BUON 2024 |
Ho avuto modo di confrontarmi
con un paio di amici, persone per bene e dall’onestà intellettuale ineccepibile
e da loro sono gratificato da vecchia amicizia. Il tema dell’argomento è stato
quello di tutti i giorni: il Governo Meloni.
Si è parlato di riforma Costituzionale, della quale qualche perplessità la si potrebbe anche nutrire. Non ho letto il testo della riforma, peraltro portata avanti dall’ex presidente del Senato Elisabetta Alberti Casellati. Sembra che la senatrice poco ci pigli in fatto di affari costituzionali, avendo trattato più tematiche civilistiche. Certamente, se fosse vero quello che leggo dai vari commenti qualche perplessità sulla bontà della riforma potrei averla anche io, però sono convinto che al momento in cui dovrà fare l’indispensabile passaggio parlamentare saranno stati fatti i necessari cambiamenti. Pertanto sull’argomento aspetterei la proposta definitiva. Sul fatto poi che il Presidente del Consiglio possa schiantarsi sul voto referendario la vedo un po' difficile. Infatti, a differenza di altri premier la Meloni non ha inteso personalizzare il voto sul referendum ed ha fatto bene, poiché se si dovesse tenere conto di questo allora le riforme costituzionali non si faranno mai. Il Presidente del Consiglio porterà in parlamento la proposta di riforma, cercando di ottenere la maggioranza dei due terzi per la sua approvazione. Qualora non vi riuscisse, cosa molto probabile, passerà la palla ai cittadini dicendo loro: come da programma, proponiamo la riforma sull’elezione diretta del premier per assicurare una maggiore stabilità governativa. Qualora non sia di vostro gradimento, ovvero la bocciate, si continuerà con le vecchie regole. Quindi non vedo perché la Premier dovrebbe dimettersi. Comunque, volendo fare dei conti è sotto gli occhi di tutti che il centrodestra abbia il 46% dei voti, ai quali a mio avviso, andranno aggiunti quelli di Italia Viva e di Paragone, ergo il raggiungimento del 51% è possibile.
Questo è il ragionamento da uomo della strada, è chiaro che a me possano sfuggire alcune dinamiche sia in termini giurisprudenziali che politici. Da qui la mia attesa per un testo definitivo.
Tanto si è detto e si continua a dire sul mancato mantenimento delle promesse fatte in campagna elettorale e di quelle fatte durante la gestione governativa. In particolare il blocco navale per limitare il flusso migratorio e le accise sui prodotti petroliferi. Ebbene, a mio avviso, il blocco navale non si può fare perché, come dicono alcuni esperti, esso rappresenterebbe un atto di guerra ed allora bisogna cercare vie alternative. Il presidente del Consiglio ha investito l’Europa, portando a Lampedusa e successivamente a Tunisi la Presidente della Commissione europea unitamente al Premier olandese. In quella sede sono stati sottoscritti accordi con il premier tunisino Saied affinchè controllasse le partenze dal suo paese. In cambio della collaborazione tunisina ci sarebbe stato l’impegno della UE e dell’Italia a che il FMI liberasse gli stanziamenti già previsti (2 miliardi di dollari) per aiutare l’economia tunisina. Se tali accordi stanno trovando una serie di ostacoli non credo si debba darne responsabilità al Governo Italiano, infatti è l’Europa totalmente assente. La premier Meloni, con intelligenza, ha stipulato un accordo con l’Albania affinchè collabori con l’Italia per limitare il flusso migratorio verso il nostro paese. Anche qui critiche a non finire, una parte politica italiana vuole che i migranti sbarchino tutti sul nostro territorio e solo per dire al Governo che non è capace di gestire il problema. Pertanto consiglio di attendere che siano esplicitate compiutamente le modalità attuative di tale accordo, compreso, ovviamente, la conoscenza degli oneri finanziari da sostenere.
Per la tassa sugli extra profitti delle banche ma anche della grande industria, la nostra premier ci ha messo la faccia ma non è stato sufficiente perchè, a quanto pare, non si potrebbe fare se non attraverso un accordo con le parti interessate, quindi il Governo avrebbe le mani legate e bisognerà trovare una soluzione: a me è dato sapere che ci stanno lavorando.
Per quanto riguarda le accise, dopo aver promesso il loro taglio la Premier ha dovuto fare un mezzo passo indietro, nel senso che si è accorta che le risorse economiche per affrontare il tema non ci sono, peraltro sono subentrate altre ed improrogabili necessità del Paese che non hanno consentito il loro taglio: si potrà fare nell’arco della legislatura, almeno lo spero.
Sono un liberale ed antifascista, nel passato ho condiviso la sinistra votando per due rappresentanti di quella parte politica. L’ho fatto convintamente, evidentemente sbagliando, e alle ultime elezioni ho appoggiato la destra e credo di poter affermare che nel panorama politico italiano, data la pochezza di intelligenze e personalità (lo vediamo tutti i giorni nei vari talk televisivi), la Meloni svetta è ad un piano superiore. Non a caso ha portato il suo partito dal 3% al 26% ed oggi, nonostante gli innumerevoli attacchi portati fin dall’inizio del suo mandato, secondo i sondaggi pubblicati da giornali di sinistra, veleggia tra il 28 ed il 29%, quindi con un balzo in avanti rispetto alle ultime elezioni amministrative. Inoltre, nelle varie consultazioni elettorali, susseguitesi dopo il 26 settembre 2022, il partito della Premier ne è uscito sempre vincitore: una ragione ci sarà o gran parte degli italiani sono coglioni?
Infine la legge di bilancio, ovvero la manovra finanziaria. Non sono un economista, ma per fare una finanziaria occorrono alcuni indispensabili elementi:
· Debito pubblico;
·
Spesa dello
stato;
·
Disponibilità finanziaria.
Del debito pubblico sappiamo
già tutto, veleggia intorno ai tremila miliardi di euro e non è possibile
indebitarci ancora; la spesa dello stato la conosciamo e la disponibilità
finanziaria è data dal differenziale tra spesa ed incasso. A quanto pare detta
disponibilità sia di 15/18 miliardi di euro e per completare la manovra è stato
necessario trovare altri 10 miliardi di euro, i quali sono stati messi a debito
o deficit, non saprei quale sia l’esatto termine.
Licenziata la legge di bilancio a stragrande maggioranza (200 favorevoli, 112 contrari e una quarantina di astenuti), sono state fatte le opportune analisi. La maggioranza afferma che la manovra rispecchia la situazione attuale del paese cioè interventi a favore dei più poveri: mantenimento del cuneo fiscale, aumento delle pensioni minime e non solo, riforma del fisco con l’eliminazione di una aliquota (prima erano 4 ora sono tre) con grande vantaggio per chi è sotto la soglia dei 35.000 euro lordi l’anno, ma non è che gli altri siano andati male, semplicemente ne beneficeranno meno; investimenti sulla sanità per tre miliardi di euro. Sulla sanità sarei stato più incisivo proprio per venire incontro alle esigenze di medici ed infermieri. Però se le disponibilità economiche sono scarse, di più non si poteva proprio fare.
Per le opposizioni è una manovra lacrime e sangue e non tiene conto delle donne, anzi impoverisce di più il ceto medio poiché, a loro dire, ci sarebbero molte più tasse a gravare sui cittadini. Insomma, pare che la legge non abbia una visione di ampio respiro. Secondo me proprio i più poveri, quelli con reddito sotto i 15.000 euro ed i pensionati con la minima vedranno gli aumenti più significativi e se avranno apprezzato lo vedremo alla prossima tornata elettorale (europee 2024).
Non va dimenticato che la legge di bilancio è stata preventivamente sottoposta al vaglio della commissione europea che ne ha dato parere positivo, le agenzie di rating hanno promosso l’Italia, la borsa continua ad essere positiva e lo spread cala. Non dico che ora siano tutte rose e fiori perchè non è così ma, sinceramente, di più non si poteva fare. Noto con piacere che gli aiuti al calcio sono finiti: era ora! Ciò non significa avere meno attenzione per lo sport, auspicherei una maggiore sensibilizzazione del Governo verso quelli impegnati nel sociale, che tolgono i ragazzi dalle strade e che contribuiscono a far crescere meglio i nostri giovani.
Molto ci sarebbe ancora da dire ma rischierei di annoiare i lettori, però non dimentichiamoci il superbonus ed il disastro dei banchi a rotelle: gli esperti dicono che le conseguenze amministrative dei provvedimenti che li hanno istituiti le subiremo per molti decenni, una tragedia. Moltissimo c’è ancora da fare e mi auguro che venga fatto.
Non credo che la Sinistra al Governo potesse fare meglio anzi credo il contrario poiché avrebbe messo le mani nelle tasche degli italiani con una bella patrimoniale e fatta pagare l’IMU sulla prima casa.
La Premier Meloni, ha dato dimostrazione di sapersi muovere, in particolare in ambito internazionale, riscuotendo ovunque consensi e, personalmente, ho la sensazione che ci sia una maggiore sensibilizzazione nei confronti della nostra cara Italia. Sono altresì convinto che le promesse debbano essere mantenute e ciò può avvenire anche nell’arco di una intera legislatura e non, come afferma l’opposizione, con immediatezza.
Diciamolo francamente chi ha governato prima di Meloni non è che abbia fatto bene, tutt’altro, infatti poteva cambiare la legge elettorale, poteva annullare la legge Bossi/Fini, poteva migliorare stipendi e pensioni, poteva annullare completamente i decreti Salvini sull’immigrazione. Hanno lasciato debiti che non si sa quando potranno essere saldati.
Si è parlato di riforma Costituzionale, della quale qualche perplessità la si potrebbe anche nutrire. Non ho letto il testo della riforma, peraltro portata avanti dall’ex presidente del Senato Elisabetta Alberti Casellati. Sembra che la senatrice poco ci pigli in fatto di affari costituzionali, avendo trattato più tematiche civilistiche. Certamente, se fosse vero quello che leggo dai vari commenti qualche perplessità sulla bontà della riforma potrei averla anche io, però sono convinto che al momento in cui dovrà fare l’indispensabile passaggio parlamentare saranno stati fatti i necessari cambiamenti. Pertanto sull’argomento aspetterei la proposta definitiva. Sul fatto poi che il Presidente del Consiglio possa schiantarsi sul voto referendario la vedo un po' difficile. Infatti, a differenza di altri premier la Meloni non ha inteso personalizzare il voto sul referendum ed ha fatto bene, poiché se si dovesse tenere conto di questo allora le riforme costituzionali non si faranno mai. Il Presidente del Consiglio porterà in parlamento la proposta di riforma, cercando di ottenere la maggioranza dei due terzi per la sua approvazione. Qualora non vi riuscisse, cosa molto probabile, passerà la palla ai cittadini dicendo loro: come da programma, proponiamo la riforma sull’elezione diretta del premier per assicurare una maggiore stabilità governativa. Qualora non sia di vostro gradimento, ovvero la bocciate, si continuerà con le vecchie regole. Quindi non vedo perché la Premier dovrebbe dimettersi. Comunque, volendo fare dei conti è sotto gli occhi di tutti che il centrodestra abbia il 46% dei voti, ai quali a mio avviso, andranno aggiunti quelli di Italia Viva e di Paragone, ergo il raggiungimento del 51% è possibile.
Questo è il ragionamento da uomo della strada, è chiaro che a me possano sfuggire alcune dinamiche sia in termini giurisprudenziali che politici. Da qui la mia attesa per un testo definitivo.
Tanto si è detto e si continua a dire sul mancato mantenimento delle promesse fatte in campagna elettorale e di quelle fatte durante la gestione governativa. In particolare il blocco navale per limitare il flusso migratorio e le accise sui prodotti petroliferi. Ebbene, a mio avviso, il blocco navale non si può fare perché, come dicono alcuni esperti, esso rappresenterebbe un atto di guerra ed allora bisogna cercare vie alternative. Il presidente del Consiglio ha investito l’Europa, portando a Lampedusa e successivamente a Tunisi la Presidente della Commissione europea unitamente al Premier olandese. In quella sede sono stati sottoscritti accordi con il premier tunisino Saied affinchè controllasse le partenze dal suo paese. In cambio della collaborazione tunisina ci sarebbe stato l’impegno della UE e dell’Italia a che il FMI liberasse gli stanziamenti già previsti (2 miliardi di dollari) per aiutare l’economia tunisina. Se tali accordi stanno trovando una serie di ostacoli non credo si debba darne responsabilità al Governo Italiano, infatti è l’Europa totalmente assente. La premier Meloni, con intelligenza, ha stipulato un accordo con l’Albania affinchè collabori con l’Italia per limitare il flusso migratorio verso il nostro paese. Anche qui critiche a non finire, una parte politica italiana vuole che i migranti sbarchino tutti sul nostro territorio e solo per dire al Governo che non è capace di gestire il problema. Pertanto consiglio di attendere che siano esplicitate compiutamente le modalità attuative di tale accordo, compreso, ovviamente, la conoscenza degli oneri finanziari da sostenere.
Per la tassa sugli extra profitti delle banche ma anche della grande industria, la nostra premier ci ha messo la faccia ma non è stato sufficiente perchè, a quanto pare, non si potrebbe fare se non attraverso un accordo con le parti interessate, quindi il Governo avrebbe le mani legate e bisognerà trovare una soluzione: a me è dato sapere che ci stanno lavorando.
Per quanto riguarda le accise, dopo aver promesso il loro taglio la Premier ha dovuto fare un mezzo passo indietro, nel senso che si è accorta che le risorse economiche per affrontare il tema non ci sono, peraltro sono subentrate altre ed improrogabili necessità del Paese che non hanno consentito il loro taglio: si potrà fare nell’arco della legislatura, almeno lo spero.
Sono un liberale ed antifascista, nel passato ho condiviso la sinistra votando per due rappresentanti di quella parte politica. L’ho fatto convintamente, evidentemente sbagliando, e alle ultime elezioni ho appoggiato la destra e credo di poter affermare che nel panorama politico italiano, data la pochezza di intelligenze e personalità (lo vediamo tutti i giorni nei vari talk televisivi), la Meloni svetta è ad un piano superiore. Non a caso ha portato il suo partito dal 3% al 26% ed oggi, nonostante gli innumerevoli attacchi portati fin dall’inizio del suo mandato, secondo i sondaggi pubblicati da giornali di sinistra, veleggia tra il 28 ed il 29%, quindi con un balzo in avanti rispetto alle ultime elezioni amministrative. Inoltre, nelle varie consultazioni elettorali, susseguitesi dopo il 26 settembre 2022, il partito della Premier ne è uscito sempre vincitore: una ragione ci sarà o gran parte degli italiani sono coglioni?
Infine la legge di bilancio, ovvero la manovra finanziaria. Non sono un economista, ma per fare una finanziaria occorrono alcuni indispensabili elementi:
· Debito pubblico;
Licenziata la legge di bilancio a stragrande maggioranza (200 favorevoli, 112 contrari e una quarantina di astenuti), sono state fatte le opportune analisi. La maggioranza afferma che la manovra rispecchia la situazione attuale del paese cioè interventi a favore dei più poveri: mantenimento del cuneo fiscale, aumento delle pensioni minime e non solo, riforma del fisco con l’eliminazione di una aliquota (prima erano 4 ora sono tre) con grande vantaggio per chi è sotto la soglia dei 35.000 euro lordi l’anno, ma non è che gli altri siano andati male, semplicemente ne beneficeranno meno; investimenti sulla sanità per tre miliardi di euro. Sulla sanità sarei stato più incisivo proprio per venire incontro alle esigenze di medici ed infermieri. Però se le disponibilità economiche sono scarse, di più non si poteva proprio fare.
Per le opposizioni è una manovra lacrime e sangue e non tiene conto delle donne, anzi impoverisce di più il ceto medio poiché, a loro dire, ci sarebbero molte più tasse a gravare sui cittadini. Insomma, pare che la legge non abbia una visione di ampio respiro. Secondo me proprio i più poveri, quelli con reddito sotto i 15.000 euro ed i pensionati con la minima vedranno gli aumenti più significativi e se avranno apprezzato lo vedremo alla prossima tornata elettorale (europee 2024).
Non va dimenticato che la legge di bilancio è stata preventivamente sottoposta al vaglio della commissione europea che ne ha dato parere positivo, le agenzie di rating hanno promosso l’Italia, la borsa continua ad essere positiva e lo spread cala. Non dico che ora siano tutte rose e fiori perchè non è così ma, sinceramente, di più non si poteva fare. Noto con piacere che gli aiuti al calcio sono finiti: era ora! Ciò non significa avere meno attenzione per lo sport, auspicherei una maggiore sensibilizzazione del Governo verso quelli impegnati nel sociale, che tolgono i ragazzi dalle strade e che contribuiscono a far crescere meglio i nostri giovani.
Molto ci sarebbe ancora da dire ma rischierei di annoiare i lettori, però non dimentichiamoci il superbonus ed il disastro dei banchi a rotelle: gli esperti dicono che le conseguenze amministrative dei provvedimenti che li hanno istituiti le subiremo per molti decenni, una tragedia. Moltissimo c’è ancora da fare e mi auguro che venga fatto.
Non credo che la Sinistra al Governo potesse fare meglio anzi credo il contrario poiché avrebbe messo le mani nelle tasche degli italiani con una bella patrimoniale e fatta pagare l’IMU sulla prima casa.
La Premier Meloni, ha dato dimostrazione di sapersi muovere, in particolare in ambito internazionale, riscuotendo ovunque consensi e, personalmente, ho la sensazione che ci sia una maggiore sensibilizzazione nei confronti della nostra cara Italia. Sono altresì convinto che le promesse debbano essere mantenute e ciò può avvenire anche nell’arco di una intera legislatura e non, come afferma l’opposizione, con immediatezza.
Diciamolo francamente chi ha governato prima di Meloni non è che abbia fatto bene, tutt’altro, infatti poteva cambiare la legge elettorale, poteva annullare la legge Bossi/Fini, poteva migliorare stipendi e pensioni, poteva annullare completamente i decreti Salvini sull’immigrazione. Hanno lasciato debiti che non si sa quando potranno essere saldati.
L’Italia ora avrebbe bisogno di
una opposizione seria e non isterica, una opposizione che sappia giocare il
proprio ruolo, ma al momento non tocca palla né possiamo pensare che gli anti
Meloni possano essere i vari Conte o Schlein: Insomma manca una vera leadership
capace di impensierire la Premier e di questo ne è consapevole tutta
l’opposizione.
Mi auguro che alcuni fondamentali e
sentiti problemi possano trovare una giusta soluzione.
Mi auguro che le guerre abbiano termine, mi auguro che tutti rispettino tutti, mi auguro libertà di religione in tutto il mondo, mi auguro un mondo migliore.
Non mi sono mai espresso pubblicamente sulla politica, lo faccio ora perché ho sentito il bisogno di farlo. Chiunque voglia commentare lo faccia su facebook.
BUON 2024 A VOI TUTTI ED ALLE VOSTRE FAMIGLIE
Ezio Rinaldi
Mi auguro che le guerre abbiano termine, mi auguro che tutti rispettino tutti, mi auguro libertà di religione in tutto il mondo, mi auguro un mondo migliore.
Non mi sono mai espresso pubblicamente sulla politica, lo faccio ora perché ho sentito il bisogno di farlo. Chiunque voglia commentare lo faccia su facebook.
BUON 2024 A VOI TUTTI ED ALLE VOSTRE FAMIGLIE
Ezio Rinaldi
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