19 maggio 2015

CAMPIONATI ITALIANI CADETTI E GIOVANI 2015


Piazza dei Signori di TrevisoNel fine settimana del 15-16 e 17 maggio 2015, nella splendida città di Treviso, presso gli impianti sportivi di S. Maria del Rovere – Palazzetto dello sport e pattinodromo, si sono concluse le fasi finali dei campionati Italiani Cadetti e Giovani.

La manifestazione, molto ben organizzata, ha visto la partecipazione di circa 500 atleti, i migliori delle varie specialità, quindi una competizione di un elevato livello tecnico agonistico che ha certificato delle conferme come il fiorettista Damiano Rosatelli, lo sciabolatore Francesco Bonsanto, la spadista Eleonora De Marchi e lo spadista Valerio CUOMO.

Questi i neo campioni Italiani:

CADETTI

  • Sc.f.             Lucia               LUCARINI;
  • Sp.m.          Valerio            CUOMO;
  • Sp.F.           Eleonora         DE MARCHI;
  • Sc.m.          Matteo            NERI;
  • F.f.              Serena             ROSSINI;
  • F.m.            Francesco       SALVO

GIOVANI

  • Sp.f.            Nicol               FOIETTA;
  • Sp.m.          Riccardo        ABATE;
  • Scm.           Francesco      BONSANTO;
  • Sc.f.            Flaminia         PREARO;
  • F.F.             Elena              TANGHERLINI;
  • F.M.           Damiano        ROSATELLI.

Ai vincitori le congratulazioni di Piazza della scherma.

Molto soddisfatto SIRENA Andrea, motore e trascinatore del COL, il quale ha posto l’accento sul movimento che è stato creato con l’organizzazione dell’evento, ponendo in evidenza che, oltre gli atleti, si è vista la presenza di genitori nonni ed accompagnatori vari per un numero complessivo di circa 2000 intervenuti, molti dei quali hanno espresso la volontà di fare ritorno nel capoluogo trevigiano, per ammirarne compiutamente le bellezze, fino a quel momento sconosciute. Soddisfatte anche le autorità cittadine, con in testa il Sindaco e l’Assessore allo sport.

Credo si possa affermare, senza ombra di smentita, di un grande successo.

Complimenti davvero a quanti hanno contribuito alla riuscita dell’evento.

Ezio RINALDI

3 commenti:

  1. Ero presente a Treviso, e confermo tutto quanto scritto. Sicuramente una delle migliori edizioni che ho visto di un campionato italiano, anche la città che ha ospitato è stata all'altezza di un gara di scherma di quel livello. Azzeccato anche il periodo, che ha permesso di potersi godere anche un bel sole, che non guasta mai.
    Mi permetto solo qualche proposta per il futuro. Visto che le gare sono a numero chiuso, e parliamo al massimo di 42 partecipanti, ho trovato inutile convocare gli atleti già per le 8.30, considerato che queste prime gare terminavano attorno alle 13 si sarebbe potuto cominciare anche un'ora dopo. Questo avrebbe evitato levatacce all'alba sia ai ragazzi, ai loro accompagnatori ma soprattutto agli organizzatori che devono stare in pista non per la singola gara ma per il complesso delle tre giornate. Anche se non sembra, un'ora fa quando si deve lavorare tutto il giorno!
    Visto il successo della Coppa Italia per i Cadetti, che ha regalato una ulteriore possibilità di qualificazione a chi altrimenti la stagione l'avrebbe terminata a gennaio, sarebbe opportuno inserire la stessa competizione anche per i Giovani. Aumentare di 2 unità una gara non credo che sia un problema, oltretutto eviterebbe anche di avere in partenza gironi disomogenei, con gruppi da 7 ad altri da 6.
    Anche l'organizzazione della gara non sarebbe così drammatica, messe le pedane per la gara Cadetti, si possono utilizzare anche per quella Giovani.
    Evitiamo che questi ragazzi vedano le loro gare diminuire drasticamente, e così abbandonare questo sport.
    Naturalmente questo che dico non è solo frutto del mio pensiero, in realtà sono considerazioni largamente condivise sul parterre di gara, ma come al solito c'è questo clima di terrore che oramai impedisce alle persone anche solo di ammettere di leggere questo blog.
    Poi naturalmente alla domanda "ma tu come fai a saperlo se non lo leggi?", davanti ci sono sempre imbarazzati silenzi, oppure vengo preso da parte per bisbigliare qualche scusa lontano da orecchie vendicatrici.
    Personalmente sono convinto che in Italia il reato di opinione non esista, e pertanto continuo nel massimo rispetto di chi lavora ad esprimere le mie opinioni in maniera propositiva. Poi se qualcuno le vorrà prendere in considerazione ne sarò lieto, se invece saranno utopie irrealizzabili pazienza, nessuno mi può vietare di sognare.
    Un'altra cosa che al sottoscritto nessuno potrà vietare è anche quella di scegliermi i miei amici, perché non li sceglierò mai con il criterio della convenienza, e sapranno sempre di esserlo anche con un semplice "mi piace" alle loro considerazioni che condivido.
    Poveretti voi che invece gli amici ve li fate scegliere da altri, e rimanete supini a sorridere mentre vi fate negare una delle libertà essenziali dell'essere umano : pensare.
    I nemici, altre sì, mi scelgano loro. A loro piacere.

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    1. Mi soffermo un momentino sul "clima aziendale" da Lei delineato solo per porre la seguente domanda:
      Bisbigli, mezze frasi, silenzi imbarazzanti, paure, ipocrisie etc etc, sono una caratteristica endemica del mondo schermistico italiano o piuttosto un condizione psicologica involutiva che ha cominciato a diffondersi solo negli ultimi anni al fine di soffocare la libertà e capacità di pensiero di numerosi tesserati?

      A. Fileccia

      PS:si accettano risposte autentiche anche sotto falso nome!


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  2. Sig Cuccu, mi dispiace darle una risposta e cioè che le gare alle 8.30 sono scientificamente messe per consentire agli organizzatori o alla Federazione, nel caso delle gare da lei organizzate, di garantirsi una entrata certa dai pernotti. Basti pensare che chiudendosi le iscrizioni il mercoledì, si conoscono i numeri e potrebbero uscire i gironi, anche solo per evitare il pernotto a chi è nella seconda tornata. La 'quota' pernotto è importante e nella ormai nota politica federale, poco contano i genitori e le famiglie che sostengono le spese. E quindi i genitori rinunciano ad una giornata o mezza di lavoro, portano i figli nei luoghi di gara la sera, cenano e dormono e la mattina all'alba sveglia e via al palazzetto per poi ripartire e affrontare molti chilometri. Tutto questo a costi elevati quando con inizio gara alle 10.30 non solo è possibile partire tardi il giorno prima tanto il sonno si recupera la mattina, ma anche partire la mattina stessa evitando molte spese. Ma questo significherebbe avere considerazione per le famiglie e indirettamente per le società e i maestri che se spremo le famiglie per le trasferte, non posso chiedere rette adeguate all'aumento della vita. Basti pensare anche che gran parte delle spese di una società è nella voce 'trasferte'. Ma questo significherebbe ascoltare la base e non concentrarsi sui professionisti e sui Gruppi Sportivi, Infatti, i 'professionisti' sono sempre alla seconda tornata e quindi alle 10/11 e così le loro società militari.
    Non ci si dica che finendo dopo si penalizzano gli atleti che poi devono ripartire. Prima cosa parliamo di chi è in finale e spesso comunque deve aspettare la premiazione e poi parliamo di 8/16 atleti e non 250/300. Anche lì, il regolamento, che mi sono riletto, parla chiaro: eliminazione al primo turno dal 20/30% ma ovviamente il 99% delle volte si applica il 30% e si dice per fare prima, ma prima di quando se ormai un Open inizia alle 8.30 e le finali sono alle 15. Ora con un 10% in meno di eliminati finirebbe alle 15.20 e con uno slittamento dell'inizio alle 10, finirebbe alle 17. Gravissimo??? Certamente perchè poco importa che un genitore arrivi fino a Como per portare il figlio, non un campione, ma uno che cerca 'cultura' e crescita nello sport e si ritrova dopo 2 giorni di lavoro persi, soldi spesi, che il figlio cn 2 vittorie torna a casa perchè il suo girone era da 7 mentre l'amico con quello da 6 e 2 vittorie. Direte che è normale avviene anche ai Mondiali, si ma lì sono professionisti a spese federali, qui sono amatori a spese nostre. Poi basterebbe dire con 2 vittorie si passa e basta se non si è in grado di fare gironi uguali, o anche 2 tornate di gironi e poi eliminate pure il 40%. Ma almeno portiamo a casa i figli con una esperienza di vita e di scherma e non con l'unica conoscenza certa manifestata nelle tratte aeree, ferroviarie o autostradali. Al termine di una gara conoscono meglio Rustichella e Camogli di avversari e azioni tecniche.
    Italo Rossi

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