Ho lasciato
trascorrere qualche giorno prima di esporre le mie considerazioni circa la
lettera di Scarso per i premi ad atleti, società e maestri meritevoli,
provenienti dal gettito ITAS.
La scelta
operata dalla F,I,S. usa un unico metodo di selezione e premio: il risultato
agonistico.
Inutile dire che questo denota solo ed esclusivamente una visione arcaica legata al cosiddetto profitto sportivo, al pari della borsa di studio per meriti scolastici, che pur ci vuole, però va detto che non siamo a scuola e che lo sport, così come lo intende il CONI e le Federazioni, è sì agonistico, ma anche promozionale e di benessere. Capirete che tale metodologia premierà i soliti noti, cioè i club più forti e numericamente rilevanti, non a caso il Presidente Scarso ritiene quello di Modica un club importante per numeri e risultati. Nihil sub sole novi, niente di nuovo sotto il sole, giusto per rimarcare il fatto che a vincere la partita sono e saranno sempre gli stessi soggetti e sempre a mani basse.
Inutile dire che questo denota solo ed esclusivamente una visione arcaica legata al cosiddetto profitto sportivo, al pari della borsa di studio per meriti scolastici, che pur ci vuole, però va detto che non siamo a scuola e che lo sport, così come lo intende il CONI e le Federazioni, è sì agonistico, ma anche promozionale e di benessere. Capirete che tale metodologia premierà i soliti noti, cioè i club più forti e numericamente rilevanti, non a caso il Presidente Scarso ritiene quello di Modica un club importante per numeri e risultati. Nihil sub sole novi, niente di nuovo sotto il sole, giusto per rimarcare il fatto che a vincere la partita sono e saranno sempre gli stessi soggetti e sempre a mani basse.
Viene da chiedersi
come mai non si siano adottati criteri per esempio legati al fattore
promozione sul territorio da parte delle società, o al fattore crescita della
società singole in rapporto all'anno di inizio, oppure, e qui mi fermo,
premiare quegli atleti che sono fedeli a questo sport, regalando il
tesseramento o addirittura l'affiliazione della società stessa? Un lavoro
raffinato che si sarebbe potuto fare magari coinvolgendo i comitati regionali, anche
se sembra che, sotto i mandati di Scarso, hanno perso troppa della loro
autonomia decisionale.
Si sarebbe
potuto fare moltissimo e di più in 4 anni, ma si fa tutto sempre all'ultimo
momento e ciò per garantirsi la crocetta sulla scheda, mostrando tanta voglia
di restare attaccati alla poltrona, come al solito.
Evidentemente
garantire i soliti noti al posto di comando, di riflesso porta beneficio a chi
li vota, nemmeno fosse stata promessa una piramide d'oro.
Dopo le
Olimpiadi, la F.I.E. ha deciso, in via sperimentale e fino al 31.12.2016, di
cambiare i tempi della sciabola e la distanza della messa in guardia degli atleti.
Per fare ciò é necessario sostituire il microcip degli apparecchi di
segnalazione, il quale, a quanto è dato sapere, verrebbe a costare, comprese le
spese di spedizione, circa 100 euro: non era il caso di sostenere tale spesa a
favore delle società praticanti la sciabola?
Per il caso
della messa in guardia degli atleti, in queste ore sta emergendo una grande
confusione sull’argomento, tanto che vengono emanate circolari a go go: prima
si impone di accorciare la distanza della messa in guardia e poi si corregge il
tiro, a tre giorni da una gara proprio di sciabola, perché la FIE ha cambiato
idea. Presidente Scarso, ma sei ancora Vice Presidente FIE?
In merito ai
premi anzidetti, invito a riflettere sulla lacunosità di uno sguardo più aperto
e coerente per la gestione di una realtà che è sotto gli occhi di tutti, tale
lacunosità è frutto di una mancanza di cultura umana e di una forza
rinnovatrice che, va detto, se rimarrà questo gruppo di persone, non avverrà
mai.
Infine, alcuni
addetti ai lavori si chiedono come mai questi ricchi premi et cotillon non siano
stati impiegati per migliorare l'ormai nota fonte di bestemmia che è il sito
federale?
Ezio RINALDI
Al governo della scherma per essere uguale al governo del paese mancava solo la mancetta elettorale, che puntualmente è arrivata. Se ne i prossimi giorni avremmo clamorosi sviluppi, potrebbe essere che il presidente Scarso si impegnerà anche nel progetto del ponte sullo stretto, per consentire una più agevole affluenza gli schermitori da e per la Sicilia.
RispondiEliminaScherzi a parte, diciamo qualcosa di serio
Visto che mi pare evidente quale sia il "guru" al quale si ispira il nostro piccolo politico, avrebbe potuto invece che finanziare i ricchi elemosinare i poveri, ed elargire gli 80euro a tutte quelle piccole società che i contributi federale non li hanno mai visti.
E non voglio credere che questo sia uno di quegli strani casi di causa-effetto che si verificano allorquando una persona importante, di un club importante, ti beneficia con un blog personale fatto solo di salamelecchi e dichiarazioni d'amore che manco il più innamorato Romea avrebbe mai saputo fare alla sua Giulietta, allora ci si sente in dovere dare il giusto premio.
Sono assolutamente certo che non può essere così.
La politica insegna che è così che si addestra l'elettorato a fare quello che si desidera : l'elettore fa l'esercizietto ed il generoso PADRONE elargisce il biscottino.
Alla fine però una cosa va detta: ben giocata presidente, davvero ben giocata!!
CANE CHE SI MORDE LA CODA E...
RispondiEliminaMi chiedo ma Scarso dopo 11 anni di presidenza e altri da vice, ha ancora bisogno di questo per la conferma? Ma se un politico che si presenza al quarto mandato ha bisogno di 'premi', presidenti 'tifosi', giochini politici di 'associazioni' più o meno federali, significa o che non ha operato bene o che vuole stravincere per rivendicare un potere assoluto.
In entrambi i casi è svilente per la federazione più medagliata d'Italia, dover arrivare a giochini della politica spicciola di chi è legato alla sedia pur sapendo di non aver saputo riorganizzare un movimento e renderlo efficiente. Se si dice spesso che lo Stato è una azienda e deve essere in pareggio, ma essere autonoma nelle sue entrate, la Scherma lo è di più. Ma come azienda abbiamo una struttura che aumenta il prodotto (vedi società nuove) lo diffonde sul territorio, aumenta l'offerta (vedi tecnici nuovi) ma allo stesso tempo non sa calmierare i prezzi (vedi materiali sempre più costosi), non sa creare una offerta di competizione omogenea sul territorio (vedi gare a distanze infinite rispetto alla realtà territoriale), aumenta i costi per la base e non produce entrate. Scusate, ma alla luce di questo, l'azienda scherma che deve produrre medaglie olimpiche, non ci sono state, deve produrre un movimento soddisfatto e aumentarlo non con l'aumento di tecnici ma di consensi, non avviene perchè i costi sono eccessivi. Ma quindi che 'bilancio' politico si deve fare?
I premi: forse era il caso di usare i fondi per evitare di far sborsare 80euro a persona per le gare a spese proprie? Anche perchè questa voce nel bilancio dovrebbe essere inserita come Entrate/Utili visto che mai si spendono 1600 euro per un0 o due arbitri ad una gara in Europa, considerando anche che la multa non supera i 1000euro. I fondi premi potevano servire alla FIS per sollecitare ed aiutare le società che avessero proposto di organizzare gare in Centro Italia evitando spese assurde per le famiglie. Stile Basket americano si potevano dare i premi iniziando dal basso e cioè premiando chi opera nello spirito socio culturale.
Concludo: ben venga la meritocrazia dei risultati, ma allora garantiamo equità di trattamenti in uno sport dove l'esperienza è fondamentale, abbiamo decisioni federali, tramite i CT, che spesso 'creano' esperienza e soprattutto consentono di salire nelle famose classifiche.
Svevo Morandi