08 settembre 2015

LA LIBERTA' HA UN COSTO


Risultati immagini per prezzo della libertàIn questi ultimi tempi, soprattutto dopo aver pubblicato alcuni articoli riguardanti il Maestro SPERLINGA e la sua Campionessa e l’analisi dei risultati dei mondiali di Mosca, sulla mia persona si è scatenata l’ironia ed il sarcasmo. Per carità nulla da eccepire. Quando si esprimono le proprie opinioni e lo si fa a viso aperto è del tutto normale che ci siano reazioni da parte di chi legge: non me la prendo e non me la prenderò in avvenire per questo. E’ stata però l’occasione per riflettere sulla questione e cercare di fare un po’ di luce sulla mia persona.

Si sono dette tante cose, alcune vere altre false e strumentali: è arrivato il momento di fare un po’ di chiarezza.

Quello attuale è il 30° anno di un impegno nel mondo della scherma che mi vede costantemente in prima linea: prima come dirigente, oggi come blogger.

In tre decenni diverse volte sono stato identificato come colui che è riuscito a restare a galla a dispetto di tutto e di tutti, in altre parole sarei riuscito a cavalcare le onde migliori. Ebbene sono stato e sono un uomo intellettualmente libero e come tale quando non condividevo, ed ancora oggi quando non condivido, presi e prendo strade diverse da quelle nelle quali inizialmente mi ero avviato.

Quando mi affacciai per la prima volta su schermanet e poi ancora su schermaonline fui aspramente rimproverato: in quelle occasioni a criticarmi furono i miei colleghi del Consiglio, i quali non gradivano il fatto che avessi un contatto con la base, soprattutto quando questa dialogava con me con un nickname. Non mi sono mai nascosto e mi sono sempre assunto le responsabilità delle mie azioni. Sono stato accusato di fare politica con concetti vetusti e mi piacerebbe sapere quali siano i concetti moderni, restare forse attaccati alla poltrona per decenni? Cosa significa fare politica? E cosa è la politica?

Fare politica vuol dire essere abili, furbi ed astuti, in altre parole essere un soggetto dal quale bisogna guardarsi le spalle. Non trovo tra gli aggettivi che definiscono fare politica l’intelligenza; per quanto riguarda la politica la definizione si traduce in scienza del governo. Poi c’è il politicante, il quale, normalmente, è fortemente predisposto al compromesso, dice e non dice, è abile nello sfruttare le varie situazioni a proprio vantaggio e abitualmente è incline più al democratismo che alla democrazia. Egli mente sapendo di mentire, non mantiene la parola data, tende a procrastinare l’assunzione di impegni presi.

Non intendo dare lezioni di italiano a nessuno perché io sono ancora sui banchi scuola, ma nel concetto di fare politica non mi ci ritrovo in quanto non sono né furbo ne astuto né tantomeno abile, con un pizzico di presunzione mi definirei un uomo che sa sfruttare quel minimo di intelligenza che il buon Dio gli ha dato, naturalmente non sono nemmeno una verginella: anche io ho da farmi perdonare diverse cose, ma ho sempre detto quel che penso. Certo, utilizzando una terminologia che non fosse offensiva, quindi avendo rispetto per le persone che ho avuto di fronte.

Di me si sa tutto, sono continuamente monitorato e ben conscio di essere sotto controllo non ho difficoltà ad esternare il mio pensiero. Lo feci con il grande Renzo NOSTINI – allora ero un giovane Presidente di Comitato Regionale – con DI BLASI e l’ho fatto con SCARSO. Tutto ciò non significa che sono sempre stato dalla parte della ragione, tutt’altro, spesso ho sbagliato ma non ho avuto e non ho remore a riconoscere l’errore e quando do la parola la mantengo, anche a costo di pagare oneri salatissimi.

Negli ultimi sette anni, sono stato indicato come il nemico da abbattere e quindi, io sì, strumentalizzato, a fini politici: ho saputo accettare tutto questo con grande serenità.

Ci sono soggetti che in virtù della difesa ad oltranza della piccola prebenda, di una convocazione nel settore GSA, nel settore tecnico, o quale docente a qualche corso, si permettono di fare affermazione del tipo:” quel signore è una brava persona, però è sostenuta da RINALDI ed AUGUGLIARO, quindi non credibile”. Ne prendo atto, ma devo anche rilevare come questi soggetti vivano di piaggeria nei confronti del potere costituito, e quando, occasionalmente, ci incontriamo mi salutino ed abbraccino come un vecchio e caro amico. Faccio finta di niente e sorridendo mi domando: chi, tra me e costoro, ha più credibilità?  Soprattutto quando, tra una critica alle spalle e uno spudorato abbraccio, trovano pure il tempo di chiedermi un favore .... Dicevo dianzi non sono una verginella, però ho il coraggio di essere me stesso con consapevolezza ed orgoglio. Se qualcuno ha voglia di parlarmi schiettamente lo faccia senza remore, avrà sempre tutto il mio rispetto.

Ho un solo rammarico, non essere riuscito a dare tanto quanto ho avuto. Spero che il buon Dio mi dia la possibilità di colmare questa lacuna. Non ho la pretesa di aver chiarito il personaggio RINALDI ma spero di aver fornito elementi di riflessione.

Un caro saluto,

Ezio RINALDI

 

3 commenti:

  1. HA COLPITO IN BERSAGLIO VALIDO...una sola luce

    I grandi esperti di politica ci insegnano che quando si arriva alle offese personali e allo screditare l'avversario, non si hanno più argomenti ed il peso dell'avversario stesso, sta crescendo.
    Vede signor Rinaldi, non abbiamo modo di conoscerla bene, ma quando si parla di cosa lei scrive, spesso ci sentiamo dire cose più o meno offensive, nei suoi confronti. La risposta è sempre la stessa: "rimaniamo sull'argomento, ha torto?" in quel caso si generano due reazioni; quello che va via con una banale scusa e guardandosi attorno come per controllare di non essere visto con i 'contrari'. L'altra reazione è forse peggiore, si dice a bassa voce che è tutto giusto, si aggiungono particolari e danno nuove notizie, ma si afferma che tanto il 'potere' non si cambia e che 'loro' sono vendicativi e quindi ci si allontana.
    Mi chiedo sempre, ma se tutti quelli che criticano e sostengono che il potere non si cambia, si mettessero insieme, avrebbero già cambiato il potere. Quindi forse la verità è che alla fine si cerca di inserirsi in questo potere e per questo che non lo si vuole cambiare. Una cosa è certa, gli anni lo dimostrano, questa dirigenza ha proposto dopo 3 mandati quasi le stesse figure e in qualche caso solo cambiato le poltrone ma non le persone. Quindi anche se ti 'svendi' a questo potere, non cambia nulla, sempre ai margini rimani.
    Inviterei i detrattori della persona di Rinaldi, a proporre qualcosa come fa questo blog e soprattutto a farsi avanti con altri nomi, altrimenti non si critica Rinaldi, ma lo si sostiene ammettendo che quello che dice e fa è talmente giusto, che bisogna andare sul personale.
    Bianca Iannuzzi

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  2. Caro Ezio,
    leggo con amarezza il novo articolo sulla Libertà e il suo prezzo. Rimarco frasi amarissime come: "Rinaldi non è credibile", (ma sono sicuro che il senso sia ben altro), e "piccole praebende" o "convocazioni nel settore GSA o settore tecnico o come docente". Certo per diventare presidente, qualche carta andava giocata, come no! ma che tutta la scherma sia così non posso crederlo. Oppure non mi rimane altro che immaginare che una certa parte del mondo della scherma sia così, quella che è sempre davanti a tutta l'altra rimanente. Che dire? Magari un cambiamento che favorisca tutto il movimento schermistico. Servirebbe una ventata di novità, di gioia nell'amministrare la più bella Federazione d'Italia. Giorni fa scrivesti "Viva la Scherma Italiana" ecco forse servirebbe un po' più di vita, e questo è l'augurio che faccio a tutti in questo meraviglioso sport in cui l'Italia è la prima nel mondo.
    Un abbraccio, Pietro

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  3. Ezio, che vuoi che sia! Sai benissimo che nel mondo schermistico non poca gente va in giro indossando la maschera; purtroppo si tratta di una maschera ben diversa da quella impiegata negli assalti.
    A. Fileccia

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