08 gennaio 2023

DISPOSIZIONI PER GLI INCONTRI AMICHEVOLI DI SPADA

Il 2023 inizia con una direttiva federale che definire discutibile è un eufemismo.
Con un nuovo comunicato promosso il 4 gennaio, ma come recita bene in seconda pagina approvato il 19 dicembre 2022 il cui titolo “Disposizioni per gli incontri amichevoli di spada” è tutto un programma. I buoni propositi di fine anno, fanno seguire le azioni in quello nuovo. Quando si dice che gli estremi si toccano!
Il titolo. Alla frase: “Disposizioni per gli incontri amichevoli di spada” il lettore capisce bene che si tratta di normative, regole, indicazioni, buone norme, o di buon senso. Nulla da eccepire. L’ente che emana le disposizioni è la Federazione Italiana Scherma, il che presuppone che il detto regolamento abbia valore gestionale. È solo relativo alla spada, e non a Sciabola e Fioretto. Non ancora ovvio.
L’incipit.La Federazione Italiana Scherma […] prende atto e plaude all’organizzazione di sessioni [di scherma ndr] di natura amichevole, che sono state proposte con regole che replicano nel loro svolgimento la struttura di una competizione”. (Fa piacere che la FIS si accorga di tale movimento e infatti passa ad una sua disamina che riassume per punti scrivendo le seguenti parole):
Nello specifico rappresenta che: (sottolineiamo che viene detto che la FIS dice: “rappresenta che”)
1. Le manifestazioni (vedi sessioni di cui sopra), sono riservate solo alla specialità della spada per categorie U14, cadetti, giovani, under23 assoluti e master (cioè tutte).
2. In nessun caso assumono la denominazione di “Campionato o “Trofeo”, né assegnano alcun “titolo” ancorché non ufficiale (es. “Campione studentesco”) ma sono definite solo come “Allenamento”, “Incontro” e/o con termini generici “Maratona” “Disfida” ed altro.
(Queste gare collaterali, rispetto a quelle della FIS, sono organizzate per aumentare il livello di soddisfacimento dell’atleta e per fare sessioni di gara migliorative rispetto a quelle organizzate dalla FIS, come da questo blog oramai si dice da anni. Ciò, in poche parole, significa che in FIS si fanno gare troppo dispendiose e di scarso soddisfacimento atletico, moltissimi atleti infatti fanno il girone e vanno a casa, tutt’al più escono alla prima diretta, con una spesa per assalto eccessivo, in rapporto a trasferta e spese collaterali. Queste manifestazioni hanno un costo di trasferta bassissimo e mirano a far tirare gli atleti. Ovviamente, i più meritevoli, cioè i vincitori, portano a casa il premio, per il quale non vi è nulla di male a darlo e la loro denominazione è “vincitore della gara di… o del campionato di… o del trofeo di…, dovendo tra l’altro far notare che non mi pare che i termini di “Campionato”, “trofeo”, o “campione” siano stati registrati da parte della FIS e siano di sua esclusiva proprietà e uso. Precisiamo però che la FIS sta facendo una disamina del movimento delle competizioni extrafederale).
3. È consentito, per le manifestazioni a squadre o a coppie, inserire nel regolamento la possibilità di iscrivere squadre formate da atleti di società diverse.
(ci chiediamo se, a monte dei primi due punti, che erano solo descrittivi del fenomeno, a questo punto si sia voluto introdurre un primo ed iniziale principio, necessario per regolare lo svolgimento delle suddette manifestazioni fin dal loro esordio. La formula “è consentito” parrebbe introdurre il dubbio che il punto 1 e 2 non siano descrittivi del fenomeno, ma siano normativi anch’essi. Ma andiamo avanti).
4. La partecipazione di atleti stranieri è libera
(che vorrebbe dire? Anche la partecipazione alle gare ufficiali della FIS è libera da parte degli atleti stranieri, purché siano in regola con le disposizioni federali, quindi? È una sottolineatura che forse era doverosa. Ok.)
5. I partecipanti sono tenuti ad attenersi rigidamente alle norme di sicurezza in merito al vestiario ed alle armi previste dai vigenti regolamenti tecnici della FIE e della FIS. La verifica di dette norme è abitualmente a carico del COL;
6. I partecipanti sono tenuti al rispetto delle norme disciplinari previste dai vigenti regolamenti tecnici della FIE e della FIS. Qualsiasi violazione di natura disciplinare è segnalata dal Direttore di Torneo nelle forme previste dal vigente Regolamento di Giustizia della FIS.
(Nuova norma, [oramai sono tutte norme, giusto?] più che giusta, ma ci chiediamo se l’allenamento fosse di natura non federale, ma CSEN o AICS o UISP o altro, varrebbero le stesse regole? Cioè la FIS ha giurisdizione anche su di loro? E se fra quegli atleti non ve ne fossero di iscritti alla FIS, cosa accadrebbe?)
7.1 (manca il punto 7 che fa da intro alla seguente serie di punti, ma riteniamo che sia una solo una precisazione non sostanziale) Al fine di favorire il carattere amichevole delle manifestazioni, le stesse sono gestite con il metodo dell’autoarbitraggio, affidando quindi la direzione degli assalti stessi e/o (sic!) a tesserati agonisti maggiorenni facenti parte della società organizzatrice o del COL.
(ci chiediamo se sia una constatazione in virtù del fatto che il verbo è al presente “sono gestite”, o una indicazione, o una regola da seguire, per la quale sarebbe stata più appropriato un “devono essere gestite”).
7.2 In nessun caso è consentito l’autoarbitraggio a partecipanti o tesserati minorenni.
(questo è un divieto, si capisce bene)
7.3 La gestione della manifestazione è affidata a un Direttore di Torneo e a un computerista che verranno inviati dalla società organizzatrice e/o dal COL, previa autorizzazione della Commissione GSA e del Settore Tecnico della FIS per quanto di rispettiva competenza.
(Il periodo qui esposto è composto da due parti, delle quali ci sembra di capire che la prima è una constatazione [si veda il verbo al presente in forma assertiva “la gestione ... è affidata...”] mentre la seconda è normativa e credo di capire che “la società organizzatrice deve mandare un computerista a gestire la gara”. Ci chiediamo quindi se sia davvero così, se siamo incappati nel problema verbale di cui al punto 7.1).
7.4 Può altresì essere inviato un Arbitro nazionale o regionale, autorizzato nelle stesse forme di cui al comma precedente, che avrà il compito di sovraintendere alla manifestazione in ogni sua fase e intervenire ove richiesto e ove lo ritenga necessario.
(Ma non c’era un Direttore di Torneo? È in alternativa a lui?  O in aggiunta? E quindi lo sceglie la società sportiva o il COL?)
7.5 I poteri decisionali sono affidati al Direttore di Torneo e, laddove presente, all’Arbitro nazionale o regionale di cui al punto precedente.
(Quindi l’Arbitro è una possibile alternativa, ora è chiaro).
Sono lontano dalle gare da molto tempo e può essere che molte cose siano cambiate, però in questo caso non mi sembra.
Concludo chiedendomi se tali “disposizioni” siano state varate più per controllare che per aiutare il popolo della scherma, nella sua grande passione sportiva. Naturalmente ho espresso il mio pensiero, augurandomi di non aver fatto confusione.
Buon anno!
Ezio RINALDI

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