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Panoramica notturna di Tblisi |
Si sono chiusi gli Europei di
scherma a Tblisi, in Georgia con un bottino di 11 medaglie azzurre.
Alcune di queste erano quasi del
tutto annunciate, quella di Daniele Garozzo così come quella di Arianna Errigo.
Inaspettato l’argento della sciabola di Rossella Gregorio così come l’oro della
squadra di sciabola femminile. Paolo Pizzo argento nella spada ha certamente
meritato, benché l’altissimo Borel non gli abbia dato alcuno scampo in finale,
se non una manciata di stoccate di rimonta in un breve minuto di calo. La
sciabola maschile ha visto il ventiduenne Curatoli (terzo accanto al georgiano Badzaze) fronteggiare un formidabile Szilagy che però ha
conquistato solo (si fa per dire) l’argento, dietro il tedesco Hartung. E se le
donne del fioretto sono volate letteralmente in finale vincendo, gli uomini non
sono riusciti a scalfire i russi che poi hanno vinto l’oro, accontentandosi
solo del bronzo, conquistato combattendo contro i tedeschi.
L’Italia continua ad essere nel
continente Europeo la nazione chiave della scherma. Gli elogi o, se volete, i
complimenti vanno ripartiti tra gli atleti, i maestri e le società, civili e
militari.
Dall’anno 2005, i successi
dell’Italia seguono un andamento medio alto in maniera costante, salvo qualche
eccezione.
L’Italia, può dirsi fiera del
valore dei propri atleti, maestri e società sportive, che con grandissima passione
e spirito di sacrificio, raggiungono vette altissime di rendimento e risultati.
Nella analisi numerica potete ben
costatare che l’Italia dal 2005 a Zalaerseg, fino a Tblisi, ha vinto 100 medaglie, una cifra considerevole ed al
tempo stesso emblematica: 57 medaglie nel fioretto, 24 nella sciabola e 19
nella spada. E’da notare che prima di Tblisi, le migliori prestazioni sportive
degli italiani siano state a Sheffield, Strasburgo e Montreux, negli anni
precedenti le olimpiadi, tutte con dieci medaglie. Le 11 medaglie di Tblisi, in
confronto alle altre edizioni, sembrano raggiunte come in un gioco da ragazzi
con un trend sempre alto, che rispetto alla prova di Torùn del 2016, con 5 medaglie
e le 4 di Izmir e le 3 di Legnano, mostrano una Italia come una squadra
composta da extraterrestri.
Analizzando i dati nell’arco di
12 anni, si pone in evidenza il numero di medaglie del fioretto e stupisce che
non sempre la prestazione a squadre segua quella individuale, salvo rare
eccezioni. Infatti, il frutto del successo è dato dalle singole prestazioni
individuali, poiché su 57 podi, 37 sono individuali e venti a squadre. Simmetrica
prestazione, invece, per la sciabola, la quale delle 24 medaglie conquistate,
13 sono individuali e 11 a squadre. Quasi un pareggio, tenendo conto che quando
gli sciabolatori andavano a podio nell’individuale, nella squadra non
brillavano e viceversa. La spada purtroppo ha visto i peggiori blackout della
sua storia. Le faticatissime 19 medaglie 1,6 per anno circa, mostrano un
settore che fatica enormemente a crescere, nonostante i numeri dei suoi
praticanti. Probabilmente a livello internazionale l’arma è livellata verso
l’alto, conseguentemente la rendono difficile e competitiva. Il 2005 e il 2012
sono gli anni peggiori, con zero podi, un po’ più felici il 2009, 2010, 2011, 2013
e 2016 che hanno portato una sola medaglia, con i due picchi del 2008 e del
2014 che ne hanno portate tre, tutte le altre edizioni ne hanno avute due. E
mentre la sciabola ha una media di 2 medaglie per anno, il fioretto ha una
media stratosferica 4,75.
Peccato che le prove continentali
corrispondenti all’anno olimpico, e quindi valide per le qualificazioni, siano
state globalmente in maniera fatale sempre tra le più magre, con 6 medaglie:
Kiev 2008, Legnano 2012 e Torùn 2016.
Il Presidente federale spesso
dichiara che certi risultati siano il frutto di una oculata programmazione.
L’unica programmazione che la FIS porta avanti è la partecipazione a tutte le
gare di coppa del modo che per far crescere gli atleti va benissimo, non certo
per sviluppare e far prosperare la base. Infatti il Progetto 3R per la sciabola
non ha prodotto alcunché ed i CAF hanno seguito lo stesso trend.
Intanto, ai ragazzi, ai loro
maestri ed alle società, militari e civili vada il ringraziamento del mondo
sport e della scherma in particolare.
12 giugno
Fioretto Maschile
1° Garozzo D.; 2° Safin; 3°Avola; 10.
Foconi (ITA), 21. Nista (ITA).
Sciabola Femminile
1^ Kakhiani (georgia):2^ Gregorio; 3^
Pusztai (Hun) Pascu (rom); 6. Gulotta (ITA);21. Vecchi (ITA); 25. Criscio
(ITA).
13 giugno
Fioretto Femminile
1^
Errigo; 2^ Deriglazova; 3^ Volpi ;
Batini (ITA); 23. Mancini (ITA)
Spada Maschile
1° Borel; 2° Pizzo; 3° Khodos – Novosjolov;11. Fichera
(ITA), 51. Garozzo (ITA), 54. Santarelli (ITA).
14 giugno
Fioretto maschile a squadre
1^ Russia; 2^ Francia; 3^ Italia
Sciabola Femminile a squadre
1^ Italia; 2^ Russia; 3^
Francia.
15 giugno
Spada femminile
1^ Kolobova (Rus); 2^ Ndolo (Est); 3^ Szasz – Belaijeva; 9.
Rizzi (ITA),18. Navarria (ITA), 20. Fiamingo (ITA), 23. Santuccio (ITA)
Sciabola maschile
1° Hartung (Ger); 2° Szilagy (Hun); 3°
Curatoli – Bazdaze (Geo); 11. Samele (ITA), 20. Berrè (ITA), 38. Montano
(ITA).
16 giugno
Fioretto femminile a squadre
1^
Italia; 2^ Germania; 3^ Ungheria
Spada maschile a squadre
1^ Russia; 2^ Ucraina; 3^ Rep. Ceka; Italia 7^
17 giugno
Spada Femminile a squadre
1^ Francia; 2^ Russia; 3^ Romania; 8^ Italia
Sciabola maschile a squadre
1^ Russia; 2^ Italia; 3^ Romania