Sono arrivato al Play hall di
Riccione domenica 13 maggio intorno alle ore 11,45. Appena messo piede nella
struttura sono stato accolto con grande calore: ho potuto salutare diverse
persone, che non vedevo da tempo. Non v’è alcun dubbio che il G. P. G. rappresentati
un momento di festa per tutti, non solo per i giovani atleti. L’impressione che
ne ho ricavato è stata assai positiva e come sempre bisogna avere l’onestà di
ammettere che sostanzialmente il cambio di sede non ha prodotto danni, anzi
sicuramente il contrario. Ho sentito parlare di penali da pagare da parte della
FIS, in quanto non sarebbero stati rispettati i tempi nella comunicazione alla
Direzione del Pala 105 dello spostamento di sede della manifestazione.
Certamente la penale non supererà l’importo risparmiato per l’impianto, inoltre
ammesso che per quest’anno non ci sia un guadagno per la Federazione,
sicuramente rappresenta un investimento per gli anni futuri. Ciò che mi piace
di più di questa operazione è il messaggio inviato alle istituzioni riminesi e
cioè che sul mercato vi sono altre risorse e che se il capoluogo romagnolo
vorrà ospitare nuovamente la più grande manifestazione schermistica a livello
giovanile dovrà abbassare di molto le pretese. Sono d’accordo con il Presidente
quando afferma che la scommessa può dirsi vinta. Un suggerimento: per le
prossime edizioni sarebbe opportuno ottimizzare gli spazi a disposizione,
evidentemente apportando anche dei correttivi alla organizzazione generale.
Nello stazionare nei corridoi, ma
soprattutto nei parterre delle aree ospitanti le gare, ho notato un brulichio
di Consiglieri tutti affaccendati a parlare con questo o quel Dirigente. Tutto
secondo copione, visto che il Presidente ha ufficializzato la sua candidatura
alla presidenza per il terzo mandato. Anche io ho fatto la mia parte e quindi
nulla di scandaloso. Tra le chiacchiere fatte certe mi hanno sorpreso, come
quella del rientro di alcuni Consiglieri che, secondo i rumors, avrebbero
dovuto segnare il passo a favore di un ricambio con gente nuova. Così ho potuto
constatare i mal di pancia di certuni, che evidentemente mal digeriscono un
piatto del genere. Animo, non preoccupatevi la corsa è lunga e molti si
stancheranno: peraltro l’ansia prenderà il sopravvento sulla calma e tanti
errori saranno fatti.
Ho, peraltro, visto un Vice
Presidente piuttosto rabbuiato, evidentemente contrariato da qualcosa che non
sono riuscito a capire: no, non posso prendervi in giro quindi so bene il
motivo di tale contrarietà, ma dovrà essere l’interessato a manifestarlo: posso
solo dire che ad un certo punto si parlava con insistenza della nascita d una
autorevolissima cordata. Ho ascoltato con attenzione ma la mia idea è che non
se ne farà niente.
La strumentalizzazione di fatti e
situazioni non dovrà meravigliare più di tanto se fatta su cose vere: affermare
che qualcuno dice fesserie per farlo passare come un cialtrone è un’altra cosa
ed allora è bene essere chiari. Contestare il falso è un sacrosanto diritto,
far passare cose vere per menzogne è veramente da cialtroni. Per quanto mi
riguarda ho detto delle cose che ritengo importanti e le ho scritte: se
qualcuno le vuole confutare nulla contro, ma lo scriva. Per sapere ciò che dico
basta leggere il mio blog e sulla base di quello che scrivo posso essere contestato,
al contrario chi vuole farmi passare per cialtrone fa un autogol.
Mi è stato chiesto la conferma di
quello che tutto il mondo schermistico sussurra e cioè se pongo la mia
candidatura alla Presidenza. Sull’argomento mi sono già espresso ma, pressato
da più parti, ho dovuto ammettere che qualche pensierino l’ho fatto e quindi
senza nascondermi comunico che sto lavorando ad una possibile squadra ed a un
programma. Per quanto riguarda la prima vorrei avere con me gente possibilmente
giovane e comunque nuova, per il programma esso sarà articolato su cose
essenziali e realizzabili.
Se dovessi riuscire nell’intento
il tutto sarà pubblicato per tempo, ovvero sarà inviato alle società, ai
maestri ed agli atleti. Mi è stato anche chiesto di pubblicare la lettera con
la quale ho comunicato al Presidente, ai Consiglieri ed al Segretario le mie
dimissioni, lo faccio volentieri ma vorrei ricordare la “lettere ai club”
pubblicata su questo blog.
Alla prossima, Ezio RINALDI
Roma, 13 febbraio 2012
Viale
Tiziano,74 – 00196 Roma
Al
Consiglio Direttivo FIS
Viale
Tiziano,74,00196 Roma
Al
Segretario Generale FIS
Viale
Tiziano,74 – 00196 Roma
Sono ormai trascorsi tre anni dalla elezione per il
rinnovo delle cariche elettive federali, per il quadriennio 2009/2012, periodo
durante il quale non sono mai stato parte integrante della gestione federale.
Pertanto, anche alla luce di alcuni recenti episodi, per me molto significativi,
che mi hanno confermato quale sia la considerazione che attualmente il
Presidente possa avere del sottoscritto. ritengo doveroso farmi da parte, conseguentemente con la Presente rassegno le dimissioni dalla carica di componente
del Consiglio federale FIS.
RINALDI Orazio Antonio
Gira voce molto sommessa che qualcuno a Roma stia pensando a porre una candidatura alternativa a quelle già più o meno espresse (la sua e quella del Presidente Scarso), con una squadra del tutto nuova. C'è qualcosa di vero in queste voci ?
RispondiEliminaQualche mal di pancia nel Lazio ?
Nel mondo della scherma tutto può accadere e comunque non sarò certo io ad avere i mal di pancia. Se dovesse costituirsi una nuova cordata ben venga: la concorrenza stimola e fa bene alla salute. I prossimi giorni o le prossime settimane ci diranno se queste voci sono vere: restiamo in attesa.
RispondiEliminaPenso che tra le riforme "necessarie ed attuabili" debba rientrare, con massima priorità, la riforma dell'attività agonistica.
RispondiEliminaQuesto modo di concepire le competizioni risale agli anni '30 del secolo scorso, quando la federazione contava meno di mille tesserati e al massimo un centinaio partecipavano attivamente alla vita agonistica della scherma. Oggi i tesserati sono 16mila, e di questi il 90% cerca di partecipare all'attività agonistica. Dico "cerca" in quanto questa concezione, assolutamente superata, delle grandi concentrazioni nazionali, del calendario che verte sui pochi campioni e non sulla enorme base, spesso gli chiude le porte in faccia.
Oltre al fatto che, purtroppo, bisogna anche fare i conti con una situazione congiunturale non certo favorevole ad uno sport come la scherma, dove alle già salate quote associative occorre aggiungere una richiesta in termini di materiale che praticamente raddoppia la spesa. Trovo assurdo che ad un bambino di 12 anni si chieda di avere un'attrezzatura buona per fare le olimpiadi!!
Per essere concorrenziali con altri sport ed ottenere quel futuro lavorativo che tanto si auspica per i maestri, occorre prima di tutto aumentare i numeri e fare promozione.
Quindi, per aumentare i numeri, riuscire a tenerci tutti questi 16 mila iscirtti.
Caro Paolo, sull'argomento ho avuto modo di confrontarmi con altri tessereti ed affiati e molti, dico molti, hanno manifestato il tuo stesso pensiero. Se mi dovesse toccare l'onore di presiedere la nostra Federazione, quello dell'attività agonistica è uno degli aspetti da trattare con immediatezza. Però voglio anche dirti che non tutto quello che in questo campo è stato fatto è da buttare via. Ritengo che alcuni correttivi siano indispensabili e debbono andare incontro alle esisigenze finanziarie delle famiglie. Grazie del contributo ed un abbraccio, Ezio
RispondiEliminaIN BOCCA AL LUPO !!!
RispondiElimina...SPERO VIVAMENTE IN UN CAMBIAMENTO !!!!!
(UN PAPA' DEL G.P.G.)