05 maggio 2016

Lettera dell'avv. Francesco STORACE

“Gentile Presidente,
                                 torno di nuovo a contattarti ritenendo il dialogo costante con le Società elemento fondante per il nuovo corso della Federazione.
In ogni caso non intendo essere invadente e pertanto ti preciso che, qualora non desiderassi più ricevere le mie comunicazioni, potrai segnalarmelo e sarà mia cura depennare il tuo indirizzo dall’elenco da me redatto sulla base delle risultanze del sito federale.
Sono stato a Riccione in occasione del GPG e torno molto soddisfatto per i contatti avuti e per il sostegno manifestatomi da molte persone.
Ho anche incontrato il presidente Scarso che ho rivisto volentieri dopo qualche tempo.
Alcuni presidenti e tecnici incontrati sul luogo di gara mi hanno confidato di volermi parlare in separata sede temendo, nel caso avessero palesato un interesse alla mia candidatura e alle mie idee, di essere discriminati.
Sarò presente in altre occasioni agonistiche per poter esporre il mio programma, condiviso dagli altri candidati che si sono resi disponibili e che insieme a me, in modo assolutamente disinteressato, intendono offrire un’alternativa alla attuale dirigenza.
Come ho avuto modo di dire a molti la contrapposizione dialettica tra più posizioni non potrà che far bene in ogni caso al movimento della scherma che non può continuare a essere governata, ormai da alcuni lustri, dal medesimo gruppo dirigente. E’ indubitablile che l’alternanza fa sempre bene e fa crescere e migliorare le attività ed iniziative.
Resto dunque a disposizione se vorrai contattarmi e, in attesa di vederti nei prossimi importanti appuntamenti di fine stagione, cordialmente ti saluto.
Francesco Storace
 Avv. Francesco STORACE
Italy - 00193 ROMA - Via Crescenzio 20
Office phone: (+39) 06.6873477  (+39) 06.6874459 Fax line: (+39) 06.6874461
E-mail: francescostorace@studiostorace.eu
www.studiostorace.eu"
Pubblico volentieri la lettera dell'Avv. STORACE, dalla quale si evidenzia la grande voglia di dialogo ed il forte desiderio di essere artefice di un rinnovamento, anche intellettuale.
Ezio RINALDI
 

20 commenti:

  1. Una domanda : per quale società schermistica è tesserato alla FIS l'Avv. Storace ?

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  2. Genrtile signore non comprendo le ragioni della sua curiosità.
    Forse lei ritiene che il candidato alla presidenza deve necessariamente portare il vessillo di qualche società blasonata?
    A. Fileccia

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    1. No , assolutamente no. Per candidarsi alle eezioni deve essere iscritto alla federazione da una soc. sportiva, quindi mi sembra lecito chiedere se è iscritto alla federazione e quindi di conseguenza la società di appartenenza. Poi se si potesse conoscere anche l'eventuale squadra credo possa essere cosa di interesse di tutti. Per il programma restiamo in attesa.

      Credo quindi che la domanda sia lecita e non una mera curiosità come de lei definito.

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  3. Considerata l'incisiva esperienza giuridica e sportiva che l'avv. Storace vanta in ambito schermistico dubito che sconosca la disciplina tecnica in materia di candidatura alla presidenza. Quanto poi al programma, per il momento non me ne preoccuperei più di tanto considerato che in atto è l'unico candidato che ha avuto il coraggio di manifestare tale intento in assenza di alternative che ad oggi non sembrano volersi ancora manifestare! Un candidato senza competitor è destinato, infatti, ad essere eletto!
    Se per caso lei fosse a conoscenza di altri soggetti che Le hanno riservatamente manifestato analoga intenzione sarebbe opportuno che lo rendesse pubblico così che tutti coloro che a breve saranno chiamati ad esprimere il voto abbiano modo di potere elaborare al meglio la propria preferenza.
    saluti
    A. Fileccia

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    1. La mia domanda è stata precisa, mi auguro di poter avere una risposta in tempi brevi. Non credo di aver chiesto molto, ciò che ho chiesto di sapere è il minimo indispensabile per potersi candidare.

      un saluto
      S. Brusca

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  4. Gentile Signor Brusca, fermo restando che la Sua domanda è assolutamente legittima penso Lei stia un po bruciando le tappe. L'avv.to Storace, che certamente non ha bisogno della mia difesa, ha espresso publicamente e con chiarezza i propri intenti. Certamente a qualcuno ciò non avrà fatto piacere,forse anche a Lei, spero di no, ma in ogni caso aveva espressamente detto : " sono Francesco Storace,.........
    Desidero verificare se ci sono i presupposti per proporre alla prossima scadenza elettorale una alternativa all’attuale dirigenza. .........Ritengo doveroso preliminarmente confrontarmi almeno su alcuni principali temi: la massima trasparenza sulle scelte federali ...spese.. necessità di un periodico confronto tra le società,...valorizzazione del ruolo dei tecnici... allocazione di risorse anche per le piccole società ....modifica statutaria che preveda che il presidente federale non possa essere rieletto per più di due mandati consecutivi.
    Prima di assumere dunque una decisione mi farebbe piacere incontrarti, in occasione dei prossimi appuntamenti agonistici, per sentire le tue opinioni e i tuoi suggerimenti.". Niente di più chiaro,direi..sono anni che spero di veder realizzare ciò che l'avv.to Storace si propone di fare.Non è forse l'embrione di un programma? Non ha parlato di certezza della propria candidatura ma di verifica delle possibilità che possa eventualemnte andare a buon fine.Cosa importa per chi è tesserato? Non è forse auspicabile che non abbia interessi personali o societari da perseguire? E poi è davvero così importante, oggi, che ci sia oggi una squadra?Non è pensabile che da uomo libero possa e voglia scegliere chi lo affiancherà magari trovandolo proprio fra le persone con cui ha scelto di volersi confrontare? Signor Brusca, dodici anni nella stessa stanza sono tanti, troppi, è ora di aprire le finestre e cambiare aria, cambiare poltrone, sono ormai sformate, rinnovare la tapezzeria, puzza di fumo ed è macchiata..... è questo il minimo indispensabile !!!

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  5. Scusate ho dimenticato di firmarmi ....sono Maurizio Seminara

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  6. A me sembra che le risposte alla domanda di Brusca già abbiano delineato il quadro di un'operazione mal fatta e faziosa. Si dice male dell'attuale dirigenza, ma non mi pare che da questi presupposti possa nascere nulla di meglio.
    Francesco Invernizzi

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    1. Normalmente non intervengo nei commenti che i lettori scrivono, se non raramente e per ragioni, a mio avviso, obiettive. In questo caso vorrei porre la domanda:” Ma cos’è la faziosità?”. Egr. Sig. Ivernizzi (presumo sia un nickname), in un modo o nell’altro, tutti noi siamo faziosi poiché difendiamo questa o quella parte e facendo ciò non avremo mai un equilibrio tale che ci permetta di essere credibili. Chiunque creda in qualcosa difenderà la propria idea e spesso lo farà con intransigenza, ritendendola la migliore di tutte. Quindi si potrebbe dire che una persona sia faziosa quando sostenga con irremovibilità e senza obiettività le proprie tesi, subordinandole alla propria ideologia ed assumendo consapevolmente atteggiamenti privi di neutralità. In tale contesto si potrebbe affermare che chiunque gestisca il potere, in virtù del suo credo, possa farlo in maniera faziosa.
      In buona sostanza la faziosità è insita in tutti noi o in tutti coloro che credendo fortemente nella bontà delle proprie idee, le difendono senza imparzialità.
      Dichiarare che il partito di Scarso e quello dell’opposizione siano faziosi è un esercizio fondato sul fatto che ognuna delle parti ritenga di stare dal versante della ragione, non considerando la posizione dell’altro.
      Personalmente reputo che nessuno debba ergersi a portatore del verbo, quindi si esprimano le proprie idee, si sostengano le proprie posizioni, ma lo si faccia nel rispetto di quelle altrui.

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    2. Sig, Invernizzi la libertà di questp blog è tale da lasciare ampio spazio a tutti. Attendo da lei l'elogio puntuale e dettagliato della dirigenza in scadenza di mandato in modo da farmi apprezzare cio che fino ad oggi mi è probabilmente sfuggito!
      A. Fileccia

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  7. DIRIGENZA O REGIME...
    Le forme degli interventi sembra confermino che l'attuale dirigenza della FIS sia più che altro un REGIME. Infatti, l'obiettivo, ormai neppure celato, è quello di screditare e scoraggiare ogni possibile candidato. Magari avvicinandolo o anche solo dicendo che poichè è di "quella" società, non è trasparente o perchè frequenta quelli che hanno come unico obiettivo la testa della FIS per chissà quali motivi.
    Parliamoci chiaro, è alla base della politica di ogni partito o "movimento" politico più o meno giovane. In Italia l'arte della denigrazione ha sempre funzionato di più di quella della programmazione. L'attuale FIS lo sa bene, basti vedere le scelte dei dirigenti o dei CT, quando questi sceglievano altro per mancanza di chiarezza o per divergenze, partiva la campagna denigratoria e diffamatoria. Ricordiamoci come alcuni CT di successo siano stati giudicati anche nel privato pur di non ammettere di averli persi per motivi umani e politici e non solo sempre economici.
    Quindi pur non conoscendo l'avvocato Storace, riteniamo che se uno si propone debba godere della stima di tutti, ascoltarlo e magari creare anche reali momenti di confronto comuni tra i candidati. Ormai è finita l'era della FIS come missione di appassionati, l'attuale dirigenza ci ha dimostrato che di "missione" c'è poco. Ci sono poltrone di 'potere' e ruoli molto gratificanti, non dimentichiamo che il vicepresidente del CONI è stipendiato, come i membri della GIUNTA e che un atleta, per il quale la FIS svolge un ruolo fondamentale nella creazione del curriculum, che entra in un 'gruppo sportivo' ha il futuro garantito come dipendente dello Stato, non ci si dica che non si parla di POLITICA ad alto livello. Quindi ben vengano i limiti di MANDATO e i confronti tra candidati.
    p.s. Lo stesso Scarso, contrariamente ai limiti previsti dalla legge per le cairche pubbliche, ha proposto in passato (durante l'assemblea di metà mandato, da lui stessa abolita successivamente) di modificare i parametri per la riconferma degli uscenti.

    Svevo Morandi

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  8. Mi fa picere che la mia semplice domanda abbia provocato tutte queste dissertazioni che con la domanda stessa non c'entrano niente.
    Comunque resto in paziente attesa delle risposte alle mie domande formulate. Le dissertazioni di parte le lascio agli altri.

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  9. Gentile sig. Brusca per trovare risposta alla sua domanda sarebbe sufficiente leggere lo Statuto. Mi stupisce, quindi, dato il ruolo da lei rivestito, che possa nutrire simili dubbi. Sono sicuro che lei conosca bene sia lo Statuto che la risposta alla sua domanda. Diversamente sarebbe il caso che il futuro presidente della FIS introducesse nel suo programma elettorale anche l'obiettivo di subordinare l'assunzione delle cariche elettive endo-associative al superamento di un esame che garantisca una minima conoscenza delle norme giuridiche federali.
    A. Fileccia

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  10. Gentile sig. Fileccia
    io sono ancor più stupito di lei, è ovvio che conosco lo statuto federale, e non capisco se la sua sia una provocazione o confusione tra le due cose , statuto federale e ottemperanza allo statuto.
    Per potersi candidare alle prossime elezioni bisogna essere iscritti ad una società ed iscritti quindi alla federazione, di conseguenza se non si ottempera a ciò il dire mi voglio candidare senza poterlo fare lo trovo quantomeno inusuale.
    Lei mi dirà ma c’è tempo …. Sicuramente c’è tempo, ma mi piacerebbe che chi si candidasse, ad un’alta carica come questa, scendendo in campo apertamente e cercando di fare proseliti alla propria causa avesse le idee chiare e avesse già deciso il percorso da fare e con chi.
    Probabilmente, forse, siamo in una fase di “vediamo se mi candido” altra cosa lecita, nel qual caso stiamo parlando di niente.

    In conclusione, per chiarezza torno a porre le mie domande, sperando in una risposta, alla quali, se io mi fossi presentato come candidato, avrei già risposto, proprio per chiarezza e per dare una precisa indicazione di intenti e in vista del dialogo che si voleva aprire.
    In conclusione Sig. Fileccia non confondiamo più statuto ed ottemperanza ad esso.

    Distinti saluti
    Sergio Brusca

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  11. Gentile sig. Brusca,
    come immaginavo lei la regola la conosce benissimo. Metterei, però, da parte questa distinzione filosofica tra regola e adempimento, che è sterile in sé ed è abbastanza inutile nel contesto in cui la inserisce.
    Quello che, invece, a questo punto sarebbe interessante capire è il motivo per cui oggi lei tiene tanto a sapere per quale associazione è tesserato l’avv. Storace.
    Dato che conosce la regola elettorale, la sua curiosità si potrebbe spiegare con la tendenza ideologica a ridurre la questione elettorale a mero scontro tra fazioni, per cui apprendere quale sia la società di appartenenza di un candidato serve solo a conoscerne i partigiani.
    Spero proprio che non sia così, ma in ogni caso rilegga con attenzione la lettera dell’avv. Storace, e comprenderà che è un uomo da orizzonti ben più ampi e si ricordi che ci avviciniamo ad una competizione elettorale e non ad una partita di caccia alle streghe.
    Si rassereni, dunque, o mi smentisca offrendo una ragione obiettiva e non fine a se stessa per la sua curiosità.
    A. Fileccia

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  12. Ma secondo me, per quanto legittima la domanda dell'amico Presidente, Sergio Brusca, questa poco o nulla serve a capire le motivazioni che potrebbero aver indotto l'avvocato Storace a candidarsi e, soprattutto, a capire gli obiettivi che egli si propone di raggiungere.
    Peraltro, e mi spiace farlo notare, il suddetto interrogativo, con le risposte che si sono susseguite, porta fondatamente a ritenere che in molti non vi sia una approfondita conoscenza delle carte federali, visto che l'art. 9, comma 5, dello Statuto Federale in vigore, consente ad alcuni soggetti il c.d. "tesseramento diretto", la possibilità di tesserarsi senza passare attraverso una qualsiasi società.
    Questo solo per la precisione e senza alcuna polemica.
    Cordialmente.
    Gaspare Fardella

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  13. Caro Gaspare, grazie per il tuo qualificato contributo, spero di leggerti ancora e magari più spesso. Un abbraccio.

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  14. Ho letto l'inizio di questa diatriba dove si chiede la società di appartenenza dell'Avv. Storace. Io sarei invece dell'idea che chi ricopre cariche federali non dovrebbe appartenere o avere legami ad alcuna società per non rischiare di "sbilanciare" l'equità di certe scelte. Concordo sul fatto che in questi dodici anni non ci siano state candidature valide e questo sarà sempre più difficile perché il tempo radica sempre più certe posizioni. Per "radicare" intendo che si consolidano quelle leve di potere e di servilismo che inevitabilmente si vengono ad instaurare. Il presidente in carica ha ricoperto un mandato in cui sono stati raggiunti risultati di rilievo anche in termini di importanza della nostra federazione a livello internazionale. La domanda da farsi è se si poteva fare di meglio. Forse no o forse sì, ma non è questo il punto. Quello che mi pare sia il vero problema è questo: o sei con Giorgio Scarso o sei fuori dai giochi. Sono un tecnico, non un politico, ma la mia sensazione è stata questa. Ho avuto occasione solo un paio di volte di contattare gli organi federali per proporre due idee di progetto e la risposta è stata... la non risposta. Questo non è il modo corretto per crescere e migliorarsi. Ma questo è il parere di una sola persona e potrei essere smentito da altre cento persone che invece hanno avuto riscontri dagli organi della FIS. Però la mia esperienza condiziona il mio giudizio e quello che penso è proprio quello che ho scritto. Il dinamismo di una società dipende dalla sua capacità di rinnovarsi, dalla disponibilità che ha di "ascoltare" e di sfruttare le opportunità. A me più di sapere chi sarà al vertice della FIS, interessa avere un management nuovo, dinamico, innovativo che sappia gestire questa enorme "azienda" composta da così tante "business unit" che chiamiamo società di scherma. La FIS non è solo a Roma, ma è sparsa in tutto il territorio nazionale e non è facile "gestire" così tante realtà. Ecco, vorrei un direttivo che fosse capace di farlo. Grazie per l'attenzione.

    Mario Rosati
    Club Scherma Cambiano
    Vinci (FI)

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    1. Caro Rosati, quando affermi che non ci sono state, negli ultimi dodici anni, candidature autorevoli mi sento tirato in ballo e sommessamente quale ex Ufficiale dell'Esercito Italiano devi dirti che non mi sento inferiore all'attuale Presidente. Il risultato elettorale che ha riguardato la mia candidatura lo hai ampiamente spiegato in quel passo in cui fai riferimento alla radicalizzazione ed al servilismo, ma aggiungo anche alle pressioni più o meno forti che i vari elettori sono stati oggetto da parte di chi appunto gestisce il potere. Stanno avvenendo le stesse cose in questa campagna elettorale: non dovrei meravigliarmi ma, ammetto, non riesco a farci il callo. I cambiamenti servono proprio per evitare la radicalizzazione del potere e su tale argomento ho scritto un esauriente articolo su questa piazza. Fatto il distinguo sulla autorevolezza dei candidati, condivido pienamente il tuo pensiero e spero si possa vedere la luce in fondo al tunnel. Grazie per il contributo e spero di leggerti ancora.

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