Delegazione Azzurra |
3 ORI: Guillaume Bianchi (fioretto
maschile individuale) Squadra fioretto femminile (Martina Batini, Anna
Cristino, Arianna Errigo, Alice Volpi) Squadra fioretto maschile (Guillaume
Bianchi, Alessio Foconi, Filippo Macchi, Tommaso Marini)
2 ARGENTI: Matteo Galassi (spada maschile
individuale) Squadra sciabola maschile (Luca Curatoli, Michele Gallo, Matteo
Neri, Pietro Torre)
8 BRONZI: Martina Batini (fioretto femminile
individuale), Andrea Santarelli (spada maschile individuale), Tommaso Marini
(fioretto maschile individuale), Sara Maria Kowalczyk (spada femminile
individuale), Alberta Santuccio (spada femminile individuale), Squadra spada
maschile (Davide Di Veroli, Matteo Galassi, Andrea Santarelli, Gianpaolo
Buzzacchino), Squadra sciabola femminile (Michela Battiston, Chiara Mormile,
Mariella Viale e Manuela Spica), Squadra spada femminile (Rossella Fiamingo,
Giulia Rizzi, Alberta Santuccio, Lucrezia Paulis).
Sotto l’aspetto organizzativo mi esprimo per quel che
ho visto tramite le immagini televisive e questo è uno degli aspetti più
positivi, cioè la copertura dell’evento da parte dell’emittente di Stato.
Immagini molto belle anche grazie ad un’ottima scenografia. La parte dolente
riguarda gli spettatori presenti, pochi per la verità, e qui vorrei fare una
riflessione: quando si decide di far pagare il biglietto d’ingresso vuol dire che
si è in grado di offrire uno spettacolo e che si siano attivate tutte le risorse,
umane, organizzative e mediatiche per il raggiungimento dell’obiettivo.
Evidentemente su questo piano molto c’è ancora da fare e la federazione lo ha
capito, tant’è che è alla ricerca di una agenzia specializzata in marketing e
questa è la strada giusta: si vada avanti!
Un aspetto che mi è piaciuto meno è stato il modo di
presentarsi di alcuni dirigenti, ivi compreso il Presidente, poco eleganti e
molto casual, eccezion fatta per la dott.ssa ALBINI, sempre molto raffinata e
di bella presenza. In una manifestazione internazionale il vestito fa il
monaco.
Colgo l’occasione per parlare anche di un altro aspetto che non attiene ai
Campionati Europei anche se non è proprio da escludere.
Nell’era moderna in cui la tecnologia la fa da padrone, alcune figure tendono a sparire o, quantomeno, essere sostituite dalla macchina e qui la domanda viene da se: “
Capita spesso però che il DT non decida nulla.. Negli ultimi 15 anni solo
tre Direttori di Torneo si sono affermati, dirigendo tutte le gare più
importanti: Alessandro Cecchinato che ha coronato la sua carriera dirigendo le
olimpiadi di Rio, Giuseppe Bucca che sta seguendo le orme di Cecchinato e
Federico Surano da poco entrato nelle liste della confederazione europea. In
realtà anche Gigi Tempesta ha fatto parte di alcune Direzioni di Torneo
“importanti” ma ….
A sancire la decadenza di questa
“figura” è l’assenza in Commissione arbitrale di un rappresentante dei Direttori di Torneo, eccezion fatta per la Consigliera federale Daria Marchetti, ex della categoria, ma la sua funzione è quella di collegamento tra la Delegazione arbitrale ed il Consiglio Direttivo e non quella di rappresentare i Direttori di Torneo. Attualmente per il “referente” di detta figura è stato individuato l'ing. Raffaele Ponturo (computerista), persona preparata e rispettabilissima ma non
Direttore di Torneo. Quindi che fine hanno fatto gli altri appartenenti alla
categoria? Ce ne sono tanti in attività e da diversi anni, conosciuti solo a
livello regionale o interregionale. C’è qualcosa che non va e, forse, un po’ di
oggettività e trasparenza in più nelle convocazioni non guasterebbe. E’ un mio
pensiero che vuole essere solo un contributo di idee.
Ezio RINALDI
Ezio, ma lo sai che hai ragione: si sarebbe potuta proporre la candidatura dell'inossidabile, immarcescibile, ubiquitario e sempiterno Giorgio Scarso, che, per via della sua "maturata esperienza acquista in anni di battaglie politiche" e di ardite, disinvolte e coraggiose manovre elettorali, avrebbe di sicuro avuto un esito felice.
RispondiEliminaTi abbraccio.
Gaspare Fardella