manifestano dubbi sulla
gestione tecnica e sul modus operandi del Commissario: le prenda in seria
considerazione.
La sciabola Italiana conferma i
progressi già evidenziati in altre occasioni, a dimostrazione di una
programmazione efficace. Mi spiace sostenere che per il fioretto non c’è molto
da dire, purtroppo però è così: ci meraviglieremmo se desse segni di cedimento,
quindi è un settore confermatissimo, dal quale, purtroppo, ci si aspetta sempre
molto.
E che dire della scherma in
carrozzina? I nostri atleti sono ai vertici internazionali e ci regalano
emozioni sempre nuove. Oggi leggendo la Gazzetta dello Sport ho potuto notare
che nulla è stato scritto per loro, anzi è stato pubblicato il medagliere per
la scherma in piedi, come se i nostri atleti in carrozzina non esistessero.
Sono orgoglioso di poter pubblicare i nomi degli atleti arrivati al podio:
TRIGILIA Loredana (F.F. cat. “A” – Bronzo); RUSSO William (sp. M. cat.”C” – bronzo); VIO Beatrice Maria (F.F.
cat.”B” – oro); TRIGILIA Loredana, VIO
Beatrice Maria e Andreea MOGOS (F.F. sq. –oro)
Ezio RINALDI
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