Si sta svolgendo a Roma, presso lo Sheraton
hotel, il Congresso FIE.
L’evento è stato organizzato dalla Federazione
Italiana Scherma , la quale nel giro di pochi anni, 4/5, ne ha tenuti due in
Italia, a dimostrazione del grande prestigio che essa gode nel mondo. Di ciò,
inutile negarlo, va dato atto al Presidente SCARSO, il cui lavoro, su questo
piano, ha dato e sta dando notevoli frutti, contribuendo a consolidare, sul
piano planetario, il prestigio della nostra Federazione.
Il saluto di benvenuto è stato
portato dall’On. Del Rio – Sottosegratario alla Presidenza del Consiglio dei
Ministri. Presente anche Mario Pestante – Membro permanente in seno al Comitato
Internazionale Olimpico.
Domani ci sarà l'incontro, in Campidoglio, con il Sindaco Marino e la giornata vedrà la sua conclusione con il Gran Galà.
Domani ci sarà l'incontro, in Campidoglio, con il Sindaco Marino e la giornata vedrà la sua conclusione con il Gran Galà.
Condivido il pensiero del
Presidente Scarso: “Oggi è una bella giornata per la scherma Italiana”.
Parimenti non posso non evidenziare la poca sensibilità che la stessa
federazione ha manifestato verso alcuni “servitori” della medesima. Persone che
hanno dato e danno ancora il loro contributo giornalmente, per i quali,
evidentemente, non esiste un riconoscimento per il loro apporto. L'invito al congresso, non dico al galà, era un atto dovuto.
Spiace notarlo e non mi riferisco
alla mia persona, verso la quale è comprensibile un certo ostracismo, ancorchè
non giustificabile sotto l’aspetto istituzionale, bensì verso alcuni soggetti
che hanno ottenuto i più alti riconoscimenti dal CONI (stelle d’oro al merito
sportivo) e non sono Io.
Non credo nemmeno ad una svista,
più semplicemente per questa dirigenza il concetto di istituzionalità non
esiste.
Mi piace pensare che sia così poiché sarebbe peggio se divergenze di opinioni sui diversi argomenti schermistici portassero ad una proscrizione di chi ha servito la scherma con dedizione e passione.
Mi piace pensare che sia così poiché sarebbe peggio se divergenze di opinioni sui diversi argomenti schermistici portassero ad una proscrizione di chi ha servito la scherma con dedizione e passione.
Forse, nonostante i più che
evidenti successi, politici ed agonistici, la nostra dirigenza è scaduta nel
provincialismo.
Non se ne abbia a male chi è stato dimenticato, il tempo è
galantuomo.
Ezio RINALDI
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