Dopo
l’iniziale stupore suscitato dall’ultimo post pubblicato sul blog, e l’ilarità
occasionata dalla vignetta, credo sia il momento di una più ampia e seria riflessione.
Appresa
la notizia dell’ennesima candidatura di
Giorgio Scarso, per mano del CT Sandro Cuomo, mi sono catapultato sul sito internet del Presidente (http://www.giorgioscarso.it/programma_elettorale.html) aspettandomi di trovare in bella mostra l’illustrazione di un nuovo fantasmagorico programma elettorale, ovviamente riferibile
all’incipiente quadriennio federale, che ne giustificasse l’ennesima
candidatura.
Con
mia grande delusione ho invece rinvenuto solo le scarne impronte del programma
del 2012 che, tuttavia, mi sono apparse molto utili, considerato il perdurante
silenzio dell’interessato, per sgombrare il campo da qualsivoglia dubbio circa
la reale intenzione del Presidente di
reiterare la sua candidatura.
Sul sito, infatti, risulta riportata la
seguente didascalica presentazione:
PROGRAMMA
ELETTORALE QUADRIENNIO 2013-2016
di GIORGIO SCARSO ,
candidato alla Presidenza della Federazione Italiana Scherma e dei candidati al
Consiglio Federale
in rappresentanza degli affiliati:
ALBERTO ANCARANI, PAOLO AZZI, RENATO BURATTI, GIUSEPPE CAFIERO, LUIGI CAMPOFREDA, VINCENZO DE BARTOLOMEO
in rappresentanza dei tecnici:
in rappresentanza degli affiliati:
ALBERTO ANCARANI, PAOLO AZZI, RENATO BURATTI, GIUSEPPE CAFIERO, LUIGI CAMPOFREDA, VINCENZO DE BARTOLOMEO
in rappresentanza dei tecnici:
ANDREA CIPRESSA
in rappresentanza degli atleti:
GIAMPIERO PASTORE, ELISA UGA
in rappresentanza degli atleti:
GIAMPIERO PASTORE, ELISA UGA
Cari amici
candidarmi, o meno, al terzo
mandato è stato oggetto di un’attenta riflessione, sia personale che
dell’intero gruppo con cui ho condiviso la gestione federale in questi anni.
Volevo evitare che, una mia ricandidatura potesse essere vista come un tentativo di monopolizzare la gestione di un mondo, quale quello della scherma italiana, che appartiene a tutti ed in cui ciascuno ha il diritto-dovere di sentirsi coinvolto.
Volevo evitare che, una mia ricandidatura potesse essere vista come un tentativo di monopolizzare la gestione di un mondo, quale quello della scherma italiana, che appartiene a tutti ed in cui ciascuno ha il diritto-dovere di sentirsi coinvolto.
In molti, invece, mi hanno
convinto che, proprio in un momento particolarmente difficile come quello che
stiamo vivendo, una continuità gestionale potrebbe rivelarsi la migliore delle
scelte per poter fronteggiare i già notevoli cambiamenti in ambito globale.
Ho, quindi, accettato l’invito
a candidarmi ed a proseguire lungo il percorso avviato nel 2005.
Ecco perché, assieme a coloro con cui abbiamo portato a termine l’esperienza della gestione federale nell’ultimo quadriennio, mi ripropongo al giudizio del mondo della scherma, per quello che, qualora la base elettorale scegliesse di darmi ulteriore fiducia, sarebbe, per mia scelta, il mio ultimo mandato da Presidente federale.
Ecco perché, assieme a coloro con cui abbiamo portato a termine l’esperienza della gestione federale nell’ultimo quadriennio, mi ripropongo al giudizio del mondo della scherma, per quello che, qualora la base elettorale scegliesse di darmi ulteriore fiducia, sarebbe, per mia scelta, il mio ultimo mandato da Presidente federale.
Giorgio Scarso
Al di là delle polemiche che da un po’ di tempo
animano il settore schermistico, ciò su cui adesso voglio richiamare
l’attenzione è proprio l’ultima affermazione attestata dal Presidente uscente:
“qualora la base elettorale
scegliesse di darmi ulteriore fiducia, sarebbe, per mia scelta, il mio ultimo
mandato da Presidente federale”.
Da uomo e soprattutto da siciliano non ho alcun
dubbio che il Presidente Scarso onorerà la parola data nel lontano 2012 ai suoi
elettori. Probabilmente adesso, leggendo il post, caro Ezio, si starà anche divertendo alle spalle degli ingenui
detrattori. Conoscendo il carattere dei Siciliani d.o.c., ovvero di coloro che
possono ben definirsi uomini d’onore (NEL SENSO PIU’ NOBILE DEL TERMINE) e ben
conoscendo il grande senso dello onore
di cui sono comunque depositari gli Uomini che vestono una divisa, sono
certo di non sbagliare sul fatto che il Presidente Giorgio Scarso, considerati
anche i suoi apprezzabili trascorsi militari, onorerà la parola data non candidandosi di
certo per ruolo di presidente federale.
Alla luce di queste mie considerazioni ritengo,
quindi, che la lettera quella del CT Sandro Cuomo sottenda solo una improvvida propaganda
che, purtroppo per lui, non troverà riscontro nella realtà dei fatti.
A. Fileccia
Quando fu eletto la prima volta (2005) rassicurò la base affermando di non voler apparire come uno indissolubilmente legato alla poltrona e che i cambi al vertice non possono che far bene al movimento. Nel 2012 ha dichiarato, sottoscrivendolo, di voler concludere con il terzo mandato la sua esperienza quale dirigente federale. Ora sembra che, per giustificare la candidatura al quarto incarico, abbia asserito di non aver fatto in tempo a far crescere una alternativa di sua emanazione, pertanto i futuri quattro anni serviranno anche a questo.
RispondiEliminaInutile dire che non ha fatto ne farà mai alcuna attenta riflessione personale o con altri, ha sempre avuto ben chiaro la meta da raggiungere, che è quella di un regno duraturo ed assoluto ed a testimonianza di ciò in una cordiale e scherzosa chiacchierata fatta in quel di Ariccia, espresse l’intenzione di arrivare al 2024 perché in quell’anno ci saranno, probabilmente, le olimpiadi a Roma e ci vuole arrivare da primo dirigente della scherma. Pertanto, ne deduco che, ancora una volta, mena il can per l’aia agli affiliati e tesserati, promettendo cose che non vorrà mantenere.”
Caro Ezio ritengo che tu questa volta sia assolutamente fuori strada. E’ vero che nel 2005 il neoeletto Presidente Fis dichiarò di non essere attaccato alle poltrone ma cosa ben diversa e inequivocabile è l’avere promesso nel 2012, al mondo schermistico italiano, che quella sarebbe stata la sua ultima candidatura. Per quel poco che lo conosco il Presidente Giorgio Scarso mi sembra una persona di grande intelligenza e abbastanza virtuoso da non cedere alle lusinghe di interessati sostenitori. La promessa del 2012 ha infatti valenza di testamento pubblico in ragione del fatto che era contenuta nella dichiarazione di intenti posta a preambolo del suo programma elettorale 2012, mentre quella del 2005 era solamente post elettorale. Ho già detto che il mantenere una promessa è questione d’onore per un siciliano. Non sarò di certo io, qui e adesso, a ricordare quali siano gli irripetibili epiteti con cui vengono tacciati coloro che, in Sicilia, non tengono fede alla parola data. Nel vocabolario della lingua italiana ve ne sono forse di più abbordabili come il termine “Pallonaro”. Ma come ho già detto, sono più che certo che il Presidente da vero uomo d’onore qual è, nel senso più nobile del termine, manterrà fede a ciò che ha promesso e passerà gloriosamente allo storia come il “Presidente della Federazione Sportiva più medagliata d’Italia” . Quindi, Ezio, ti invito, fino a prova contraria, a non dare più seguito a inutili dicerie, maldicenze, pettegolezzi e finanche dichiarazioni scherzose dello stesso Presidente sulla propria candidatura che, per quanto mi riguarda, sono assolutamente fuori dalla realtà!
RispondiEliminaA. Fileccia
Sarà!
EliminaA mio sommesso avviso, invece, il silenzio del Presidente suona a totale conferma del suo assoluto intendimento di non volersi più riproporre.
RispondiEliminaCordialmente.
Gaspare Fardella
Penso che questo DDL, già approvato dalla Camera e solo in attesa di essere vagliato anche dal Senato, superi ogni questione. Dove non arriva il buon senso, per fortuna ogni tanto, ci arriva lo stato.
RispondiEliminahttp://ecodaipalazzi.it/2016/06/30/dal-senato-la-riforma-del-coni/
Caro Paolo, non tutto quel che luccica è oro.Tra qualche giorno ne sapremo di più
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