Valerio Cuomo
campione italiano assoluto in carica e in vantaggio nel ranking rispetto a
tutti i suoi contendenti (Di Veroli a parte) escluso dalle Olimpiadi.
Dico la mia.
Ma scusatemi,
se le persone e quindi le forme mentis sono le stesse e tutti sempre hanno
difeso i poteri ampiamente discrezionali del c.t., adesso di che vi lamentate?
E che
chiarimenti dovrebbe dare il c.t.?
Dire che
questa è la sua visione, fine del discorso e tutti muti, esattamente come faceva il precedente
c.t. e tutti quelli prima di lui quando i criteri di selezione erano come
quelli attuali: discrezionali.
Nel 2012 vi fu
una cordata di candidati al consiglio federale con nomi pazzeschi come Marco
Romano per dirne uno (nel mio piccolo mi candidai pure io con queste splendide
persone) che proponeva criteri meritocratici, quindi convocazioni in base al
ranking rigido, abolizione dei c.t. e istituzione semplicemente di un
selezionatore vincolato a questi criteri oggettivi.
Questa ventata
di gente nuova e di aria fresca fu bocciata in malo modo, ne seguirono altri
consigli federali sempre sotto il comando di Scarso, poi quello del suo delfino
(ma mi pare che abbiano litigato) che si riproporrà di nuovo e in
contrapposizione un’altra cordata… dove da quanto mi hanno riferito dietro le
quinte c’è sempre lui, Scarso.
Politiche
federali più vecchie del cucco, sempre più o meno le medesime persone,
probabilmente qualche giovane ma sempre lo stesso modo vecchio di ragionare!
Io e altri
amici la possibilità di cambiare la federazione ve l’abbiamo data, sono anni
che protesto contro questo sistema e nessuno mi ha mai calcolato.
Ho dovuto
affrontare pure quattro procedimenti disciplinari.
Adesso
lasciatemi dire che chi semina raccoglie, che vi sta bene e che avete la
federazione che vi meritate.
L’esclusione
di Valerio è un’ingiustizia? Lo è!
Perdio se lo
è!
Chi oggi
protesta sta raccogliendo quello che ha seminato?
Sicuramente
sì.
Aloha."
Riprendo il post di Riccardo
Bonsignore, pubblicato sulla propria pagina facebook, perché lo ritengo quanto
mai appropriato e la sua analisi evidenzia una realtà della quale ci si accorge
solo quando si è toccati personalmente.
Ci si lamenta delle scelte dei
CT, in particolare nella spada maschile, scelte che pongono in luce decisioni
assunte anche in passato e che altri hanno subito, evidenziando oggi
l’incoerenza di chi le assunse.
Sono testimone diretto di quelle scelte ma le accettai con serenità perché l’idea era quella di rispettare le decisioni dei Commissari, anche nella considerazione che ad essi era ed è sempre stata concessa una certa discrezionalità. Potere decisionale che taluni hanno utilizzato per giustificare valutazioni opinabili e talvolta in contraddizione tra esse. Il problema comunque non è questo ma il fatto che a rimetterci sono spesso i ragazzi, che pagano le scelte politiche dei loro maestri o genitori.
Ricordo ancora quando dissi alle mie figlie che se volevano
emergere avrebbero dovuto impegnarsi il triplo rispetto ad altre atlete, poichè
il loro padre non avrebbe rinunciato alle proprie idee ed alle proprie
battaglie. Ecco, ognuno di noi deve essere consapevole che le decisioni poste
in essere hanno delle conseguenze, in particolar modo se esse nascono dal ruolo
ricoperto, e soprattutto se travalicano il buon senso e sfociano nell’arroganza,
prima o poi arriva il conto. Quindi ha ragione Riccardo quando afferma che il
potere discrezionale dei Commissari oggi è uguale a quello di ieri. Infatti in
passato altri importanti atleti, come Tagliariol ed anche Confalonieri, vennero
considerati non più all’altezza del loro ruolo, insomma non furono ritenuti capaci di conseguire risultati adeguati. A mio avvivo non ricevettero il rispetto a la
considerazione che ancora meritavano, tanto che la loro carriera subì un forte
rallentamento quando ancora potevano dare moltissimo alla causa schermistica.
A me viene da dire solo questo: “Chi è causa del suo male pianga sé stesso” o ancora “Chi semina vento raccoglie tempesta”.
Mi dispiace molto per il ragazzo e lo affermo dal più profondo del cuore, lo affermo da papà. Dovrà superare questo momento e data la sua ancor giovane età ed il suo talento non avrà difficoltà in futuro ad affermarsi ed assicurarsi quel che gli spetta e che oggi gli è stato negato.
Ezio RINALDI
Mi è stato fatto notare che la discrezionalità, nel passato e nel presente, è stata applicata anche nei confronti di alcuni maestri. Infatti non si è mai capito quali potessero essere i meriti di taluni che nulla avevano a che fare con la spada per meritare la chiamata, oppure la convocazione di altri con qualifiche a dir poco creative. Non è il caso di fare i nomi ma per chi fosse interessato è sufficiente una piccola ricerca nelle convocazioni dei precedenti CT.
RispondiEliminaVale la pena riportare le frasi di un napoletano con le quali si afferma che il sistema vada cambiato. Come non essere d’accordo, ma la domanda è d’obbligo: “perché questo signore non ha provveduto a farlo durante il suo regno?”
E' meglio che stia zitto!..... e godo come un riccio! 😂
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