03 dicembre 2022

Indagine su una Federazione Internazionale al di sopra di ogni sospetto. “English Version follows Italian one”

 Alisher Usmanov
A seguito del J’accuse del rappresentante della delegazione americana al recente Congresso FIE a Losanna (come riportato da Inside the Games (https://www.insidethegames.biz/articles/1130955/usa-fencing-fie), in cui si incolpa un rappresentante della Foundation for the Future of Fencing (FFFOF) di elargire stanziamenti di denaro ad amministratori (presumibilmente di Federazioni nazionali) per assicurarsi. come do ut des, il loro voto a favore del rientro nelle competizioni internazionali degli atleti russi e belorussi, c’è da chiedersi come la FIE possa, in tutta onestà, convocare un Congresso Straordinario per decidere, tramite voto generale, questa questione senza aver concluso prima un’ apposita ispezione e/o verifica e/o controllo indipendente dal sopracitato J’accuse da parte del rappresentante della Federazione americana. Questa è un’accusa gravissima,che, se fondata, inficia qualsiasi voto fatto sul rientro russo e belorusso.

Inside the Games menziona l’affinità storica della FFFOP con uno dei due attuali presidenti della FIE e con un membro dell’attuale Comitato esecutivo (ComEx) della FIE. In altre parole, il signor Usmanov, Presidente FIE, attualmente autosospeso (NB: il signor Katsiadakis è Presidente FIE in stato interim), ed il signor Logvin, che fa parte del ComEx della FIE in quanto Presidente della Confederazione Pan-Americana, nonché del consiglio di amministrazione della Absolute and Development & Exchange Foundation, un’altra associazione non-profit che fornisce assistenza finanziaria agli atleti e allenatori statunitensi, che dà loro l’opportunità di viaggiare a livello internazionale per gare e training. C’è da chiedersi, poi, chi sia questo misterioso rappresentante della FFFOF, a cui si è riferito il delegato americano. Se si tratta di un Russo, sarebbe da capire come fa a partecipare a gare FIE dal momento che le sanzioni del Comitato Olimpico Internazionale (COI) vengono applicate ai dirigenti russi.

Tutto questo, incluse le affinità storiche della FFFOF, verrà valutato, immagino, a seguito del suddetto controllo che senz’altro avverrà. Resta inteso che tutti i personaggi coinvolti, incluso anche il misterioso rappresentante della FFFOF, rimangono innocenti, fino a prova contraria.

Ad ogni modo, la FIE è costretta ora ad investigare su questa accusa di compravendita di voti. L’unica questione che rimane è: Può la FIE investigare sé stessa? Assolutamente no, a mio parere.

Le affinità storiche con la FFFOF e la mancanza di chiarezza sullo status del signor Usmanov (dato che non si è dimesso, né è stato fatto decadere da Presidente della FIE per impossibilità di adempimento delle sue funzioni) creano un’apparenza di scorrettezza, che mettono in gioco l’integrità e la genuinità dell’intero procedimento investigativo.

Bisogna anche notare che, se membri della FIE usano fondi russi (tramite FFFOF) per pagare spese di viaggio di amministratori di federazioni nazionali, questo potrebbe essere una violazione da parte della FIE delle sanzioni in vigore, che ci sia o no il richiamato do ut des della compravendita dei voti. Quindi, il ComEx della FIE e/o il COI dovrebbe/ro chiedere l’intervento della Procura Svizzera, al fine di accertare se realmente questi sono fondi sottoposti al noto blocco internazionale.

VERSIONE IN INGLESE

“English Version follows Italian one”

Can the FIE Investigate Itself?

As reported by Inside the Games (https://www.insidethegames.biz/articles/1130955/usa-fencing-fie), a  representative of the United States delegation at the recent FIE Congress in Lausanne accused  a representative of the Foundation for the Future of Fencing (FFFOF) of  giving money to administrators (presumably from national federations) as a quid-pro-quo to secure their vote in favor of the return of Russian and Belarusian athletes to international competitions. The identity of this FFFOF representative remains to be determined. It Is doubtful that this representative is Russian because Russian officials are banned from attending FIE events. Nevertheless, one wonders then, how can the FIE convene an Extraordinary Congress in March 2023, to decide this matter by general vote without first concluding an independent investigation of these allegations.

The Inside the Games article illustrates the historical connections  of the FFFOP with one of the two current presidents of the FIE and with a member of the current Executive Committee of the FIE. Specifically, Mr. Usmanov, the FIE’s President in self-suspended status (the other President being Mr. Katsiadakis, who is in, instead, in interim status)  and Mr. Logvin who is part of the Executive Committee of the FIE as President of the Pan-American Confederation,  Incidentally, Mr. Logvin  is also on the board of directors of the Absolute and Development & Exchange Foundation, a non-profit corporation dedicated to providing financial assistance to US athletes and coaches by giving them the opportunity to travel internationally for competition and training. Regardless, all these matters, including the historical connections of FFFOF, will be evaluated during the upcoming investigation. It is understood that all the individuals involved, including the unidentified FFFOF representative,  are presumed innocent.

That said, the FIE must now investigate the allegations made by the representative of the United States delegation. The question  is: Can the FIE investigate itself? In my opinion, absolutely not.

The aforementioned historical connections with the FFFOF, as well as the lack of clarity on the status of Mr. Usmanov’s self-suspended status  create an appearance of impropriety which may bring into play the integrity of an investigative process conducted by the FIE.

Last but not least, the investigation should also determine the source of FFFOF funds. This, to ensure (speaking hypothetically) that these funds are not sanctioned. Indeed, the use of sanctioned funds within the FIE family would be -per se- a violation of existing sanctions, whether or not such funds might have been used as a quid pro quo. Therefore,  the FIE and/or the IOC  should enlist the help of the Attorney General in Switzerland to make this determination.

GIL PEZZA

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