ACCADEMIA NAZIONALE
DI SCHERMA
ENTE MORALE FONDATO
IN NAPOLI 1861 -ASD
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A Proposito di Procura Federale
Sapete tutti, o quasi, che la Federazione ha
deferito al Procuratore federale i consiglieri dell’Accademia Nazionale di
Scherma tesserati con la FIS, imputando loro, evidentemente, visto che non è
stato prodotto un preciso capo d’accusa fino al momento del processo, la loro
appartenenza al consiglio di amministrazione dell’Accademia Nazionale di
Scherma di Napoli, il cui Presidente, non tesserato FIS, ha prodotto ricorso al
TAR contro la Federazione in merito alle decisioni del suo CDF di indire in
proprio gli esami per maestro di scherma.
Non sto a tediarvi su questo argomento, mi limito
solo a dire che il ricorso al TAR è l’unico rimedio giurisdizionale
contro le decisioni del CDF della FIS, per cui pretendere di escludere questa
unica possibilità significa aspirare al “potere assoluto” ! D’altra parte
mi sembra di ricordare che l’art. 24 della nostra Costituzione affermi che tutti
possono adire il giudice per tutelare diritti e interessi legittimi
Ebbene è di qualche giorno fa (17 ottobre 2017) la
notizia che l’organo di giustizia federale di primo grado ha “assolto” i nostri
soci tesserati FIS, non avendo, evidentemente, rinvenuto alcunché di illecito
nella loro condotta. Le motivazioni inoltrate
successivamente confermano la mancanza dell'illecito comportamento e, cosa
molto interessante, confermano l'autonomia del nostro Ente nei confronti anche
della FIS!
Il fatto si commenta da sé e il commento diviene
ancora più incisivo, se la vicenda che oggi ha visto il suo epilogo decisorio
viene comparata ad un caso di un recente passato.
Si tratta di questo.
La FIS (e per essa il suo Presidente)
ritenne di segnalare al Procuratore, in seguito ad una lettera inviata da
me proprio al maestro Scarso, i fatti verificatisi durante le ultime (con
riferimento a quell’epoca) sedute di esame. Invero, a nome dell’Accademia
Nazionale di Scherma, mi lamentavo del comportamento del Maestro Crisci,
Presidente dell’AIMS, comportamento fortemente ostile ed offensivo,
comportamento che sembrava, addirittura, superare, in qualche caso, anche
i limiti della legalità, nei confronti dell’Accademia ed i suoi stessi
soci. Ed a questo punto mi tocca invitarvi a leggere la lettera in
questione (all.1).
L’All.2 riporta la risposta di Scarso,
francamente molto deludente, ma anche molto significativa circa la sua
vocazione al “potere assoluto”. E lascio al lettore le altre
considerazioni (anche relativamente alla mancanza di riscontro a proposito
delle “questioni morali”, considerazioni che pure la lettera
sollecitava). Per altro, la risposta del presidente federale appare, ahinoi!,
intrinsecamente contraddittoria (è forse stata scritta in minuta da due persone
diverse?). Infatti, nella prima parte, si qualificano semplici “beghe” i
contrasti tra AIMS ed Accademia Nazionale di Scherma (vale a dire le
raccomandazioni in sede di esami e la sottrazione - sia pure temporanea - di
una cartella contenete documenti dell’Ente da me presieduto); nella seconda, si
afferma che gli episodi segnalati rivestono carattere di “gravità” (testuale),
tanto che ne deve essere informato il Procuratore federale.
Insomma: sono beghe o fatti gravi?
Evidentemente, secondo la convenienza del momento e
l’interesse di qualcuno.
La lettera di Scarso contiene, poi, un altro
passaggio interessante. Si tratta della frase in cui si afferma che AIMS ed
Accademia sono enti “autonomi”. Che l’Accademia sia autonoma lo do per certo
(fu istituita molto primo della FIS e da un atto avente forza di legge); sono
meno certo, però, dell’autonomia dell’AIMS, visto che esso è ampiamente
“foraggiato” (mezzi, fondi, locali) dalla FIS e che il suo vicepresidente siede
nel consiglio federale. Voglio comunque prendere per buona la affermazione di
Scarso, ma allora, se l’Accademia nazionale di Scherma è autonomo, perché la
FIS si arroga il diritto (che non ha) di interferire nella sua vita e di
deferire, addirittura, al Procuratore federale alcuni suoi soci per le condotte
liberamente tenute nel corso delle riunioni dei consigli di amministrazione?
(con quale esito, si è visto!).
Torniamo però allo scambio epistolare tra me, Scarso
e il Procuratore. Sei giorni dopo, il Procuratore federale mi scrisse
(allegando proprio la lettera che avevo inviato a Scarso, l’all.1), “al fine di
poter procedere con le opportune verifiche” (all.3).
E’ lo stesso giorno in cui si svolse uno dei
famigerati Comitati Operativi (ai quali potrei in seguito dedicare un’apposita
puntata) e nel corso del quale il maestro Crisci, messo a confronto con i
bigliettini da lui distribuiti, riconobbe di aver averli scritti, ma
affermò che i suoi erano solo affettuosi “suggerimenti”….
Il 12 novembre inviai la mia risposta al
Procuratore: si tratta di un’altra missiva, con la segnalazione più
approfondita dei fatti, comunque, già sopra descritti e non solo quelli
(all.4).
Qualche giorno dopo, su sollecitazione della
segreteria del Procuratore (che poi è la stessa segreteria federale, SIC!),
ebbi modo di telefonargli ed in pratica di confermagli le cose che già gli
avevo scritte.
Ovviamente, di questa telefonata non può esservi
traccia; meno ovviamente, non c’è traccia nemmeno del post-deferimento del
maestro Crisci.
Forse il Procuratore si sarà lasciato convincere che
i suoi erano solo degli affettuosi “suggerimenti”. O forse in Federazione
e in alcuni collegati organi
“autonomi” si professa la filosofia (e si attua la prassi) dei due presi e
delle due misure?
Alla prossima
Il Presidente
Dott.
Pasquale La Ragione
Una volta ho definito "vergognoso" il comportamento della FIS, a proposito del deferimento di Maffei ed altri, ed ho subito i feroci attacchi dei più intransigenti fede-lealisti.
RispondiEliminaOra non oso immaginare di quali epiteti sarò oggetto, quando costoro sapranno che non esito a definire "SCANDALOSO" (e lo dico urlando) il comportamento del Presidente della FIS, del Presidente dell'AIMS e dell'Ufficio del Procuratore Federale, alla luce di quanto rappresentato dal Presidente dell' ANS.
VERGOGNATEVI, tutto ciò - se risponde a verità - è davvero SCANDALOSO.
Meditate, gente che li votate, meditate.
Cordialmente.
Gaspare Fardella
AFFETTUOSO SUGGERIMENTO (senza pizzino)
RispondiEliminaDovete ritornarvene tutti a casa vostra prima che le vergogne straripino irrimedialmilmente.
Fatevi dimenticare finchè siete in tempo!
Tra le tante sigle che appaiono sulla carta intestata dell'ANS è SNAQ o SNAC oppure SNACK?
RispondiEliminaDott. La Ragione, ci illumini.
Continuate a non capire.
RispondiEliminaLa Fis in casa propria è autonoma.
Se vuole mettervi fuori può farlo e l'ha fatto.
Giusto o sbagliato.
Non lo sappiamo.
Ai posteri l'ardua sentenza.
Ma in quanto a incasinamento, ha ragione l'anonimo sopra.
Tutti a casa, che di elefante burocratico ne basta uno.
Due sarebbero troppi
Figuriamoci tre.
Di certo c'è che senza uno di essi la scherma sportiva non si potrebbe fare.
Resta da dimostrare se l'assenza del secondo, ancorché ben più vecchio, abbia avuto una ricaduta negativa di qualsivoglia genere.
A me mi par proprio di no.
Un fantasma antico che non fa sentire la sua mancanza.
Giusto!! Ha ragione!! Padroni a casa propria!! Tanto mica viviamo in uno stato di diritto. A quando il cinturone con la Colt 6 colpi per regolare la giustizia secondo il proprio gusto personale?
EliminaMa che bella sorpresa, la compagnia dei personaggi famosi si arricchisce di un nuovo soggetto: CASPER, il fantasmino amico.
EliminaChe paura, gli anonimi possono contare ora pure sugli ectoplasmi.
Invece del solito cordialmente, non posso che dire AMEN!
Gaspare Fardella
Autonomia non significa anarchia.
EliminaLa Fis in casa propria è sottoposta all'indirizzo e vigilanza del Coni.
Scusate ma le parti cancellate con una riga nera sono state oscurate perché contenevano epiteti ingiuriosi che se pubblicati sulla "piazza" si riteneva potessero dar luogo a una diffamazione? Beh, in questo caso anche per averli mandati con lettera privata al Presidente della FIS si incorre nella calunnia.
RispondiEliminaAdesso intervengano pure i giureconsulti che dimostreranno il contrario, ma tanto non è qui che si decide. Il tribunale deciderà chi deve pagare i danni a chi.
E allora, speriamo presto.
EliminaCordialmente.
Gaspare Fardella.
P.S.: Per sua scienza e conoscenza, il possibile reato da lei ipotizzato non è "calunnia", bensì "diffamazione".
Eviti, anche lei, di avventurarsi in sentieri scoscesi o, meglio, a lei sconosciuti
Avvocato, ma la smetta.
RispondiEliminaCalunnia e lo confermo:
...chiunque, con denunzia, querela, richiesta o istanza, anche se anonima o sotto falso nome, diretta all'Autorità giudiziaria o ad un'altra Autorità che a quella abbia obbligo di riferirne, incolpa di un reato qualcuno che egli sa innocente, ovvero simula a carico di lui le tracce di un reato, è punito...
Ora se per parallelo con l'Autorità Giudiziaria, l'Autorità competente tirata in ballo dalla lettera di Pasquale La Ragione era la Procura Federale si tratta di calunnia bella e buona.
Cordiali saluti.
La prego, ci risparmi la sua eclatante ignoranza in diritto penale.
EliminaMi auguro, tuttavia, che capisca qualcosa di scherma.
A. Fileccia
Mi spiace insistere, ma Lei deve mettersi d'accordo con Lei stesso, con la logica, con la coerenza e con l'interpretazione di ciò che Lei medesimo afferma.
EliminaLe riporto il passo da Lei stesso vergato (a meno che non sia stato un altro, cosa ben possibile, vista la consuetudine degli anonimi di scrivere a quattro mani):
" ...ma le parti cancellate con una riga nera sono state oscurate perché contenevano epiteti ingiuriosi che se pubblicati sulla "piazza" si riteneva potessero dar luogo a una diffamazione? Beh, in questo caso anche per averli mandati con lettera privata al Presidente della FIS si incorre nella calunnia".
Bene, come ben può notare da solo, Lei (o il Suo suggeritore) ha fatto riferimento alla possibilità che esistessero degli "epiteti ingiuriosi", che nulla hanno a che vedere col reato di calunnia, per Lei invocabile perché riportati, ancorché oscurati, su una lettera poi pubblicata.
La smetta Lei, quindi, e si astenga, dall'alto della Sua infinita ignoranza, di dare lezioni di diritto.
Vada a scuola, prima.
Studiate, anonimi, studiate
Cordialmente
Gaspare Fardella
Solo per la cronaca (e per evitare ulteriori illusioni al fedele lealista): per lo Stato Italiano l'ingiura non è più reato.
EliminaForse potrebbe ancora esserlo, però, in base a qualcuno dei multiformi e camaleontici statuti federali refusati.
Giureconsulto per hobby.
Quindi l'Avv.Fardella dall'alto della sua indiscutibile conoscenza ci conferma che le accuse rivolte ad una persona in una lettera inviata ad una autorità, qualora infondate, costituiscono calunnia.
EliminaMeditate gente, meditate.
Non ho detto questo, egr. sig. anonimo del 21/11/17, ore 00,08.
EliminaVada a rileggersi ciò che ho scritto, senza però l'ausilio di qualche oscuro suggeritore, e, se continua ad avere delle difficoltà a comprendere, mi dichiaro disponibile ad aiutarLa.
Mi faccia sapere, così La chiamo.
Cordialmente.
Gaspare Fardella
caro Avvocato rivolgere accuse infamanti e non veritiere ad una persona anche in forma anonima, rivolgendosi ad una autorità competente si chiama calunnia. Cordiali saluti.
EliminaNo, si chiama diffamazione.
EliminaSi informi meglio o cambi avvocato.
G.F.
No no Avvocato, è proprio calunnia, perché chi incolpava era del tutto consapevole dell'innocenza del soggetto incolpato.
EliminaSuvvia anonimo giurista ci indichi la falsa accusa, il reato, il nome del calunniatore e il nome del calunniato; Lei che è protetto dall'anonimato non rischia alcunché.
EliminaI «pizzini» sono stati scritti e consegnati? Da chi? A chi? Perché? È normale? È corretto? Costituisce calunnia segnalare che circolano «pizzini» durante gli esami?
Il calunniato presenti «denuncia» alla competente autorità giudiziaria, indicando sulla base di quali elementi si ritiene sussistente la calunnia ovvero, per dirla in altri termini, per quali motivi la segnalazione di «pizzini» sia un'accusa falsa e i motivi per i quali si debba ritenere che il segnalatore sia calunniatore.
Suvvia, Lei che conosce il diritto e il «calunniato», gli dica che dovrà indicare quali sono gli elementi che dimostrano la falsità delle accuse mosse a suo carico o, comunque, fornire agli inquirenti delle indicazioni utili alle indagini a suo favore (fornendo ad esempio una giustificazione, indicare il nome di altre persone che possono produrre documenti a discolpa) e quant’altro ritenuto utile alla dimostrazione della sua innocenza e alla correlativa responsabilità dolosa del segnalatore.
Suvvia, ci scriva che è normale la presenza agli esami di «pizzini».
Suvvia lei fa il colpevole prima che ci sia stato il processo E continuando a ripeterlo pensa di convincere le persone della colpevolezza dell'imputato. Probabilmente non sarà diffamazione ma non è certo un comportamento che gioca alla immagine pura e dura di questo blog.
EliminaLa Procura Federale sembrerebbe di capire leggendo qua e là ha archiviato la questione dei famigerati pizzini senza luogo a procedere.
Attenzione a non cadere nella trappola di dire che la Procura Federale ha fatto gli interessi di alcuni, perché sempre leggendo qua e là risulta che invece avrebbe tutelato gli interessi degli altri smentendo la Federazione nella questione Maffei & C.
Quindi bisogna accettare nel giudizio come imparziale ( e non potrei aspettarmi che fosse il contrario).
Continuate pure a parlare dei pizzini. Se non avete di meglio da fare, ma piuttosto impegnativi a dimostrare con delle prove di che cosa si trattava.
Perché magari a qualcuno che legge interessano le chiacchiere a me interessano i fatti.
Tommaso
Suvvia Tommaso, ma si è capito benissimo che la Procura Federale ha richiesto la condanna dei consiglieri ANS, mentre il Tribunale Federale li ha assolti.
EliminaCi indichi per l'affare dei bigliettini pari procedimento disciplinare. Suvvia, non confonda i lettori.
Suvvia, non faccia finta di non capire cosa significhi consegnare agli altri commissari d'esame dei bigliettini con scritti i nomi degli esaminandi.
Suvvia, caro Tommaso, suvvia.
Un amico di Tommaso
E il Presidente della suddetta commissione dov'era nel frattempo? Come mai non è intervenuto a sospendere l'esame? Come mai non ha esautorato il commissario colpevole? Come mai la questione dei pizzino è uscita fuori con un anno di ritardo rispetto alla data del fatidico esame ?
EliminaSuvvia caro amico non faccia finta di non cogliere la strumentalità di queste accuse.
Come qualcun altro ha scritto in passato se gli esami all'Ans davano luogo a questo genere di problemi meglio che la Fis glieli abbia tolti?
Alla procura dovrebbero fare un' indagine sui diplomati degli ultimi anni verificando titoli requisiti dei candidati ed eventuali pizzini.
Solo così si potrebbe restituire dignità all'Accademia.
Egr. Sig. Anonimo del 22/11/17, h. 15:46,
Eliminacondivido totalmente i Suoi 5 interrogativi, che rappresentano delle domande retoriche, le quali, comportando delle risposte predeterminate, sembrerebbero giustificare pienamente la decisione della FIS di togliere la competenza in questione all' ANS.
Ma proprio l'ultimo interrogativo, che recita testualmente "se gli esami all'ANS davano luogo a questo genere di problemi meglio che la FIS glieli abbia tolti", induce a pensare che la FIS non sia stata proprio cristallina nel corso dell'intera vicenda, perché qualche cosa sembrerebbe essere sfuggita alla stessa Federazione.
Infatti, nel condiviso ed indubbio presupposto che la FIS non sapesse nulla di come fosse stata condotta la sessione d'esame in oggetto:
- perché, quando lo ha saputo, non è intervenuta a fare pulizia?
- e perché, una volta deciso di fare pulizia, lo ha fatto solo sull'ente ANS, essendosi limitata ad avocare a sé i successivi momenti d'esame?
- perché la FIS, una volta scoperta tale sordida vicenda, non ha avvertito l'esigenza di allontanare, almeno cautelativamente e fin quando non fosse stata fatta piena luce sull'accaduto, l'eventuale presunto responsabile della trasmissione, diffusione, circolazione dei "pizzini", ed il possibile presunto autore dei conseguenti tentativi di persuasione?
Tutto ciò porta inevitabilmente alla formulazione dei seguenti struggenti ulteriori interrogativi: La FIS avrebbe dovuto vigilare? Se sì, perché non l'ha fatto? E, se lo ha fatto, com'è che non se ne è accorta? E, ove se ne fosse accorta, perché non ha adottato i dovuti provvedimenti consequenziali?
Rispondete, anonimi, rispondete.
Cordialmente.
Gaspare Fardella
Una risposta credo ci sia ma qui non si può dire. Se venisse detta si scoprirebbero almeno una parte degli enigmi. E siccome voi la conoscete già, anche se fate finta di no, è inutile ripetervela.
EliminaAnonimo delle 10.55 noto come lei dia già per scontata un denuncia per diffamazione /calunnia. Mi permetto di ricordarle che, nella specifica materia, sia Cannella che Rinaldi condividono un'esperienza illuminante: il primo come querelante e il secondo come qurelato. Ritengo quanto mai utile che lei si rivolga ad entrambi per essere in qualche modo edotto circa il suddetto dato di esperienza.
RispondiEliminasaluti
Suvvia, ma si è capito benissimo chi sarà il querelante.
EliminaSuvvia, cari, suvvia.
Io vorrei cercare di dare suggerimenti più esatti, precisi e completi, rispetto a quelli dati dal collega Anonimo del 20.11.2017 delle 17:31:
Elimina- se vuoi perdere la causa, rivolgiti a Cannella;
- se invece la vuoi vincere, rivolgiti a Rinaldi.
Buonasera cari amici, ritengo opportuno rivolgere il mio pensiero all’anonimo commentatore delle ore 22:14, e ciò al solo fine di allentare le tensioni provocate da questo post.
RispondiEliminaIl nostro amico ha misteriosamente dichiarato “fatevi dimenticare finché siete in tempo”
Un presagio politicamente funesto direi, ma, forse, non consapevole delle verità profonde che si celano dietro l’oscuro presentimento. Mi spiego meglio.
Per quanto sciagurata possa essere una determinata esperienza c'è sempre il rischio che, una volta giunta a termine, venga dimenticata, o peggio, affettuosamente rimembrata con indulgente simpatia.
Molto spesso, se il popolo avverte con anticipo che una data esperienza è oramai giunta al suo finevita, che il leader è prossimo -volente o nolente- ad abbandonare le scene, accade di assistere ad un benevolo trambusto: un accorrere con incensi ed acquasantiere per dire che, in fin dei conti, non andava così male. Si tratta di un riflesso condizionato, tipico della gentes italica, originato probabilmente dall'ingannevole sollievo di una incipiente dissolvenza del tempo che fu. Ci si domanda allora, perché rompergli ancora i maroni se si trova già sull’uscio della porta? Ma è proprio da questo sofferto interrogativo che sgorga la pericolosa tentazione di dimenticare.
Sono però sicuro e confortato dal fatto che molti di voi, come me, non dimenticheranno; non certo per fame di vendetta ma soltanto per non incorrere mai più nel medesimo errore.
Infine, un consiglio sommesso a coloro che prima o poi dovranno lasciare le poltrone.
Si dice che a breve qualcuno avrà molto più tempo libero a disposizione. Ne approfitti, allora, per frequentare le sale di scherma, condividere un caffè con le persone vere, tecnici atleti e dirigenti in carne e ossa piuttosto che con i cortigiani di turno che stanno già disertando il carro dismesso per apprestarsi a salire su quello del prossimo vincitore.
Riabbracci costui la sua terra natia, bella e sfigata, conservata sottovuoto in seducenti confezioni mediatiche ma di fatto affondata nel tripudio della iniquità.
E’ pur vero che un individuo non potrà mai essere additato come il solo responsabile di una determinata sciagura politica ma non si può negare che qualcuno abbia dato mostra di un particolare talento scenografico nella fiction del buon governo. Interprete, regista e perfino costumista di una sceneggiatura del nulla di cui, sono certo, non avremo alcun rimpianto.
PREFETTO DEL IV PILASTRO
Tra le pieghe della storia narrata dal presidente dell'ANS raccolgo una osservazione non certo trascurabile: Si tratta della perfetta coincidenza, in termini di organizzazione degli uffici e del personale, tra la segreteria degli organi di giustizia e della procura federale con la segreteria federale. Non occorre particolare perspicacia per comprendere come tutte le notizie che, ad esempio, vengono raccolte in fase di indagine transitino attraverso un ufficio amministrativo che è diretta emanazione dell'organo politico i cui componenti potrebbero, in astratto, rivestire la posizione di controparte nel giudizio o essere portatori diretti o indiretti di alcuno degli interessi oggetto del contendere.
RispondiEliminaRiepilogando: il presidente federale nomina il segretario federale e insieme ai consiglieri nomina il procuratore, il sostituto e gli organi di giustizia.
Signori, il piatto è servito.
Il Presidente non ha tempo per le beghe di basso profilo lui è gia a lavoro in vista dell'"O" 2032, altro che chiacchiere
RispondiEliminaMi sembra di notare che l'articolo in questione non lo si stia comprendendo nella sua reale e vera essenza.
RispondiEliminaCiò mi riporta alla memoria le parole di Corrado Augias, quando ha affermato:
"Se il numero di chi non riesce a interpretare un articolo di giornale è troppo alto, ciò vuol dire che la democrazia non funziona più e che cresce il rischio che un qualunque Dulcamara, venditore di magici elisir, se ne impadronisca".
Che dire? E'proprio ciò che ci sta succedendo? E' la nostra storia recente?
Ma ciò che più temo è che ci siano sono buone probabilità' che possa essere anche il nostro futuro.
Meditate, gente, meditate.
Cordialmente
Gaspare Fardella
un selfie storico fa capolino oggi sulla homepage della fis
RispondiEliminaed ho cercato invano di scorgere il calumet della pace
Il sorriso mi pare piuttosto tirato, probabilmente imposto dalla singolare circostanza
Che peccato spendere un tale impegno e cotanto spirito di sacrificio in vista di un anno a venire così lontano in cui nessuno si ricorderà più di lui.
RispondiEliminaMiyamoto Musashi
La lettera del Dottor Pasquale La Ragione contiene affermazioni di una gravità inaccettabile.
RispondiEliminaO è un'infamia o è verità.
La verità non è giustificazione.
O sono stati consegnati dei bigliettini con i nominativi dei candidati o non sono stati consegnati.
Non possono esistere giustificazioni per chi consegna dei bigliettini con nominativi di candidati ad altri esaminatori.
Se è un’infamia, il Maestro Saverio Crisci deve denunciare il Dottor Pasquale La Ragione alla Procura della Repubblica. E bene ha fatto la Federazione a rompere con l’Accademia.
Se è verità, il Maestro Saverio Crisci deve dimettersi subito da Presidente dell’AIMS. E male ha fatto la Federazione a rompere con l’Accademia.
In entrambi i casi, mi rattrista lo squallore di chi ricorre a sotterfugi, violando ogni principio etico.
All’ultima assemblea AIMS non mi hanno persuaso le ricostruzioni del collega M° Saverio Crisci, sulle sue segnalazioni autografe. Neppure l’anonimo del 22 novembre 2017 15:46 mi persuade, e provo a spiegare ai lettori perché, attraverso un’analisi delle sue domande.
RispondiElimina1) “E il Presidente della suddetta commissione dov'era nel frattempo? Come mai non è intervenuto a sospendere l'esame?”
Secondo l’anonimo il Presidente della commissione avrebbe dovuto sospendere l’esame, ma l’anonimo così facendo non distingue il “tentativo” dalla “consumazione”: non si può sospendere un esame se la condotta dell’agente non ha ottenuto il risultato sperato dall’agente (influenzare la commissione). La condotta del “tentativo” di procurare, a sé o ad altri, un vantaggio indebito, in relazione all’ipotetico compimento di un atto contrario ai doveri di ufficio dell’esaminatore, deve essere bilanciata, ponderata, contemperata, coordinata con gli interessi di tutti i candidati di sostenere l’esame e di ottenere il diploma magistrale.
2) “Come mai non ha esautorato il commissario colpevole?”
Lo sanno anche i sassi che l’Ans non voleva il collega M° Crisci. Con i colleghi Toràn e Crisci ci siamo sempre battuti affinché il Presidente AIMS fosse membro di diritto della commissione d’esami a Napoli. La FIS ha difeso questa nostra prerogativa (giustamente) e l’Ans si è dovuta adeguare. Rispondo che l’Ans ha tentato di esautorare il collega Crisci, ma la FIS non l’ha consentito (giustamente) e l’Ans ha ceduto alla necessità dei fatti.
3) “Come mai la questione del pizzino è uscita fuori con un anno di ritardo rispetto alla data del fatidico esame?”
Non comprendo perché l’anonimo scriva di un anno di ritardo dal fatidico esame. La lettera di Pasquale La Ragione è del 2 ottobre 2015. Per l’anonimo, pertanto, la sessione d’esami era quella estiva del 2014. Ci aiuti l’anonimo a capire perché la sessione interessata sarebbe quella estiva del 2014, così potrò nuovamente intervenire.
4) “Come qualcun altro ha scritto in passato se gli esami all'Ans davano luogo a questo genere di problemi meglio che la Fis glieli abbia tolti?”
L’anonimo pone una domanda inquietante, perché da quest’anno il collega M° Crisci presenzia le sessioni d’esami senza l’Ans e se fosse vero che tentava di condizionarle sotto la gestione dall’Ans, oggi lo potrebbe fare senza il controllo esterno dell’Ans.
L’anonimo conclude con l’auspicio di un’indagine della procura (federale o penale?) sui diplomati degli ultimi anni verificando titoli requisiti dei candidati ed eventuali pizzini. Secondo lui questa indagine potrebbe restituire dignità all'Accademia. Il ragionamento presuppone che negli ultimi anni (quali?) ci siano stati esami irregolari e che l’Ans abbia perso dignità. Sulla perdita di dignità dell’Ans non mi sento di disquisire, perché entriamo nella sfera soggettiva; chiedo, però, all’anonimo di scrivere cosa lui conosce ovvero sospetta su questi esami dell’Ans.
À bientôt
Lei senz'altro concorderà con me che se c'è stata una raccomandazione allora esistono anche dei raccomandati. Quindi abbiamo le prove che su quei pizzini ci fossero dei nomi di persone che hanno superato l'esame per raccomandazione.
EliminaO facciamo il nome di queste persone oppure stiamo montando una caciara inutile.
E se hanno superato l'esame per effetto di una raccomandazione significa che ci sono anche dei commissari d'esame che hanno raccolto la raccomandazione scritta nel pizzino.
E allora facciamo anche i loro nomi.
Altrimenti di che cosa stiamo parlando?
"Lo sanno anche i sassi che l’Ans non voleva il collega M° Crisci. "
EliminaMi sembra un'affermazione di persona informata dei fatti sufficientemente esaustiva da far capire a tutti i lettori del perché si stia parlando di presunti pizzini montando un caso per screditare una persona invisa. Ma prima o poi la verità emergerà e tutto verrà rimesso a posto. E in quel momento sarà veramente la fine dell'Accademia perché una figura peggio di quella che si sta predisponendo a fare neanche al cinema avrebbe potuto immaginarsela.
PALAZZO DI VETRO
RispondiEliminaSecondo il consigliere federale, lui lo avrebbe suggerito da tempo al Presidente Scarso. “L’Ans e l’Aims sono piccole strutture mangiasoldi sopravvissute a tutte le velleità di cambiamento dei diversi governi federali. La Riforma del Coni del 1999 avrebbe dovuto cancellarle dallo Statuto federale, ma né Antonio Di Blasi né tu Giorgio, ci siete riusciti”.
È un tema spinoso che doveva essere inserito tra le priorità di questo quadriennio, insieme al rinnovamento del personale di segreteria federale e alla riduzione delle tasse di affiliazione, tesseramento, iscrizione alle gare. Invece dopo circa un anno di mandato il nodo dell’abolizione dallo Statuto federale dell’Aims e dell’Ans è ancora nel cassetto dei sogni. E mentre il rinnovamento del personale di segreteria federale marcia a rilento con i contratti ai soliti noti e di tagliare le tasse federali non se ne parla più, anche questo capitolo importante dell’abolizione di Aims- Ans sembra sparito dall’agenda del consigliere federale.
Eppure nel nostro ultimo incontro mi sembrava determinato. “Resistere, è il mantra dell’Aims-Ans. Sono contenitori vuoti di contenuti, ma ricchi di storie paradossali. L’Ans l’abbiamo portata al coma irreversibile. L’Aims va chiusa, non ha più ragione di vita a seguito della rappresentanza dei tecnici in consiglio, voluta dalla Melandri. L’Aims era nata come associazione di categoria, ma dopo la legge del 1981 sul professionismo e la scelta dilettantistica della Federazione, cosa ci sta a fare? Non stipula contratti collettivi, non siamo mica il calcio noi”.
Un gruppo di ribelli tra i maestri ha messo insieme diversi censimenti e ha calcolato il costo sanguisuga dell’Aims che pesa sulle casse della Fis. “Qui nessuno dei consiglieri Aims teme la soppressione e invitano a leggere i numeri dell’ultima elezione. Affermano che senza di loro Scarso non avrebbe mai superato la maggioranza qualificata richiesta per i mandati successivi al terzo”.
Peccato che alla Presidenza del Consiglio dei Ministri la pensino diversamente, mentre il Coni aspetta la fine della legislatura.
Al gatto che lecca lo spiedo non affidar arrosto.
L'antefactum è chiaro, il postfactum un po' meno. Qualcuno di voi ricorda il nome del procuratore federale dell'epoca? Potremmo pubblicare sul blog una bella lettera aperta in modo da porgli qualche domanda, sollecitare qualche ricordo e forse ottenere una risposta chiarifiatrice. In questo modo il quadro della vicenda sarebbe completo. Chissà quante "belle notizie" salterebbero fuori!
RispondiEliminaIl perdurante silenzio a cui la Fis ci abituati è invece per nulla segno di trasparenza e di buona amministrazione e se in questo momento fossi al posto di Scarso proverei profonda vergogna. Altro che selfies e andare in giro per il mondo!
PS Potremmo intervistare sul punto anche i membri d'onore
EMANUELE-DEL MASCHIO-BAIOCCO-DI BLASI e anche V.V., quale prossima candidata al seggio presidenziale.
F.to
I GRANDI VALORI DELLA SCHERMA ITALIANA (Export Failed)
Sul caso "pizzini" la F.I.S. pubblichi l'archiviazione motivata del Procuratore Federale. Il Procuratore federale, concluse le indagini, se ritiene di non provvedere al deferimento, deve comunicare entro dieci giorni il proprio intendimento di procedere all’archiviazione alla Procura Generale dello Sport. Ferme le attribuzioni di questa, dispone quindi l’archiviazione con determinazione succintamente motivata.
EliminaMa è stato fatto?
Pizzinos? What is it?
RispondiEliminaÈ giusto che si voglia un ambiente federale più pulito.
RispondiEliminaQuello che rattrista è che questa volontà nasce dalla medesima propensione alle nefandezze.
Io spero che chi legge non sia Cappuccetto Rosso e conosca il genere umano a sufficienza da capire che cosa significa strumentalizzare una vicenda per farne la bandiera della propria illegittima frustrazione e brama di potere. Come spesso accade si finisce dalla padella alla brace. Che schifo.
Non so a chi ti riferisca, posso semplicemente dire che chiunque governerà la futura federazione non potrà fare peggio dell'attuale. Se poi il riferimento è a chi ha proposto una alternativa, allora sei semplicemente prevenuto. Quindi tieniti pure l'attuale governante oppure spiega chiaramente i tuoi pensieri sulle persone che strumentalizzando,propense alle nefandezze ed altro ancora.
EliminaMa se la padella era Di Blasi, la brace è Scarso? Questo è il tuo dire
EliminaAnonimo delle 21:22 ma lei cosa intende per ambiente federale più pulito?
EliminaDomani si presenterà forse al cospetto del Presidente per chiedergli chiarimenti sui pizzini, sullo statuto modificato di soppiatto, sui consiglieri decaduti ma ancora sulle loro poltrone, sul diverso trattamento che certa giustizia federale riserva a certi tesserati, sui criteri di selezione degli atleti, su quelli di assegnazione delle gare, sull'ammontare delle spese di viaggio intorno al mondo?
Farà tutto questo? Farà qualcos'altro?
Resto in attesa di sue notizie.
Molto tempo fa ero come Cappuccetto Rosso ma dopo che ho scoperto che il lupo aveva mangiato mia nonna sono diventato un efferato cacciatore; appena in tempo per impedirgli di divorare anche me.
EliminaAdesso ne avverto la presenza a distanza e non basta coprirsi con un grembiule ricamato in oro per fregarmi.
Se ci sono stati dei pizzini bisogna capire cosa c'era scritto su quei foglietti. Se non lo sappiamo è inutile che ne parliamo. Se poi davvero c'era scritto di far promuovere delle persone raccomandate, allora bisogna colpire non soltanto di chi è stste la mano che ha portato i pizzini alle commissioni, ma anche il braccio che gli ha ordinati a monte della mano e la mente che li ha prodotti. Bisogna colpire anche i candidati che si sono avvalsi della raccomandazione. Bisogna colpire anche i commissari che hanno recepito la raccomandazione. Tutte queste persone e non soltanto una debbono essere interdette dagli uffici.
EliminaMi stupisco che qui l'attenzione si soffermi solo sulla mano coi pizzini e non anche su tutti gli altri che fanno parte della catena della eventuale raccomandazione se c'è stata.
A nulla vale il sottile distinguo che fosse un tentativo o una consumazione del reato.
Se ci sono stati dei comportamenti eticamente scorretti tutti quanti ne hanno beneficiato o hanno tentato di beneficiarne o avrebbero potuto beneficiarne sono parimenti colpevoli.
Ma di tutti questi non si parla.
Questo mi fa venire il dubbio legittimo che la volontà della piazza non sia di ottenere un sistema giusto bensì di colpire una persona in particolare.
Il dubbio quindi altrettanti legittimo è che le prove a suo carico siano costruite ad arte.
Fate i nomi di chi erano i candidati.
Fate i nomi di chi erano i commissari.
Fate i nomi di chi erano i mandanti.
E non ditemi che non si possono fare, perché di uno l'avete già fatto. Perché solo il suo e non quello di tutti? Non esiste una raccomandazione senza raccomandati. Quindi dite chi erano.
E non rispondetemi con le questioni sottili da avvocati, perché qui non siamo in tribunale.
Sulla piazza soltanto la vox populi conta.
E allora quella vox populi che condanna uno perché non condanna tutti i colpevoli?
Oppure in realtà non c'è nessun colpevole ma fa comodo far pensare il contrario per fini strumentali?
Egr. Sig. Anonimo del 24/11/17, h. 00:35,
EliminaLei ha assolutamente ragione!
Condivido totalmente la Sua disamina, non perché sia un discorso di principio o di metodo, ma perché è eticamente e moralmente corretto: in questa filiera di comportamenti, se non proprio completamente illegali, quanto meno scorretti, ci sono innumerevoli soggetti che devono, dapprima, essere individuati; dopo, indagati, e, successivamente, ove riconosciuti colpevoli, sanzionati e puniti, anche con l'allontanamento.
Ripeto, tutto giusto, sacrosanto e pienamente condivisibile ciò che dice Lei.
Ma mi permetta di riparare ad una Sua dimenticanza - dovuta alla sincera ed autentica passionalità che traspare dal Suo scritto - e di proporre una integrazione: penso che si dovrebbe altresì inserire, nell'elenco da Lei fatto, e quindi aggiungere alla relativa filiera di presunti colpevoli, anche colui (o coloro) che ha tentato di coprire, o addirittura è riuscito a coprire, il "misfatto", il quale non può essere ritenuto meno responsabile degli altri.
Mi auguro, davvero, per il movimento (non parlo di "parti", "partiti", "sostenitori" o "oppositori") SCHERMA, che chi di dovere voglia fare piena luce su tale squallida e torbida vicenda e prendere seri provvedimenti nei confronti di chi risulterà aver sbagliato, chiunque esso sia ed al di là del posto, più o meno di vertice, che occupa.
Cordialmente.
Gaspare Fardella
Concordo pienamente se c'è qualcuno che ha coperto deve essere sanzionato anche lui purché siano sanzionati tutti quanti nessuno escluso.
EliminaHo estratto una lettera a sorte per affidare al Fato la scelta su chi debba tornare a casa per primo. E' uscita la D.
RispondiEliminaScusate ma negli allegati alla lettera di Pasquale La Ragione a me sembra che manchi l'allegato numero 4. Potreste metterlo per favore, Per completezza di informazione?
RispondiEliminaÈ giusto che si voglia un ambiente federale più pulito.
RispondiEliminaQuello che rattrista è che sono state trasmesse alla federazione prove inconfutabili di un comportamento scorretto da parte del presidente dell'aims. Chi ha strumentalizzato la vicenda è stata la federazione per farne la bandiera della propria illegittima brama di potere. Il regolamento snaq non è stato approvato dal coni. I tecnici formati rischiano di essere abusivi. Come sempre si è protetto contro ogni regola il grande elettore aims. Che schifo.
Non vedo come la Federazione abbia strumentalizzato la cosa. E' un'affermazione priva di logica, che una volta in più dimostra come l'unico intento sia volgere tutto contro la FIS. Signori capiamoci, che in FIS qualcosa non vada lo sanno anche i sassi. Ma questo di fanfarare per niente non è certamente il modo per risolverlo. Se si vuole costruire un'alternativa deve essere credibile non basata su questo modo di fare chiacchere di cortile.
EliminaGent. mo Anonimo del 22 novembre alle 17.48, la domanda dov'era il Presidente dell'ANS e cosa ha fatto se è vero che giravano pizzini con i nomi di candidati raccomandati per passate l'esame è più che legittima!!
RispondiEliminaChissenefrega se hanno o no "consumato" come dice lei il misfatto.
Anche solo averci provato a venir raccomandati doveva portare all'immediata esclusione dall'esame!!
Dov'era l'ANS e cosa ha fatto per impedirlo !?? a parte anni dopo iniziare una guerra di ripicca quando si è vista togliere gli esami ( e a questo punto direi anche giustamente!!)
Leggendo la sequela di contestazioni reciproche, quello che appare evidente è che i difensori dell'Aims non negano che i famosi "pizzini" siano circolati, ma si limitano a cercare di dividerne la responsabilità con l'Ans.
RispondiEliminaLe conclusioni che ne traggo, da lettore che non conosce i fatti se non per averne letto qui, é che qualcuno ha fatto delle raccomandazioni, che i commissari se ne sono infischiati, che l'Ans ha tempestivamente denunciato questo tentativo di condizionamento e che nessuno sa dire che sorte abbia avuto la denuncia.
Poi, non si sa se a causa di questa denuncia o per altri meno evidenti motivi, la FIS ha deciso di esautorare l'Ans.
Ma bravi!!!!
Ahahah... Complimenti per il tentativo di rigirare la frittata ma le uova ormai si sono rotte e tutti ci si sporcano.
EliminaVeramente non mi sembra. La figuraccia fino ad ora l'hanno fatta soltanto in 3 o, forse, sarebbe meglio dire in 9.
EliminaScelga lei!
La figuraccia la fa anche l'Accademia che non è stata capace di risolvere il problema in sebo a se stessa. C'è un tentativo di manomissione dell'esame? fermare tutto e buttare fuori chi ci prova.
EliminaLa Federazione non è stata capace di gestire le cose bene e l'Accademia allo stesso modo.
Come mai la denuncia di questo episodio è venuta fuori solo dopo un bel po' di tempo e non subito?
Quali interessi perseguiva l'Accademia nel periodo in cui sapeva del fatto e non ha detto nulla?
Come mai apprendiamo di tutte queste cose soltanto dopo che l'Accademia è stata estromessa degli esami?
Se la Fis non avesse tolto gli esami all'accademia l'avremmo mai saputo di questi pizzini?
Io non so se ci siano mai state delle raccomandazioni agli esami di Napoli. So però che mi sono sempre chiesta come mai ho dovuto spendere non so più quanti euro per i corsi di formazione obbligatori e invece agli esami c'erano persone che quei corsi non li avevano mai fatti!!!.....e non dico quelli olimpionici che potevano farlo, ma altri che neppure le olimpiadi le hanno mai fatte!
RispondiEliminaHo ricevuto due commenti anonimi dai toni, a mio avviso, troppo pesanti che ho ritenuto di non pubblicare.
RispondiEliminaRinnovando l’invito ai commentatori ad esprimere le proprie opinioni evitando attacchi diretti a persone determinate, ed a tutti coloro che, a diverso titolo, sono chiamati in causa a scrivere in replica, riassumo qui la parte del primo commento non pubblicato, che ritengo di interesse per la discussione. L’anonimo scrive in risposta ai commenti anonimi del 24 novembre 2017 ore 00:35, 00:39 e 00:58 e precisa: ” Questi anonimi continuano a non considerare la distinzione (fatta dall’altro anonimo 22 novembre 2017 17:48) tra il “tentativo” e la “consumazione”. Non c'è stata "consumazione" perché c'è stata una reazione opposta alle intenzioni di chi voleva fare la raccomandazione. Quindi il risultato sperato (cioè la raccomandazione) non è stato ottenuto per la ferma opposizione dei commissari d’esame i quali non hanno subito alcuna influenza. Se gli esaminandi raccomandati sono stati promossi lo si deve unicamente alla loro preparazione. “
E qui aggiungo una considerazione personale.
Spesso e volentieri non sono gli esaminandi che mendicano una raccomandazione, ma l’interessamento è un’iniziativa personale di chi vuole, in questo modo, acquisire la gratitudine del beneficiato aumentando la propria sfera di influenza.
Si alimenta così un malcostume tutto italiano che, nove volte su dieci, non avrebbe alcuna ragione di esistere perché chi si accosta all’esame ha la dignità di arrivarci realmente preparato e non avrebbe bisogno di alcuna raccomandazione.
Il secondo commento mi è pervenuto il 24.11.2017 ore 12,18, e riporta le fasi che, secondo l’autore, hanno determinato la crisi AIMS-FIS/ANS. Anche in questo caso ho ritenuto di censurarne la pubblicazione, poiché i riferimenti a fatti e soggetti, ancorché lesivi della loro dignità personale, devono essere circostanziati, provati e soprattutto firmati.
Quale titolare della Piazza sono responsabile della pubblicazione di commenti diffamatori e calunniosi per il quali incorrerei in possibili, anzi certe, querele da parte degli offesi. Sulla Piazza si discute, anche duramente, ma nel rispetto e nella salvaguardia di ogni singolo soggetto. Pertanto, al fine di scongiurare la possibile chiusura del blog prego vivamente i commentatori ad una maggiore accortezza ed a una seria collaborazione. La chiusura del Blog vorrebbe dire tacitare l’unica “voce” libera del movimento schermistico, ma sono certo che ne da una parte ne dall’altra si desideri il verificarsi di tale evento.
Ezio Rinaldi
Sbagliatissimo. Se c'è stato un tentativo di raccomandazione, consumata o meno che sia stata, gli esaminandi andavano esclusi, tanto quanto il commissario, tanto quanto chi ha portato i pizzini. Ogni altra soluzione compromissoria è una soluzione all'italiana.
EliminaCome dire che puoi tentare di rubare ma se non ti prendono allora l'hai fatta franca.
Non immagino neppure come si possa pensarla una cosa del genere e metterlo per iscritto tanto meno. Di chi difende gli interessi questo anonimo?
È vero ma siccome la denuncia non è partita il giorno dopo o la settimana dopo degli esami ma molto più tempo dopo, sorge il legittimo dubbio che i commissari non abbiano così tempestivamente rifiutato il pizzino.
EliminaNoi siamo certi che siano stati irreprensibili.
Ma siccome l'Accademia a fatto la sua denuncia in ritardo ha creato l'ennesimo casino, lasciando ampio margine per il dubbio sulla regolarità di quell'esame.
Dilettanti allo sbaraglio che meglio non gestiscano proprio nulla tantomeno una questione così delicata come gli esami!
Per fortuna c'è questo blog nel quale finalmente escono fuori tante magagne che se no sarebbero rimaste nascoste probabilmente per sempre.
Amici, non capisco come si possa sostenere che l'accademia abbia denunciato in ritardo.
EliminaLeggo le date della lettera pubblicata e la denuncia potrebbe essere riferita alla sessione d'esame estiva, comunque prima dell'invernale.
Piuttosto sarebbe utile sapere cosa decise il procuratore.
Se ha svolto indagini avrà convocato le persone informate dei fatti, cioè chi ha consegnato i bigliettini, chi li ha ricevuti, nonché i commissari e i candidati.
Saranno state verbalizzate le audizioni.
Fatte le verifiche dovute. E tutto sarà stato considerato regolare.
Ma se così non fosse, il titolo di dilettante allo sbaraglio va assegnato alla federazione.
Possiamo vedere l'allegato numero 4 della lettera di Pasquale La Ragione?
EliminaL'all.4 è pubblicato ed è quello con la sfilza di indirizzi.
EliminaNo perché se ci si preme sopra si apre solo la seconda pagina e al posto della prima si apre ancora la seconda.
EliminaNon si apre la prima pagina dell'allegato 4. Rinaldi può rimetterla per favore?
EliminaCosa nasconde la prima pagina del allegato 4 che non si può far vedere al pubblico?
EliminaCercherò di porre rimedio.
EliminaGrazie, mi scusi per l'altro commento, non avevo ancora letto questo.
EliminaMa chi vi dice che le persone i cui nomi risultavano scritti sui pizzini fossero consapevoli o addirittra complici? E chi vi dice che non fossero adeguatamente preparati per superare l'esame?
RispondiEliminaUna volta un consigliere federale mi rivelò di avermi raccomandato per farmi ottenere l'organizzazione di una gara regionale. Io lo ringraziai e successivamente riuscii ad accertare che ciò che mi aveva detto era vero. Tutto era avvenuto però a mia insaputa. Ovviamente mi ricordai del consigliere nelle successive elezioni.
Quindi stai dicendo che se eri meritevole la raccomandazione era superflua e quindi non era tale. E allora di che stiamo parlando e per cosa stiamo processando, per finte raccomandazioni? Hai sbagliato tu a ricordarti di quel consigliere alle successive elezioni.
EliminaSto solo dicendo che non possono essere condannati per un fatto che non hanno commesso neppure a titolo di concorso con il presunto raccomandato. E dico presunto perché un processo non c'è mai stato. Perché non ci sia stato un processo nessuno lo sa sebbene c'erano sufficienti indizi per istruirlo. Probabilmente resterà un segreto che Scarso e il procuratore si porteranno nella tomba!
EliminaRefusus
EliminaLeggasi "presunto raccomandante"
Anonimo del 24 novembre 2017 00:58 non so se in futuro l'Accademia farà una cattivissima figura -come pare che lei auspichi- ma sono certo che non potrà essere peggiore di quella che la fis, il coni, la prefettura di Roma e l'avvocatura generale stanno già facendo presso gli uffici della Procura della Repubblica di Roma.
RispondiEliminaE' una pratica comune quella di richiamare un problema diverso, che comunque esiste nessuno lo nega, per spostare l'attenzione. Ritorniamo al punto, l'ANS ha sbagliato a gestire la cosa in modo essa stessa non chiaro.
EliminaPS non auspico niente, constato i fatti.
L'unica cosa che sappiamo, guardandoci attorno, è che il movimento è ormai impregnato di interessi talmente incacreniti che neanche le bombe di Kim Jong-un riuscirebbero a smuoverne le acque.
RispondiEliminaA me pare di aver sentito all'assemblea AIMS dire che i pizzini servivano per informare la commissione che tizio o caio o sempronio erano persone che soffrivano di attacchi di ansia. Allora...informazione e raccomandazione non sono la stessa cosa. Per me ci stiamo amminchiando su un caso che poi si rivela una baggianata totale. Ma a questo punto occorre chiarezza sennò davvero è uno schifo totale, che ciascuno metta le proprie carte in tavola! Nella lettera di La Ragione per quanto articolata mi sembra non si circostanzino esattamente le accuse. Accuse a Crisci di una cosa specifica non generica e poi diamogli la possibilità di replicare. Sentiamo se il procuratore ha indagato e se e come e perché ha archiviato il caso.
RispondiEliminaAltrimenti non credo si arrivi a una conclusione davvero "giusta".
Indagate gente, indagate!
Allora doveva passare quei pizzini ad un Mental Coach piuttosto che agli esaminatori. O no?
Eliminabeh forse... ma quando a scuola un ragazzino ha qualche disagio o problema credo che chi lo esamina ne tenga conto. Una commissione asettica che non abbia questa sensibilità potrebbe essere una commissione fatta da quei giovani assistenti universitari che stanno antipatici a tutti perché si credono Dio sceso in terra... Ma io da una commissione di esami mi aspetto ben altra propensione e intelletto e che ci possa essere qualcuno di più maturo ed esperto a guidarla in questa direzione di equilibrio e sensibilità.
EliminaMi scusi, ma su ciascun pizzino, oltre al nome dell''esaminando, c'era anche scritto "soggetto particolarmente anzioso"?
EliminaNo, quello glielo aveva detto a voce!!!!
EliminaMa una tisana rilassante (a base di camomilla e tiglio) non sarebbe stata sufficiente per inibire l'attaco di panico?
EliminaMiyamoto Musashi
Domanda: il latore della presente quali titoli di studio o professionali possiede per mettere per scritto questa diagnosi?
EliminaSì infatti, a che titolo l'anonimo delle 11.18 somministra una tisana? E' un medico omeopata?
EliminaLei per decidere se prendere un thè va dal medico? Per un bicchiere di vino che fà? Gli esami del sangue??
EliminaInfatti, e per decidere se una persona va in ansia non occorre essere psicologi.
EliminaNo!?! Infatti pochi giorni fa una ragazza di 14 anni è morta perchè dei medici (laureati in medicina) non hanno distinto un maditesta da stress da un ictus. E lei ha il coraggio di dire che una patologia come l'ansia possa essere stabilita dal primo pinco pallino che passa, magari con la terza media a stento? Continui pure con la sua cultura da wikipedia e buona fortuna a lei ed ai suoi familiari
EliminaSenta Cuccu si dia una bella calmata e lasci stare i miei familiari. Qui non stiamo parlando di curare patologie. Non faccia teatro, tanto non attacca.
EliminaEcco bravo, torni dai suoi familiari e alla sua mata Wikipedia. Tanto anche quello è un luogo virtuale dove si possono scrivere cazzate galattiche rimanendo anonimi.
EliminaCaro Cuccu, lei scrive ate galattiche senza nemmeno essere anonimo.
EliminaScusate la domanda ignorante, ma una persona non iscritta alla Federazione può rivolgersi alla Procura federale?
RispondiEliminaUn procuratore federale che viene a conoscenza di un illecito disciplinare ha il potere e il dovere morale di procedere agli accertamenti del caso. Se fa finta di non vedere o di non capire non è degno di questo ruolo. Però potrebbe tentare una bella carriera politica, settore di certo più confacente alle sue aspirazioni.
EliminaMi scusi, Egr. Sig. Anonimo del 25/11/17, h. 10:40, se mi permetto di aggiungere che "il potere e il dovere" non è solo morale, ma soprattutto giuridico!
EliminaCordialmente.
Gaspare Fardella
E lo stesso potrebbe dirsi per tutti quei procuratori, giudici. arbitri e tecnici che agiscono solo in forza delle empatie, dei propri interessi, economici o sessuali e dei dictat ricevuti dal loro padrone. E nel mondo dello sport, purtroppo, non mancano.
EliminaE quindi il procuratore può chiamare in giudizio un non tesserato alla Fis?
EliminaPerchè il maestro Crisci non è tesserato fis?
EliminaE chi si riferiva a Crisci! Qui non parliamo per forza soltanto di lui, oppure sì?
EliminaScusi, ma allora lei a chi si riferisce? E quale illecito sarebbe stato comesso? Sia più chiaro, suvvia....
EliminaScusate, vedo che la lettera di Pasquale la Ragione è datata 2 ottobre 2015. I famosi pizzini di quando sarebbero? Perché se le sessioni di esame invernali ancora non si erano tenute, saranno di quelle estive di giugno? Giugno, Luglio, Agosto, Settembre...4 mesi. E ben dice allora chi dice che l'ANS non ha tempestivamente agito denunciando il fatto! Perché ci ha messo così tanto tempo il Presidente ANS a impugnare la penna e scrivere, per un fatto così grave? Qui come dice il proverbio "gatta ci cova..."
RispondiEliminaLa sua è una osservazione puntuale e condivisibile ma, nelle more che qualcuno risponda, ci faccia conoscere il suo pensiero anche sul comportamento di Scarso e del Procuratore federale!
EliminaIo continuo non riuscire ad aprire la prima pagina dell'allegato 4, possibile che sia l'unico?
RispondiEliminaE' stata mandata a tutte le società e contiene solamente la data 12 novembre 2015, gli indirizzi di destinazione e l'oggetto: "Segnalazione del Presidente Accademia Nazionale di Scherma di Napoli".
EliminaOra dovreste riuscire a leggere l'allegato 4.
EliminaGrazie. Quindi dalla lettura completa dell'alleato 4 si evincono alcuni punti interessanti.
Elimina1) L'ANS stessa nel rispondere al Procuratore FIS dichiara possibili conflitti di interesse con la Giustizia Ordinaria nella questione che la lettera denuncia. Allora sorgono due domande: la Procura Federale ravvisando i medesimi conflitti ha deciso di non procedere perché il fatto non era di Sua competenza? In tal caso e anche nell'altro, perché l'ANS non ha chiesto lo scioglimento della clausola sul vincolo al ricorso alla Giustizia Ordinaria e non ha proceduto con questa alla denunzia di atti a suo dire manifestamente illeciti?
2) Alla circostanziata richiesta della Procura Federale di conoscere la data degli episodi denunciati dall'ANS (il fatto dei pizzini), il Presidente La Ragione risponde con un vago riferimento a testimoni che "potranno confermare". Cosa potranno confermare? La Ragione parla di una riunione di un Comitato Operativo, nella quale a suo dire Il Maestro Crisci avrebbe semplicemente ricusato la parola "pizzini" e questo a suo dire, i testimoni potranno confermare, oltre al fatto che il Crisci avrebbe reso piena confessione dei fatti a lui sfavorevoli. Piena confessione a chi? Al Giudice?
Quindi ricapitolando: alla richiesta da parte della Procura di prove circostanziate per poter procedere agli accertamenti del caso, La Ragione risponde in modo forse un po' troppo vago (almeno questa è la mia opinione di lettore) e sicuramente non fornisce le prove circostanziate (data e luogo in relazione ai fatti dei pizzini).
Non voglio dire che si arrampichi sui vetri, ma certamente non è puntuale come sarebbe richiesto da una denuncia.
Gli unici fatti dati in mano al Procuratore sono dei "sentito dire" su cui "altri potranno testimoniare".
Mah...
Potrei essere d'accordo con te, però mi sorge spontanea una domanda: il presidente Scarso ha inviato (lo avrà fatto davvero?) gli atti alla Procura federale, ma quale è stato l'esito finale? Archiviazione, deferimenti? Perché non viene comunicato il provvedimento del Procuratore? Questo sottacere fa nascere raccapriccianti dubbi su tutta la vicenda.
EliminaSono pienamente d'accordo. Una persona che fino a prova contraria è innocente viene crocefissa solo a causa del pressapochismo di chi lo denuncia senza però fornire ragguagli sufficientemente circostanziati per poter essere smentito e di chi dopo aver appurato la verità doveva rendere pubblici gli estremi del procedimento per consentire all'opinione pubblica di ristabilire gli estremi della difesa.
EliminaPer fortuna c'è questo sito che ha permesso a tutti di capire qual è la verità senza condizionamenti di parte.
"Il presidente Scarso ha inviato (lo avrà fatto davvero?)..."
EliminaBeh...la lettera del Procuratore che chiede a Pasquale La Ragione dettagli sui fatti mi sembra sia la prova provata che il Presidente FIS ha fatto quanto di suo dovere.
Che poi Pasquale La Ragione non abbia risposto in modo esaustivo alle richieste del Procuratore questo è un altro discorso.
Scusami, hai ragione, il Presidente Scarso aveva inviato il tutto al Procuratore, rimane il fatto che quest'ultimo non ha emesso alcun provvedimento e qui credo di non sbagliare. Al fine di chiudere, almeno una parte della vicenda, il provvedimento del Procuratore assume una significativa importanza.
EliminaA me sembra ci sia scritto molte più righe, almeno dalla foto qui. Comunque io non vedo la posta della società che frequento. Se si potesse leggerla qui per intero sarebbe meglio, anche perché sennò sembra ci sia qualcosa da nascondere. E' così difficile rimetterla?
RispondiEliminaAdesso che l'allegato 4 si legge nella sua completezza (grazie Rinaldi) ribadisco la domanda fatta anche da altri. In quale sessione di esami sarebbero girati questi pizzini? Perché dalla lettera di Pasquale La Ragione non si capisce. O meglio, il Procuratore glielo chiede e lui non dà risposta.
RispondiEliminaQuindi, qualcuno sa dire quando siano stati dati i pizzini?
E' un dettaglio importantissimo per fissare una linea temporale e capire se l'ANS abbia fatto subito la denuncia oppure no.
Perché qualcuno ha dimostrato che sono passati almeno 4 mesi, ma probabilmente possono essere anche di più.
E questo non per ridurre la gravità del fatto (che comunque è tutto da accertare!) ma perché, a me che leggo, viene il fortissimo enorme dubbio che l'accusa, mesi dopo, sia stata imbastita a fini strumentali. E scusate se è poco...
Scusatemi, adesso che tutti gli allegati si leggono nella loro completezza, mi viene il fortissimo enorme dubbio che la FIS sia la maggiore responsabile della vicenda. C'è un elemento della vicenda che continua a essere trascurato. C'è il consigliere FIS che era il rappresentante della FIS agli esami, ma che era anche membro del consiglio di amministrazione dell'accademia di Napoli, ma anche del comitato operativo FIS. Il consigliere FIS aveva tutte le informazioni sul caso e aveva il dovere di collaborare con il Garante del Codice di comportamento sportivo e con gli organi di giustizia FIS. Il consigliere FIS era tenuto a comunicare gli episodi dei presunti pizzini al Procuratore FIS. E' un dettaglio importantissimo per fissare una linea temporale e capire se il consigliere FIS abbia fatto subito la denuncia oppure no. E questo non per ridurre la gravità del fatto (che comunque è stato accertato, perché La Ragione scrive di piena confessione dell'autore dei pizzini durante il comitato operativo FIS!) ma perché, a me che leggo, viene il fortissimo enorme dubbio che il comportamento del consigliere FIS e il ritardo del Procuratore FIS, mesi e anni dopo, siano stati imbastiti dalla FIS a fini strumentali per sbarazzarsi dell'accademia di Napoli. E scusate se è poco...
Elimina"C'è un elemento della vicenda che continua a essere trascurato. C'è il consigliere FIS che era il rappresentante della FIS agli esami, ma che era anche membro del consiglio di amministrazione dell'accademia di Napoli, ma anche del comitato operativo FIS".
EliminaMa quante cariche/incarichi ha costui? Ma solo lui è capace? Ma è così importante? Ma senza di lui l'esame non si poteva fare? Ma si intende di tutto? Ma sa tutto lui? Ma quante volte poteva votare per valutare i candidati 1 o 3? Ma chi era?
Ahhhhhh..... certo Campofreda!!!!!!!!!!
Signor Pappagallo, lei ora se la prende con il Consigliere FIS. Di principio potrebbe anche aver ragione, bisognerebbe però vedere se il Presidente dell'ANS ha condiviso l'informazione anche con lui.
EliminaPer quanto riguarda la piena confessione, credo lei travisi quanto scritto. Confessare di aver dato dei foglietti non ci dice cosa vi fosse scritto né il motivo per il quale fosse stato scritto.
Il movente è la chiave di tutti i reati. Nulla nella lettera di Pasquale La Ragione identifica una confessione sul motivo.
Lei dirà che sono quisquiglie, ma nei processi (perché qui di processo popolare si tratta) i dettagli sono la sottile linea che distingue (ripeta: distingue) la verità vera dalla verità soggettiva.
Comunque non vedo il nesso causa-effetto tra il ritardo del Procuratore FIS e lo sbarazzarsi dell'ANS: sem0plicemente è un'affermazione priva di senso buttata lì così solo per sfogare la sua inquietudine.
Un saluto cordiale (cordiaaàale)
Ecco che si assiste alla pantomima abituale: fallito un obbiettivo, scappata una strega, se ne cerca subito un'altra per dar sfogo alla caccia. Questo è il mondo della scherma, piccolo mondo aggiungere, da qualunque parte si stia.
EliminaCiao Campofreda, vedo che sei più attivo qui, che in consiglio.
EliminaStrano, vero?
Ma questa è una verità vera o una verità soggettiva?
Faccelo sapere.
Anche a te, un saluto cordiale (cordiaaàale)
Nella scherma, con "caccia alle streghe" si indicano fenomeni persecutori o di ingiurie di determinate categorie di persone basati sul bieco calcolo politico e su un presunto pericolo di lesione al corretto svolgersi della vita sportiva atto a scatenare il sentimento di ripugnanza, per cui si giunge a negare in sede federale i normali diritti di difesa agli accusati e ad avere scarsa considerazione della loro reale colpevolezza o innocenza.
RispondiEliminaLa categoria di persone presa di mira è facilmente identificabile in quanto c'è sempre lo stesso "cacciatore" che calunnia le presunte "streghe".
Come nel caso dell'ex atleta sanzionata tanti anni prima per doping involontario. E tanti anni dopo quell'episodio viene tirato fuori ad arte dal "cacciatore" dal contesto originario. Si mette alla gogna l'atleta, al solo fine di eliminare una voce di dissenso e generare terrore nel contesto schermistico secondo il noto pronunciamento maoista: colpirne 1 per educarne 100.
Purtroppo il noto "cacciatore delle streghe" non si è fermato a 1.
Come il caso del suo acerrimo rivale, ma prima inseparabile compagno di scalate federali, l'ex presidente maestro, ingiustamente incriminato per furto, episodio tirato fuori dal "cacciatore" sempre tanto tempo dopo, al solo fine di eliminare un'altra voce di dissenso.
Come il caso di "mister x" (il copyright è del "cacciatore"), uno che diventa maestro, viene invitato giorni dopo dal "cacciatore" come ospite d'onore all'assemblea Aims, ma anni dopo viene indicato dal "cacciatore" come "strega" e incolpato di essere diventato tecnico in modo fraudolento.
Però la storia è bizzarra e trasforma il "cacciatore" in "strega".
Il "cacciatore" gode di alte protezioni: non è l'ex atleta o l'ex presidente maestro o "mister x".
In suo soccorso si muovono le alte sfere. E internauti pronti al commento diffensivo con le tesi più insostenibili.
Il "cacciatore" è adirato e giura vendetta eterna ora che gli vengono contestate condotte non compatibili con il suo ruolo di attempato censore dei costumi altrui.
Ha chiamato a sè i suoi fedeli giannizzeri per diffondere il verbo: andate su internet e difendete il mio onore di cavaliere bianco senza macchie e senza paura.
Analisi formalmente ineccepibile, ma non si dimentichi il detto "scagli la prima pietra chi è senza peccato".
RispondiEliminaMa non si dimentichi il detto "humanum fuit errare, diabolicum est per animositatem in errore manere (errare è stato dell’uomo, ma è diabolico perseverare nell’errore per superbia); il significato della frase è cristallino; è proprio dell’uomo sbagliare, ma la consapevolezza di ciò non può diventare il motivo per perseverare nello sbaglio, ma deve trasformarsi in un mezzo per imparare dall’esperienza evitando l’errore il più possibile.
EliminaAssolutamente. E vale per ambo le parti in causa.
EliminaQuali sono le parti in causa?
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