02 maggio 2017

ARBITRAGGIO ED INTERPRETAZIONE DELLE STOCCATE

Carissimi Amici e colleghi,
appena rientrato dal Gran Premio Giovanissimi, durante il viaggio di ritorno da Riccione a Torino, mille pensieri mi si sono affollati in mente. Alcuni, come ovvio, riguardano le recenti vicissitudini federali con denuncie ed esposti che chissà come andranno a finire e che cosa produrranno a livello politico, altre invece decisamente più tecniche. Intesa come tecnica schermistica.
Avendo a disposizione tempo, giornate intere, mi sono fermato tutti i giorni fino alle ultime botte delle varie gare, per osservare ed imparare. Quello che però ho maggiormente notato è stato un certo disagio nell'arbitraggio delle armi convenzionali, soffermandomi maggiormente sul fioretto che è la "mia arma", anche se lo so che un Maestro lo è di tutte e tre le specialità, ma poi sappiamo che molto spesso ci si "butta" su quella preferita e le altre si abbandonano.

Sono rimasto stupito dall'assoluta disomogeneità del giudizio di alcune situazioni, che la convenzione dovrebbe chiarire in maniera inequivocabile, ed invece risultano preda delle più diverse interpretazioni. In particolare sono due le azioni che hanno creato il maggiore numero di contestazioni ed episodi assolutamente poco chiari nella loro spiegazione.
Per semplicità di esposizione, e anche brevità perché gli articoli del blog non possono essere dei "trattati", le riassumo così:
1. "ATTACCO SULLA PREPARAZIONE": l'atleta A avanza cercando il tempo e la misura giusta dell'attacco, l'avversaria B a sua volta non si muove seguendo l'atleta A, ma a sua scelta di tempo parte in attacco anticipando le intenzioni dell'attaccante.
Descritta così appare una cosa semplice e chiarissima, ma credetemi così non è stato. Spesso ho visto l'atleta A "rincorrere" una avversaria B che precipitosamente indietreggiava verso il fondo pedana, ad un certo punto nell'incalzare dell'atleta A si limitava ad un semplice colpo d'arresto. Questo spesso veniva interpretato, appunto, come "Attacco sulla preparazione". Ora, a me come Maestro (diplomato all'Accademia), mi pare abbastanza chiaro che un "attacco" deve avere tutte le caratteristiche tra cui la "conditio sine qua non" di essere eseguito andando avanti, e non arretrando. Se guardate i filmati su Youtube delle gare internazionali, siano esse di categoria U20 o Assolute, mai viene in mente a nessun arbitro di assegnare una stoccata in attacco ad uno schermitore che arretra. Poi si dovrebbe anche stabilire con chiarezza cosa si intenda per "preparazione". Essa certamente non può essere misurata in passi (e quanti poi? due? cinque?). Appare per un Maestro chiaro che un attacco portato su una avversario B che fugge dovrà per forza di cosa essere composto da più passi, perché occorre rincorrerlo, definire questa come una "preparazione" la trovo una enorme forzatura che costringerebbe da oggi gli atleti a compiere minimi movimenti di attacco proprio per non esporsi a questa interpretazione dell'avanzamento.
2. "DIFESA DI MISURA": l'atleta A decide di arretrare per mandare a vuoto l'attacco dell'avversario B, quindi immediatamente riprende lui l'attacco ed entrambi si toccano.
Fino a poco tempo fa non c'erano dubbi su questa azione, l'atleta A era in attacco in quanto l'avversario B aveva esaurito la sua ragione con l'affondo, o comunque con il tentativo di colpire l'atleta A. Oggi mi è sembrato un autentico terno al lotto. Molti arbitri sono in difficoltà nel distinguere una "ripresa di attacco" da una "rimessa", e finiscono troppo spesso col dare ragione alla seconda, eliminando così la convenzione. Anche in questo caso si dovrebbe spiegare meglio la differenza tra un attacco a seguito di un altro e un semplice secondo tentativo di colpire, senza nessun ulteriore avanzamento.
Ci sarebbe ancora da discutere su alcune interpretazioni, oramai consolidate, di rimesse a seguito di una parata e risposta che non tocca, o sui gradi delle parate rispetto alle prese di ferro, ma credo già con queste due situazioni di avere messo abbastanza carne al fuoco. Adesso aspetto le repliche, sia da parte dei miei colleghi che da chi arbitra, nella speranza di riuscire a fare chiarezza.

Per noi tecnici è importante tornare a casa con idee chiare su cosa spiegare ai nostri allievi.
Paolo CUCCU

10 commenti:

  1. A parte le definizioni ovvie delle azioni schermistiche, non condivido appieno il post. Posso dire di esser stato presente a tutto il GPG e scambiando opinioni con tanti colleghi posso affermare che ho visto un buon livello arbitrale e tanti giovani impegnati. Poche le lamentele, finali difficili dove gli arbitri sono stati bravissimi ....conferma le poche richieste video. Erano anni che non si vedeva un GPG senza episodi isterici....

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    1. Evidentemente abbiamo visto due GPG diversi. Lei dice che non si sono visti episodi isterici, io ho visto perfino un arbitro aggredito da un genitore, cosa che non si vedeva da anni, lei dice che le fasi finali sono state talmente ben dirette da non avere avuto necessità di molte moviole, io ho visto dare sistematicamente torto per cui ridurre a solo due le richieste come prevede in questi casi il regolamento. Oltretutto questa opzione nel GPG è prevista solo per le due semifinali e la finale per il titolo, bisognerebbe vedere cosa è successo prima, come nella gara di fioretto cat. ragazze. O magari io parlo di armi convenzionali e lei è arrivato solo per le gare di spada.

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    2. Scusa, ma da maestro, se un tuo genitore "aggredisse" un arbitro, su un match senza storia e senza che tu abbia contestato nulla..."condanneresti" l'arbitro o il genitore?...se poi andiamo alla ricerca del gossip...beh allora complimenti alla Direzione di Torneo che è riuscita a sedare gli animi con tanto di scuse da parte del maestro. Mi trovavo vicino al bar ed ho seguito la scena da molto vicino.

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    3. Per quelli come te i "match senza storia" sono diversi da quelli che vengono concepiti dalle persone di sport. Un assalto tiratissimo fino all'ultima stoccata dell'ultimo secondo non è certo "senza storia", e non scambiamo un modo sommesso ed educato di chiedere spiegazioni con la mancanza di argomenti. Non è che tutti saltano in pedana ad urlare e sbracciare contro l'arbitro come si è visto fare ripetutamente da taluni personaggi, c'è anche chi cerca di mantenere le cose nel recinto del buon senso, evitando magari certi atteggiamenti plateali proprio per evitare di scaldare animi che si sa essere molto facili ad incendiarsi. Quanto al resto sono d'accordo con lei, meglio fare i ruffiani che fare delle proposte per superare i problemi.

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    4. Gli arbitri in difficoltà?...almeno nessuno di questi è andato via dopo aver fatto 128 in tutte le gare...il giorno che qualcuno capirà che gli arbitri danno un servizio, nel bene e nel male, alla scherma...sarà sempre troppo tardi!

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    5. Sig. "Egregio Lettore", perchè scriverle altro mi parrebbe una cortesia ed educazione che gente come lei non merita. Potrei risponderle indicarle questo o quel risultato ottenuto qua e la, ma lei con i suoi insulti non ha solleticato il mio narcisismo, ma solo il mio profondo disprezzo. Invece di raccontarle di grandi campioni, le racconto di di chi alle gare arriva ultimo, o quasi. Le dirò che sono quasi sempre bambini alle prime armi, che la loro partecipazione è quasi sempre un premio all'impegno profuso in ogni singolo allenamento, ed il tecnico è assolutamente consapevole che si esporrà alle risatine di omini piccoli piccoli come lei ma poco gli importa perchè prima di essere un "morto di fama" è un educatore. E di tale ruolo sono ben più fiero che di quello di Maestro. Forse lei non sa, inoltre, che tante volte sono anche bambini con problemi, e sfotterli per il risultato ottenuto è quando di più spregevole possa fare un adulto nei loro confronti. Pertanto per le sue affermazioni circa il loro piazzamento SI VERGOGNI. Per ultimo vengo alla cosa meno importante, la diffamazione con cui ha voluto mettere la ciliegina sulla sua torta, naturalmente ho chiesto la cancellazione al titolare del blog, perchè utilizzare l'anonimato per diffamare qualcuno è un comportamento da VIGLIACCO. Se lei pensa che io non abbia il titolo di Maestro lo riscriva pure, ma questa volta firmandosi con nome e cognome, e poi se ne assuma tutte le responsabilità, come farebbe un uomo.

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  2. Qualcuno ha ipotizzato di voler fare un funerale in grande stile al fioretto. Una bella bara di mogano, il direttore di torneo avanti, i giudici uomini a destra e le donne a sinistra. L'epitaffio recita: "qui giace il fioretto, arma convenzionale, dove il tempo comune può essere variato a piacimento, l'attacco con il ferro è stato sostituito con la parata e risposta e se ti gratti il fianco prima dell'altro è considerato attacco e se attacchi compiendo 3/4 metri e l'altro fa l'affondo, il primo ha fatto solo una preparazione, il secondo un contrattacco. A perenne memoria i fiorettisti posero". Una goliardata, ma è bene parlarne e con serenità, senza polemiche inutili. Anzi, suggerisco che ad ogni CAF vi siano gli arbitri per confrontarsi con atleti e allenatori al fine di insegnare e arbitrare la medesima arma. Fabrizio Orsini

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  3. Non condivido ! Il livello arbitrale espresso al GPG di Riccione è stato buono e all'altezza della manifestazione. Diversi sono stati anche i giovani arbitri che ho visto al lavoro e che hanno diretto bene gli assalti per i quali sono stati designati.

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  4. E che dire se invece di creare corsi e stage per migliorare il livello arbitrale, c'è qualcuno che convoca 6atlete e 5/6 persone di staff per una bella settimana a Rio? Qualcuno risponderà mai alla "base" sulle spese e le scelte politiche? Forse come avviene per tutti, enti pubblici o società private o condominio, i Bilancii preventivo e consuntivo andrebbero approvati dall'Assemblea oppure parliamo solo di dittatura e non di una gestione democratica.
    Ma forse dopo il consenso elettorale, si ha paura di presentarsi realmente avanti alla base con i numeri e le proprie reali scelte, ogni anno!!!
    Un democratico lettore

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