26 gennaio 2017

LA FRENESIA VOTA SPESSO L’UOMO AL PRECIPIZIO

Cari amici, come molti di voi sapranno, ciò che auspicavo per il bene dell’ANS e con esso anche per il bene della scherma italiana, si è verificato.
I “combattenti” hanno avuto la meglio sui “filo-federali”, e tutto nel pieno rispetto delle regole democratiche!
Questa circostanza è per me parecchio significativa.
Già da alcuni anni molti di noi hanno avvertito un progressivo fenomeno di contrazione del sistema democratico nell’ambito schermistico. Alcuni eventi, interessanti anche la giustizia federale, hanno messo in luce disfunzioni del sistema determinando le reazioni di soggetti in qualche modo travolti dalla “scure” che hanno saputo reagire e reagiscono eroicamente senza preoccuparsi di possibili ripercussioni.
Troppo spesso è sembrato che l’esercizio del potere trasbordasse i limiti di equanimità e ragionevolezza.
Quello che accade oggi all’interno dell’ANS è il segno di un importante risveglio che consentirà di accendere altri riflettori su controversi aspetti di gestione e di esercizio del potere federale.
Molto tempo fa dissi ad alcuni amici che sarebbe stata solo questione di tempo e che le cose, prima o poi, sarebbero cambiate. Siamo solo all’inizio ma confido che il percorso di radicale rinnovamento sia ormai avviato e progredirà giorno dopo giorno.
Intorno al mondo sportivo girano parecchi interessi gestiti spesso in modo dissociato dai principi di meritevolezza e trasparenza. Ma so bene che la furberia degli altri dipende molto spesso dalla nostra stupidità.  La vicenda ANS ha il merito di avere rotto definitivamente i precari equilibri esistenti al suo interno, togliendo definitivamente la maschera a quanti versavano in condizioni di sostanziale incompatibilità. Non si può essere parte integrante della FIS ed allo stesso tempo di un organismo che deve mantenere, in ragione del delicato ruolo chiamato a svolgere, la propria terzietà, allontanando da sé ogni possibile sospetto di commistione.
Su questa “Piazza”, ad esempio, in molteplici occasioni è stata affrontata la questione delle incompatibilità del settore arbitrale e delle sue storture. E’ la logica naturale che impone ad un soggetto di non essere portatore di opposti interessi che nell’esercizio del duplice ruolo rivestito possano essere disugualmente sostenuti. Ma anche su questo argomento la FIS continua a fare orecchio da mercante!
Tornando all’ANS, ristabiliti gli assetti organizzativi è oramai tempo di resa dei conti. Sul sito dell’Accademia” è stata pubblicata la diffida inoltrata al Presidente FIS, (diffida evidentemente elaborata da mani profondamente esperte), che traccia in modo netto i ristretti confini di competenza della FIS in materia di bandi di esami e di rilascio dei titoli abilitativi.
Tale diffida è indirizzata anche al Presidente del CONI, Malagò, e al suo segretario, Fabbricini, i quali, volenti o nolenti saranno chiamati a svolgere il ruolo di saggi mediatori rispetto ad una contesa che rischia di gettare nuove ombre sulla Federazione e, di riflesso, su coloro che sono tenuti ad esercitare compiti di vigilanza.
Il tempo stringe e credo che non ci si possa più permettere passi falsi. Il precipizio è dietro l’angolo.
Ezio RINALDI

5 commenti:

  1. Apprendo dai media che la Fis avrebbe replicato all’ANS rigettando il giudizio espresso da quest’ultima circa l’incapacità ontologica della FIS di potere assicurare la terzietà nell’esercizio delle funzioni abilitative all’insegnamento della scherma. Non entro nel merito del giudizio espresso dall’ANS ma mi domando se il Presidente Scarso intenda dare un segnale forte di trasparenza e legalità avviando una seria inchiesta sulle correnti voci di corridoio, sempre più insistenti, che narrano di inequivocabili tentativi di raccomandazione posti in essere da qualcuno al fine di influire sui giudizi espressi dalle commissioni d’esame. Ci dica il Presidente Scarso, senza se e senza ma, se intende approfondire o meno la questione per accertare l’eventuale fondatezza di tale grave notizia, già ampiamente diffusasi negli ambienti schermistici e, nel caso di positivo riscontro, chi sia il responsabile di tale ignobile tentativo di raccomandazione che sarebbe avvenuto mediante la distribuzione di c.d. “pizzini”.
    A. Fileccia

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  2. Caro Antonello, mi sembra che la FIS un segnala lo abbia dato in maniera inequivocabile: dei "pizzini" o raccomandazioni non gliene frega assolutamente niente, mentre assume primaria esigenza l'annullamento dell'Accademia Nazionale di Scherma, nascondendosi dietro le modifiche statutarie non attuate dall'ente napoletano. Che ne dici se parlassimo dello Statuto federale? Non sono un giurista e non vorrei addentrarmi in disquisizioni legali, però mi sembra che tra lo Statuto FIS-AIMS e ANS ci sia una gran confusione e chi dovrebbe dipanare la matassa? Mah!

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    1. Ritengo che il presidente federale non abbia abbastanza coraggio per sottoporre all'Assemblea Straordinaria quella agognata modifica statutaria volta al definitivo annientamento dell'ANS. L'eventuale, e assai probaile rigetto del'emendamento da parte dell'Assemblea suonerebbe infatti come una sconfitta talmente grave da imporre le immediate dimissioni dell'intero consiglio federale. L'alternativa fin qui seguita, ovvero il colpo di mano già consumato, condurrà quindi i contendenti ad una dura lotta nella quale, sono convinto, che la FIS ne uscirà con le "ossa rotte"
      Prima che sia troppo tardi Malagò e Fabbricini potrebbero fungere da salvagente e riportare la vicenda al punto di partenza, porgendo all'Accademia di Napoli le proprie scuse per tutto quanto è già accaduto e che continua ad accedere sotto i loro occhi, forse un po' distratti!
      A. Fileccia

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  3. Guardando l'immagine di copertina non mi è chiaro se la mano che punta il dito sia quella dell'ANS e il poveretto in bilico Scarso o viceversa. Potrebbe darsi però che quella mano rappresenti
    la silente ma diffusa riprovazione che già da qualche tempo affiora nel mondo schermistico.Nel frattempo le società istanti sono sempre in attesa di conoscere la sorte dei decaduti Campofreda e Lauria! Quindi attendiamo con trepidazione il responso presidenziale. Speriamo che non ci metta 4 anni per come fa con i bilanci preventivi!

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  4. ....nel frattempo la FIS si internazionalizza comunicando con gli affiliati anche in linga slovena.
    Questo il titolo di un articolo pubblicato oggi in Rassegna Stampa:
    TRST – Jutri
    Proti raku
    s pomarancami
    A. Fileccia

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