06 giugno 2017

TRASPARENZA

Negli ultimi tempi sono stati richiesti ed eseguiti alcuni accessi agli atti presso enti sportivi e pubblici in virtù di anomalie riscontrate in certi provvedimenti da essi assunti, in particolare CONI/FIS e Prefettura di Roma. Tali iniziative hanno generato controversie e diatribe con detti enti, qualificando i richiedenti come guastatori della stabilità esistente. In realtà si è ben capito che chiunque abbia l’ardire di chiedere trasparenza, visionando atti o chiedendone copia, assume il titolo di disturbatore dello Status quo.
Credo sia giusto chiarire che gli affiliati e tesserati possono e devono esercitare il diritto/dovere di richiedere, di prendere visione ed, eventualmente, ottenere copia degli atti federali.
Non dobbiamo dimenticare che la Federazione è, prima di tutto, un’associazione privata, che è retta dalla regola fondamentale della democraticità della struttura associativa. Da questa regola discendono come corollari la trasparenza nella gestione dell'ente, la facoltà dei soci a partecipare alla vita associativa e l’uguaglianza dei diritti e dei doveri tra gli associati.
Per poter esercitare tali poteri , gli associati hanno diritto di conoscere tutti gli atti deliberati dagli organi associativi, con l’esclusione eccezionale di quelle parti che contengano decisioni riferibili unicamente ad uno o più associati determinati, coinvolgendone dati sensibili.
Ma ovviamente si tratta di ipotesi eccezionali che devono essere rigorosamente motivate per apparire plausibili.
In generale, sarebbe auspicabile che la federazione mettesse i tesserati e gli associati in condizione di non dover chiedere gli atti, ma li rendesse visibili sul sito, magari con accesso mediante password riservato agli utenti registrati.
Così facendo darebbe quell’impressione di trasparenza che attualmente, vuoi per il ritardo nelle risposte, vuoi per i cavilli che vengono frapposti, stenta a decollare.
Vale la pena ricordare che la trasparenza amministrativa consiste, nella sua accezione più ampia, nell’assicurare la massima circolazione possibile delle informazioni sia all’interno di un sistema amministrativo, sia fra questo ultimo ed il mondo esterno.
E la FIS, come tutte le federazioni sportive, quando opera nell’esercizio di funzioni pubblicistiche delegate dal CONI è soggetta all’applicazione della l. 241/90 sull’accesso agli atti.
In questi casi, quindi, anche soggetti non tesserati o affiliati potranno richiedere in visione o in copia atti federali, ovviamente in presenza di un interesse meritevole di tutela.
La materia, piuttosto ampia ed al tempo stesso semplice, ho dovuto sintetizzarla per ragioni di spazio, ma ho avvertito l’esigenza di esprime la mia opinione sulla tematica poiché sta, come dicevo prima, prendendo sempre più radice l’idea che chiunque abbia l’ardire di chiedere atti o di conoscere in forma più dettagliata l’attività federale, e per essa del Consiglio Direttivo, sia da considerare un destabilizzatore del governo in carica: considerazione fuorviante e bugiarda, rispedita al mittente.

Ezio RINALDI

11 commenti:

  1. Lei sa bene che chi asserisce tali cose, ha qualcosa da nascondere. Tutti noi quando ci chiedono spiegazioni delle nostre azioni, reagiamo in due modi: valutiamo un amico o solo un curioso e rispondiamo con semplicità oppure ci stizziamo e iniziamo a balbettare dando risposte vaghe e generiche. Nel primo caso siamo in totale buona fede e la stima o affetto per chi ci fa le domande, non cambiano. Nel secondo caso ci offendiamo perchè le domande evidenziano qualche cosa che vogliamo nascondere e fanno emergere l'essenza delle nostre idee.
    Quindi l'offendersi e reagire come lei dice è una ammissione di colpa molto più forte di quella che giudici e tribunali potranno dimostrare.
    Poi basta stare a guardare e la politica del presidente di lasciare tutto nelle mani di zelanti dipendenti in ascesa, si evince dall'ultimo comunicato che a distanza di 11mesi porta all'attenzione una regola scritta male diversamente da come, sembrerebbe, essere stata approvata dal Consiglio. Si elimina al girone in base alle idee di chi? Durante l'anno il 30%, limite massimo previsto dal regolamento, viene sempre approvato per consentire il termine rapido delle gare, ma non l'inizio più tardi. Poi in coppa Italia U17/U20 scopriamo che per le gare con pochi partecipanti si adotta il 20%, il rispetto degli atleti farebbe pensare il contrario, alle finali di categoria non si elimina nessuno, novità scritta ma non comunicata con adeguata attenzione e rispetto. Scopriamo che agli Assoluti invece si eliminano atleti. Questo caos dimostra sempre più come la Federazione sia nelle mani di...... ma la domanda è: i Consiglieri Federali a cosa servono e cosa fanno? Approvano e viaggiano? Magari guardando il prossimo calendario e leggendo questo blog, capirebbero la verità e cioè che la base non è un pozzo senza fine dal quale sottrarre soldi e energie.

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    1. "I consiglieri federali a cosa servono e cosa fanno?".
      La domanda non implica una risposta, bensì comporta una considerazione: Ma qualcuno (uno solo) li ha proposti e qualche altro (molti, quasi 85%) li ha pure votati... e allora?????
      Riflettete quando andate alle urne, il voto è importante per l'intera collettività.

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  2. IL BARATRO

    LA FIS smentisce prima il suo Regolamento con un comunicato per poi smentire il suo comunicato. Paradossale e i Consiglieri eletti approvano e il presidente continua a demandare agli Uffici, scusate all'Ufficio. Siamo alla frutta direbbe qualcuno o per dirla alla Sgarbi, capra capra capra. Ma purtroppo questo è peggio, siamo allo sbando alla deriva di una nave ormai senza una reale guida e con una rotta non segnata, tra poco ci chiuderanno anche gli eventuali porti dove attraccare.

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    1. Chiedo scusa, ma di questo messaggio in codice non ho capito nulla. A cosa si riferisce di specifico???

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    2. Diceva il Divin Poeta: “Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave senza nocchiero in gran tempesta, non donna di provincie ma bordello!”

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  3. Se qulcuno si pentisse pubblicamente del grave errore commesso potrebbe essere perdonato e la frattura sanata. Ma ciò vale solo per il primo errore e comunque bisognerebbe stare molto attenti a non ripeterlo, perché se la clemenza può arrivare tardivamente una seconda volta non c'è di certo possibilità per una terza.
    Ovviamente nel nostro caso siamo già ben oltre.

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    1. Sei alquanto sibillino. Chi dovrebbe pentirsi pubblicamente e chi concederebbe il perdono?

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    2. IL POTERE.

      Uno dei fenomeni che sta alla radice della drammatica condizione in cui versa l’uomo d’oggi è il "potere", inteso come consapevole capaci­tà di modificare la realtà delle cose e di determinare le condizioni e le reciproche relazioni umane.

      Nelle relazioni interpersonali, infatti, l'esercizio di un siffatto potere va a compromettere inevitabilmente il rappor­to organico che lega il singolo alla collettività, cioè l'individuo al suo naturale ambiente sociale.

      In poche parole, la capacità di convincere l’altro a fare o a non fare qualcosa senza chiedere il suo libero consenso produce una frattura tra l'agire del singolo, che si rende così sempre meno trasparente al giudizio etico e più sfuggente alla possibilità di controllo, e l'immediatezza dei suoi effetti sulla comunità, la quale è assolutamente impossibilitata ad effettuare ogni tipo di verifica.

      Chi dispone di un potere è incline, poi, ad usarlo per il proprio interesse senza riguardo all’interesse dell’altro, anzi facilmente è disposto a sacrificarlo per conqui­stare e conservare posizioni di privilegio, cioè di vantaggio e di dominio non giustificato.

      La parola “non giustificato” dà espressione ad un altro essenziale aspetto che caratterizza i rapporti sociali che chiedono sempre, in qualche modo, di giustificarsi: cioè di confrontarsi con le esigenze della giustizia e di legittimarsi con istanze di validità e di plausibilità.

      Cordialmente.

      Gaspare Fardella


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  4. si dovrebbe pentire chi li ha votati e il perdono dovrebbe essere dato da chi non liha votati

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  5. Coloro che meritano un monumento sono quelli che non ne hanno bisogno: hanno già eretto un monumento nelle menti e nelle memorie degli uomini.
    Di coloro, invece, che vengono al mondo al solo fine di fertilizzare la propria immagine non resterà che cenere dispersa dal vento.

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  6. Articolo 5 "Disposizioni Attività Agonistica 2017/2018 : Formula di gara per i Campionati Italiani Assoluti, Giovani e Cadetti :
    - un turno di 6 gironi da 6 o 7 tiratori senza eliminati. Qualora il numero di atleti partecipanti
    Ma quindi agli Assoluti, li eliminiamo o no gli atleti. La FIS ha fatto un comunicato dove dice che esisteva un errore rispetto a quanto deciso dal CF lo scorso anno e quindi si Eliminavano atleti al Girone. Poi si è corretta con altro Comunicato dove dice che poichè gli atleti sono stati avvertiti tardi, sul luogo di gara, per quest'anno non si elimina nessuno. Poi la FIS pubblica le Disposizioni per il prossimo anno e scopriamo che non si elimina nessuno.
    Aiutooooooooo il CAOS e ancora una volta la FIS non ha recepito nessuna delle contestazioni, costruttive, provenienti dalla base a partire dal costo del passaggio di lame da 80 a 78 per i piccoli, e poteva essere fatto in modo graduale, ai criteri di qualificazione a gare che sempre più non rispecchiano la realtà: infatti senza la percentuale abbiamo prove di un arma dove i primi turni sono di scarso livello e altre dove sin dall'inizio il livello è altissimo, peccato che la quota alle società per andare avanti la versano quelli che rappresentano la base e sono i più penalizzati. Concludendo, la percentuale averebbe aiutato a creare omogeneità tra le diverse armi, ma forse il CF ha problemi di matematica o la hanno i 'dipendenti' in ascesa suggeritori? E così abbiamo gare assolute non omogenee con gironi da 6/7 e tabelloni.... almeno per la tanto pubblicizzata 'finalissima' almeno i gironi potrebbero essere uguali.
    Un Matematico, logico e non politico

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