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(art. 20 legge 633/41)
Lettera aperta al
Presidente FIS Giorgio Scarso e al
Segretario Federale Marco Cannella
Gentilissimo Presidente Scarso e
gentilissimo Segretario Cannella,
lo scorso 13 ottobre ho preso
parte, in qualità di difensore di Sala d’Armi Trinacria e del dott. Seminara,
all’udienza dinanzi al Tribunale federale nell’ambito dei procedimenti
disciplinari n. 3588/14 e 3589/14.
Per assolvere a tale incarico ho
dovuto prendere visione di ogni documento agli atti dei procedimenti
in questione.
Tra questi ho rinvenuto un’email
datata 18 aprile 2013, inviata
dall’a.s.d. Mazara Scherma
all’indirizzo ced@federscherma.it, su cui mi
preme richiamare la Loro attenzione.
L’email in questione, di cui,
confesso, mi è sfuggita l’attinenza con l’oggetto del procedimento, è relativa
alla manifestazione del G.P.G. “Nostini” del 2013.
Con essa Mazara Scherma, dato atto
del comunicato federale n. 12/13, ha chiesto l’accredito per il proprio
tesserato Ruggero Forte.
L’accredito, come chiarito da
Mazara Scherma serviva a permettere “al
ragazzo tesserato per la ns. società” di seguire “durante la gara in oggetto gli atleti della società ACCADEMIA SCHERMA
PALERMO che ancora tirano, per
questioni di regolamento in materia di trasferimento di atleti, per la vecchia
società denominata SALA D’ARMI TRINACRIA PALERMO. Restano confermati gli accrediti per i maestri della Mazara Scherma
A.S.D.: Inzirillo ed Antero.”
Dal contesto della mail non si evince se sia
stata redatta dal presidente di quella associazione o da taluno dei soci o dei componenti il comitato direttivo, o da
tutti insieme.
Né è chiarito a quale titolo e per quale motivo Mazara
Scherma chieda accrediti per conto di Accademia Scherma Palermo e Sala d’Armi
Trinacria (in quest’ultimo caso certamente nolente
domino).
Quel che è certo è il fatto che la
mail ha ad oggetto una richiesta finalizzata ad ottenere un’autorizzazione in
aperto contrasto con le direttive dettate dal Segretario Generale Cannella.
Vale la pena di
ricordare, infatti, che il COMUNICATO GPG-UNDER 14 N° 12/13,
a sua firma, dott. Cannella, consentiva
l’accesso alla zona di gara ai soli maestri ed istruttori Nazionali; che l’accesso al campo di gara sarebbe stato
consentito unicamente alle persone munite di pass e che solo eccezionalmente,
nel caso una società non disponesse di un tecnico nazionale l’ingresso sarebbe
stato consentito agli istruttori regionali in regola con il tesseramento Federale;
in quest’ultimo caso la Società interessata avrebbe dovuto comunicarne il nome
via mail all’indirizzo ced@federscherma.
Mi sono
chiesto allora, e su questo sollecito le loro risposte:
- A quale titolo i responsabili della Mazara Scherma hanno assunto una iniziativa volta ad incidere sulle modalità di assistenza tecnica alle gare degli atleti tesserati presso Sala D’Armi Trinacria, all’insaputa e contro la volontà del presidente di quest’ultima associazione?
- Per quale motivo i responsabili di Mazara Scherma hanno interceduto al fine di ottenere detta autorizzazione in favore del “ragazzo Ruggero Forte” nell’interesse di Accademia Scherma Palermo?
- Per quale motivo la richiesta aveva ad oggetto l’ottenimento di un beneficio in assoluto contrasto con le direttive dettate dal Segretario Generale FIS considerato che il “ragazzo Ruggero Forte” non risultava essere né un tecnico nazionale né tantomeno regionale?
- Chi ha rilasciato l’autorizzazione per l’accesso al campo di gara in favore del “ragazzo Ruggero Forte”, il quale non aveva alcun titolo per l’accesso?
- In che modo il “ragazzo Ruggero Forte” ha ottenuto il medesimo accreditamento anche in occasione del GPG Nostini 2014?
- Come mai il “ragazzo Ruggero Forte” doveva supplire alla carenza di maestri e di istruttori di Accademia Scherma Palermo nonostante tale associazione risultasse regolarmente affiliata FIS con l’istruttore nazionale Rosa Inzirillo che, nella medesima email, è indicata quale maestro solo di Mazara Scherma?
- Sembrerebbe, per usare un termine cui si è fatto spesso ricorso nel procedimento calendato in premessa, che in questa circostanza Mazara Scherma abbia agito quale “ autorevole rappresentante di fatto” di Accademia Scherma Palermo. E poiché tale agire è avvenuto in spregio della regola federale sopra riportata, e ha determinato un illecito beneficio per l’associazione rappresentata, secondo i canoni federali già collaudati non dovrebbe rispondere di tali fatti quest’ultima associazione a titolo di responsabilità oggettiva?
Capiranno che i quesiti su cui sollecito la Loro attenzione
non sono di scarso interesse generale,
considerata la particolare attenzione per il rispetto delle regole federali di
cui fa lodevole mostra la macchina della giustizia federale (come ho avuto modo
di rendermi conto in ragione dell’assistenza prestata nei giudizi disciplinari
cui ho già fatto cenno), e considerata l’istanza ( per la quale non ho ancora ricevuto risposta, nonostante
l’impegno da lei ufficialmente assunto, dott. Cannella), volta a comprendere la
legittimità dell’affiliazione di una associazione a mezzo di un tecnico che con
essa in realtà non intrattiene alcun genere di rapporto di tipo magistrale.
Circostanza, questa, particolarmente rilevante vuoi sotto il
profilo strettamente concorrenziale che sotto quello afferente alla validità
della copertura assicurativa obbligatoria discendente dall’affiliazione.
Ritengo, infatti, e temo non a torto, ma anche su questo
punto mi piacerebbe ricevere le Loro risposte, che la copertura assicurativa
che, per legge, la FIS è tenuta ad offrire alle associazioni affiliate valga
esclusivamente laddove l’associazione sia in regola con i requisiti di
affiliazione. E, mi permettano di precisare, lo sia in senso sostanziale e non
meramente formale.
In altri termini, atteso che in caso di contenzioso la
valutazione spetterebbe al rigoroso esame dell’a.g.o., ritengono Loro che sia
sufficiente la sottoscrizione di un modulo da parte di un tecnico che di fatto
non intrattiene alcun tipo di rapporto con l’associazione, per garantire la
vigenza contrattuale a fini assicurativi?
Si tratta di un accertamento importante, giacché come ho
avuto modo di apprendere dai citati procedimenti disciplinari, l’assenza di
copertura assicurativa pone a serio rischio l’incolumità degli atleti che frequentano una associazione
e li priva di tutela medica.
Fare chiarezza sui
quesiti rappresentati, di là del caso particolare che funge anche da
paradigma della vita federale, vale a fissare dei principi in punto di stretta
applicazione dei regolamenti federali nelle materie concernenti l’affiliazione,
la copertura assicurativa e il valore delle circolari di gara che saranno di
ausilio alle associazioni affiliate e varranno, a loro tutela, ad impedire atti
di concorrenza sleale.
Vale anche a
dimostrare, se ve ne fosse bisogno, che la Federazione da Loro rappresentata
non fa, come si dice, “figli e figliastri” e pretende da tutti, nessuno
escluso, il più rigoroso rispetto delle regole che promulga.
Sono sicuro che sapranno cogliere l’occasione per confermare
questa mia assoluta certezza pubblicamente qui
su questo blog, che, ne sono sicuro, per l’onesta intellettuale e la
competenza di chi lo dirige e per la popolarità raggiunta, gode certamente del
Loro più sincero apprezzamento.
Resto, dunque, in attesa di una Loro risposta.
Cordiali saluti
Antonello Fileccia
Utile lettura, esplicativa delle reali dinamiche e delle effettive capacità politiche nonchè " di indirizzo" che alcuni soggetti sono in condizione di poter esercitare all'interno e dall' interno della Federazione Italiana Scherma .
RispondiEliminaGioaccino Maurizio SEMINARA
Mi auguro che si abbia il coraggio ed il buon senso di non lasciare che rimanga lettera morta quello che si ebbe l'ardire di definire, mero esercizio di stile, attendo ,con tanta speranza ma poca fiducia, che qualcuno ci spieghi.
RispondiEliminaGioacchino Maurizio SEMINARA
Cioè se uno riesce a crackare il sistema, fa quello che vuole, come fino a poco tempo fa, quando con una mail ci dissero che le iscrizioni alle gare nazionali eseguite sul posto di gara, non si potevano più fare...chi era riuscito a intrufolarsi nella falla, aveva approfittato della imperfezione del sito o del regolamento, o di entrambi spargendo la voce, fino a metterlo in crisi.
RispondiEliminaOvvio che il sistema perfetto è sempre quello più semplice, con un garante irreprensibile.
Buon lavoro a chi dovrà sciogliere i rebus.
Fabrizio ORSINI
CURIOSITA'
RispondiEliminaSul sito internet di ACCADEMIA SCHERMA PALERMO, alla pagina posta sotto il titolo “CHI SIAMO” (http://www.accademiaschermapalermo.it/chi-siamo.html) da circa due anni risulta pubblicato un reboante slogan pubblicitario secondo cui l’attività sportiva ivi svolta si avvarrebbe della “supervisione ed il supporto di qualificati maestri federali, con anni di esperienza e risultati alle spalle, tutti orgogliosamente esposti in bella vista” A differenza di tutte le altre associazioni affiliate FIS che con orgoglio pubblicizzano i nomi dei loro maestri, Accademia Scherma Palermo mostra l’opposta ed alquanto singolare tendenza a mantenerne segreto il nome, o almeno così è dato intendere per il fatto che nel sito sopra indicato, stranamente, non se ne rinviene traccia.
Antonello Fileccia