Getta e mescola, salta e grida,
dividit et impera. Regolamento attuativo SNAQ: ma che sta succedendo?
Era il demiurgo, colui che
dall’alto pensava e agiva sugli uomini, muovendoli, agitandoli, mescolandoli,
mandandoli di qua e di la, facendo e disfando continuamente. Sì è vero mi sono
preso una certa libertà per definire “il demiurgo”, ma l’ho fatto in buona
fede, perché non trovavo altre definizioni per descrivere quanto sta accadendo
presso la Federscherma italiana.
Molti di voi avranno seguito la
grande
guerra scatenata dall’istituzione dei primi esami magistrali di scherma
https://piazzadellascherma.blogspot.it/2017/06/ a opera della FIS e dell’AIMS con
l’esclusione dell’Accademia Nazionale di Scherma di Napoli.
Un evento che tanto ha fatto
parlare e anche irritare al di qua e al di la della pedana, il cui ultimo
articolo relativo ai rapporti FIS
VS ANS,
è del 19 novembre 2017 “Le verità parallele”
https://piazzadellascherma.blogspot.it/2017/11/le-verita-parallele-della-fis-3-parte.html,
non a caso il 21 il consiglio evidentemente a causa di quanto scritto e
pubblicato, tanto da ritenere doveroso riunirsi e concepire alcune azioni a
questo inerente, vediamole.
Con il nuovo regolamento viene
istituito il Comitato Operativo della Scuola Magistrale, nel quale, fra
i tanti compare il Presidente dell’ANS, e così, fra le “Strutture
interessate” (intese come strutture sociali) il ruolo dell’ANS è il
seguente: “Collabora, nell’ambito del Comitato Operativo, al coordinamento
delle verifiche delle competenze ed abilità acquisite dai candidati”,
definizione generica e onnicomprensiva. Di contro, l’AIMS è così abilitata a
operare: “In ottemperanza a quanto previsto dalla Convenzione AIMS/FIS del
10/12/2010 collabora, nell’ambito del Comitato Operativo, alla
stesura dei programmi dei diversi corsi e potrà esserne delegata all’organizzazione, così come
ad eventuali forme di supporto da un punto di vista operativo. Potrà accreditarsi per
l’indizione di corsi per la “formazione permanente”. Potrà, inoltre, essere incaricata dalla FIS della
gestione di ogni altra attività inerente alla formazione dei Tecnici”.
Nulla da eccepire e attendiamo
che l’ANS dica la sua in merito, anche se pare di capire che mentre prima l’ANS
era l’organo che rilasciava i diplomi e quindi era preposta a garantire la
qualità dell’insegnamento, adesso, pare sia solo una collaboratrice, nemmeno
tanto indispensabile, in quanto coordina e verifica, in una sola parola, sorveglia
e sovrintende le competenze dei candidati aspiranti al titolo di
istruttore/maestro di scherma.
Ci sembra pertanto che il rientro
“dalla finestra” dell’ANS negli organi formativi magistrali, accanto ad altre
istituzioni quali, Scuola dello Sport del CONI, Comitati Regionali, Società
schermistiche e Tutors, ognuna per i ruoli di riferimento, sia una novità, e
benché non sembra sia indicato un ruolo operativo chiaro per l’ANS, pensiamo
sia un passo avanti verso una sorta di disgelo. Però viene da pensare che sia
solo pura, anzi purissima tecnica politica, quella che prima fa dividere, per
mostrare chi comanda e poi con magnanima benevolenza cerca di mettere pace per
poter dirigere secondo le proprie idee.
Gli attriti tra FIS e ANS
comunque sembrerebbe impossibile ripararli in breve tempo con rimpatriate
innaffiate da vino e da tarallucci perché dalle voci di corridoio parrebbe che
per sanare il tutto sia necessario far rotolare qualche testa per terra dopo
averla recisa dal corpo, possibilmente in pubblica piazza. Certo meglio sarebbe
ricucire gli strappi e far filare tutto liscio come dovrebbe, ma ci sono
responsabilità e azioni compiute alle quali porre riparazione al più presto.
Questo “Regolamento attuativo
SNAQ” però, a valle della grande guerra istituzionale, disorienta non poco
e i candidati che fino a ora si sono diplomati, in assenza del Regolamento
citato, come si pongono? E i futuri? E le relazioni fra i due?
Maestri/istruttori di serie A e B, saranno definiti quelli ante grandeguerra e
post grandeguerra? Così come quelli vecchio ordinamento e nuovo ordinamento, le
cui differenze praticamente a detta di moltissimi docenti erano inesistenti?
Stessa cosa ci diciamo della differenza che intercorre fra istruttore di
secondo e terzo livello, i quali possono essere tutor solo dei livelli
inferiori (quello di secondo può fare il tutor degli aspiranti del primo, ma
non quelli del secondo, mentre quelli di terzo livello, possono fare i tutor di
quelli di primo, secondo e terzo, ma la disparità non si riesce a capire).
Considerazione conclusiva. Visto
che il Regolamento attuativo è oramai vigente, ci chiediamo come mai non siano
stati interpellati tutti i referenti delle categorie menzionate, ma solo alcune
(AIMS e SdS). E visto che esisterà un albo dei Tutor così come delle Società
schermistiche come sedi di attività di affiancamento, supporto e tirocinio ai
candidati da parte dei Tutor, che saranno denominate “Centro federale
accreditato per la formazione dei Tecnici di scherma”, ebbene non sarebbe stato
più consono istituire per prima cosa gli albi e gli elenchi delle società
accreditate, ecc… per poi avviare una discussione coinvolgendo i vari
protagonisti del progetto SNAQ e redigere assieme il Regolamento in maniera
condivisa? Di questo a tutela e vantaggio delle varie categorie, società
sportive e istituzioni, cosicché la FIS avrebbe potuto essere la Federazione
pilota nel territorio e nella scherma per la formazione della sua classe magistrale,
così da essere di esempio per tutti.
Invece è stato scelto
legittimamente uno stile diverso, che accetto ma non condivido, in quanto
vediamo operare una dirigenza federale che da sempre aspirava a coinvolgere la
fantomatica “base”, fra cui anche il sottoscritto, che molto, ma molto
modestamente si trova in fondissimo, anzi vicinissimo alle fondazioni della
grande piramide della scherma italiana.
Sento, ma non sono il solo, che è
tutto confuso, mescolato e poco chiaro, in mano a pochi e non si sa se l’obiettivo
finale sia conservare il potere o favorire la scherma, che invece ne ha tanto
bisogno.
Fabrizio Orsini