12 maggio 2017

ELEZIONI C.O.N.I. ED IL RUOLO DELLA F.I.S.

Il giorno 11 maggio 2017, presso il salone d’Onore del Palazzo H (CONI), si sono svolte le elezioni per il rinnovo del Governo dello sport Italiano. Tralascio gli aspetti relativi all’inizio dei lavori, che ha visto l’intervento di introduzione del Presidente uscente e la nomina del presidente dell’assemblea, perché voglio porre in evidenza come sia stata assicurata la segretezza del voto, con la chiamata in ordine alfabetico dei votanti, ai quali veniva consegnata la scheda nei pressi della cabina elettorale, che si trovava a non più di 3/4 mt. di distanza. Cosa che la Federscherma nelle ultime tornate elettorali (2012-2016) non ha garantito – ho ancora le foto di gente che girava tranquillamente con le schede in mano e con la possibilità, quindi, di far vedere il proprio voto.
Il Presidente SCARSO, a seguito della decisione della Prefettura di Roma, ha potuto esercitare il proprio diritto di voto, ma ho visto un uomo alquanto preoccupato e deluso, il quale al momento della elezione/riconferma di MALAGO’ ha applaudito ma non si è alzato in piedi al pari di tutti gli altri suoi colleghi. Probabilmente deluso dal fatto di non essere stato riconfermato nella Giunta e di lasciare un incarico prestigioso. L’ho visto malinconicamente solo, le immagini televisive mi hanno dato questa impressione, e molto assorto nei suoi pensieri. Insomma per dirla alla Ferretti (indimenticato radiocronista di ciclismo)”un uomo solo al comando ed è Fausto Coppi”, anche il Presidente FIS è parso un uomo solo, ma non al comando e nelle retrovie.
I pensieri di SCARSO, probabilmente, derivano dal fatto che pur avendo ottenuto una parziale vittoria sulle modifiche statutarie, la situazione non gli consente di essere tranquillo e sereno. Infatti gli esponenti hanno chiesto l’accesso agli atti della Prefettura e, probabilmente, del CONI, al fine di acquisire i documenti relativi alla consulenza chiesta all’Avvocatura dello Stato ed il parere che la stessa ha fornito. Peraltro il provvedimento della Prefettura, firmato da un funzionario, è privo delle relative motivazioni (obbligo di legge), quindi impugnabile a 360°. Pertanto ritengo ragionevole supporre un intervento al TAR, e se a tutto ciò si aggiunge il dato che il Presidente nelle tornate elettorali che lo hanno visto presente, ha perso ogni incarico, è giustificato il suo umore. Quindi la federscherma non è più titolare della Presidenza della Confederazione dei Paesi del Mediterraneo, della vice presidenza della FIE e, cosa molto grave, la vice presidenza vicaria del CONI, ma ancor più il seggio in Giunta. Una discesa incredibile che vede lo sport più medagliato, in Italia e forse nel mondo, fuori dalle stanze che contano. A nulla serve ricordare che a livello FIE il Presidente FIS siede nel Comitato esecutivo ed in ogni commissione vi è un italiano: la realtà dice che SCARSO non ha una delega (al momento questo è dato sapere) e l’unico italiano che conti qualcosa è il Dr. FIORE in quanto presidente della commissione medica.

D’altra parte mi diceva il Presidentissimo Nostini che un vero dirigente dimostra di essere tale quando scende da cavallo e non quando sale.
Al riconfermato Presidente MALAGO' ed alla sua Giunta un grandissimo " In bocca al lupo".
Ezio RINALDI

5 commenti:

  1. ... precipitevolissimevolmente ...

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  2. Beh ottima analisi! Bravo ezio
    Marco puglisi

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  3. E già, brutto scendere da cavallo, specie poi se non lo fai volontariamente.... vero?

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  4. Quando su un muro c'è una crepa, è meglio abbatterlo il più presto possibile.

    Sun Zhao Atsuko

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  5. LA decadenza della FIS anche nella scelta della gestione della cronaca web. Nulla togliere ai giovanissimi ragazzi, ma siamo o no la Federazione più medagliata d'Italia e facciamo scuola di giornalismo? a spese dei tesserati? Largo ai giovani ci piace come slogan ma quando le cose sono a costo zero e non quando invece per mandare in diretta Web si spendono soldi, ed allora...

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